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Autore: SSJD    05/11/2014    3 recensioni
Questa storia è una trama alternativa a ciò che è stato raccontato nel manga originale nel periodo che va dal ritorno di Goku dal pianeta Namec all'arrivo dei Cyborg. Cosa sarebbe successo se fosse stato Goku ad aiutare Vegeta a diventare un ssj? Come sarebbe stato il loro rapporto se l'orgoglio di Vegeta per ciò che erano i Sayan, avesse conquistato anche il cuore "terrestre" di Goku? Quale sentimento unisce i due guerrieri da far arrivare Goku ad aiutare il principe a far nascere suo figlio e Vegeta a salvare la vita all'unico suddito che gli è rimasto?
Il titolo spiega in parte il rapporto che si instaura fra i due una volta che entrambi si trovano a vivere sulla Terra.
NA: storia completamente revisionata, infatti il rating è cambiato da rosso ad arancio. Facendo parte di una saga di tre long, non aveva molto senso che la prima non fosse dello stesso rating delle altre due.
Ho messo l'OOC perchè il carattere dei protagonisti, soprattutto di Vegeta, si scosta molto da quello del manga originale, ma qui i protagonisti hanno vissuto vicende diverse, quindi è ovvio che i loro caratteri siano decisamente modificati.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Gohan, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI (Non a caso, tratto da “IL PRINCIPE” di Machiavelli)
 




Il mattino dopo Vegeta si svegliò di buon’ora. Guardò la sua donna dormire a fianco a lui e, ben presto, svariati pensieri si affollarono nella sua mente. Cominciò a ripensare al dialogo che aveva udito il giorno prima tra lei e Yamko, a delle frasi in particolare:
…per me sarebbe un onore avere un figlio da lui…
…mi hai fatto prendere la pillola per anni per non avere figli…
...vorrei solo avere un figlio come Goku e Chichi…
Vegeta si chiese perché queste parole lo avessero così colpito.
“….Lei non può avere un figlio adesso…prende la medicina…ma sarebbe un onore per lei averne uno da me…Ma cosa a sto pensando? Avere un figlio? Da una terrestre? Il principe dei sayan che ha un figlio mezzosangue?...Certo che anche Gohan, il figlio di Kaaroth…anche lui è mezzosangue, ma nonostante sia così piccolo ha una forza paragonabile a quella di suo padre…”
La testa del sayan stava per scoppiare e aveva paura che la sua agitazione potesse svegliare Bulma. Decise di alzarsi. Prese un biglietto e scrisse:
 
Bulma, scusami se, quando ti sveglierai, non sarò qui.
Mi sono svegliato con troppi pensieri confusi e mi sta per scoppiare la testa.
Sono successe troppe cose ieri sera che sento il bisogno di volare per schiarirmi le idee.
Ti prego, perdonami. Tornerò prima che posso
 
Firmò con il suo nome scritto in caratteri sayan, infilò la tuta blu e uscì.
 
***
 
Mentre Vegeta volava senza una meta precisa in giro per il mondo, immerso nei suoi pensieri, Goku si vestiva con la sua tuta da combattimento e, senza svegliare la moglie, scrisse un biglietto:
 
Buongiorno Chichi, non volevo svegliarti, dormivi così bene!!!
Faccio un salto da Vegeta e mi alleno un po’ con lui, visto che ora riesce a diventare un ssj!
Sarà uno spasso.
Ti amo,
Torno per pranzo.
Goku
 
Con due dita sulla fronte, Goku si teletrasportò, un istante dopo, alla Capsule Corporation. Sapeva che Vegeta non c’era, che era andato via. Voleva sapere cosa fosse successo la sera prima, se l’intuizione di Chichi fosse giusta e se Bulma stesse bene.
Il problema fu che il sayan si teletrasportò direttamente nella camera di Bulma e le comparve davanti improvvisamente. Lei era seduta sul letto ancora nuda. Aveva appena finito di leggere il biglietto di Vegeta e stava confrontando la firma del principe scritta sulla carta e quella sulla sua pelle accarezzando la cicatrice con un dito con aria felice e innamorata, immersa nei suoi pensieri riguardanti ciò che aveva provato la sera prima.
Vedendosi comparire davanti all’improvviso il giovane sayan, la ragazza si spaventò e urlò. Prese il lenzuolo e cercò di coprirsi, più in fretta che fosse possibile, in preda all’imbarazzo. Goku però, arrivando, riuscì a intravvedere la cicatrice e le disse arrabbiato:
“Bulma, cos’è successo? Ѐ stato Vegeta a farti quello? Ora me la paga, come ho potuto credere a tutti i discorsi che mi ha fatto ieri e lasciarlo qui a farti del male?”
Trasformandosi in ssj, stava per ri-teletrasportarsi da Vegeta, quando Bulma gli prese un braccio e gli gridò:
“No aspetta, Goku, ti prego, non è come credi. Siediti per favore, ti posso spiegare…”
Goku si calmò, si sedette a fianco a lei e stette ad ascoltarla. Bulma gli spiegò tutto, tralasciando comunque molti dettagli. Gli spiegò che il nome di Vegeta sulla sua pelle lo aveva voluto lei, per rispettare il popolo dei sayan. Aggiunse anche che il principe si era trasformato in ssj, ma che la trasformazione era durata poco meno di un minuto.
