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Autore: Sciarpata di verde    05/11/2014    5 recensioni
[Bibi/Robin ;)][piccola storia che spero gradirete, senza pretese]
Bibi l’aveva sempre considerato come un ragazzo così prestante, coraggioso, degno di fiducia! Lo ammirava tanto! E poi lui era sempre stato il suo ideale di eroe! Lo guardava sempre con occhi diversi. E se ne rendeva conto. Si, lo ammirava davvero tanto.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Beast Boy, Robin
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: Ragazzi, perdonatemi io… NON SO Più SCRIVERE!! D: non so più costruire una frase di senso compiuto! T__T perdonatemi se ho scritto qualche cretinata, è così tanto tempo che non scrivo… che non so più scrivere! Devo riprendere…. Quanto mi vergogno! *và nell’angolo a coltivare funghi*

 

Che sarà mai

 

Devo solo dirgli che dobbiamo smetterla di vederci all’infuori del “lavoro”… Che sarà mai…

Ciò che Beast Boy continuava a ripetersi non serviva a convincere nemmeno se stesso… figuriamoci il suo futuro interlocutore!

Camminava con passo indeciso e teso per il corridoio. Passò un paio di volte di fronte alla camera del suo recente amante Robin, quasi terrorizzato dal dover bussare alla porta della sua camera.

L’ennesima volta si decise a bussare, ma il fato volle che Robin uscisse di propria iniziativa.

- Oh, Robin! – sussultò l’omino verde.

- Bibi! Proprio te volevo! Che tempismo! – sorrise all’amico.

- Cos…?

- Dovevo parlarti di una questione di vitale importanza!

-Anche io avrei bisogno di parlarti – spiegò Bibi con timidezza.

- Di cosa si tratta? – Robin stranamente era tranquillo e felice, chissà cosa gli era successo…

- Robin! – una vocetta squillante ed emozionata proveniva dalla camera del moro. Era Stella… che fece capolino dicendo qualcosa che il verde non capì, non sentì.

Oh… Ecco… Era appagamento quello che vedeva in Robin! Ora era tutto chiaro…

- Stella, fa prima parlare me! – si rivolse alla ragazza dietro di lui, e poi tornò a parlare col suo amico – Vedi… - ma non gli fù permesso di continuare.

- Come hai potuto?! – gli inveì contro Bibi, che subito scappò correndo.

- Bibi! – lo chiamò sorpreso Robin, che cominciò a rincorrerlo – Aspetta!

L’omino verde corse il più veloce che poté, mentre le lacrime gli scendevano incontrollate.

Doveva aspettarselo d’altronde! Prima o poi sarebbe successo! Che sarà mai…

Ma non riusciva proprio ad accettarlo! E corse ancora. Finché non arrivò ad uno stanzino stretto e buio. Robin non l’avrebbe visto.

Vi si chiuse dentro. Si appoggiò alla parete riprendendo fiato, e pian piano si accasciò a terra singhiozzando. Era davvero deluso. Sconvolto. Solo.

-Bibi! – sentì la voce dell’amico che lo cercava – Bibi! – continuò ad urlare, senza ricevere alcuna risposta.

Quando sentì i passi vicini allo sgabuzzino in cui era rinchiuso, cercò di trattenere il respiro. Non voleva essere scoperto, non voleva parlargli, non voleva più vederlo.

È finita! Pensò.

Non sentì più passi, e riprese a singhiozzare piano… perché non riusciva a trattenersi.

Dopo un minuto o poco più, si udì un piccolo sussurro da dietro alla porta: - Bibi… non piangere.

Era lui. Non si era allontanato e l’aveva sentito da dietro la porta. Il ragazzo nello sgabuzzino sussultò appena, e si chiese se era il caso aprirgli… o semplicemente cacciarlo.

- Non sto piangendo… Tornatene dalla tua Stella – rispose.

- Tua Stella? Bibi, ma cosa hai capito? – si sorprese il moro.

- State insieme, no? Io ormai sono di troppo! Vattene via… - sussurrò l’ultima frase, in preda alle lacrime.

- Che stai dicendo? Non stiamo insieme. Hai frainteso.

- E di cosa volevate parlarmi allora? – ora era confuso, si era davvero sbagliato?

- La festa a sorpresa per Corvina - sussurrò il moro per non farsi sentire da altri se non dal ragazzo.

