Fanfic su attori > Cast Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Sharymore_    06/11/2014    9 recensioni
Dopo l'uscita dell'ultimo film della saga di Hunger games, Jennifer Lawrence e Josh Hutcherson si sono persi di vista. Sono andati avanti con le loro vite e soprattutto con le loro relazioni. Ma qualcosa sta per cambiare..
Dal testo: "Presa dalla fretta di tornare a casa per preparare il pranzo, Jennifer non fa caso ad un ragazzo che sta venendo verso la sua direzione, probabilmente anche lui distratto da qualcosa. I due si scontrano e Jennifer non fa neanche in tempo ad alzare lo sguardo che subito si rende conto di chi ha appena incontrato. "Josh?!" esclama con aria del tutto incredula. "Jennifer?! Oh mio dio che ci fai qui?"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Jennifer rimase in cucina a fissare quel foglio bianco ormai pasticciato di inchiostro per 10 minuti. Continuava a sentire le lacrime calde che le scendevano lungo le guance e che poi andavano ad infrangersi contro quelle parole così dolci e allo stesso tempo così tristi. Ormai la situazione tra lei e Josh era diventata davvero assurda. Jennifer si sentiva come in uno di quei film dove per tutto il tempo i due protagonisti sono ostacolati dagli eventi e dalle situazioni più disparate e non riescono a stare insieme. Ma quale finale avrebbe avuto la loro storia? Si sarebbero ritrovati alla fine di queste vicende, proprio come nei film romantici o si sarebbero persi per sempre come accade invece nella realtà? Jennifer non faceva che convincersi della seconda opzione. Il destino aveva dato ad entrambi più di un'opportunità per essere felici insieme ma entrambi non erano stati in grado di coglierle.
Mentre Jennifer era ancora immersa nei suoi pensieri, sentì il rumore della porta che si apriva. Fece un balzo e si passò una mano su entrambe le guance tentando di nascondere le lacrime appena versate. “Jennifer?” urlò la voce di Karen dal corridoio. “Mamma, sono in cucina..” rispose la ragazza con un filo di voce. Una decina di passi e il viso della mamma di Jennifer finalmente spuntò da dietro la porta. “Amore, scusami se non ho avvisato ma..Jennifer tesoro tutto bene?” domandò Karen interrompendosi. Jennifer aveva cercato di nascondere il viso arrossato e il naso tappato ma evidentemente il suo piano era fallito miseramente. La ragazza mosse le spalle senza dire nulla. Karen si mise seduta accanto a lei. “Ti conosco fin troppo bene, che succede?” domandò per poi spostarle una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro. Jennifer tirò un sospiro. “Se n'è andato mamma..” esclamò. Pronunciare quelle parole la faceva sentire ancora più vulnerabile e lottava contro se stessa per non far scendere alcuna lacrima. “Chi tesoro?” domandò Karen perplessa. “Josh mamma..se n'è andato lasciando questa stupida lettera e nient'altro. Non è venuto neanche a salutarmi. Se n'è andato come se io non contassi nulla.” rispose Jennifer iniziando a singhiozzare. “Vieni qui..” disse Karen aprendo le braccia e invitando Jennifer ad avvicinarsi per poterla stringere forte. La donna non riusciva a capire perchè sua figlia stesse reagendo in quel modo alla partenza di Josh. “Amore, tu e Josh siete in ottimi rapporti e vi volete un gran bene, sono sicura che tornerà presto. Ora tu devi solo pensare a stare bene e ad essere felice. Non manca molto al parto e tante cose belle ti aspettano.” esclamò Karen accarezzando il viso di sua figlia. Jennifer ascoltò con attenzione quelle parole, realizzando che nonostante Josh non fosse più lì vicino a lei, doveva andare avanti con la sua vita di moglie e di futura mamma. “Mi dispiace, non so cosa mi sia preso..saranno gli ormoni!” disse Jennifer cercando di giustificarsi. Di certo non poteva dire a sua madre che la partenza di Josh l'aveva distrutta perchè sentiva di provare qualcosa per lui. “Dai preparati che andiamo a fare un po' di shopping per te e per il bambino!” esclamò Karen con voce squillante e alzandosi dalla sedia. Jennifer sorrise, si asciugò le lacrime e salì al piano di sopra. Dopo essersi lavata e cambiata, prese il telefono tra le mani e prima di scendere per raggiungere sua madre, compose un numero sul telefono. “Ciao, qui è Josh! Al momento non posso rispondere, lasciate un messaggio e vi richiamerò” rispose la segreteria. Jennifer attese il fatidico beep e poi lasciò il suo messaggio. “Josh, sono io! Ho assolutamente bisogno di parlarti ti prego richiamami.” disse per poi mettere giù. Poi prese la borsa e a piccoli passi scese lungo le scale.