“Sai Bulma, mi sono spaventato quando ho visto la cicatrice. Pensavo che Vegeta…beh, insomma….mi sono arrabbiato molto”
“Pensi sempre a proteggermi tu, vero Goku?” disse Bulma con un sorriso.
“Già” rispose imbarazzato, ma felice, del fatto di aver capito che, da quel giorno, non sarebbe più stato compito suo proteggerla.
“Goku, posso farti una domanda?” chiese la ragazza con fare curioso.
“Dimmi”
“Perché sei venuto qui stamattina? Sapevi già che Vegeta non c’era, perché volevi vedermi?”
“Volevo chiedere a te come Vegeta si era trasformato in ssj ieri sera e sapere se Chichi aveva ragione”
“In che senso?” chiese la ragazza che non capiva.
“Ieri sera, quando io e Gohan abbiamo sentito l’aura da ssj, stavamo per venire qui, pensando che fossero arrivati i cyborg, ma Chichi ci ha bloccati. Mi ha fatto ricordare che ciò che è successo ieri sera a Vegeta…beh…succedeva anche a me…qualche anno fa. Quindi, anche se tu non mi hai raccontato i particolari, io lo so benissimo lo stesso cosa avete combinato, birichini che non siete altro!” disse Goku in tono scherzoso.
“Gokuuuu! Non ti sembra di esagerare con le violazioni della privacy? Tra ieri sera e stamattina, mi sembra che un “mi dispiace” potresti anche dirlo, no?” rispose Bulma facendo finta di essere arrabbiata
“Ok, mi dispiace, veramente…non succederà più…ma ora, perché è andato via?”
“Mi ha lasciato questo biglietto in cui dice che deve schiarirsi le idee. Secondo me è in giro a cercare il modo di trasformarsi in ssj a suo volere e mantenere quello stato per più di un minuto” disse Bulma sicura che fosse quello il motivo.
“Sì, lo penso anch’io, ma da solo temo che non ce la farà mai. Vedi, quando ero arrivato su Namec e mi dovevo battere con Freezer, ero così furioso per tutto il male che aveva fatto e così fuori di me, che la mia rabbia è esplosa tutta in un istante e mi sono trasformato e sono rimasto ssj per tutto il combattimento con quell’ignobile essere. Da lì poi ho capito come diventare ssj a mio piacimento” spiegò Goku.
“Forse basterebbe far arrabbiare anche Vegeta e funzionerebbe anche con lui” rispose sovrappensiero Bulma. “Non dovrebbe essere molto difficile. Lo conosci Vegeta, a volte si arrabbia per cose molto stupide”
“Già, potrebbe funzionare, ma bisognerebbe trovare una cosa che non solo lo faccia arrabbiare, ma dovrebbe farlo infuriare e fargli perdere il controllo” continuò Goku “E forse io ho capito come fare…Ora vado da lui, se il mio piano funziona te lo riporto per pranzo!”
Goku le diede un bacio sulla guancia che lo contraccambiò con tanta dolcezza e, prima che il suo amico sparisse, lei sospirò: “Grazie Goku, spero che tu abbia successo”
 
***
 
Goku individuò subito l’aura di Vegeta, anche se era debolissima, come se il sayan fosse immobile e concentrato su qualcosa. Il principe era in cima al monte Everest, un posto che gli piaceva moltissimo perché gli dava un senso di pace e tranquillità.
Goku, trasformato in ssj, comparve proprio di fronte a lui aggredendolo all’istante:
“Vegeta alzati e combatti, da ssj a ssj. Ciò che hai fatto è troppo grave ed io non posso perdonartelo, ma ti concedo comunque il diritto di difenderti” gli gridò in faccia immedesimandosi nella parte di chi sta cercando vendetta.
“K-Kaaroth? Cosa ci fai qui?” chiese Vegeta frastornato dall’improvvisa comparsa del sayan.
“Non hai capito? Ho detto COMBATTI” ripeté Goku senza dare spiegazioni e tirandogli un pugno in pieno volto.
“Kaaroth, razza di idiota, ma sei impazzito? Si può sapere cosa diavolo ti è preso?” esclamò il principe massaggiandosi il volto e scattando in piedi.
Goku si scagliò di nuovo su di lui per colpirlo e Vegeta cominciò a parare i colpi, per quanto gli fosse possibile. Continuando a sferrare calci e pugni potentissimi, il ssj continuò a parlare in modo tale da provocare l’amico e fargli esplodere dentro una rabbia incontrollabile che lo avrebbe fatto trasformare a sua volta.
“Forza, trasformati in ssj, principino. So che puoi farlo, ho sentito la tua aura ieri sera, non puoi negarlo, l’ha sentita anche Gohan!”
Vegeta era troppo indaffarato a bloccare i colpi dell’avversario per riuscire ad elaborare una frase logica per rispondere, ma si stava veramente innervosendo per quell’attacco inaspettato e, a suo modo di vedere, totalmente ingiustificato.
