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Autore: LunaLue    06/11/2014    6 recensioni
Prima Destiel della mia vita. Spero di non aver scritto un obbrobrio.
Nata per puro piacere personale, alcune amiche mi hanno convinta a condividerla con il mondo (?!) d(^o^)b
Quindi eccola a voi.
Quattro capitoli (che dovevano essere tre =__=), con un Dean capriccioso che non vuole proprio prendere la sua medicina. u.u
- Dean, sul serio... - Riprese il fratello minore. - Non è che non abbiamo mai fatto qualcosa di spiacevole per salvarci la vita. -
- Si, ma non questo! - Urlò l'altro voltandosi a guardare Sam, mentre allargava un braccio in direzione di Castiel, che restava nell'angolo a fissarlo.
- Per me non è un problema. - Si intromise nuovamente questi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Hey! Se la rompi me la ripaghi! -
Urlò Bobby alle spalle di un Dean decisamente furioso, appena fiondatosi in casa sua spalancando la porta con tanta forza da farla rimbalzare contro la parete.
- Scusalo Bobby. - Rispose Sam per il fratello mentre entrava in casa richiudendosi la porta in questione alle spalle.
- Ma che diavolo gli è preso? - Volle sapere l'uomo con la sua solita voce burbera.
- Abbiamo ucciso il Neushin. -
- E non è una cosa buona? - Chiese corrugando le folte sopracciglia.
- Si. Certo. - Sam si portò le mani ai fianchi guardando nella direzione in cui si era dileguato il fratello. - Suppongo sia contrariato perché siamo riusciti ad ucciderlo solo dopo...sai... - Continuò a tono basso per non farsi sentire da Dean nell'altra stanza.
Bobby si lasciò andare ad una risata profonda. - Già. Suppongo sia un duro colpo per il suo ego. -
Lasciò l'ingresso e si diresse al salottino per sedersi sul divano e riprendere la birra che stava sorseggiando prima dell'arrivo dei due ragazzi.
Sam lo aveva seguito meditando sugli avvenimenti degli ultimi giorni.
Dean si era rimesso rapidamente dopo lo scontro con quei 7 demoni che avevano teso loro una trappola poco più di una settimana prima.
Il marchio era sparito, Dean stava meglio, per quanto ne sapeva Sam il Neushin all'epoca era ancora in circolazione, e il fatto che Castiel non si facesse vivo dalla notte dello scontro aveva fatto fare due più due al minore dei Winchester.

- Hey! Cas era venuto a cercarti. - Sam aveva visto Dean sbucare da uno dei corridoi del piano che stava ispezionando e si era sentito sollevato nel vedere che il fratello era ancora in piedi.
- Mh. - Un grugnito come risposta non era il massimo, ma a Sam bastava vederlo lì accanto a lui. 'Stranamente in forma dopo molto tempo' si ritrovò a costatare.
- Dean - Cominciò scrutandolo con le sopracciglia aggrottate mentre il suo sguardo lo esaminava dalla testa ai piedi. - Per caso Cas ha -
- Non una parola, Sammy! - Tuonò il biondo puntandogli un dito al di sotto del naso. - Non. Una. Parola! - Scandì ancora in un ringhio prima di voltarsi e dirigersi verso l'uscita di quell'edificio, sotto lo sguardo perplesso del fratello.
Per quella notte la caccia era finita.


In seguito, Dean aveva ripreso le sue solite abitudini come se le ultime settimane non fossero mai esistite, e qualunque tentativo di Sam di sapere esattamente che cosa fosse successo in quell'edificio, sebbene la sua mente se ne fosse già fatta un'idea, finirono nel vuoto.
Alla fine si era arreso, e anche se dal fratello non aveva avuto nessuna conferma, il silenzio di Cas, che si rifiutava di rispondere alle sue chiamate, era più che sufficiente a confermare i suoi sospetti.
Il fatto che Dean non avesse fatto che imprecare durante tutto il tragitto di ritorno dalla caccia di quella mattina era servito solo a consolidare la sua teoria.
- Perché quel sorrisetto? - Chiese Bobby notando lo sguardo meditabondo dell'altro.
- Niente, pensavo solo che - Si lasciò scappare una breve risatina andando a sedersi sul divano accanto all'uomo. - L'hanno fatto davvero. - Disse con un sorriso a 32 denti mentre un'immagine piuttosto nitida prendeva forma nella sua mente. - Dean e Cas. Si sono baciati. - Sottolineò con un sorriso smagliante.
- Lo prenderai in giro a vita, vero? - Chiese retorico il più anziano con un mezzo ghigno sulle labbra.
- Ci puoi giurare. - E ricominciò a sghignazzare insieme a Bobby.