Josh era da poco atterrato all'aeroporto di Parigi. Aveva preso il bagaglio in pochi minuti e si stava recando alla ricerca di un taxi che potesse accompagnarlo nell'albergo dove lui ed Allison alloggiavano da alcuni mesi insieme ad altri membri della crew e del cast. Fece un piccolo gesto con il braccio muovendolo in aria e subito un taxi si fermò davanti alla sua postazione. Dalla vettura uscì un uomo piuttosto grassottello ma dall'aria simpatica e socievole. “Dia pure a me!” disse l'uomo indicando la valigia di Josh. “Oh grazie mille.” rispose Josh con un sorriso e lasciandogli prendere il suo bagaglio. Entrò in macchina, e subito persa lo sguardo fuori dal finestrino. Solo ieri si trovava nel Kentucky ed ora era a Parigi. Poche volte nella sua vita aveva preso una decisione così drastica in così poco tempo e sperava che fosse quella giusta.
Fuori dal finestrino, come per magia, si materiallizarono tutti i momenti che aveva vissuto in questi giorni. Non riusciva a togliersi dalla testa le labbra di Jennifer che si avvicinavano alle sue per un dolce bacio. Se chiudeva gli occhi poteva ancora sentire il profumo della sua pelle e dei suoi capelli. Anche a migliaia di chilometri di distanza, quella fragranza lo faceva tremare. Non appena l'immagine di Jennifer si materializzava nella sua mente però, Josh cercava di mandarla via. Ormai aveva fatto la sua scelta, aveva scelto di provare a stare con Allison e di permettere a Jennifer di vivere la sua vita e godersi la sua nuova famiglia.
Dopo circa 30 minuti di viaggio, e di domande lasciate prive di risposta, Josh arrivò in albergo. Prese i bagagli, pagò il gentile tassista e poi si diresse verso la hall. Il direttore d'albergo lo conosceva bene e non appena lo vide subito lo salutò calorosamente e lo lasciò passare. Alcuni piani d'ascensore e finalmente raggiunse il quarto piano. Camminò per alcuni metri lungo l'elegante e decorato corridoio e infine arrivò alla porta della sua stanza. Prima di bussare, Josh rimase per alcuni istanti a fissarla. Sapeva benissimo che, una volta entrato in quella stanza, avrebbe lasciato dietro di sé tutte le cose successe in questo ultimo periodo, compresa Jennifer. Varcare quella soglia, significava dare una risposta a tutte le sue domande, significava iniziare una nuova vita. Poggiò le mani contro il muro e abbassò la testa. Chiuse gli occhi e ancora una volta il sorriso di Jennifer si materializzò nella sua mente. Quella sarebbe stata l'ultima volta che le avrebbe permesso di invadere i suoi pensieri, l'ultima. Respirò a fondo e poi bussò.
Dopo alcuni secondi la porta si aprì e il sorpreso viso di Allison comparve subito dopo. “Josh?” domandò la ragazza stupita e senza parole. “Ehi..” rispose il ragazzo sorridendo. “Che..che ci fai qui? Non dovresti essere in America?” chiese la ragazza sistemandosi i capelli dietro le orecchie. “Tu che dici?” controbatté Josh per poi darle un bacio sulle labbra. Allison ricambiò il bacio e poi lo circondò con le braccia. “Posso entrare?” domandò poi Josh liberandosi dalla presa della sua fidanzata. “Certo, vieni..” rispose Allison spostandosi dalla porta e invitandolo ad avanzare all'interno della camera. La ragazza continuava a fissarlo con aria perplessa non riuscendo bene a capire quali fossero le sue intenzioni. “Allora ti..quanto ti fermi?” domandò Allison portandosi una mano sulla testa. Josh si girò e la guardò con un faccia stupita. “Quanto mi fermo? Sono tornato per restare!” esclamò Josh ridacchiando. Allison sorrise per poi avvicinarsi a lui e avvolgerlo nuovamente in un caldo abbraccio. Ancora 5 minuti di coccole e poi Josh si diresse verso il bagno per fare una doccia.