“Cos’è che non va principino? Ti trasformi in ssj per spassartela con una donna e non per difenderti da me?” rincarò la dose Goku “Ti sei divertito a portartela a letto e poi chissà quanto hai goduto, sadico come sei, a farle anche del male…vero?”
Sul volto di Vegeta comparve un’espressione di stupore e riuscì solo a chiedere:
“E tu come fai a sapere cosa le ho fatto?”
Goku non gli rispose, dall’aumento continuo della forza dell’aura di Vegeta aveva capito che quella era la strada giusta per farlo veramente arrabbiare e continuò:
“Sai cosa pensava Bulma mentre le deturpavi il bellissimo corpo che ha? ‘Ma perché sono finita a letto con il sayan psicopatico anziché con quello che mi ha sempre protetto e voluto bene?’ Gliel’ho letto in faccia stamattina, mentre cercavo di consolarla”
Goku era stupito di se stesso per la facilità con cui era riuscito a mentire così bene al suo rivale senza che lui se ne accorgesse. A quel punto l’aura di Vegeta cominciò a crescere smisuratamente. Nella testa del principe si creò un film completamente distorto della realtà. I suoi pensieri avevano seguito un filo conduttore che lo portarono, in pochi istanti ad una rabbia incontrollabile:
Kaaroth ha visto il mio nome su Bulma…’
‘Kaaroth ha visto Bulma nuda…’
‘Bulma avrebbe preferito lui a me…’
‘Kaaroth l’ha consolata…’
‘Lui le ha dato ciò che voleva e quindi è venuto qui per uccidermi per prendersela del tutto…’
‘Bulma non è la MIA donna…’
 
Goku capì che Vegeta era giunto al limite e la sua rabbia stava per esplodere, ma decise di provocarlo ulteriormente per far sì che tutti i suoi sforzi, fino al quel momento, non si esaurissero in un solo minuto di trasformazione in ssj. Approfittando del fatto che Vegeta era immerso nei suoi assurdi pensieri, Goku lo prese alle spalle, bloccandogli braccia e corpo potendo così sussurrargli nell’orecchio:
“Sei solo un bastardo Vegeta, prima mi hai fatto tutti quei bei discorsi sul rispetto delle femmine sayan e poi ti sei comportato come un animale con Bulma, ferendola in quel modo. Mi hai mentito Vegeta e credo che tu non sia stato sincero nemmeno su ciò che voi principini di prima classe avete fatto a mio padre e ai sayan come lui. Quindi ora la pagherai anche per questo, ti ripagherò con la stessa moneta. Sarà divertente, vedrai…”
A questo punto Vegeta raggiunse l’apice della sua potenza e si trasformò in ssj, senza però accorgersene. Goku fu costretto a staccarsi da lui per quanta energia emanava, ora finalmente potevano combattere ad armi pari. I due si affrontarono per più di un’ora sferrando colpi così potenti che si poterono percepire a distanze elevatissime. Anche Gohan da casa e tutti i combattenti sull’isola del Genio se ne accorsero e ne rimasero sbalorditi. Ad un tratto, con un colpo molto più forte, Vegeta spedì l’avversario contro la montagna e creò una sfera luminosa nella mano per sferrare il suo attacco finale. In tutta risposta, Goku creò un’onda energetica potentissima e, quando i due attacchi furono lanciati con la stessa forza e si scontrarono a metà strada tra i due contendenti, il sayan più giovane riuscì miracolosamente a deviare entrambe le onde verso lo spazio.
I due avversari rimasero uno di fronte all’altro sfiniti. Nessuno aveva più energie per combattere e avevano entrambi il fiatone. Goku tornò allora al suo stato normale e andò verso l’amico dicendo:
“Vegeta, basta adesso”
Il principe era ancora trasformato e, vedendo l’avversario arrivargli ad un palmo suo dal naso, gli chiese furioso:
“Beh, non penserai di farla finita così? Voglio ucciderti quando sei trasformato in ssj, non quando sei al mio stesso livello. Così avrò maggiore soddisfazione”
Goku non disse nulla, gli prese le mani e gliele portò davanti agli occhi mostrandogli i suoi palmi. Vegeta si rese conto in quel momento della luce che emanava e poi, guardando il suo riflesso negli occhi neri dell’avversario, capì finalmente di essersi trasformato in ssj e, con un filo di voce disse:
“Ma io…io sono…”
“Sì Vegeta, sei un ssj adesso. Hai combattuto con me per più di un’ora così. Ora non possiamo più continuare però, anche se non mi dispiace affatto affrontarti ad armi pari. La mia onda energetica sommata al tuo attacco finale stavano per distruggere la Terra e questo, come saprai, non te lo posso permettere” spiegò Goku “Se mi vuoi uccidere puoi farlo da questa distanza, così non colpirai nient’altro che me. Ma prima di farmi fuori, ti prego, lasciami il tempo per chiederti scusa”
“Pensi che possa accettare le tue scuse per ciò che hai detto e fatto?” disse Vegeta che aveva già creato un’altra sfera luminosa nella sua mano per colpirlo definitivamente.
