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Autore: AmoLove    05/11/2014    4 recensioni
Salve a tutti ^_^ sono nuova in questa sezione, ma spero la mia storia possa piacervi anche se nata come originale.
Ringrazio mia cugina Yasha 26 che mi sta aiutando a modificare i capitoli ^_^ grazie cugy :*
***
Quella che si prospetta, sarà sicuramente una bellissima estate! Forse la più bella della mia vita.
Finalmente avrò due intere settimane a disposizione per stare sola con lui, averlo tutto per me, lontano da occhi che sicuramente sarebbero accusatori.
Dio quanto lo desidero! Passo le notti a sognarlo. Sono innamorata di lui da quasi quattro anni.
-Ciao piccola. Pronta a sporcarti le manine?- mi dice accomodandosi e sventolandomi una cartellina con i colori per pittura
La scusa che ho trovato per averlo con me in casa, da soli, è stata quella che voglio mi aiuti a cambiare colore alle pareti della mia camera.
-Ciao zio Inuyasha! Sono prontissima!- rispondo raggiante
Eh sì…l’ho chiamato proprio così. Bel guaio essere innamorati del proprio zio, vero?
Mi chiamo Kagome Higurashi, ho diciotto anni, ed amo quello che nei miei sogni non è mio zio...è il mio amore e basta!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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Salve ^_^ come va? Volevo solo avvisarvi che nel capitolo saranno descritte scene di intimità fisica che potrebbero turbare i più sensibili. Ho ritenuto giusto avvisarvi ad inizio capitolo anche se sicuramente già lo avevate previsto da un pezzo ^^
 

 
POV KAGOME
 
-Uffaaa!!-
-Che c’è Kagome?-
-Piove! Ed io odio la pioggia!-     mi lamento, continuando a sbuffare
-Ci vuole anche quella lo sai. Semmai non ci voleva che piovesse proprio oggi. Il colore ci metterà più tempo ad asciugarsi.-
-Hai finito tutto nella stanza?-     chiedo dispiaciuta, vuol dire che andrà via, ed io non ho ancora concluso nulla!
-Sì. Aspetto solo che asciughi un po’, così rimettiamo i mobili al loro posto. Poi ti lascio godere le tue vacanze in meritata tranquillità, fino all’arrivo dei tuoi.-
-Che bello…-     mormoro scontenta e delusa
La mattina passa a sistemare la stanza, togliendo i teloni dai mobili. Il muro però non appresta ad asciugarsi ancora. C’è troppa umidità, fuori diluvia.
Maledizione, io odio i temporali!
-Ka-chan, accendi la luce, non ci vedo più bene con questo buio. Questa maledetta vite non vuole entrare!-    esclama cercando di avvitarla invano
-Per forza sembra sia mezzanotte invece che le tre del pomeriggio.-     rispondo premendo l’interruttore
-Oh oh!-     esclamo io
-Che c’è?-
-E’ andata via la corrente.-       
-Proprio adesso? E che palle!-         si lamenta alzandosi da terra e lasciando il cacciavite su un mobile
-Uffa! Senza luce non possiamo fare un bel niente. Che si fa?-    domando irritata
-Non saprei. Si aspetta che ritorni?-      propone sarcastico, sedendosi sul divano
 
E che meraviglia…sono le cinque del pomeriggio e ancora niente luce!
L’unica cosa buona è che questo imprevisto sta rimandando la fine dei lavori nella mia camera, così Inuyasha si fermerà per più tempo.
-Non so te… ma io mi annoio! Niente  tv, niente radio, niente computer, che ne dici di fare un gioco per ammazzare il tempo?-      propongo infine, annoiata a morte
-Ok, ma con questo buio che vuoi fare? Non riusciremmo nemmeno a vedere bene le caselle dei giochi.-
-E’ vero. A te non viene in mente niente?-     chiedo speranzosa
-Ti ricordi il gioco della monetina che ti facevo quando eri piccola?-
-Certo che sì! Vuoi giocare a quello?-
-Hai altre idee?-
-In effetti no.-
Forse non è male fare quel gioco infantile. Potrebbe rivelarsi molto interessante invece.
