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Autore: Ice Star    05/11/2014    2 recensioni
Può un bambino penetrare con la sua ingenuità e la sua purezza sotto una corazza di ferro e piume di fenicottero?
Scopritelo leggendo questo piccolo racconto senza pretese.
*Per il compleanno di magicaemy*
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donquijote Doflamingo, Trafalgar Law
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sotto un manto di piume rosa

 

A magicaemy...



 

Quando lo aveva fatto entrare nella sua famiglia per la prima volta non avrebbe mai pensato di poter finire a quel modo.

Doflamingo era un tipo eccentrico e dai modi bizzarri ma una cosa che amava da sempre era avere tutto sotto controllo.

E in quel momento non era così.

Quel ragazzino non era sotto il suo controllo e gli dava un'enorme fastidio oltre ad uno strano senso di imbarazzo. Lui, che si vestiva in modo appariscente solo per essere al centro dell'attenzione non si era mai sentito in imbarazzo prima ma, osservando i volti divertiti e gli sguardi dolci delle donne che lo osservavano, avrebbe voluto sotterrarsi con le sue stesse mani.

-Ma che tenero il re con il piccolo Law!- disse una donna con una busta di frutta tra le mani.

-Sì! È proprio un uomo dolce!- rispose un'altra donna dal banco del pesce.

Tenero.

Dolce.

Così lo avevano descritto quelle donne e lui non voleva apparire dolce o tenero.

Lui voleva incutere terrore nei suoi nemici e come avrebbe potuto farlo con quel moccioso che gli era salito sulle spalle?

 

 

Stava uscendo per fare un giro in città, tanto per ribadire che comandava in quel paese.

All'improvviso il piccolo Law gli si era avvicinato e, con la testa bassa ed un libro tra le mani, gli aveva chiesto di accompagnarlo.

Con uno sguardo di sufficienza al libro di anatomia, Doflamingo aveva accettato e, con un sorriso sulle labbra, il bambino aveva appoggiato il libro su di uno scaffale per poi seguirlo a passo svelto.

Per tutto il tempo erano rimasti in silenzio, camminando fianco a fianco tra i saluti e gli inchini della gente fino a quando il fenicottero non aveva perso di vista il piccolo capo leopardato del bambino.

Poi, come se nulla fosse, Law era sbucato da sotto la sua giacca di piume e, come un forsennato, allungava le braccia verso la sua testa.

-La prendo! La prendo!- ripeteva a se stesso come un incitamento.

-Ma che diavolo...- spostò la testa di lato, allungano una mano sulla sua spalla per afferrare quel marmocchio fuori controllo ma, spostando gli occhi grigi di fronte a sé, allungò una mano davanti al visetto rischiando di cadere.

-No!- s'imbronciò, bloccato dalla mano dell'uomo contro la sua spalla.

-Che diavolo combini, moccioso? Vuoi ammazzarti?- lo rimproverò con acidità, mascherando con gli occhiali la preoccupazione per il bambino.

-Ma io volevo solo...- premette la parte inferiore del volto contro la stoffa viola della camicia di Doflamingo, seguendo con gli occhi al sua preda mancata.

L'uomo seguì la traiettoria delle iridi del bambino, fino ad arrivare ad una farfalla dalle ali blu che svolazzava a mezzo metro da terra.

Riportò gli occhi al viso imbronciato del bambino, chiedendogli cosa diavolo stesse cercando di fare con una farfalla.

-Volevo prenderla e studiarla- rispose laconico il moro, spostando lo sguardo verso le bancarelle ai lati della strada, il piccolo cappello bianco calato un poco sugli occhi.

-Però l'hai persa. Ora scendi dalle mie spalle e torniamo indietro- decretò atono, scrollando piano le spalle.

Sentendo la presa delle mani del bimbo farsi più salda sulla sua spalla sinistra, voltò un poco il viso per osservarlo...

 

 

 

E da quel momento, Doflamingo aveva ripercorso la strada verso il castello con il piccolo Law appisolato sulla spalla e la farfalla blu che gli svolazzava attorno alla testa, agganciata ai suoi fili invisibili.

Non sapeva nemmeno lui perché avesse deciso di catturare quella farfalla.

Girò nuovamente la testa verso il bambino che, con la guancia premuta sulla sua spalla ed il cappello sugli occhi dormiva tranquillo, stringendo in modo spasmodico la stoffa della sua camicia.

Lo sapeva, lo aveva sempre saputo.

Dalla prima volta che aveva incrociato i suoi enormi occhi grigi, Doflamingo aveva saputo che quel bambino non avrebbe portato altro che guai nella sua famiglia.

Un sorriso supponente si allargò sul suo volto.

Sapeva che quel moccioso, presto o tardi, gli avrebbe dato delle grane.

Ma a lui incuriosivano le persone caparbie e tenaci come il piccoletto sulle sue spalle, nascosto da quelle folte e lucenti piume rosa.

Il piccolo Law sorrise nel sonno, ascoltando la singolare e sommessa risata di Joker.

In fondo, sotto quella stramba e singolare giacca di piume di fenicottero, si nasconde da sempre il vero Doflamingo, un uomo che nessuno era mai riuscito e nessuno riuscirà mai a capire.



O forse il bambino c'era già riuscito?...




Angolo Autrice
E con queste due shot (che fanno schifo) io ti auguro TANTI AUGURI EMY!!!!!!
Sei davvero speciale ed il solo stare lì ad ascoltarmi sfogare o ciancicare senza se o ma è essere super mega iper arci unici e speciali.
Ti voglio un moooooooooondo di bene! Ti adorooooo ♥♥♥
Ancora tanti auguri!!!!
*lancia coriandoli e bamboline di Law, Dofla e Cora*

Grazie a tutti quelli che hanno letto fino a qui e a tutti quelli che aspettano il mio sequel! Non preoccupatevi, è già in cantiere assieme ad altre avventure per i nostri pirati e vi chiedo solo di avere pazienza.
Volevo inoltre far sapere che, anche se non ho tempo materiale per recensie, leggo tuuuuuutte le storie che ho tra le seguite e siete tutte una più favolosa dell'altra, care autrici! ;)
Alla prossima!^-^
Baci,
Star
*se ne va spargendo bambolotti e coriandoli*

  
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