“No, se avessi fatto ciò che ti ho fatto credere, non potresti e non dovresti nemmeno accettare le mie scuse. Ti chiedo perdono perché ti ho mentito” rispose serio Goku.
Sul volto di Vegeta apparve un’espressione che indicava confusione e curiosità. Cosa stava cercando di dirgli quel sayan di terza classe? La sua domanda ebbe subito una risposta:
“Vedi Vegeta, ti ho fatto credere di aver fatto qualcosa con Bulma solo per farti arrabbiare e farti trasformare in ssj, ma poi ho capito che ti dovevo provocare ancora un po’ per farti perdere totalmente il controllo. Allora ho improvvisato la storia della tua sottomissione ad un sayan di terza classe come me. Sapevo che il tuo orgoglio ti avrebbe impedito di subire un’umiliazione simile. Ѐ stato buffo sai, vederti trasformare in ssj perché tieni al tuo bel culetto…ma sai com’è, il fine giustifica i mezzi e il mio scopo l’ho raggiunto anche se, ti giuro, non avrei mai fatto ciò che ho detto, né a te, né a Bulma…” concluse Goku con un sorriso.
Il principe aveva ascoltato tutto e gli aveva creduto, ma doveva replicare almeno sul motivo della trasformazione. Chiuse il pugno facendo scomparire la sfera con cui pochi istanti prima lo avrebbe colpito molto volentieri e disse:
“Kaaroth, sei un idiota, come puoi pensare che mi sia trasformato per quel motivo? La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’infamante accusa di averti mentito. Io sono il principe dei Sayan e non ho mai mentito, mai, in tutta la mia vita. Ѐ stato questo che fa fatto scattare in me un furia omicida nei tuoi confronti e non ciò che pensi tu”
I due Sayan rimasero in silenzio per qualche istante. Vegeta tornò al suo stato normale e quindi Goku gli chiese perplesso:
“Allora? Non mi vuoi uccidere perché ti ho mentito?”
“In effetti andresti punito a dovere” rispose Vegeta con un sorrisetto malizioso, ma invece di tirarli un cazzotto come Goku si aspettava, gli si avvicinò e lo abbracciò, lasciandolo esterrefatto.
Vegeta lo aveva perdonato per tutte le bugie e quell’abbraccio voleva dire ‘Grazie’. Per non rispondere: ‘Prego Vegeta è stato solo un piacere per me’, Goku non fece altro che rispondere all’abbraccio.
Dopo pochi istanti di immenso piacere per entrambi, i due si staccarono e Vegeta, guardando l’amico negli occhi, disse con un velo di tristezza:
“Non volevo fare del male a Bulma. Io…sono…mi sento terribilmente in colpa…”
“E io non dovevo piombarle in camera questa mattina mentre era immersa nei suoi pensieri di donna innamorata persa del suo principe. Ho violato la vostra intimità e mi dispiace veramente tanto, non succederà più Vegeta, te lo prometto…”
“Vieni Kaaroth, riposiamoci un po’ su quella roccia. Sono un po’ stanco adesso, ma vorrei stare qui ancora un po’. Mi piace molto questo posto”
Quando si furono seduti, Goku tirò fuori dalla tasca due fagioli magici e, porgendone uno all’amico disse:
“Prendi Vegeta, con questo ti rimetterai in sesto, io penso di avere giusto qualche costola rotta. Certo che da ssj è difficile starti dietro. Hai una potenza veramente eccezionale!”
“Perché lo hai fatto Kaaroth? Perché mi hai aiutato a diventare un ssj?” chiese l’altro diventando improvvisamente serio.
Goku avrebbe voluto risponderli che il ragazzo del futuro, Trunks, il figlio di Vegeta e di Bulma che in quel momento non era ancora nato, gli aveva lasciato una medicina per curare un male al suo cuore. Avrebbe voluto dirgli che nel caso in cui la medicina non avesse funzionato, avrebbe dovuto pensarci lui a difendere il pianeta dai cyborg. In realtà, Goku decise di non dire nulla di tutto ciò ed esclamò beatamente:
“Beh, due ssj sono meglio di uno per difendere le nostre donne, o no?”
Vegeta ingerì il fagiolo magico, recuperando in pochi attimi tutte le energie.
“Credo di aver avuto anche io qualche costola rotta e in più qualche lesione interna” disse scherzando Vegeta che sembrava veramente di buon umore. Poi, dopo qualche minuto di silenzio aggiunse:
“Sai Kaaroth, ero veramente pronto ad ucciderti prima. Non so se mi ha fatto più arrabbiare il pensiero di te a letto con Bulma o che mi hai dato del bugiardo…Penso che lei sia l’unico motivo che mi trattiene su questo pianeta…lei è così…non lo so…è così difficile per me dire come mi fa sentire…”
“Lo so. Ѐ complicato. Anche per me è stato così. Spiegarsi perché una persona nata in un’altra famiglia, magari in un'altra città o, nel nostro caso, in un'altra galassia, possa diventare l’unica ragione per vivere e continuare a combattere per proteggerla è veramente difficile. Bulma è senz’altro una ragazza speciale e, se vuoi saperlo, non mi stupisce affatto che sia diventata la donna del principe dei Sayan. Penso anche che sia normale la gelosia che tu hai avuto nei suoi confronti prima, ma lascia che ti spieghi una cosa Vegeta. Sulla Terra non è altrettanto normale che tu voglia uccidere qualcuno per questo motivo…Capisci?” spiegò Goku cercando di inculcare nella testa del principe l’idea di non far fuori qualche terrestre solo per aver fatto qualche apprezzamento su Bulma.