-Ecco la moneta zio. Se ricordo bene,  si nasconde la moneta in un punto delimitato vicino a noi. Chi la trova entro un minuto vince una caramella, giusto?-
-Ricordi bene.-   conferma sorridendo
-Ok, però le caramelle non fanno più per me, altrimenti mi fanno ingrassare. Che ne dici se cambiamo un po’ le regole?-    propongo io
-Tipo?-
-Vediamo… chi perde si toglie qualcosa da dosso. Un po’ come il gioco della bottiglia no? Su comincia tu.-      gli dico passandogli una moneta da due euro
-Mmmh…le caramello no, eh?-   chiede perplesso
-No! Sono grande ormai per le caramelle zio!-          sbuffo infastidita
-Ok girati, così nascondo la moneta. Prendi il tempo con il timer del cellulare, così passati i 60 secondi ci avvisa.-     si arrende infine
Faccio come dice, mentre aspetto che mi dia il via libera per potermi girare. Ho in mente un bel giochino zietto!
Quando mi fa girare inizio a cercare la moneta fra i cuscini del divano. Eccola lì infatti. Troppo prevedibile.
-Trovata!-          esulto felice mostrandogliela
-Di già?-    chiede dispiaciuto
-Sei prevedibile zio. La metti sempre lì. Ora per pegno togliti qualcosa.-     rispondo  allegra
La magliettina! Togli quella!! Togli quella!!!
Ecco come non detto, si toglie le scarpe. E che palle però!
-Ora tocca a te, su.-       
-Bene, girati.-      dico nascondendo la moneta dove so che non la troverà mai, ovvero dentro la tasca dei miei pantaloncini
Quando gli do il via libera per cercarla ovviamente non la trova, perché non ha fatto altro che cercare in giro e non su di me.
Il timer suona.
-Minuto terminato! Hai perso! Eccola qui!-       gli mostro prendendo la moneta dalla tasca
-E per forza non la trovavo, accidenti!-
-Mi spiace. Togliti qualcos’altro zietto!-      rispondo ridendo divertita, mentre lo osservo sbuffare e togliersi i calzini
Quando è il suo turno di nascondere la moneta la trovo anche stavolta, perché il furbacchione l’aveva messa anche lui nella tasca dei pantaloncini.
Stavolta però la magliettina vola via per mia grande gioia, mostrandomi il suo bellissimo corpo scolpito da ore di nuoto e arti marziali, con e senza armi.
Quando è il mio turno stranamente trova subito la moneta nascosta dentro la manica della mia magliettina.
-Trovata! Ah ah ah! Ben ti sta! Ora tocca a te toglierti qualcosa!-      mi dice allegro per aver trovato la moneta
Scrollo le spalle e mi tolgo la maglietta, restando in reggiseno.
I suoi occhi si spalancano di stupore, non so se per la vista del mio corpo mezzo nudo o per il reggiseno semitrasparente rosa che indosso. Comunque sia è la reazione che speravo avesse, non gli sono propriamente indifferente quindi.
-Bene ora tocca di nuovo e te.-         gli dico per riportarlo sul pianeta Terra
-Ah sì, giusto.-      risponde confuso
 
 
POV INUYASHA
 
Ci mancava solo questa accidenti a me! Si è tolta la magliettina come se nulla fosse. E poi pure il reggiseno mezzo trasparente doveva avere? Lo vedo anche se c’è poca luce. Certo, magari per lei non è nulla di che dato che sono suo zio, però, per il mio amichetto lì sotto non è affatto normale tutto questo. Forse sarebbe il caso di smettere qui.
-Senti Kagome, forse è meglio fare un altro gioco, non credi? In fondo lo facevamo quando eri bambina…-     
-E’ vero, ma io mi sto divertendo. Sono ancora un po’ bambina forse.-      dice sorridendo
Un sorriso bellissimo.
-Però…-     tento ancora
-Niente però. Dai ci stiamo divertendo. O almeno io, visto che sei sempre tu quello che perde! A meno che non è proprio questo. Non ti piace perdere, eh?-      mi provoca lei
-Ma figurati! E va bene continuiamo! Io non mi tiro mai indietro!-       rispondo convinto
Lei mi guarda con un sorriso come di trionfo, o forse è una mia impressione?
