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Autore: acator    05/11/2014    0 recensioni
Cosa succederebbe se la vita dell'intera popolazione londinese dipendesse da te? Dalla tua conoscenza, dal tuo sangue freddo, dalla tua astuzia? Quando la situazione ti richiede di salvare il tuo peggior nemico, il tuo peggior incubo... Riusciresti a rimanere razionale? Rischieresti di morire per salvare non solo tutti i tuoi amici e la stessa Londra, ma anche lui, l'uomo che ti ha rovinato?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jim Moriarty, John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3





Il sangue scorreva lungo la lama facendola scintillare nel sole del pomeriggio.
Walter pensò a quanto sangue quella lama doveva aver visto. Era una semplice baionetta austriaca modello 1895 che suo nonno aveva ricevuto quando era andato a combattere in Galizia sul fronte occidentale, da allora quella lama aveva visto tutte le principali guerre che insanguinavano la storia, suo padre l'aveva portato con se in Korea e in Vietnam, per lui era una specie di talismano ormai.
“Te lo chiederò ancora una volta ragazzo, dove sono appostati gli altri cecchini?” chiese con tono tranquillo.
Il ragazzo lo guardo con l'unico occhio che ancora riusciva a tenere aperto, non c'era andato per nulla leggero con lui, il sangue che gli usciva dalla bocca ormai era arrivato fino alla cintura dei suoi pantaloni.
Il ragazzo sorrise o almeno ci provò.
“Pensi che tradirei così il mio capo? Che rovinerei il suo piano perfetto? Tu non puoi neanche capire la sua genialità in tutto questo! Ha passato mesi a rifinire ogni dettaglio!”
A Walter non interessava se questo tizio avesse anche impiegato la sua intera vita ad organizzare tutto questo, suo fratello era morto e non aveva tempo da perdere, non poteva permettersi di essere morbido.
Gli occhi del ragazzo si spalancarono nel momento in cui il coltello di Walter si conficcò nella sua gamba, la bocca di quest'ultimo si spalancò per il dolore ma subito la mano di Walter gli impedì di emmettere alcun suono. 
Il ragazzo si stava contorcendo dal dolore mentre Walter non potè fare a meno di essere dispiaciuto per lui, le sue lacrime cominciavano a scorrere lungo la sua mano, dio solo sa che pazzo e riuscito a fargli un simile lavaggio del cervello.
Ne aveva visti tanti in guerra di prigionieri che erano arrivati ad un punto tale da simpatizare per i loro carcerieri dopo tutte le sevizie che avevano subito, qui il ragazzo doveva aver ricevuto il trattamento completo...
Staccò la mano e disse di nuovo.
“Allora, dove sono posizionati gli altri cecchini?” chiese l'uomo spazientito.
“Sul tetto della casa a destra! I più vicini sono sul tetto di quella casa! Ma ti prego basta!”
Era stato plagiato bene certo, ma come si era aspettato gli bastò portarlo ad un punto di rottura per farsi dire qualsiasi cosa volesse sentire.
Lasciò il ragazzo dov'era amanettato alla grondaia e si spostò vicino al pesante borsone che si era portato dietro, l'M14 che si trovava all'interno era stato smontato il minimo necessario per riuscire a non dare troppo nell'occhio mentre ci si spostava in città, ora doveva sbrigarsi ad assemblarlo per poter dare una possibilità al dottor Watson di entrare.
Prese il calcio in polimeri e ci infilò dentro il grilletto con il gruppo di scatto, una volta fissato montò la parte superiore dell'arma che comprendeva l'otturatore, la canna e la molla di recupero del gas, le sue mani si muovevano con rapidità, durante il suo adestramento militare gli era stato insegnato a montare e smontare quel tipo di fucile ad occhi chiusi.