“Sì…anche se…in realtà…l’unico che mi preoccupava veramente tanto…eri tu…” rispose Vegeta diventando rosso.
“C-cosa? Ma Vegeta, te l’ho già detto!” gridò Goku facendo finta di essersela presa.
“Sì, sì, lo so, lo so, siete solo amici…Ma non osare mai più teletrasportarti nella mia camera da letto senza preavviso di almeno un’ora!” rispose Vegeta ridendo.
“Facciamo che non mi teletrasporterò mai più nella vostra camera da letto per nessun motivo al mondo, ok?” disse Goku sorridendo “Comunque credo che Bulma sia una donna fortunata, nessuno proverà più a farle ciò che voleva combinare Yamko l’altra sera”
“Sono stato un idiota a farle del male…” aggiunse il principe sconsolato.
“No, questa mattina lei era molto orgogliosa di ciò che le hai donato. Anche se ha dovuto sopportare un po’ di dolore, credo se lo farebbe rifare altre mille volte se fossi tu a chiederglielo!” cercò di consolarlo Goku.
“No, non succederà mai più” concluse il principe sottovoce e, dopo qualche istante aggiunse: ”Kaaroth, torniamo? Ho voglia di vederla”.
“Aspetta, un’ultima cosa, Vegeta” disse Goku prendendolo per un braccio per non farlo alzare.
“Cosa?” chiese voltandosi.
“Vegeta, come si scrive Kaaroth in Sayan?”
“No, non lo fare Kaaroth, tu e Chichi siete sposati da tanti anni, lei è già tua, non farle questo” rispose Vegeta.
“Ma no, non ti preoccupare, non voglio farlo a Chichi. Voglio solo sapere come si scrive il mio nome Sayan…che c’è di male?” insistette Goku.
“Ma perché?” chiese Vegeta non capendo l’insistenza dell’amico.
“Stando con te oggi e ieri ho capito di appartenere ad un grande popolo di guerrieri e il tuo orgoglio di principe ha reso me fiero di essere l’unico suddito che è rimasto. Voglio imparare altro sulle mie origini, a partire dal mio nome” spiegò Goku.
Vegeta gli si avvicinò e stava per scrivere Kaaroth in caratteri sayan sulla neve, quando Goku lo bloccò:
“No Vegeta, non scriverlo lì, ma qui” disse indicando con un dito il suo petto, all’altezza del cuore.
“Kaaroth, ma perché? Ti farà male e ti rimarrà anche la cicatrice. Cosa dirai a tua moglie quando la vedrà?”
“Ma piantala, Vegeta! L’ha sopportato Bulma, vuoi che non lo sopporti io? A Chichi dirò che mi sono ferito in allenamento e che poi sono guarito con i fagioli magici. Forza! E cerca di fare un buon lavoro!”
“No Kaaroth, lo faccio solo se poi dirai a tua moglie la verità. Sei un sayan e come tale devi imparare a non mentire mai, ricordatelo, ne va del tuo onore!”
“Ok, promesso, coraggio ora!”
“E va bene, cerca di stare fermo per favore, altrimenti viene male e poi non si può più correggere”
Vegeta accontentò l’amico e, in meno di dieci secondi finì il suo lavoro e guardandolo soddisfatto esclamò:
“Ora mettici un po’ di neve, vedrai che cicatrizza subito”
“Grazie Vegeta, mi sento veramente felice. Ora mettimi la mano sulla spalla, torniamo a casa”.
Un istante dopo, i due sayan erano già alla Capsule corporation. Quando Bulma li vide entrare in casa si spaventò: erano veramente conciati male.
“Hey ragazzi, ma cos’è successo?” chiese preoccupata.
“Eh, eh, il tuo fidanzato l’ha preso veramente male il nostro incontro di stamattina e mi ha dato un sacco di botte…” rispose Goku scherzando.
“C’è poco da ridere” intervenne Vegeta “per poco non lo uccidevo…”
“Sai, per poco non lo uccidevo io” aggiunse Bulma facendo finta di essere arrabbiata “Quando stamattina è arrivato all’improvviso in camera mia non ha avuto alcun rispetto per la mia privacy. Goku, vergognati!”
“Eheh, visto il clima ostile di casa Brief, tolgo il disturbo e torno a casa, prima che anche Chichi mi voglia uccidere per il ritardo” sorrise Goku.
“Eddai, scherzavo, non ti fermi a pranzo? Ho preparato un sacco di cose!” disse Bulma un po’ imbronciata.
