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Autore: KimberStormer    05/11/2014    2 recensioni
Una song-fic tratta dalla canzone Umbrella acoustic di Rihanna unita all'amore di Ruby e Belle di OUAT! Quello che volevano farci vedere nella 2 stagione e che non hanno concretizzato mai -_- (per colpa di chi chi chi chiiii...)
[Rubelle-RedBelle/Ruby+Belle]
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Belle, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6

L'Uomo della Pioggia è tornato 
con la piccola Signorina raggio di Sole...

 
Un’altra sera come quella e sarebbe morta! 

Ruby alzò le braccia al cielo stirandosi un poco. Quella mattina faceva più fresco del solito, era arrivata molto presto al Granny’s visto che praticamente non era riuscita a chiudere occhio! 

-Hey Ruby come va? 

-Emma! Buon giorno dormito bene? 

-Bah più o meno, e tu? -le chiese fissandola circospetta. 

Con uno smagliante sorriso anche leggermente colpevole Ruby mentì, non poteva mica dire "Ho dormito di schifo per colpa di cose di cui due donne non dovrebbero neanche parlare!"

-Tutto bene sì. Fame? Stiamo per aprire… 

-Buon giorno ragazze! 

La padrona della voce dei propri pensieri proibiti le apparve alle spalle: 

-Belle buon giorno! Come mai così mattiniera anche tu? – Emma guardò prima l’una, poi l’altra. 

Che razza di idee si stava facendo ora? La figlia di Snow e James non era una creatura delle fiabe, e chissà quante cose strane aveva visto nei suoi 28 anni di vita a Boston, Ruby sperò non avesse mai visto un lupo innamorato di una donna. 

-Bè entriamo dentro forza, accendo la piastra e preparo i pancakes! 

-Oh si Ru che buoni!- batté le mani Belle, poi si voltò verso Emma- sono i migliori di tutta storybrooke dovresti assaggiarli! 

-Ru? – inarcò un sopracciglio lo sceriffo mentre tutte e tre si dirigevano verso il bancone. – Che soprannome carino - cinguettò- Pensavo non ti piacessero…Ru! 

-Infatti! – si imbarazzò l’altra, poi vedendo l’espressione lievemente impensierita di Belle si affrettò ad aggiungere- Mia nonna mi da fastidio quando mi chiama Red. 

-Ma qui ti si è chiamata “Ru” non Red. – Emma indicò Belle che intanto aveva preso posto. 

-Ru va bene, vado a preparare i pancake! – tagliò corto la ragazza  prendendo gli ingredienti e mischiandoli insieme. 

-Questa mattina ho una fame incredibile! Da lupo direi.- rise Belle all’indirizzo della sua amica. 

-Ti vedo allegra, bei sogni? 

-Oh non saprei…ah si, ho sognato Ruby! E’ un po’ che mi succede in realtà… 

Un tonfo di pentole che cadevano in terra le fece voltare entrambe verso la diretta interessata: 

-Ah…mi è solo---caduta una cosa, niente di che si chinò per pulire il disastro di latte e uova a terra. Che giornata lunga e tormentata sarebbe stata quella!


-Il sole sta tramontando Red, anche stasera ci sarà la luna piena, vedi di non combinare ulteriori danni con quel carattere che ti ritrovi. 

-Si nonna!
Uff sbuffò tra sè e sè ma se i nostri caratteri sono identici!

Si, ma io sono più bella. Le arrivò fulmineo il pensiero della nonna facendola ridere. 

La nonna aveva ragione, doveva evitare un’altra nottata brava come quella che a momenti l’aveva portata a morire, se non fosse stato per il Principe, e per Belle…doveva assolutamente chiudersi da qualche parte! Era per Belle che doveva farlo! Già quella ragazza ostinata e curiosa la faceva diventare lupo senza bisogno della luna, figurarsi stasera cosa sarebbe potuto accadere… 

Non volle neanche pensarci, quindi dopo aver chiuso il locale si accinse a tornare verso casa, dove nella sala comune avrebbe potuto trovare riparo in una stanza segreta che la nonna aveva preparato per lei in quei giorni. 

La stanza consisteva in una delle camere già esistenti, rinforzata con pesanti sbarre alla finestra ed alla porta, munita di lucchetto. Quello che avrebbe dovuto fare lei una volta entrata e chiusa l’inferiata sarebbe stata gettare al di fuori la chiave, che la nonna la mattina dopo avrebbe recuperato per riaprire. 

Praticamente era una copia della stanza che aveva costruito nella cucina tempo prima solo più resistente.