__________________________________________________________________________________oOoOo_______________________________________________________________________________________

Dean richiuse lo sportello del frigorifero di Bobby con un tonfo e si voltò con la sua birra in mano, pronto a sfogare nell'alcool la frustrazione e l'odio per quello schifoso Neushin. Se avesse potuto lo avrebbe volentieri ucciso altre mille volte.
Si congelò sul posto non appena incrociò gli occhi blu, a poco più di 10 centimetri dai suoi, che si erano materializzati alle sue spalle mentre prendeva la birra.
- Cazzo, Cas! - Ringhiò sottovoce per non farsi raggiungere dagli altri abitanti della casa.
- Dobbiamo parlare. - Dire che il tono dell'angelo sembrava apocalittico era poco.
- Abbassa la voce! - Gli intimò il biondo cercando di tenere un tono basso, mentre gettava uno sguardo all'entrata della cucina che si trovava alle spalle dell'angelo.
- Riguarda quello che è successo tra noi. - Riprese l'angelo cercando di tenere un tono di voce basso.
- Non c'è stato proprio niente tra noi! - Sbottò Dean voltandosi di scatto alle parole di Castiel, dimenticandosi completamente di tenere bassa la voce.
- Dean. -
- No, Cas, senti... - Si bloccò un istante rendendosi conto solo in quel momento che si trovavano ad una distanza irrisoria l'uno dall'altro da quando se l'era ritrovato davanti, e che non si era scostato come suo solito, ma anzi, sembrava che il suo corpo fosse calamitato da quello dell'altro. In cerca di contatto.
Mantenendo lo sguardo sul petto dell'angelo, con le labbra socchiuse, Dean fece un passo indietro, verso il frigorifero, per ristabilire le distanze.
- Quello che è successo era solo... - Non aveva idea di come affrontare quell'argomento con lui, pur non avendo smesso un attimo di pensare a cosa avrebbe detto quando lo avesse rivisto. Perché sapeva che dovevano parlarne.
Con Sam poteva fingere che non fosse successo niente, ma tra lui e Cas le cose andavano chiarite quanto prima, se volevano continuare a lavorare insieme...Anche se Dean sperava ardentemente che quel 'quanto prima' giungesse il più tardi possibile.
- Lavoro. - Gli uscì fuori da non sapeva bene dove.
- Lavoro. - Gli fece eco l'angelo.
- Già. Lavoro. - Confermò con un cenno del capo spostando lo sguardo da quello blu dell'altro. - Insomma... - Si schiarì la voce imbarazzato. - Dovevamo farlo. - Disse tornando ad incrociare gli occhi dell'angelo prima di spostarli ancora altrove. - Io non volevo. Ma tu l'hai fatto. - Continuò senza guardarlo, indicando prima se stesso e poi l'altro con la mano sinistra. - E ora so che se così non fosse stato, probabilmente sarei morto. -
- Saresti morto sicuramente. - Precisò l'angelo cercando di mantenere il contatto con gli occhi verdi del biondo, che si ostinava a spostarli in giro per la stanza, sfiorando i suoi di sfuggita.
- Si, beh...Grazie. - Si costrinse a dire allargando le braccia come se fosse costretto a quei ringraziamenti, pur sapendo che glieli doveva.
- Ora è tutto a posto. - Continuò con un mezzo sorriso. - Non parliamone più. Mai più. - Precisò portandosi la bottiglia alla bocca per bere il suo primo sorso di birra.
- Io voglio parlarne, Dean. -
Il biondo riabbassò il braccio con la birra senza essere riuscito a berne ancora un goccio e guardò l'angelo.
- Non c'è nulla da dire, Cas. - Sentenziò serrando le labbra con espressione seria. - Andava fatto. Non era un qualcosa che volevamo, ma l'abbiamo fatto. E come dicevate tu e mio fratello era solo un fottuto bacio! - Proruppe prima di ricordarsi di non urlare, gettando un altro sguardo all'entrata della cucina per poi tornare a guardare Castiel.
