<< “…i lupi sono tra gli animali maggiormente fedeli alla famiglia” >> lesse Nicoletta, ad alta voce.
<< Ehi, che stai facendo? >> domandò Lupin, entrando in soggiorno.
<< Oh, niente di speciale... leggo un libro babbano sugli animali… Me l’ha prestato Harry >> rispose la ragazza.
<< Ed è interessante? >> domandò il mago, sedendosi sul divano e prendendo il libro che stava leggendo.
<< Uhm, si >> commentò la ragazza << Questo capitolo parla di lupi… Vuoi sentire? >>
Lupin annuì << Sentiamo >>
<< “I lupi sono tra gli animali maggiormente fedeli alla famiglia” >> riprese lei << “Quando un lupo sceglie una compagna, le resta fedele per tutta la vita. Il lupo è inoltre uno dei migliori ‘genitori’ esistenti in natura. Per quanto grande possa essere in pericolo, un lupo non abbandona mai i suoi cuccioli”… Aww, che dolce! >>
Lupin scoppiò a ridere: bastava un niente per farla sciogliere.
Nicoletta tornò a concentrarsi sul suo libro, e il mago aprì il suo, ed iniziò a leggere. Dopo un po’ sollevò di nuovo lo sguardo su di lei. << Non dovresti iniziare i compiti? >> le domandò.
La ragazza scosse la testa << Li ho già finiti. Ieri ne avevo pochi e mi sono portata avanti >>
Lupin annuì << Che cosa farai oggi, allora? >>
Nicoletta rifletté per un momento << Penso che andrò ad dare un’occhiata nei dintorni… Non sono ancora riuscita ad esplorare il bosco… >>
Il mago scosse la testa << Sei sicura che sia una buona idea? Le previsioni del tempo dicono che questo pomeriggio pioverà >>
Nicoletta scosse la testa << Le previsioni sbagliano, a volte >> si alzò, andò alla finestra e scostò le tende << Vedi? C’è il sole! >>
Lupin guardò prima lei, poi la finestra, poi sorrise << E va bene. Ma torna prima che inizi a piovere! >> si raccomandò.
<< Stai tranquillo >> sorrise la ragazza, e corse all’ingresso. Stava già per uscire, quando lui la fermò.
<< Niky, hai preso la - >> si interruppe, vedendo che la ragazza aveva estratto la bacchetta dalla tasca anteriore della felpa, con un gran sorriso.
<< Brava >> si complimentò Lupin, sorridendo a sua volta.
Nicoletta fece un profondo inchino, ridacchiando << Ci vediamo dopo. Ciao, papà! >>
<< Ciao, fa’ attenzione! >>
 
*** *** *** ***
 
Nicoletta stava camminando nel bosco respirando il profumo degli alberi e dell’erba appena spuntata. La primavera era appena iniziata, e anche se in cielo brillava un pallido sole, l’aria era fresca.
La ragazza era riuscita ad esplorare una discreta parte del bosco senza perdersi –cosa che la stupiva molto-.
Ad un tratto, qualcosa di bagnato la colpì sul naso. Sorpresa, sollevò lo sguardo, e ben presto le lenti dei suoi occhiali si riempirono di goccioline. Aveva iniziato a piovere.
<< Oh, accidenti! >> esclamò la ragazza, ed iniziò a correre verso casa, mentre la pioggia si faceva sempre più fitta, e le gocce sempre più grandi.
 
***   ***   ***   ***
 
Lupin rivolse un’occhiata preoccupata al cielo, che in poco tempo era diventato scuro e minaccioso. Si domandò, preoccupato, dove fosse Nicoletta.
Ad un tratto, una forma argentea apparve accanto al mago. La forma crebbe fino ad assumere la forma di un lupo: il Patronus di Nicoletta.
<< Ciao, papà>> disse il lupo, parlando con la voce della ragazza. << Sono rimasta bloccata dalla pioggia, ma sto bene, non preoccuparti. Tornerò a casa appena smetterà di piovere >>
Lupin annuì << D’accordo, fai attenzione >>
Il lupo d’argento fece un piccolo inchino, e sparì. Il mago sospirò, sollevato; Nicoletta stava bene. Poi sentì il rombo di un tuono in lontananza, ed assunse nuovamente un’espressione preoccupata. Doveva andare a cercarla.
 
***   ***   ***   ***
 
<< Ecco fatto, ora papà non si preoccuperà >> disse Nicoletta, soddisfatta, rimettendo la bacchetta in tasca. Si sedette su una cassa di legno vicino alla finestra, e guardò la pioggia cadere fitta su tutto il bosco.
Dopo un po’ di tempo, sentì qualcuno bussare alla porta. Incuriosita, si alzò ed andò ad aprire.
<< Oh! Ma… che ci fai qui? >> domandò sorpresa.
Lupin, in piedi di fronte a lei, sorrise. << Finalmente ti ho trovata! >>
La ragazza si fece da parte per lasciarlo entrare.
Il mago le sorrise di nuovo << Tutto bene, Niky? >> chiese << So che mi hai detto che stavi bene, ma… ero in pensiero, e così… >>
Nicoletta gli restituì il sorriso, e i due si sedettero sul pavimento del capanno.
<< Quello cos’è? >> domandò la ragazza, notando che Lupin aveva portato con sé uno zaino.
<< Oh, ho portato un paio di cose… >> disse, sfilandosi lo zaino.
Lei si avvicinò, incuriosita, e lo osservò con attenzione mentre estraeva il contenuto dello zaino e lo posava sul pavimento: un thermos, due piccole tazze e due coperte.
Lupin sorrise all’espressione sorpresa della ragazza. << Ho pensato che, con questo freddo… >> disse, e le posò una delle due coperte sulle spalle.
<< Oh… grazie… >> mormorò lei.
<< Non è finita >> Lupin aprì il thermos e ne versò parte del contenuto in una delle due tazze, che consegnò a Nicoletta.
<< Ma… questa è cioccolata calda! >> esclamò lei, incredula. << Professore, sei un mito! >>
Lupin scoppiò a ridere, e bevve un lungo sorso di cioccolata.
<< Ma… sei venuto qui… con questa pioggia? >> domandò Nicoletta, imbarazzata.
<< Certo >> disse lui, tranquillo.
<< Ma… Perché? >>
<< “Perché” cosa? >> chiese il mago, alzando un sopracciglio.
<< Insomma… sei uscito sotto la pioggia per portarmi una coperta e della cioccolata calda… Avresti potuto restare a casa all’asciutto, perché sei venuto qui? >>
Lupin sorrise, e le mise una mano sulla spalla << Lo hai detto anche tu: “un lupo non abbandona mai i suoi cuccioli”… >>
Nicoletta avvampò, e si tuffò tra le braccia di Lupin. << Grazie, papà! Ti voglio bene! >> esclamò, felice.
<< Ti voglio bene anche io, Niky… >> sussurrò Lupin.
Ed il lupo giurò a se stesso che mai, per nessuna ragione, si sarebbe separato dal suo amato cucciolo.