-Ruby già di ritorno? 

Esordì Belle allegramente. Era seduta anche quella sera accanto al fuoco del caminetto, in mano però aveva un testo sulla medicina moderna. 

-Leggi quei libri ora? – si incuriosì. 

-Si. Volevo interessarmi alla filosofia di questo nuovo mondo dove viviamo…dovrò rimanerci per un bel po’ e vorrei conoscerlo meglio. – le sorrise tornando a leggere. 

-Come mai sei a casa stasera e non…da qualche altra parte? 

Belle chiuse il libro poggiandoselo sulle ginocchia:

-A dire la verità Rumple mi aveva chiesto di andare a mangiare ma…ero troppo presa da questi volumi per poter cenare tranquillamente. 

Ancora quel Gold. Pensò con un moto di stizza. Dopo la botta tremenda che le aveva dato per cercare di dare man forte a Regina in quell’intento suicida, la ragazza non riusciva davvero a vederlo come una persona rispettabile. Cosa ci trovava Belle in uno così? 

-Tu invece hai mangiato? –l’apostrofò alzando un sopracciglio. 

-No ... - rispose pigra, ma ho una certa fame! 

I sensi di lupo tornarono vigili, come quando aveva percepito il suo odore la prima volta. Non avrebbe mai potuto dimenticare che da allora, ogni scusa era buona per annusarla e respirare quel dolce profumo. 

-Non ho fame. - mentì.- ora vado a dormire, è molto tardi e sono stanca… - doveva assolutamente andarsene prima di creare un guaio di cui poi si sarebbe pentita amaramente! 

Appese la giacca sull’attaccapanni, e tentò di filarsela alla chetichella. 

-Non credere che io non sappia il perché sei tornata ora Ru. 

Beccata! Finse una nonchalance che in realtà non provava: 

-Sono molto stanca, davvero, vado a riposare. 

-Bene verrò con te.- si alzò in piedi Belle. – posso leggerti un libro e… 

-Scordatelo! 

-Perché? L’ultima volta non è successo niente di brutto alla fine. 

L’intuito di Belle era formidabile, aveva capito senza quasi guardarla che voleva scappare da lei per evitarle di vederla trasformarsi in lupo, per evitare che le fsacesse male suo malgrado.

-Potrei farti del male! - sibilò esasperata all'indirizzo dell'amica che le si avvicinò.

-Credevo avessi imparato a governare il lupo! Perché non posso venire con te?! Voglio starti accanto in un momento del genere! 

Le prese i polsi con le proprie mani. 

Ruby poteva sentire la stretta decisa delle piccole dita della ragazza, abbassò lo sguardo: le sue erano al contrario molto più lunghe di quelle di Belle. Alzò di scatto gli occhi per evitare di farsi venire in mente pensieri strani. Ci mancavano solo quelli quella notte! 

-Perché vai a rinchiuderti Ru? 

Perché ho paura di finire per saltarti addosso e divorarti! 

-Belle, non credo di essere ancora pienamente capace di dominare la bestia che è in me. 

E fin qui, non aveva detto alcuna bugia. Mentiva troppo spesso da quando quella ragazza era entrata nella sua vita. 

-L’ultima volta ci sei riuscita e confido che vi riuscirai di nuovo. Ruby, io credo in te! 

Lo sguardo che le rivolse fugò ogni dubbio, o quasi. 

Gli occhi azzurro cielo di Belle la guardavano imploranti. Quella sciocca non sapeva in che guaio, facendo uno sguardo così dolce ed indifeso, si stesse cacciando. 

Poteva percepire il battito del suo cuore dai polsi che le teneva ancora stretti tra le mani, sentiva vibrare le vene che le rimandavano ai sensi il dolce profumo naturale della sua pelle. 

Gli occhi di Ruby virarono alla velocità della luce, da castani a grigio-bianchi. 

Nessuna luna avrebbe mai potuto far si di fargliela desiderare di più di quanto non fosse in quel preciso istante. Sciolse una mano dalla stretta di Belle senza faticare, non seppe se perché l'amica l’avesse lasciata andare o meno, se la portò lungo la guancia e la fermò sul proprio zigomo. 

Belle la fissò: i suoi canini erano lievemente più a punta, una cosa da poco ma il suo cuore accelerò il battito e Ruby lo sentì allungò in un istante la mano sulla guancia di lei prendendole il volto, mentre si chinava a catturarle le labbra in un bacio. 

Era esattamente per quello che non aveva voluto rimanerle troppo vicino, non in una serata di luna piena! Se mentre nelle altre giornate poteva almeno un poco tenere a freno la sua natura, sotto l’influsso di quei bianchi raggi sapeva che non avrebbe potuto resistere. 