Smontò rapidamente lo spargi fiamma e montò alla fine della canna il silenziatore, poi venne infine il turno dell'ottica, guardò l'arma compiaciuto. Era riuscito in meno di due minuti a renderla operativa, gli mancava solo di tarare l'ottica. Prese il caricatore con dentro le cartucce sub soniche, al contrario di quello che si vede nei film un silenziatore è del tutto inutile: i colpi che si sparano causano comunque un boato dovuto all'infrangimento della barriera del suono quando superano i 320 metri circa al secondo.
In cima al caricatore mise una speciale cartuccia che al suo interno conteneva un puntatore laser, in questo modo gli sarebberò bastati pochi istanti per tarare l'ottica del fucile.
La sua mano si mosse tirando indietro l'otturatore, la cartuccia con il puntatore venne espulsa e al suo posto entrò nella camera di scoppio il primo colpo, ora era pronto per entrare in azione.
Era da molto tempo che non si trovava a dover affrontare un combattimento in ambiente urbano, e per quanto se l'era sempre cavata con i tiri di precisione sperò di aver a che fare con dei dilettanti, gli scontri tra cecchini come quelli che erano avvenuti durante la battaglia di Stalingrado potevano andare avanti per ore se non adirittura giorni e lui non poteva permettersi questo lusso.
Il ragazzo ormai aveva perso conoscenza, forse a causa del sangue perso o a causa del trauma psicologico
-Un problema in meno a cui pensare, spero solo che quel ragazzo mi abbia dato le informazioni giuste, mi secherebbe dovergli sparare in testa-
I primi bersagli erano proprio dove aveva detto il ragazzo, uno di loro stava controllando l'ingresso che dava al tetto mentre l'altro scrutava la strada con un qualche tipo di fucile da caccia fumandosi una sigaretta.
"La fortuna mi sorride" pensò Walter, quei tipi dovevano essere sicuramente bravi finchè si trattava di picchiare qualcuno per chiedere il pizzo, ma come tiratori era pronto a scomettere che non avevano sparato più di 50 colpi in tutta la loro vita.
Espirando sparò il primo colpo, la testa del tiratore ebbe un forte sussulto per poi appoggiarsi sul calcio del suo fucile, l'uomo che controllava l'ingresso stava bevendo da una bottiglia di plastica, aveva appena finito di bere quando iprovvisamente qualcosa lo colpi al petto, forte come un pugno ma maleddettamente concentrato, abbasso lo sguardo e si stupi di vedere che la bottiglia da cui aveva appena bevuto stava perdendo acqua da due fori al centro, poi d'improviso arrivo un altro colpo alla testa e tutto cio che vide prima di morire fu il buio.
Walter maledisse le munizioni sub soniche, erano silenziose ma dannatamente poco potenti.
"Cristo quel tipo sarebbe dovuto andare giù al primo colpo, e sono quelli più vicini..."
Tirando indietro l'otturatore caricò dentro una nuova cartuccia, per quanto l'M14 fosse un fucile semi automatico e, all'occorenza, anche automatico, gli toccava cambiare manualmente il colpo in canna dopo ogni singolo sparo, le sub soniche erano poco potenti per permettere il normale ciclo di funzionamento dell'arma tramite il rinculo e il recupero del gas.
Rimaneva ancora un cecchino. Non poteva tentare di colpirlo dalla distanza in cui si trovava con le sub soniche, prese un caricatore pieno di 308 Winchester blindate "Ora si ragiona"
Non gli importava più di non fare rumore, una volta ucciso il cecchino il tipo che probabilmente era con lui non avrebbe comunque avuto il tempo di fare nulla prima di beccarsi anche lui un colpo come il suo amico.
               