Comunque essendo il mio turno decido di nascondere la moneta tra l’elastico dei miei pantaloni.
Quando lei comincia a cercarla, prima in giro e subito dopo addosso a me, lo fa con una lentezza tale da farmi rabbrividire. Mi sfiora le spalle e le braccia, come se sperasse di trovarla dentro la mia pelle. Poi passa a toccare le tasche posteriori dei pantaloni, infilandoci le mani e toccandomi al contempo il sedere.
Ma lo fa di proposito, maledizione? Quanto durano questi 60 secondi? Non finiscono più?
Lentamente le sue mani si spostano all’interno dei miei pantaloni, toccando col dito il mio fianco a livello dell’elastico che li sorregge.
-Trovata!-       mi dice mostrandomi il suo trofeo tra le dita
La guardo confuso, e non posso far altro che deglutire al sol pensiero che se fosse scesa con quelle mani più in basso…oh Kami! Sto perdendo la testa! Sarà il caldo! Sì sicuramente!
-Dato che hai perso ancora, via i pantaloni!-      esclama allegra
E’ in questo momento che ringrazio la semioscurità data dal temporale che impervia e alla mia buona idea di mettere i boxer neri, sperando che nascondano il nascondibile.
-Ora tocca a te.-
A queste parole quasi tremo. Dove diamine dovrei cercarla adesso? E col suo seno così esposto avvicinarmi a lei non sarà facile.
Allungo una mano verso di lei e comincio a cercare la moneta nei suoi pantaloncini, stando attento a non toccarle il sedere, anche se vorrei tanto farlo. Ma per mia grande fortuna la trovo subito dentro la tasca anteriore.
-Sei fatto bravo vedo.-       dice sorridendo e abbassandosi i pantaloncini senza alcuna vergogna, mostrando  uno slip semitrasparente come il reggiseno
Una scarica mi parte dal collo e raggiunge i lombi. Questa cosa mi sta eccitando troppo anche se so che non dovrei.
Eppure non riesco a fare a meno di giocare sporco in questo momento, nascondendo la moneta sotto ad un vaso, perché sono sicuro che lì non la cercherà. La cercherà addosso a me e perderà. A quel punto dovrà spogliarsi quasi del tutto e io potrò vederla senza quello stupido pezzo di tessuto rosa che ricopre i suoi invitanti seni.
E’ solo quando realizzo davvero ciò che ho appena pensato che mi rendo conto di quello che ho fatto inconsciamente quasi. Che ho fatto maledizione? Se perde lo farà davvero? No no no! Sono un coglione! Ma che accidenti mi è preso?
Come ipotizzato, lei la cerca addosso a me. Prima passa le mani sull’elastico dei boxer. Stupita di non trovare nulla mi tocca i fianchi, il sedere e le cosce. Mi piace dannatamente troppo la lentezza che usa per toccare da sopra la stoffa in cerca di quella dannata moneta. Prego che non mi tocchi, ma al tempo stesso spero che lo faccia. Proprio quando sta per passare a cercarla nei miei inguini il tempo segna la fine dei 60 secondi. Porca miseria proprio ora?
-Uffa ma dove l’hai messa che non l’ho trovata?-          sbuffa lei mettendo un finto broncio
-Fregata! Non ce l’avevo addosso. Era sotto al vaso.-     le confesso quasi dispiaciuto
-Ah ecco perché! Che furbacchione! Pago pegno e si ricomincia!-       dice portandosi le mani dietro la schiena, sicuramente per sganciare il reggiseno
-Kagome senti…-     provo a fermarla ma il suono del suo cellulare lo fa per me
Sia ringraziato il cielo! Mi ero lasciato prendere troppo da questo gioco pericolo! Devo scappare subito da questa casa. Questa ragazza mi sta facendo perdere il senno!
Svogliatamente si allontana andando a prendere il cellulare per vedere chi è, sbuffa sonoramente e poi risponde.
-Ciao mamma.-     la saluta lei
E’ mia sorella quindi. Se ci vedesse ridotti così mi ucciderebbe!