Jennifer era appena rientrata in casa dopo il lungo pomeriggio di shopping con mamma Karen e si sentiva davvero esausta. Ormai il suo pancione era cresciuto a dismisura e il parto era sempre più vicino, tanto che anche pochi passi ormai la costringevano a fare una pausa di tanto in tanto. Dopo aver salutato sua madre e averla ringraziata per tutti i regali che le aveva fatto, Jennifer si stese sul divano e poi accese la tv. Mentre la pubblicità andava in sottofondo, la ragazza prese il telefono tra le mani con l'intento di controllare se ci fossero messaggi di Josh, ma non trovò nulla. Provò a chiamarlo di nuovo ma il telefono era sempre spento, così decise di lasciare un altro messaggio in segreteria. “Josh, sono ancora io. So che probabilmente sei impegnato in questo momento ma ti prego cerca di trovare un minuto per richiamarmi, ne ho davvero bisogno.” disse per poi mettere giù. Posò il telefono sulla poltrona rossa e poi si coprì con una coperta e iniziò ad accarezzarsi il pancione. Era una cosa che le piaceva fare e che la faceva entrare in contatto con la creatura che giorno dopo giorno continuava a crescere dentro di lei. Lo sguardo di Jennifer era perso nella televisione quando improvvisamente sentì la sua mano muoversi sul pancione. Presa dallo spavento la ragazza scoprì immediatamente la pancia e iniziò a fissarla. Si mosse di nuovo. Jennifer si rese conto che quel piccolo movimento era il suo bambino che stava scalciando per la prima volta. Iniziò a sorridere e si commosse per la forte emozione. “Ehi, ciao.. sono la tua mamma e non vedo l'ora di conoscerti.” sussurrò rivolgendo il proprio viso verso l'addome. Poche volte nella sua vita Jennifer si era sentita così felice. Continuò ad accarezzare il pancione e a parlare con il suo bambino per quasi tutto il pomeriggio, impaziente del giorno in cui finalmente avrebbe potuto stringerlo tra le braccia.
Le ore passarono e intorno alle 8 Nicholas rientrò in casa. “Amore, ci sei?” domandò chiudendo il portone. “Si, sono qui!” rispose Jennifer mentre era ancora distesa sul divano. “Ehi, ciao!” esclamò Nicholas non appena raggiunse il salotto e la vide. Le diede un bacio per poi sedersi accanto a lei. “Come stai?” domandò circondandola con un braccio lungo la linea delle spalle. Jennifer rimase in silenzio per un istante, indecisa se dire o meno a Nicholas di quello che le era appena successo. Una voce dentro di lei continuava a ripeterle di tenere quel momento speciale per lei così si limitò a rispondere: “Bene, anche se un po' stanca.” poi fece una pausa. “Ho preso la pizza per cena, scusami ma non aveva proprio le forze per mettermi a cucinare!” continuò. “La pizza andrà benissimo. Mi lavo le mani e