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Jenkins stava guardando il tizio che gli avevivano affibiato, era una specie di tiratore o per lo meno così si era presentato, non lo sapeva se era vero o meno, sapeva solo che era uno stronzo patentato e che gli avrebbe volentieri sparato nella schiena lui stesso.
Ma il capo era stato chiaro, avrebbe duvuto impedire a chiunque di salire sul terrazzo su cui si trovavano, gli avevano anche dato un arma niente male, solo nei film aveva visto mitragliatrici simili, ed era grato di avere un bipiede visto che quell'affare pesava l'ira di dio, per non contare la lunga striscia di colpi che andava fino alla cassetta di metallo, chiunque avesse cercato di entrare dalla porta che stava tenendo di mira non avrebbe passato dei bei momenti "Dubito che qualcuno riuscirebbe a rendersi conto di cosa ha davanti"
Si ritrovò a fissare di nuovo quello stronzo di tiratore che gli avevano affibiato
"Se non la smetti di fissarmi giuro su dio che ti sparo"
Jenkins trasalì cosi forte che per poco il suo dito non si chiuse sul grilletto della mitragliatrice. Cristo se quel tipo faceva paura quando parlava...
"Non ti stavo fissando io..."
"Taci, abbiamo a che fare con qualcuno che sa il fatto suo e si trova fuori dal mio angolo di tiro"
A cosa diavolo si riferiva? La sitazione era calma e per il momento tutto andava secondo i piani, allora cosa diavolo aveva questo Moran ora?
"Ma qui é tutto tranquillo, non abbiamo sentito niente che non andava"
"Esatto quegli idioti dei tuoi compari non si sono fatti sentire al momento stabilito, chiama gli altri due svelto!"
Entrambi girarono di scatto lo sguardo nel momento in cui sentirono i due boati, erano soffocati, ma Moran gli riconobbe subito per quello che erano.
"Lascia perdere mi sa che gli idioti gli abbiamo persi tutti, almeno ci sarà qualcosa che movinterà un po' questa giornata alla fine"
Walter fissò il corpo dell'ultimo cecchino che stava crollando al suolo privo della parte superiore della testa, anche questa volta non aveva avuto problemi ad eliminare il tiratore e il tipo di guardia, "troppo facile, uno degli uomini più pericolosi del mondo non mette su una cosa simile usando gente che non ha idea di cosa sta facendo" tuttavia il tempo stringeva e non aveva altro tempo da perdere, si guardò intorno ma sembrava che non ci fosserò altre minacce.
"é tempo di avvertire John" 

 
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Driiin...driiin...driiin.
“John” 
Cazzo. Sono svenuto.
“No John non entrare in casa è pericoloso” 
Ah. È Johnny Boy al telefono. 
“Perchè è pericoloso lo sai che non amo ripetermi”
Che seccatura.
“Io sto bene è Moriarty quello ferito” 
Che noioooooosi...
“Non potete entrare ci saranno dei cecchini appostati chissà dove” 
Sapevo che ci sarebbe arrivato.
“No, no io sto bene ovviamente, è troppo complicato”
Nulla è troppo complicato nel mio gioco.
“John vai via da qui, torna a casa e porta anche Mary con te”
Si preoccupa per i due sposini... È ancora il piccolo consulente investigativo ostacolato dai sentimenti.
“...Non lo so”
Una cosa che Sherlock Holmes non sa? 
“Ehy ti stai riprendendo?” Mi sta fissando. Si è accorto che sono sveglio... Nah sono tropppo stanco meglio rimettermi a dormire...

“Jim?”


“Jim?” Sono sicuro che fosse sveglio.
Ora cosa faccio? Potrei provare ad operarlo e togliere la pallottola da li ma sarebbe troppo rischioso... Però tentar non nuoce.

Nozioni base: ambiente ed attrezzatura sterili, paziente sotto anestetici.
 Buona equipe medica.
Mi serve un ambiente sterile. 





Acator: Saaaaaaaalve eccomi in ritardo (ovviamente) ho tentato di essere descrittiva spero non risulti noioso... Cooooomunque... Nulla... Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento (cosa che ovviamente sapete già...) e ringrazio il mio ragazzo per la gentile e DETTAGLIATA spiegazione di come funzionano i fucili :P Ora vi smollo ci risentiamo preeeeeeeeesto presto. Saluti
Peace, Love, Empathy. Acator
  
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