Spostò la mano dietro la sua nuca intrecciando le dita su quei boccoli ramati e se la spinse più vicino: poteva sentire la sua dolcezza, il suo respiro lieve che si faceva più veloce man mano che approfondiva il bacio.

Con una minima resistenza che a Ruby parve più un alibi, Belle tentò di allontanarla con una mano, ma lei glie la prese, le aprì dolcemente il palmo e se lo passò sul petto. Ancora con gli occhi aperti poté vedere quelli di Belle chiudersi ed il suo volto arrossire sentendo sotto le proprie dita la consistenza setosa della camicetta rossa di Ruby e del suo seno proprio al di sotto. 

Tentò di protestare flebilmente schiudendo le labbra, e Ruby ne approfittò per approfondire il bacio in modo totale: un' esplosione di sentimenti e sensazioni le aprì il petto squarciandolo in due. 

Un sospiro, poi un altro… la strinse dolcemente a sè sentendo il morbido e voluttuoso corpo di Belle arrendersi al contatto col suo.

-Red? Sei qui? 

Dal corridoio la voce di Snow fu come una doccia fredda. 

In una frazione di secondo Ruby si staccò da Belle, che aprì gli occhi di scatto. 

Col fiato corto, gli occhi ormai quasi del tutto bianchi e due piccole zanne al posto dei canini, senza spostare lo sguardo dal volto arrossato dell'altra, Ruby le intimò con una voce roca e spaventosa:

-Va via. 

-...c,come?

-Vattene Belle! - sussurrò chiudendo gli occhi per cercare di darsi un tono.-ti prego...

Senza dire una parola Belle si tirò indietro, e fatti due passi si voltò scappando su per le scale 

Verso la salvezza? Semplicemente lontano da quel tumulto di sensazioni che adesso per capire, avrebbe voluto davvero una delle pozioni di Rumple! 


-Red! – intanto Snow era entrata attraverso l’atrio accompagnata dalla figlia, nella sala comune. – James mi ha mandata a chiederti come va questa notte e a dirti che … Red? 

-Snow. Di a James che va tutto bene. Che non deve preoccuparsi.- la voce era tornata la sua, impostata e seria.

-Red? 

-Snow… 

Si era voltata verso di lei con gli occhi pieni di lacrime che presero inarrestabili a scivolare giù. 

-Ecco, lo sapevo. - sospirò Emma fissandole senza osare avvicinarsi mentre Snow abbracciava la sua migliore amica. 

-Cosa sai Em? Cosa succede Red? –Chiese sua madre lievemente spazientita.

La ragazza bionda si avvicinò loro fissando Ruby, e le fece un cenno con la testa, questa chiuse gli occhi e disse in un respiro: 

-L’ho baciata. Ho baciato Belle… 

-Ecco cos’è che sapevo. - ripeté Emma. 

Ruby abbassò la testa sulla spalla di Snow abbracciandola ancora più forte, in quel momento niente poteva confortarla. 

Come avrebbe mai potuto rimediare ad un errore come quello? 

Quello che le faceva male era che sapeva che oramai l’aveva persa. Non avrebbe potuto starle accanto più nemmeno in amicizia, e forse Belle aveva avuto ragione a scappare, perché solo ora si rendeva conto, che proprio quell'amicizia non le sarebbe mai bastata. 

Quello stupido istinto l’aveva tradita nuovamente, non sapeva più se era solo una semplice ragazza con un problema, o un animale che cedeva alla propria natura. 

Cercando di consolarla carezzandole i capelli con dolcezza, Snow le parlò piano, rassicurandola che tutti i guai avevano un rimedio.


-Non è venuta neanche oggi. 

Pulendo il tavolo più vicino all’entrata, Ruby si era voltata verso sua nonna: 

-Cosa nonna, chi? 

-Sono quasi cinque giorni che quella ragazza non si fa vedere…mi domando cosa le sia successo. 

Sapeva benissimo di chi stava parlando la nonna: l’unica persona che era scappata da tutto e tutti da ben sei giorni e non cinque come aveva detto lei, era Belle. M la sua nuova indole masochista la spinse a chiedere di nuovo: 

-Di chi stai parlando? 

-Di Belle sciocca di una nipote! Di chi altri? – le lanciò uno strofinaccio che le finì addosso. La nonna parve meravigliata che lei non avesse neanche tentato di schivarlo come faceva sempre, forse aveva intuito il suo turbamento ma fece comunque finta di nulla. – Non viene più a ritirare le sue focaccine, e tantomeno a dormire al suo alloggio. Mi domando se stia bene…nessuno pare averla vista più in giro. Red… 

-Ho da fare! 