Vegeta tirò un’occhiataccia all’amico, era evidente che volesse rimanere solo con la sua donna.
“No, davvero Bulma, sarà per un’altra volta, grazie comunque” rispose gentilmente Goku “penso sia meglio andare adesso” aggiunse notando lo sguardo soddisfatto e riconoscente del principe.
Goku si stava per avvicinare a Bulma, per darle il solito bacio sulla guancia per salutarla, ma qualcosa lo trattenne. La ferita che poco prima Vegeta gli aveva fatto sul petto, iniziò stranamente a dargli un dolore più forte di quello che aveva sentito mentre gliela stava facendo. Goku capì che se avesse dato il solito bacio a Bulma, per quanto innocente potesse essere, questa volta avrebbe dato veramente fastidio a Vegeta. Decise di salutare entrambi con un semplice gesto della mano e, un attimo dopo, sparì.
 
***
 
Vegeta e Bulma rimasero soli, lei lo guardò con i dolcissimi occhi azzurri e gli domandò:
“Tutto bene Vegeta? Vieni a pranzare?”
Senza rispondere, lui le andò vicino e, cingendole la vita, le diede un bacio dolcissimo e lunghissimo che Bulma fu ben lieta di ricevere, poi le disse:
“Ora faccio una doccia veloce, poi, mentre pranziamo, avrei bisogno di parlarti”
“Di che cosa vorresti parlarmi?” gli chiese un po’ preoccupata.
“Ѐ una cosa importante, non mi va di discuterne qui su due piedi” rispose lui.
“Allora aspetta, non andare a fare la doccia, vieni a mangiare, che poi la doccia la andiamo a fare assieme…o meglio, avevo in serbo una sorpresa per te questo pomeriggio…” disse lei maliziosamente.
Il sayan rifletté un istante sulla proposta. Non gli piaceva mangiare con la tuta da combattimento e soprattutto nello stato in cui era ridotto in quel momento, ma l’idea della sorpresa che lei aveva preparato lo allettò così tanto da dirigersi immediatamente verso la sala da pranzo.
Mentre mangiavano, Vegeta raccontò a Bulma cos’era successo quella mattina. Le raccontò che Goku sapeva che per farlo trasformare in ssj doveva farlo arrabbiare e che c’era riuscito benissimo, tanto che, ad un certo punto, voleva pure ucciderlo. Il sayan tralasciò, nel suo racconto, il particolare non poco imbarazzante del complimento che Goku aveva involontariamente fatto al suo fondoschiena, ma fece capire a Bulma che, nonostante Goku l’avesse profondamente ferito nell’orgoglio, lui alla fine era riuscito a perdonarlo.
La ragazza aveva ascoltato tutto, con molta attenzione. Era incredibilmente euforica e felice per lui, per Goku e anche per sé. Quando il sayan terminò il suo racconto, lei aggiunse soltanto:
“Sai Vegeta, io conosco Goku da tanti anni ormai. Non so se con lui ho passato più momenti felici o più attimi di terrore…Ha sempre combinato un sacco di casini e a volte è veramente snervante. Questa mattina poi, l’avrei veramente ucciso, pure io…”
“Bulma” disse lui dopo qualche istante, vedendola pensierosa “Posso chiederti una cosa?”
“Dimmi” gli rispose guardandolo negli occhi.
“Perché non vi siete mai messi assieme?” le chiese il sayan, non per gelosia, ma perché era veramente curioso di sapere cosa fosse successo.
“Io voglio bene a Goku, è il mio più caro amico, ma non mi sono mai innamorata di lui come…come…Beh, capisci? Capisci la differenza?” rispose Bulma sinceramente.
“Tu non lo ami?” chiese Vegeta per sapere se aveva capito bene o no.
“Esatto! O meglio, dopo tutti questi anni, lo amo come se fosse mio fratello…” concluse Bulma sperando che Vegeta potesse capire la differenza.
Seguì un lungo silenzio durante il quale i due finirono di mangiare. Quando la ragazza vide il sayan ingurgitare avidamente l’ultimo boccone della grossa fetta di anguria che gli aveva servito, gli disse:
“Ti è piaciuta vedo!”
“Sì, mai mangiata una squisitezza simile!” esclamò lui allegro.
“Ma come? Sul tuo pianeta non c’erano le angurie?” chiese lei incuriosita.
“No! E non le ho mai trovate nemmeno su uno dei circa duecento pianeti che ho conquistato…” concluse lui con un sorriso.
“Vegeta vieni? Voglio farti vedere una cosa”
“Buona come l’anguria?”
“Mhm…sì, penso che ti piacerà, anche se non si mangia…” disse Bulma con un sorrisino malizioso.
Bulma lo prese per mano e lo accompagnò in un’area della casa che lui non aveva mai visto. C’era un’enorme serra, con delle piante di ogni tipo e, in un angolo nascosto dietro a delle bellissime orchidee, c’era una gigantesca vasca con l’idromassaggio. Bulma l’aveva preparata poco prima dell’arrivo del sayan, con l’acqua che era appena calda e profumata. Aveva accompagnato Vegeta facendogli tenere gli occhi chiusi per rendere la sorpresa ancora più intrigante. Una volta giunti ai piedi della vasca gli disse entusiasta:
“Forza, apri gli occhi!”