mangiamo, va bene?” chiese Nicholas alzandosi dal divano e dirigendosi verso il bagno. Jennifer annuì con la testa. Dopo cinque minuti, entrambi si ritrovarono seduti intorno al tavolo della cucina, con un cartone di pizza davanti. “Ho incontrato tua madre oggi pomeriggio..” disse Nicholas iniziando il discorso. “E..?” rispose Jennifer per sollecitarlo a continuare la frase che sapeva essere incompiuta. “Mi ha detto che questa mattina è venuta a farti visita e che ti ha trovata molto giù di morale per la partenza di Josh.” terminò Nicholas. Jennifer smise di mangiare e poggiò sul tavolo il pezzo di pizza che pochi istanti prima stava per addentare. “Ho già spiegato a mamma che era per via degli ormoni che mi trovavo in quelle condizioni!” esclamò Jennifer cercando di difendersi e di giustificarsi. “Ma lo so tesoro tranquilla.” rispose Nicholas per poi mettersi a ridacchiare. “Cosa c'è?” chiese Jennifer in tono seccato. “Oh niente, stavo pensando alla partenza di Josh..” rispose Nicholas continuando ad avere uno stupido sorrisino stampato in faccia. “beh, la trovi una cosa divertente?” insistette Jennifer. “No, non divertente. Più che altro mi rende felice. Era diventata davvero una seccatura averlo sempre tra i piedi e poi così almeno non dovremo più litigare per colpa sua.” rispose Nicholas. Jennifer sentì nascere dentro di se una rabbia che faceva fatica a controllare. “Se abbiamo litigato in questo ultimo periodo è solo per colpa tua!” controbatté la ragazza alzando il tono di voce. Nicholas ne rimase sorpreso e la sua espressione perse di entusiasmo. “Come scusa?” domandò il ragazzo stupito. “Hai sentito benissimo.” rispose Jennifer con lo sguardo basso. Nicholas sbuffò ripetutamente. “Quando la smetterai di difenderlo in ogni circostanza?” chiese il ragazzo fissando Jennifer, la quale cercava di evitare il suo sguardo. “Quando tu la smetterai di parlare male di lui in mia presenza!” rispose lei con tono deciso. “Sono stufo di litigare ogni volta che parliamo!” controbatté Nicholas alzando la voce. “Già, sarebbe meglio smettere di parlare allora.” rispose Jennifer con tono distaccato per poi alzarsi dal tavolo. “Dove stai andando?” domandò Nicholas preoccupato. Jennifer non rispose, si limitò a varcare la soglie della porta, raggiunse il soggiorno e poi salì lungo le scale. Non appena si ritrovò al piano di sopra, si recò nella stanza degli ospiti. La stanza nella quale Josh aveva dormito qualche sera prima. Jennifer si distese sul letto e si rannicchiò tra quelle coperte che sembravano essere ancora impregnate del suo profumo. L'unica persona che Jennifer avrebbe voluto accanto a sé in quel momento, si trovava a migliaia di chilometri di distanza.