- Solo un bacio.- Ripeté. - Non dovremo farlo mai più. - 'Col cavolo che mi faccio infinocchiare da un altro di quei Neushin del cazzo!' Pensò astioso riportandosi la bottiglia alle labbra.
- Ma io voglio farlo, Dean. - Castiel chiuse nuovamente la distanza tra loro, e Dean si ritrovò a sbattere contro lo sportello del vecchio frigorifero. 'Perché c'è sempre qualcosa alle mie spalle, porca puttana!'.
Almeno questa volta Castiel si era trattenuto dal baciarlo.
Se ne restava lì, con null'altro che una manciata di millimetri a dividerli. Distanza azzerata dal sollevarsi ritmico del petto di Dean, che non riusciva più a spostare il proprio sguardo da quello pieno di desiderio dell'altro.
'Mio Dio. Ho creato un mostro!' Si ritrovò a pensare sconclusionatamente.
- Dean, io... - Castiel spostò lo sguardo sulle labbra dischiuse dell'altro e piegò leggermente la testa di lato, come a voler allineare le proprie alle sue. - Non so cosa mi stia succedendo ma...Non riesco a smettere di pensare a quello che è successo quella notte. -
Da dove usciva fuori quella voce così dannatamente rauca e sensuale, Dean non lo sapeva. Ma odiava il fatto che si ritrovasse a tremare al suo suono, e a quello sguardo così impossibilmente azzurro che gli stava trafiggendo l'anima.
- Non faccio che pensare a quello che ho provato quando ti ho baciato. - Continuò senza la benché minima nota di imbarazzo. - A quando ti stringevo tra le mie braccia e ti sentivo gemere tra le mie labbra. -
Dean si umettò inconsapevolmente le proprie con la lingua, catturando così lo sguardo dell'angelo nuovamente sulla propria bocca.
- Senti, Cas...E' normale. - Si costrinse a dire cercando di non farsi assordare dal martellare precipitoso del proprio cuore.
Gli occhi di Castiel tornarono a fissarsi nei suoi in attesa di una spiegazione, e Dean, per un istante, rivide l'angelo in cerca di risposte. Quello che aveva obbedito ciecamente agli ordini per millenni senza mai chiedere spiegazioni, per poi mettere tutto in discussione e rivolgersi a lui, quando qualcosa di nuovo lo scombussolava.
- Sei un angelo. - Cominciò cercando di sembrare sicuro di quel che voleva dire. - E hai scoperto i piaceri della carne. - Continuò inciampando appena sulla parola 'piaceri' mentre la mano sinistra di Cas si poggiava allo sportello del frigo alle sue spalle, all'altezza del suo fianco destro.
'Vicino. Troppo vicino.'
- Quello che ti serve ora è una bella donna su cui sfogarti. Tutto qui. - Tentò di alleggerire la tensione con un mezzo sorriso, che si spense lentamente quando lo sguardo di Castiel gli fece capire che non era una donna ciò di cui aveva bisogno in quel momento.
- Non sono nato ieri, Dean. - Gli fece presente l'angelo. - Non ho mai provato simili sensazioni per un umano prima, ma so che non è come dici tu. -
- Cas -
- Tu non hai provato niente? - Gli chiese a bruciapelo facendogli serrare le labbra di scatto.
Rimasero a fissarsi per alcuni istanti prima che Dean riaprisse la bocca per negare. Ma la richiuse senza emettere alcun suono, consapevole che Castiel avrebbe capito che gli stava mentendo.
Non era esattamente niente quello che aveva provato quella notte.
Non era niente quello che stava provando in quel momento.
- Che cosa vuoi che ti dica? - Chiese sostenendo il suo sguardo.
- Nulla. - Rispose l'angelo portando la mano destra sul fianco di Dean e premendo il proprio corpo su quello dell'altro, avvicinandosi alla sua bocca. - Non devi dire nulla. - Gli sussurrò solleticandogli le labbra.
Dean poteva mentire a Sam.
Poteva mentire anche a se stesso su quello che aveva provato quella notte con Cas, e ogni volta che era finito a ripensarci.