“Che forza!” esclamò il sayan “Sembra la vasca di rianimazione che c’era sull’astronave di Freezer” aggiunse poi molto poco romanticamente.
Lei gli sorrise e iniziò a togliergli la tuta baciandolo dappertutto. Si tolse il semivestitino che si era messa la mattina per riuscire a sopportare il caldo veramente afoso di quei giorni e, quando furono entrambi nudi, entrarono nella vasca.
Per un po’ stettero a rilassarsi tra le bolle. Era per entrambi molto piacevole. Vegeta sentiva tutti i muscoli che si riposavano dopo la fatica di quella mattina e, per godersi appieno l’assoluto relax, chiuse gli occhi e si concentrò sul curioso rumore che facevano le bolle che esplodevano una volta arrivate in superficie.
Bulma, sdraiata a fianco a lui, chiuse anche lei gli occhi e si mise a pensare all’assoluta pace che le stava donando quel momento: avrebbe voluto non finisse mai.
Dopo un po’, quando Bulma aveva ormai perso la cognizione del tempo, sentì il corpo del sayan posarsi delicatamente sul suo e, immediatamente,  aprì gli occhi.
“Che c’è, Vegeta? Non ti rilassa l’idromassaggio?” gli chiese sensualmente avendo intuito le sue intenzioni.
Lui non le rispose e iniziò a baciarla sulla bocca e sul collo. Poi, avvicinandosi all’orecchio, come la sera prima, le chiese di nuovo:
“Posso?”
Lei non disse nulla, ripose ai suoi baci con tanta passione e dischiuse le gambe sotto di lui facendolo scivolare lentamente dentro di sé. Fecero l’amore e si baciarono per tutto il tempo senza smettere nemmeno quando entrambi arrivarono, contemporaneamente, all’apice del piacere. Continuarono a baciarsi anche dopo per molti, interminabili minuti.
Poi, ad un tratto, staccandosi, si guardarono negli occhi e Bulma vide una strana luce in quelli nerissimi di lui. Con un filo di voce gli disse:
“Spara, sayan…di cosa volevi parlarmi?”
Vegeta fece cenno di sì con la testa e si voltò sopra di lei, lasciandosi scivolare un po’ più in giù nell’enorme vasca e poggiando la testa poco sopra il seno di lei. Lei gli cinse le gambe intorno alla vita e iniziò ad accarezzargli il petto e a baciargli il collo e l’orecchio.
“Sei comoda?” chiese lui prima di iniziare.
“Mai stata meglio e tu?” civettò sorridente.
“Così è veramente rilassante” rispose il principe che si sentiva molto bene.
“Allora? Spero che tu non mi voglia sgridare per quello che è successo stamattina con Goku…”
“No! No figurati! Ho capito che è stupido essere geloso di voi due. Non mi arrabbierei nemmeno se vi trovassi a dormire assieme…” continuò Vegeta.
“Uhm…Bugiardo” disse Bulma con un sorriso.
“Guarda che stamattina ho quasi ucciso Kaaroth perché mi ha dato del bugiardo, io non mento mai” rispose lui indispettito dal fatto che lei avesse preso quella che per lui era un’offesa, come uno scherzo.
“Comunque volevo dirti un’altra cosa, ma non so da dove iniziare…”
Lei non disse nulla, stava solo ad ascoltare e ad accarezzare il petto, gli addominali e poi le spalle e le braccia muscolose.  Per Vegeta era un tale sollievo quel massaggio così dolce che riuscì finalmente a trovare un modo per aprirsi:
“Stamattina sono volato via per andare a riflettere sulla questione del ssj. Mentre volavo lontano però, avevo un unico pensiero nella testa. Io pensavo…ecco…insomma, la mia famiglia…” Vegeta non sapeva proprio come iniziare il discorso e prese la cosa molto alla larga:
“Nella mia famiglia eravamo solo io e mio padre. Mia madre è morta dando alla luce mio fratello Tarble che poi mio padre ha spedito su un altro pianeta, dicendo che era debole e che non era degno di crescere nella famiglia reale dei Sayan. Tutto ciò, io a mio padre non l’ho mai perdonato…”
“Che cosa non gli hai mai perdonato?” chiese Bulma incuriosita.
“Vedi…Tutti i sayan sanno far nascere i propri figli, ma lui non aveva voluto aiutare mia madre, nonostante il parto fosse complicato. Diceva che la regina dei Sayan doveva cavarsela da sola. Io ero troppo piccolo per aiutarla e lei è morta…ed è stata tutta colpa di mio padre…e io l’ho odiato per questo. Ero l’unico sayan sul pianeta Vegeta ad odiare il proprio genitore. Certo lo stimavo, lui era fortissimo ed era il re, ma non l’ho mai perdonato…Non ho mai saputo come dovesse comportarsi un padre con un figlio e viceversa, finché non sono arrivato qui e ho visto Kaaroth con il suo moccioso. Kaaroth sul mio pianeta era il secondogenito di un guerriero di terza classe, non sarebbe nemmeno dovuto nascere ed è per questo che è stato mandato via. Nonostante questo, suo figlio è fortissimo e si adorano a vicenda. Non so se questo sia dovuto al fatto che Kaaroth sia cresciuto qui sulla terra, ma so per certo che, sotto molti aspetti, è un vero sayan…”
“In che senso?” chiese Bulma sempre più vogliosa di sapere tutto.