-Sì tutto bene, la stanza è venuta bellissima. Quando torna la luce ti faccio una foto e te la mando. Sì qui piove e manca la corrente. Sì lo zio è ancora qui. Ah ah. Ok. Aspetta che glielo chiedo, è qui vicino a me.-
-Chiedermi cosa?-        le chiedo
-Mamma dice se già che ci sei puoi dare una rinfrescata al bagno. Si sta facendo un po’ di umidità vicino la doccia. Ovviamente dice che ti paga il disturbo.-
-Sì come no. Adesso mi faccio pagare da mia sorella! Dille di prendere meno sole in spiaggia perché le si sta fondendo il cervello!-         rispondo ad alta voce per farmi sentire da lei
Ovviamente riesco a sentire tutti gli insulti che mi sta lanciando anche da qui, ha una voce parecchio squillante quando si arrabbia.
-Ok mamma. Buona serata anche a voi. Salutami papà. Vi voglio bene.-      dice terminando la chiamata
Nel frattempo la luce ritorna, accendendosi nel soggiorno. Finalmente era ora! Peccato che con la chiarezza della luce riesco a vedere meglio il corpo di Kagome, che è davvero molto provocante in intimo. Come diamine ho fatto a non accorgermene mai in questi ultimi tempi? E sì che qualche settimana fa eravamo al mare insieme e lei sfoggiava un bikini anche molto carino, ma mai l’ho immaginata come “donna” da guardare. Anzi, mi era del tutto indifferente, come guardare mia sorella o le mie cognate… asessuate in pratica ai miei occhi.
-E’ tornata la luce.-      mi fa notare lei
-Già, quindi diamoci una sistemata e approfittiamone per risistemare la tua stanza, così stanotte puoi dormirci. Ormai sarà asciutta.-          le dico prendendo alla svelta i pantaloni per coprirmi, sperando che non abbia notato l’evidente erezione che ho per via delle sue mani su di me e per colpa di quel bellissimo intimo vedo-non vedo. Ma che ho visto! Ho visto eccome con la mente!
-Eh? Ah…ok.-        risponde come delusa
Sembra quasi che le dispiaccia che il gioco sia stato interrotto. Io non so invece se esserne felice o meno. Se avessimo continuato avrebbe dovuto togliersi o il reggiseno o gli slip, e sono sicuro avrebbe optato per il primo.
Porca miseria il cervello mi sta andando in poltiglia! Perché mi fa questo effetto? E che cazzo, è mia nipote! Svegliati coglione!

Quando ci siamo rivestiti andiamo a sistemare la sua camera. Devo dire che è venuta davvero molto carina.
-E con questo abbiamo finito.-      constato spostando il letto al suo posto
-E’ venuta bellissima! Grazie zio! E’ proprio come la volevo io!-     esulta abbracciandomi felice
-Di nulla. Sono contento che ti piaccia. L’importante è questo.-        le dico guardandola con una luce diversa negli occhi
Anche abbracciarla adesso mi sembra diverso… ma perché?
-Bene, ora andiamo a cenare così si va a nanna. Dato che piove dovrai accontentarti della mia cucina.-     mi avverte lei
-Oh e che mi prepari di buono?-
-Wurstel e patatine!-
-Ah…alla faccia della tua cucina! E io che credevo che cucinassi.-      la prendo in giro
-Spiritoso! Lo sai che so cucinare benissimo ma a quest’ora e con poco nel frigo che vuoi che prepari?-
-Tranquilla, i wurstel andranno benissimo.-
Dopo cena e dopo aver sistemato la cucina ognuno di noi va nella propria stanza. Per fortuna direi! Passare un’altra sera come quella di ieri vuol dire morire per me.
Fuori il tempo è davvero brutto. Fulmini  e tuoni diventano sempre più frequenti. Due giorni fa si schiattava di caldo e oggi il diluvio. Mah…
Neanche il tempo di chiudere gli occhi e sento bussare alla porta.