Erano passati circa una ventina di minuti quando Josh sentì qualcuno bussare alla porta della loro stanza, così uscì dal bagno mentre Allison si apprestava ad aprire, curioso di scoprire chi fosse. “Josh! Che fai torni a Parigi e non dici nulla al tuo migliore amico?” esclamò un esuberante Colin per poi entrare nella stanza. “Colin! Scusami ma è stata una decisione molto veloce ed improvvisa! Come stai?” domandò Josh per poi raggiungerlo ed abbracciarlo. Il suo amico gli era mancato molto e Josh sentiva proprio la necessità di confidarsi con qualcuno su tutto quello che gli era capitato negli ultimi giorni. “Sto bene, ma questa sera io e te andiamo a farci una bevuta insieme!” disse Colin con tono deciso. “Ehm, non lo so io..” rispose Josh voltandosi verso Allison. “Andiamo Allison, lasciamelo per un paio d'ore!” insistette Colin. “Certo, tranquillo Josh, vai pure.” rispose la ragazza con un sorriso. “Okay, allora dammi il tempo di cambiarmi e ci vediamo giù nella hole, va bene?” propose Josh rivolgendosi al suo amico. “Va bene, ma vedi di non metterci una vita!” rispose Colin per poi scomparire dietro la porta. Josh si tolse l'accappatoio e iniziò a prepararsi per la serata. “Sicura che non ti dispiace se vado?” domandò nuovamente Josh ad Allison. “Sicura, davvero Josh, puoi andare riuscirò a sopravvivere per una sera!” rispose Allison ridacchiando mentre se ne stava sdraiata sul letto. Josh si sentì immediatamente sollevato.
Dopo dieci minuti finalmente era pronto, così salutò Allison e si lasciò la porta della camera alle sua spalle. In un paio di minuti si ritrovò nella hole insieme a Colin e i due si diressero fuori alla ricerca di un pub. Ordinarono una birra e alcuni stuzzichini. “Allora?” domandò Colin come se già sapesse del bisogno di Josh di sfogarsi. “Eh allora..allora ne sono successe di cose da quando sono partito per l'America!” rispose Josh per poi sorseggiare della birra. “Io non ho fretta!” rispose Colin sorridendo. Josh fece un lungo sospirò e poi iniziò il suo racconto. Disse a Colin della festa dei genitori di Jennifer, del pungo che gli aveva dato Nicholas per gelosia, della corsa in ospedale per Jennifer che si era sentita poco bene. Raccontò poi di Allison, del fatto che pensava di essere incinta e della loro litigata prima di partire. “Ti sei sentito sollevato nel venire a sapere che Allison non incinta?” domandò Colin tra un sorso e l'altro. Josh tirò un sospiro. “Beh, in un certo senso si. Non mi sentivo pronto per essere padre.” rispose il ragazzo abbassando lo sguardo. “E' normale Josh, è una cosa che può succedere. Per quanto riguarda invece la questione tra te e Jennifer come siete rimasti?” chiese nuovamente Colin dopo che Josh finì di parlare. “Amici..” rispose lui continuando a tenere lo sguardo rivolto verso il tavolino di metallo. “Si certo, come no..amici!” ripeté Colin ironicamente. “Beh, Jennifer è sposata e aspetta un bambino, non vedo molte alternative..” controbatté Josh amareggiato. “Josh devi fare chiarezza su quello che vuoi, non puoi continuare così!” continuò. Il ragazzo sbuffò più di una volta. Non era facile ammettere che Colin aveva ragione. “Ci sto provando..” rispose il ragazzo. “Evidentemente non abbastanza perchè ogni volta che ci vediamo sei sempre in dubbio su chi vuoi e chi non vuoi!” esclamò Colin con vigore. “Non voglio far soffrire nessuno, sto solo cercando di fare la cosa giusta.” disse Josh per poi portarsi la testa fra le mani. “Ehi, lo so! Sto solo dicendo che questa situazione non fa bene né a te né a chi ti vuole bene!” rispose Colin cercando di consolarlo. Il ragazzo fece dei respiri profondi, cercando di mettere a fuoco la situazione. Poche cose al momento erano chiare, ma di sicuro Josh era certo che un amico come Colin andava custodito come un tesoro prezioso.
Tornò in albergo e dopo aver raggiunto la propria stanza, si mise nel letto accanto ad Allison che già dormiva. Il mattino seguente, Josh si alzò piuttosto presto e subito si recò in bagno, portando con sé il telefono che aveva lasciato spento per più di 24 ore. Sapeva che Jennifer lo avrebbe chiamato e di certo la cosa non lo avrebbe aiutato ad allontanarsi da lei, almeno il tempo necessario per smettere di provare determinati sentimenti nei suoi confronti. Poggiò il telefono sul davanzale e iniziò a lavarsi. Come Josh immaginava, e allo stesso tempo temeva, non appena si accese il telefono iniziò a squillare senza sosta, riempiendo quel silenzio mattutino con il rumore di messaggi ricevuti. Dopo essersi asciugato la faccia, Josh si diresse verso il telefono e lo prese tra le mani. C'erano diversi messaggi dalla segreteria, tutti dallo stesso numero, un numero che Josh conosceva bene. Compose il numero e poi in silenzio si mise ad ascoltare.