“Per molte cose che mi ha detto ieri durante l’allenamento, sul suo rapporto con sua moglie e con te… Su molte cose siamo così simili…E in più stamattina ha voluto anche sapere come si scrivesse il suo nome in caratteri sayan. Per me è stato un onore mostraglielo e in quel momento mi sono sentito…orgoglioso per il mio popolo, anche se poi mi sono rattristato…”
“E perché?” si sentì chiedere il sayan.
“Bulma, chi fra cento anni saprà ancora leggere e scrivere in sayan o conoscerà le tradizioni e la storia di quello che per millenni è stato un grande popolo?” concluse lui con una voce veramente triste.
Bulma aveva ascoltato tutto, pensava di aver capito dove Vegeta volesse andare a parare, ma non disse nulla e lo lasciò continuare. Lui però, prima di proseguire, si voltò di nuovo sopra di lei, per poterla guardare negli occhi e continuò:
“Bulma, io voglio…no, scusa, io vorrei tanto avere un erede…cioè, voglio dire…un figlio, un sayan…da te…” le disse con un filo di voce tremante. Era visibilmente emozionato, ma prima che la sua donna gli potesse rispondere,  lui aggiunse:
“So che è molto…troppo presto…o forse…è ridicolo, chiederti questo ORA. Voglio dire, ci siamo accoppiati per la prima volta solo ieri sera, mi rendo conto che…
“Fare l’amore” lo interruppe lei.
“Cosa?” chiese lui che stava pensando alla stupidità della sua prematura richiesta.
“Si dice: ‘Dopo che abbiamo fatto l’amore’, non che ci siamo accoppiati. Quello lo fanno gli animali…Ti prego, dillo Vegeta….Di’ che abbiamo fatto l’amore ieri sera e anche poco fa, qui nella vasca…” disse Bulma senza smettere nemmeno per un istante di guardarlo negli occhi.
“Noi…abbiamo…fatto l’amore” disse il principe con un filo di voce che significava che non era perfettamente consapevole di ciò che volesse esattamente dire.
“Bravo, così va molto meglio. Ora, per rispondere alla tua domanda devo prima sapere una cosa da te: Vegeta, tu mi ami?”
“Io…io…veramente io…non lo so….mi dispiace, non so cosa significa. Io so solo che stamattina volevo tornare solo per vederti e…baciarti. So solo che se mi avessi chiesto di uccidere l’idiota per te l’altra sera, l’avrei fatto senza esitazioni. So solo che il pensiero di te e Kaaroth a letto assieme, mi ha fatto trasformare in ssj…e so anche che se arrivassero ora i cyborg e cercassero di farti del male, io li attaccherei per primo anche senza avere alcuna possibilità di batterli. So che lo farei senza alcuna paura perché l’unica che ho ora…è quella di perderti…”
“Oh Vegeta…è la più bella dichiarazione d’amore che io abbia mai sentito in vita mia! La mia risposta è SI’, per me sarà un onore avere un figlio da te. Ti amo e amerò nostro figlio quando arriverà e ti prometto che farò di tutto per farlo crescere da vero sayan” rispose lei molto emozionata per quanto si erano detti.
“Dici davvero? Mi darai un figlio?” chiese incredulo Vegeta.
“Sì, stasera smetterò di prendere la pillola e, fra un mese circa, potrò rimanere incinta, se lo vorrai ancora” disse lei con un sorriso.
“Oh Bulma, sono così felice! Ti va di fare di nuovo…l’amore con me?” le chiese veramente raggiante.
“Anch’io sono molto felice Vegeta, ti amo tantissimo e sì, anch’io voglio fare ancora l’amore con te, ma prima…ti trasformeresti per me in ssj? Poco fa non ti sei trasformato nemmeno un minuto e adesso sono curiosa…ti prego!”
“Ok ragazza, ma dobbiamo uscire dalla vasca. Se mi trasformo nell’acqua, potrebbe raggiungere una temperatura un po’ fastidiosa per entrambi…e poi qui non posso farti un regalino…” disse maliziosamente il sayan.
I due uscirono dalla vasca e si sdraiarono sugli asciugamani che Bulma aveva disteso sul pavimento della serra, ricoperto da un soffice manto erboso. Vegeta si trasformò in ssj, come da desiderio della sua donna e baciandola le disse:
“Prima di fare l’amore, posso avere l’onore di farla felice, Principessa?”
Bulma ebbe un brivido di piacere e, senza dire nulla, infilò le dita tra i capelli biondi del ssj e accompagnò delicatamente la sua testa tra le sue gambe.








 
   
 
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