-Che succede Kagome?-     le chiedo aprendole la porta, e trovandola con la stessa camicia da notte della sera precedente
-E’ andata di nuovo via la luce zio, e io ho paura del temporale. Senza luce non riesco a dormire. Mi tieni compagnia? Posso entrare?-         mi chiede stringendosi le braccia
-Alla tua età hai ancora paura dei temporali e del buio?-
-Sì e non prendermi in giro capito?! Ognuno ha le sue fobie!-      risponde accigliata
-Ok… vieni.-       le dico sconfortato nel saperla nuovamente nel mio letto
Se va come ieri sono fritto! Un’altra nottata in bianco con la voglia di saltarle addosso!
-Grazie!-       dice allegra, infilandosi subito sotto alle lenzuola
-Di nulla. ‘Notte.-
-Buona notte zio, anche se io non credo dormirò!-        risponde facendosi piccola sentendo un nuovo tuono
-Uff vieni qui!-      le dico avvicinandola e abbracciandola
Sta tremando come una foglia, fa una tenerezza assoluta.
-Meglio così?-      le chiedo quando si sistema meglio tra le mie braccia
-Molto meglio. Grazie.-         dice rilassandosi
Certo che sono proprio un idiota! Dovrei evitarla e invece la sto tenendo stretta a me. Sento il suo corpo in contatto col mio, ma non ho resistito. Aveva il viso di un cucciolo impaurito.
Credo si sia addormentata. Sembra molto più calma di prima.
La vedo pochissimo col buio. La stanza è illuminata solo dai lampioni della strada. Eppure anche così riesco a vederne le forme.
Quanto è diversa dalla bambina che mi correva dietro col suo cagnolino di peluche. Di quella bambina non è rimasto assolutamente nulla, almeno nell’aspetto. Il suo seno schiacciato contro il mio petto lo dimostra benissimo.
Ma perché non riesco a non pensare a come sarebbe farci l’amore, dannazione? Cosa c’è di sbagliato in me?
Non mi mancano certo le donne se voglio. Però con nessuna provo l’attrazione che provo con lei in questo momento.
Forse perché le voglio bene. Ma proprio per questo non dovrei sentirmi attratto da mia nipote!
E certo lei non me la rende facile provocandomi, non so se di proposito o ingenuamente. Maledizione è questo che mi frena! Se lo facesse volontariamente io…
Mentre perdo tempo a pensare, lei inizia ad agitarsi nel sonno. Ecco che ricomincia!
Per fortuna l’unica cosa che fa è girarsi dall’altro lato. Speriamo che ci stai tutta la notte!
Ecco come non detto! Si sta girando di nuovo, almeno non mi è finita addosso.
Meglio provare a dormire. E’ già mezza notte.
Non ho nemmeno il tempo di chiudere gli occhi però che li riapro di scatto.
Oh merda! Nel muoversi ha messo la mano proprio lì. E figurati se “quello” non reagiva!
Mi sbatto una mano in faccia per cercare di calmarmi…stiamo calmi Inuyasha!
Delicatamente le prendo la mano e la sposto. Lei sembra infastidita, perché mormora qualcosa e poi si gira nuovamente, dandomi le spalle e rannicchiandosi.
Ti prego, ti scongiuro, rimani girata così, per amore del cielo!
Ovviamente ti pareva che mi andasse di lusso? Eh no! Di spalle è di spalle, certo, peccato che si avvicina a me sbattendomi il sedere tra le gambe. Bene ci manca solo che inizi pure a strusciarsi così siamo a posto!
Ma che ho mai fatto di male nella mia breve vita? Più cerco di contenermi e peggio mi va!
Il suo sedere così vicino al mio membro è una vera tentazione. E’ meglio che mi sposti io.
Peccato che se sono girato di spalle e lei è lontana la mia erezione non si placa . Ma perché deve farmi questo effetto anche con poco?
Ho capito! Alziamoci allora!
 
 
POV KAGOME
 
 
L’idea del gioco è stata fantastica, ma siamo stati interrotti sul più bello maledizione! Se non altro c’è di buono che sarà costretto a passare qui qualche altro giorno per fare anche il bagno.
La luce mi è stata d’aiuto ad andare nuovamente via. Sono stata furbissima a chiedere ad Inuyasha di farmi compagna perché ho paura del temporale. Beh in fondo è vero, perché i tuoni mi fanno veramente paura, ma non tanto quanto ho lasciato credere a lui. E ora rieccomi qui, nello stesso letto, tra le sue braccia. Che meraviglia! Il suo profumo mi è entrato nei polmoni e nella testa. Quanto lo desidero!