“Josh, sono io! Ho assolutamente bisogno di parlarti ti prego richiamami.”

“Josh, sono ancora io. So che probabilmente sei impegnato in questo momento ma ti prego cerca di trovare un minuto per richiamarmi, ne ho davvero bisogno.”

Dopo aver ascoltato i primi due messaggi Josh fece una pausa e tirò un lungo sospiro, poi si fece forza e proseguì nell'ascolto.

“Ehi, sempre io. Sarà il terzo o quarto messaggio che ti mando. Josh, il mio bambino oggi ha scalciato. Ero sul divano a guardare la tv quando improvvisamente l'ho sentito per la prima volta muoversi. Ho pianto, devo ammetterlo è stata un'emozione troppo forte. Tuttavia non l'ho ancora detto a nessuno perchè volevo che tu fossi il primo a saperlo. Josh..ma dove sei? Perchè non mi hai dato l'opportunità di convincerti a restare? Okay, o-o-ora devo andare. Ti prego Josh, fatti sentire..okay ciao.”

Senza rendersene conto Josh si ritrovò con la schiena contro il muro. Si portò una mano sulla bocca per soffocare il gemito che ne uscì subito dopo aver ascoltato quel messaggio. Ancora una volta si sentiva imprigionato nella loro storia. Si sentiva soffocare dai mille pensieri che avevano iniziato a circolare nella sua mente. Aprì la finestra nel tentativo di prendere un po' d'aria, ne aveva bisogno. Riascoltò quei messaggi più di una volta. La voce di Jennifer gli mancava da star male e quello sembrava essere ormai l'unico modo per poterla sentire. Passò circa una mezz'oretta, poi si decise ad uscire dal bagno. Con sua sorpresa però Allison non si trovava più nel letto. Josh la chiamò più di una volta ma non ottenendo alcuna risposta, ipotizzò che fosse uscita.
Pochi minuti dopo il ragazzo ricevette una chiamata da parte dei produttori del film. “Josh, abbiamo bisogno della tua presenza per discutere di alcune questioni!” aveva esordito uno di loro. “Subito?” domandò Josh con tono seccato. Era appena tornato e non aveva neanche avuto il tempo per rilassarsi che era stato richiamato per questioni lavorative. “Si, subito! So che non ti abbiamo avvertito con anticipo ma è veramente necessario che tu ci sia! Ci vediamo sul set per le 10,30!” concluse il produttore. “Ok, a più tardi!” rispose Josh rassegnato. Si vestì in meno di 10 minuti, preparò la borsa con i vari documenti del film e si apprestò a lasciare la stanza.
Non appena chiuse la porta alle sue spalle, il telefono squillò di nuovo. “Pronto?” rispose Josh senza guardare chi fosse il mittente della chiamata. “Josh, sono Allison, volevo dirti che sono dovuta uscire per alcune commissioni e che tornerò tra un paio d'ore!” esclamò Allison tutto d'un fiato. “Ok, non ti preoccupare l'avevo immaginato! Comunque io ora sto andando sul set per sistemare alcune questioni.” rispose Josh mentre attraversava il lungo corridoio. “A che ora pensi di tornare in albergo?” domandò Allison. “Non ne ho idea, sai come sono fatte queste cose, di sicuro non tornerò prima di un paio d'ore!” rispose il ragazzo non curandosi del motivo per cui Allison gli aveva posto la domanda. “Okay, ci vediamo più tardi!” disse Allison per poi attaccare. Josh mise giù a sua volta per poi entrare in ascensore e dirigersi sul set.

La riunione durò all'incirca 3 ore e mezza e Josh si sentiva distrutto. Aveva un cerchio alla testa e sentiva il bisogno di mettersi a letto, così si recò nuovamente in albergo al fine di riposare per un paio d'ore. Prese il solito ascensore e poi a fatica raggiunse la sua stanza mentre con la mano destra continuava a massaggiarsi le tempie nel tentativo di alleviare il dolore. Inserì la carta della camera nell'apposita fessura e non appena entrò, la borsa che teneva tra le mani cadde a terra per lo shock. Davanti ai suoi occhi si materializzò l'immagine di Allison e Colin, nudi nel letto mentre facevano sesso. Non appena i due ragazzi sentirono il rumore della borsa che cadeva a terra subito rivolsero il loro sguardo verso la porta trovando un Josh sconvolto e senza parole. Allison si mise il bianco lenzuolo davanti al petto per coprirsi e poi con ancora il fiatone disse: “Josh, posso spiegarti.” 
 

Ciao ciao ciao a tutti :) Inizio subito con lo scusarmi di quanto questo capitolo faccia schifo. Ho fatto davvero fatica a scriverlo e non so perchè, ma è uscito davvero una schifezza. L'ho pubblicato solo perchè almeno me lo sarei tolta di torno e avrei potuto passare a quello successivo (che spero sarà migliore di questo)! Il capitolo è incentrato molto su Josh (mi dispiace per i fan di Jennifer xD) ma era una cosa necessaria! Spero che il capitolo non vi abbia fatto vomitare o peggio ahahah! Prometto che il prossimo sarà migliore!
Alla prossima, Sara :) 

 

  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Sharymore_