Era stato talmente preso dal suo discorso, dai suoi sentimenti, dai suoi pensieri… da Robin… che si era completamente dimenticato del compleanno della sua amica. Come si fa a dimenticare tutto il mondo… per una singola persona?

- Maledizione…

- Aprimi – sussurrò il moro. Calmandosi finalmente, Bibi si rialzò da terra, fece scattare la chiave ed aprì la porta. Aveva il viso rigato dalle lacrime che aveva versato poco prima, ma Robin non parve sorpreso e lo fissò con uno sguardo intenso, che forse avrebbe parlato più di altre parole.

- Scusami.

-Di cosa? Sono io che ho frainteso – il ragazzo verde adesso sorrideva piano.

- Ti ho messo in condizioni di fraintendere.

- Ahah, che dici! – un finto e leggero pugno sfiorò il petto di Robin – Mi hai spaventato… - concluse.

- Scusami – il moro gli prese una mano.

- Non fa niente… da quando sei così gentile con me? – cercò di ammorbidire quella situazione imbarazzante che si era inevitabilmente creata tra loro, ridendo.

Robin accennò un sorriso, e piano fece rientrare Bibi nello sgabuzzino, ma sta volta assieme a lui. Si guardò le spalle, non vide nessuno e chiuse di nuovo la porta a chiave. Si rivolse verso il proprio amico che intanto non aveva capito cosa stava per succedere…

Il moro intrappolò l’amico contro la parete più vuota e all’orecchio gli disse:- Non devi essere così preoccupato. Tu sei solo mio… -

E tu sei mio?  Voleva chiederglielo, ma non ebbe molto coraggio. E poi… ormai era tra le sue braccia. Il mondo era sparito di nuovo, come per magia. Quella paura e delusione che l’avevano attanagliato, come se non fossero mai esistite. Come si poteva cambiare così?

Lo baciò profondamente. Fu stranamente delicato, lo strinse a se. Non era mai stato così dolce, e Bibi non si era mai sentito meglio. Gli strinse le braccia attorno al capo, avvolgendolo ed avvicinandolo ancora, e Robin gli stringeva i fianchi. L’omino era appoggiato dolcemente al muro. Fu lui il primo ad approfondire il contatto. Voleva sentirsi suo.

Robin seguì i movimenti della lingua dell’amante, approfondendo ancora il contatto fisico accarezzandogli il minuto bacino e la schiena. Si staccarono per un attimo guardandosi negli occhi, e subito dopo presero a baciarsi con più foga e passione, le sue mani scesero sul sedere dell’altro, tastandoglielo con leggero desiderio.

Bibi, si sentì come se non lo avesse baciato per secoli, come se non avessero fatto l’amore da un millennio ed impetuoso, aggrappò le gambe al bacino dell’amante, che le mantenne con prontezza. Lo schiacciò ancora di più contro il muro, affamato delle sue labbra, gliele morse e succhiò per poi scendere sul collo, per lasciare una scia di baci e morsi rossi. Intanto l’omino aveva infilato le mani nei bellissimi capelli ingelatinati  dell’altro, e aveva già cominciato ad ansimare, prospettando ciò che avrebbero fatto.

Robin fu dolce e passionale allo stesso tempo, e incredibilmente pensò, che il suo amante ansimante contro il muro, mentre gli pregava di dargli di più, fosse ancora più bello, sexy, e se possibile, erotico delle volte scorse. Ogni spinta era un brivido di piacere e quando vennero, fu costretto a tappargli la bocca per non urlare, tant’era eccitato.

Bibi pensò che quello era stato l’amplesso più bello che avessero avuto, il più significativo forse. Quello che diceva “Non ci separeremo”. Il più romantico… questo gli balenò in testa, e subito il suo cuore aveva perso un battito. Sarebbe rimasto in quello sgabuzzino per l’eternità.

 

Autrice: Che posso fare…. Li adoro. Spero di cuore che questo capitoletto vi sia piaciuto (: Come sempre, e voi lo sapete, ci metto anima e cuore in tutto ciò che scrivo, e siccome li amo, oggi ho aggiunto tanta dolcezza, che di solito trovo sdolcinata (: a presto lettori bellini! <3

La ragazza con la sciarpa verde

   
 
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