Ma come devo fargli capire che lo vedo come uomo e non come zio? E soprattutto come posso fargli capire che oltre sua nipote sono una donna?
Magari posso approfittare della mia “irrequietezza” durante il sonno e provocarlo un po’.  Facendo finta di dormire potrei toccarlo e vedere che effetto fa. Magari qualcosa succede finalmente. È pur sempre un uomo coi suoi bisogni alla fine.
Uffa a che punto sono arrivata! Desiderare che sfoghi i suoi bisogni con me. Sto diventando davvero disperata! Non so più che carta giocarmi per farlo cedere.
Io non vorrei che la mia prima volta fosse dettata solo da un’ esigenza fisica, ma che altra scelta ho per fargli capire che lo voglio? Non posso certo andare da lui e dirgli: “ Sai zio, io ti amo da più di quattro anni, amami anche tu e fai l’amore con me!”.  Certo, solo un’ illusa potrebbe sperarci.
Ok… su, proviamo a provocarlo così. Se non va nemmeno stavolta mi arrendo. Non ho altra scelta. Mi giro dandogli le spalle, so che è sveglio, lo sento sospirare. Dopo un po’, facendo finta che sia un movimento involontario, mi rigiro, e con la mano gli tocco tra le gambe. Oh ecco! Come speravo una reazione la sta avendo! Nemmeno il tempo di provare ad accarezzarlo, però, che lui mi toglie la mano. E che palle però! Che forza di volontà accidenti! O forse semplicemente gli faccio schifo da quel punto di vista? A questo punto devo pensarla così, forse non sono all’altezza delle donne che ha avuto? Però non credo sia questo, o non avrebbe reazioni.
Stizzita mi rigiro, dandogli le spalle. Stavolta però mi avvicino col sedere verso il suo membro. Se non posso toccarlo con la mano ci provo così. Maledizione e lasciati andare Inuyasha! Forse se mi struscio qualcosa fa.
No no no! Che sta facendo? Sento un movimento sul letto, lo sento più leggero. Si è alzato? Perché?
Mi giro per cercarlo nel letto, ma come avevo intuito si è alzato davvero. Non è giusto però! Era la mia ultima possibilità questa.
Non riesco a non bloccare le lacrime che scendono copiose dai miei occhi. Ero così felice di poter passare questi giorni con lui. Ero così piena di speranze e aspettative. Cerco di trattenere almeno i singhiozzi, non voglio mi senta, sarebbe imbarazzante spiegargli il motivo.
Rimango non so quanto a piangere col viso sprofondato nel cuscino. Ogni mia speranza è morta. No potrò mai stare con l’uomo che amo. Che farò adesso? Per me è sempre esistito lui. Gli altri, in confronto, mi sembrano così stupidi, insulsi, brutti. Da sempre il mio cuore è stato legato a lui, anche prima di accorgermi di esserne innamorata. Da piccola ero sempre dietro a lui, malgrado i cuginetti della mia stessa età mi fossero intorno, io cercavo sempre mio zio, sempre!
L’ho sempre amato, in modi diversi certo, prima come bambina orgogliosa del suo zietto, poi come donna. Però mi rendo conto di averlo amato costantemente negli anni. E questa consapevolezza mi terrorizza, perché da domani le cose saranno diverse ai miei occhi. Dovrò fingere di essere solo una nipote che vuole bene ad uno zio, ma temo dovrò allontanarmi un po’ da lui se voglio dimenticarlo. Ma come potrò dimenticarlo se ce l’ho perennemente vicino?
Cielo…che ne sarà di me adesso? Però se non posso avere lui… preferisco non avere nessuno! Rimarrò da sola! Ho deciso!
Quando mi calmo guardo il suo lato di letto vuoto. Chissà dov’è. Di sicuro sarà andato a dormire nella mia stanza pur di non starmi accanto.
Mi bruciano gli occhi, meglio andarmi a sciacquare il viso.