Poteva convincersi che fosse stata colpa del Neushin, della stanchezza o di qualunque altra scusa che gli venisse in mente.
Era stata una cosa passeggera e del tutto fittizia.
Si era convinto che fosse così.
Ma non ora.
Non poteva mentire a se stesso ora, con Cas vicino, così vicino da avvertirne il respiro tra le proprie labbra.
La mano gli si contorse intorno al collo della bottiglia che non aveva ancora lasciato, mentre un piacevole, e ben conosciuto formicolio gli faceva notare che qualcosa si stava risvegliando ai suoi piani bassi.
- Cas... - Sussurrò di rimando sfiorando le labbra dell'altro.
- Dean... -
- DEAN?! -
I volti dei due si girarono simultaneamente in direzione dell'entrata della cucina, mentre il rumore dei passi di Sam Winchester si faceva più forte e vicino.
Dean rimase con occhi e bocca spalancati attendendo che da un istante all'altro il fratello facesse capolino dall'entrata beccandolo in atteggiamenti equivoci con il loro angelo.
Vide con la coda dell'occhio Castiel che tornava a voltarsi verso di lui, avvicinando le labbra al suo orecchio per sussurrargli qualcosa. - Riprenderemo la nostra conversazione in un altro momento. -
Un frullo d'ali accompagnò il volto di Dean mentre si spostava a guardare il vuoto lasciato dinnanzi a se' dall'angelo.
- Con chi stavi parlando? - Chiese Sam con un sorriso appena accennato sulle labbra mentre entrava in cucina e gli si avvicinava.
Dean guardò il fratello con le labbra dischiuse, cercando di ricollegare il cervello, chiudendole subito dopo spostando lo sguardo.
- Con nessuno. Sono solo. Con chi dovrei parlare? - Chiese spostandosi dal frigo mentre il fratello lo apriva per prendersi una birra.
- Non saprei. Con Cas, magari? - La buttò lì Sam richiudendo il frigo e stappandosi la bottiglia.
- Non è stato qui. - Rispose precipitosamente Dean guardando il fratello.
- No?! - Chiese Sam sollevando le sopracciglia.
- No. - Fece Dean alzando la bottiglia che aveva ormai dimenticato di avere in mano. - Se fosse stato qui te lo avrei detto, no?! - Chiese retorico portandosi la bottiglia alle labbra.
- Si. Non vedo perché non avresti dovuto dirmelo. - Disse Sam alzando la bottiglia in direzione del fratello maggiore prima di dirigersi verso l'uscita della cucina.
Dean fece un gesto affermativo col capo poggiandosi al tavolo alle sue spalle per bere finalmente in pace la sua birra.
- Certo - Fece Sam mentre imboccava l'uscita. - a meno che voi due non stesse pomiciando. - E se ne andò ridendo tra se' mentre Dean quasi si strozzava con il sorso andatogli di traverso.

---FINE---


Note finali: ♫♪ La la la la laaaa-la ♫♪ :O
Non sono molto ispirata per le note finale. Sarà perché è quasi l'una del mattino... °3°
Spero solo che la storia vi sia piaciuta, anche se forse vi aspettavate altro...o di più! xD
Ho preferito terminarla così. Chissà che un giorno non decida di scrivere un continuo. Un giorno molto lontano. No, davvero. Molto. .__. 
Eeeeeee mi fermo. xD
Mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne avete pensato, se avete 2 minuti da dedicare ad una piccola recensione. ( é 3è)
Suuuuuu, non fatevi pregaaareeeee. *occhioni da cucciolo-Cas* (A questi non potete resistere ù.ù)

Per quanto riguarda il problemino con l'HTML...
Niente, non riesco in nessun modo a pubblicare la storia senza corsivo e non capisco perché! ;w;
Mi dispiace perché nella storia c'erano alcune parole che dovevano esserlo. Purtroppo non riesco ad individuare il problema, nelle anteprime è tutto perfetto. :'D
Vabbè, pazienza. :')
E' stato un piacere intrattenervi nella lettura. x)
A presto (spero), ciccini! ( ^ o^)/ ♥

  
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