Le rilanciò lo strofinaccio e uscì come una furia dal locale. Ancora in divisa, fece il giro dell’isolato tornando poi a passo lento verso casa. Non aveva freddo, non esteriormente almeno, invece il suo interno era una cava di ghiaccio. Era stata tutta colpa sua se adesso si trovava in quella assurda situazione, colpa sua se ora chissà per quale motivo Belle era scomparsa. E non poteva certo pensare di presentarlesi davanti e chiedere il perché? Aveva il terrore anche solo di entrare in biblioteca per chiederle se stava bene, quindi si fermò ritrovandosi davanti al negozio più fornito di tutta la città di StoryBrooke: quello di Gold! 

Il campanellino tintinnò appena ebbe varcato la soglia. Nessuno le venne incontro, nessuno era dietro il bancone. Ruby conosceva quel negozio, ricordava quell'odore di legno e libri vecchi, quando aveva avuto il terrore della trasformazione era stata lì su consiglio del Principe per cercare il suo mantello, che ovviamente non c'era. 

Camminò con passo felpato tra tutte quelle anticaglie che di sicuro appartenevano a qualche creatura magica truffata da quell’individuo. Non era poi cambiato molto nel mondo senza magia, era rimasto se stesso: un truffatore. Ma dopo tutto lui sapeva ed aveva sempre saputo chi era. 

-Oh, che visita…inaspettata!

-Signor Gold! 

-Suppongo di sì…-le rispose l’uomo venendo fuori da una stanzetta nel retro. Camminò verso di lei poggiandosi su un bancone, mentre teneva in mano un’ampolla dal liquido trasparente. – Cosa ti porta in questo negozio? 

A Ruby parve più una constatazione che non una risposta. Si avvicinò ed abbassò gli occhi, poi si fece coraggio, non aveva certo paura di lui. 

-Belle…volevo solo notizie di Belle. 

-Ti basti sapere che sta bene…adesso. - l'uomo fece per andarsene. 

-Aspetti! Cosa ne è stato di lei dov’è? –lo prese per un braccio e lui si fermò fissandole la mano. Una strana scarica elettrica la pizzicò obbligandola a lasciarlo andare. 

-Che modi sgarbati da usare con l’unica persona che davvero può aiutarti… non trovi?

Era il colmo! Prima la lanciava in aria, e adesso questo. Si toccò la mano, era arrabbiata, ma si trattenne. Dopo tutto aveva ragione, non poteva far innervosire l’unica persona che avrebbe potuto chiarirle se Belle stava bene. 

-E va bene, -riprese con voce calma- per piacere. Dov'è Belle? Potete dirmi cosa…le è successo? 

-Cosa le sia accaduto non lo so davvero neanche io. Ma non è un problema che ci riguarda, non più almeno. – sorrise di sghembo. 

-Cosa vuol dire?! 

-Sta bene. E’ tutto.- non continuò a parlare, si limitò a girarle le spalle ed a tornare nel retro del negozio, così com’era venuto, in silenzio. 

Il cuore di Ruby si contorse, Belle stava bene e gli credeva, anche lui ci teneva a lei al punto di fare qualsiasi cosa per salvaguardarla, quindi se le aveva detto che era ok, di sicuro era vero, e ne era felice. 

Si toccò le guance, erano umide. 

Sono felice, sono felice! 

Continuò a ripetersi sentendo un grande dolore nel petto, con gli occhi gonfi ed il viso pieno di lacrime che scendevano giù impietose fino a sfiorarle gli angoli della bocca atteggiati ad un sorriso. 

Belle sta bene ed io sono felice! 

Il tintinnio dei campanellini appesi alla porta avvertì le due persone nel retro che la ragazza lupo se n’era andata. 

Gold era immobile. 

-Cosa è accaduto non me lo dirai? 

Belle fece due passi verso la sua direzione: 

-Non mentirò Rumple, non certo a te, ma non ho voglia di parlarne ora. Piuttosto –si avvicinò a lui posandogli entrambe le mani sulle spalle – come mai mi hai telefonato oggi? Eri sorprendentemente eccitato. Mi hai parlato di un modo per poter uscire da Storybrooke.– gli sorrise gentile. Un occhio più attento si sarebbe certo accorto, che erano solo le labbra di Belle che sorridevano mentre il suo sguardo era ancora perso al di là della vetrina del negozio. 

continua...
   
 
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