Esco dalla camera cercando di non fare rumore. Passo davanti la mia camera il più silenziosamente possibile. Non voglio che si alzi e mi veda in lacrime. Dalla spia rossa accesa della tv del soggiorno, noto che la luce è ritornata.
Sto quasi per entrare in bagno quando sento degli strani sospiri provenire proprio dal soggiorno.
Mi avvicino ancora di più e rimango quasi paralizzata da ciò che riesco a vedere con la poca luce dei lampioni che illuminano la stanza…
-Aah…Kagome…-     sospira con un tono così roco che neanche lo riconosco
Non riesco a crederci! E’ sulla poltrona che sta…si sta…sta facendo…e…sta pronunciando il mio nome! Sono sconvolta da ciò che vedo!
Aspetta forse ti sei addormentata Kagome. Ahi! No, il dolore del pizzicotto che mi sono data l’ho sentito, quindi sono sveglia. Mi sembra impossibile!
Che faccio? Che faccio adesso?! A lui interesso allora, da quel punto di vista almeno.
Ok… ho deciso!
 
 
POV INUYASHA
 
 
Mi vergogno di me stesso! Non sono riuscito dal trattenermi neppure stasera!
Ma avevo quasi dolore al solo pensiero del suo fondoschiena che mi toccava così provocante. Per non parlare della visione di oggi quando era in intimo. Che altro avrei potuto fare? Spostarle gli slip e farmela mentre dormiva? Maledizione, è mia nipote! Mi prenderebbe per maniaco…che è ciò che mi sento poi!
Non mi resta che immaginarla e darmi piacere da solo, anche se non mi basta.
Sto quasi per giungere al piacere, quando qualcosa di caldo avvolge il mio membro, e non è la mia mano!
Accendo sconvolto l’abatjour, ben sapendo che la luce fosse ritornata e…mi ritrovo Kagome inginocchiata davanti a me, con la mano che mi stringe.
-Lascia…continuo io.-       dice sorridendo, facendo scorrere la sua mano per tutta la mia lunghezza
Non ho il coraggio di muovere un muscolo, sono impietrito! Che ci fa lei qui? Ma soprattutto…è reale o la sto immaginando?
Solo quando poggia le sue labbra, calde e umide, sulla punta già arrossata, reagisco chiudendo gli occhi e sospirando profondamente. No…è reale eccome!
Sento il cuore pulsare così tanto che potrebbe esplodere. Di sicuro la prima cosa che esplode è il mio piacere all’interno della sua bocca, che lo accoglie senza spostarsi. Accidenti, non sono riuscito ad avvertirla, ma lei non ne sembra così dispiaciuta. Quando finisce alza la testa a guardarmi e poi si lecca le labbra con fare malizioso.
Che diamine sta succedendo???
Si alza e si siede in modo sensuale a cavalcioni su di me, avvicinando il suo viso al mio. Il suo respiro è vicinissimo alla mia bocca, come se attendesse qualcosa…una mia mossa.
Ma sì…fanculo tutto e tutti! Non so che succede e non voglio nemmeno saperlo!  Non resisto più! Mi fiondo su quelle labbra che attendono di essere mangiate e succhiate da me, cosa che faccio. Risponde vogliosa al mio bacio e sento nuovamente la mia erezione pulsare. La voglio! La desidero!
Sento la sua lingua che rincorre la mia. Lo desidera anche lei. Ora ne sono sicuro.
Le mie mani la toccano smaniose, alzandole la camicia da notte e andando a toccare il suo sedere.
-Hai un sedere bellissimo Kagome!-     le confesso finalmente stringendoglielo
Lei ridacchia e ritorna a baciarmi, accarezzandomi il petto. Una sua mano ritorna giù al mio membro, stringendolo con devozione.
-Eh no! Ora tocca a me!-       le dico prendendola meglio in braccio e portandola in camera, adagiandola sul letto e sfilandole subito la camicia da notte
Accendo la lampada e resto a contemplare il suo corpo seminudo di fronte ai miei occhi. E’ meravigliosa!
La vedo arrossire e abbassare lo sguardo. Che tenerezza che fa.
Mi avvicino a di lei andando finalmente a fare quello che ho desiderato per tutto il giorno… toccarle i seni tondi e pieni!  Già in reggiseno era una visione, ma adesso è  ciò che di più bello ho visto finora.
La sento ansimare quando porto la bocca a succhiarle avidamente un capezzolo, mentre con la mano scendo verso i suoi slip. Sussulta quando un dito oltrepassa l’elastico della sottile stoffa per accarezzarla. Con la bocca continuo la mia tortura aggiungendo anche i denti, che la mordono appena, provocandole brividi di piacere.
Col dito sento che è già bagnatissima. Non ci penso due volte e la penetro con due dita.
-Aaaah…-        geme piegando la testa indietro
-Ti ho fatto male?-       mi informo preoccupato
La sento stretta, non vorrei averle fatto male già da subito per colpa della mia impazienza.
-No. Anzi mi piace, continua ti prego…-     mi supplica inarcando la schiena contro la mia mano
Non me lo faccio ripetere e muovo le dita dentro di lei, mentre col pollice stuzzico il suo punto più sensibile.
-I…Inuyasha…-      mi chiama lei, usando per la prima volta il mio nome, e non zio, e la cosa non fa che eccitarmi di più
Aumento così il ritmo, mentre le nostre labbra si uniscono ancora ed ancora, mentre il suo piacere riempie le mie dita che esco soddisfatto poco dopo. Mi lecco l’indice gustandomi il suo sapore, mentre lei mi guarda con occhi socchiusi e languidi, il suo respiro è affannato.
Le tolgo gli slip completamente umidi del piacere che le ho appena procurato, e mi piego fra le sue gambe. Non sono ancora soddisfatto. Una cosa o la si fa bene o non la si fa, l’ho sempre pensata così.
-Oh cielo!-      esclama quando sente le mie labbra succhiarle quel delicato bottoncino gonfio per il precedente orgasmo
La sento quasi tremare mentre oltre a succhiarla la lecco con la punta della lingua, passando poi  ad assaggiarla più profondamente. La penetro con la lingua sentendola contorcersi dal piacere, sta per venire una seconda volta, la sento da come tende i muscoli.
-Inuyasha…per favore…-      mi supplica esasperata
-Cosa?-      la provoco io soffiando sulla sua intimità bagnata
-Ti voglio!-         pronuncia con tono strozzato
-E come mi vuoi?-          chiedo, quasi più per sicurezza che per provocazione
-Dentro! Ti voglio dentro di me! Ora!-        mi prega con disperazione
-Sei sicura Kagome? Se vuoi che mi fermi devi dirmelo ora o non ne sarò più in grado.-      la informo serio
Sto davvero per esplodere dalla voglia, non ce la faccio più, ma è giusto che si renda conto di quello che stiamo facendo, perché poi non si torna indietro se perde la sua verginità.
-Mai stata più sicura!-   afferma guardandomi negli occhi senza incertezza
-Ti farà un po’ male piccola…-    l’avverto posizionandomi tra le sue gambe
-Sarà il dolore più bello della mia vita!-      risponde alzando il viso per baciarmi, ed è allora che entro in lei, il più delicatamente possibile, ma questo non basta a non farla irrigidire, così mi fermo
-Kagome…-
-Non fermarti! Ti prego!-        mi chiede, e così riprendo il mio cammino in lei
Dopo un paio di tentativi sono perfettamente dentro di lei, ed è così bello! Le sue pareti calde mi avvolgono completamente, facendomi sentire in paradiso.
La sento rilassarsi, segno che il dolore va scemando, così comincio a muovermi, dapprima lentamente e poi sempre più veloce e in profondità, come se volessi entrare a far parte di lei in tutto e per tutto.
È una sensazione così strana. Mi sembra di non aver mai fatto davvero l’amore prima d’ora.
Tutto il mio piacere si riversa in lei, mentre entrambi urliamo il nome dell’altro.
E’ stato uno dei momenti più eccitanti che abbia mai provato, ma la cosa terribile è che l’ho appena provato con mia nipote...






E rieccoci qui ^_^ finalmente Kagome c'è riuscita, ma adesso? Che succederà tra i due? 
Vi aspetto al prossimo capitolo ^_^
Ary <3


 
  
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