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Autore: Lexy Angel    06/11/2014    8 recensioni
Tratto dal capitolo 1
Ho sempre saputo quale fosse il mio destino, fin da quando ero bambina, ma il mio futuro deve essere per forza già scritto?
Non ho mai osato domandarmi cosa succederebbe se scegliessi il mio Lieto Fine ... fino ad oggi.
Mentre camminavo lungo i corridoi passando accanto ad altri personaggi delle favole cercai di ricordarmi di salutare tutti con un sorriso.
Ma non posso evitare di chiedermi, sanno veramente chi sono?
THE END
La fine é solo l'inizio
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Capitolo 2

Storia di una ribelle cap-1”

 

-Il lungo corridoio della grande scuola profumava di cera per pavimenti e pietra antica, mescolati con l’odore intenso e muschioso della magia.

Gli studenti, in attesa delle loro lezioni approfittarono degli ultimi minuti rimasti per ridere e scherzare fra loro, tutto come in un normalissimo liceo … -“

-Cosa stai facendo? Perché inizi dal giorno dell’inaugurazione?-“

-Senti c’è posto per un solo narratore qui!-“

-Ma almeno comincia dall’inizio! Dalla storia dell’Ever After High!-“

-Io comincio da dove mi pare e piace-“

-Oh certo e ovviamente incominci da Gwen, uno dei tuoi personaggi preferiti!-“

-Ma la vuoi piantare?!-“

-Oh già capito che con voi non posso lavorare!

Via con la sigla!-

They told you everything was waiting for you

They told you everything was set in stone

It’s an open book,

A road in reverse,

A brand new hook,

Forget that curse!

It’s a Rebel cause,

With a Royal heart,

Rewrite, ignite, restart!

Cause it’s your life,

Or rewind!

Case you’re a Royal,

You’re a Rebel,

However you go Ever in Ever After High

 

Il Racconto di Gwen -capitolo uno-

Camminavo a testa bassa tra i corridoi di quell’immensa scuola, mentre con il mio Magicphone stavo ascoltando a tutto volume i nuovi pezzi di Tailor Quick, un famoso cantante Rock in tutto il regno.

Certe volte penso che la musica possa veramente essere la cura di ogni problema adolescenziale e che la cosa migliore che si possa fare è lasciare che il mondo continui a vivere, mentre ognuno si rifugia nel suo, perso tra le sue fantasie e tra i suoi sogni irraggiungibili.

Tutti gli sguardi erano concentrati su di me e i primi commenti sul mio conto non mancarono all’appello.

Non ne faccio un dramma, infondo nessuno vive felice e contento.

Chi pensa questo è solo patetico e una persona a cui si dovrebbe far capire su come gira il mondo, anche se viviamo nel Paese delle Favole, non tutto è sempre rosa e fiori come si pensa.

Certo un caso a parte sono i reali, destinati a vivere tra la felicità eterna e a osservare i propri popoli faticare mentre loro sguazzano nelle loro ricchezze.

Io non sono una tipa che giudica a primo sguardo, ma molti reali che ho conosciuto nella vecchia scuola sono di quei casi.

Raggiunto il piano desiderato, mi tolsi, a malincuore gli auricolari dalle orecchie, coperto fin da quel momento, dal cappuccio color rubino, e bussai delicatamente alla porta della mia classe ricevendo un “Avanti” come invito a entrare.

-Buongiorno, tu devi essere la nuova arrivata, dico bene?-

Mi chiese una signora con un radioso sorriso.

-Si, sono io-

Confermai nel modo più educato possibile.

Per un attimo mi limitai a scrutarla con attenzione, osservando ogni particolare del suo volto. Tutto sommato era una bella donna, il suo sguardo sembrava il profondo di un oceano meraviglioso, il fisico slanciato faceva invidia a chiunque e i capelli color paglia sembravano essere dipinti dal più abile degli artisti e, mostrati al sole, sembravano piccole ciocce d’orate.

-Ok …Tu saresti?-

-Gwendolyne Smith, prof-

Continuai un po' cupa, cercando di abbozzare un sorriso.

-Molto bene, Smith! Io sono la professoressa Madama Lady Miriam e insegno Raccontologia. Sia io che il resto della classe ti auguriamo di trovarti bene nella nostra “umile” scuola.-

Umile? Ma se questa scuola è una specie di castello”

-Molte grazie … -

-Ma prego, siediti pure signorina. Ha intenzione di rimanere lì impalata per tutta la lezione?-

Mi domandò accennando un risolino.

-Mi scusi, mi siedo subito-

Risposi, mentre esaminai l’intera classe alla ricerca di un banco.

All’ultima fila, in mezzo ai banchi da tre, vidi l’unico buco mancante tra una Reale e un tipo che mi guardava con un sorriso malizioso.

Non mi sembrava opportuno mettersi in mezzo a quei due, ma, sconfitta, accettai la situazione e mi sedetti, anche se un po’ titubante.

-Tu devi essere Gwendolyne, giusto?-

Iniziò la ragazza alla mia destra, interrompendo quel silenzio, imbarazzante, che si era creato.

Mi voltai nella sua direzione scrutando anche lei la sua figura, mordendomi il labbro dal nervosismo.

Accidenti per essere bella, è bella!”

I suoi occhioni castani ricordavano molto le cortecce di una possente quercia, la pelle abbronzata intonava perfettamente con i suoi capelli, che anch’essi marrone, erano raggruppati in un perfetto chignon con sistemata sopra di esso una coroncina che risplendeva alla luce del sole, e il tutto intonato con il suo splendido abito color giallo paglierino e il suo piccolo velo di raso dorato.

-Si sono io, mentre tu sei …?-

-Io sono Courtney Barlow, figlia della Bella e la Bestia, è un vero piacere conoscerti!-

Esclamò allungandomi la mano.

-Anche per me grazie-

Ricambiando volentieri la stretta.

-Senti, per qualsiasi problema tu dovessi avere, vieni pure da me, che ti ascolterò volentieri.-

-Grazie, me ne ricorderò-

Dai … è simpatica… per adesso”

-Non fare la prima donna Courtney, fare la gentile con i nuovi arrivati non ti accaparrerà dei voti per diventare la rappresentante d’istituto-

La stuzzicò una voce alla mia sinistra.

Incrociai il suo sguardo, dalla quale, dalle sue iridi sembrava che sprigionassero il puro gelo di una tormenta di neve e non potei fare a meno di osservarlo.

È più forte di me, quando fisso qualcosa o qualcuno lo ammiro come un antico dipinto, affascinata e curiosa di scoprirne la sua vera essenza nascosta; la mia passione per l’arte e per la storia mi ha portata a non guardare gli altri con occhi indiscreti, ma di conoscere il suo spirito e la sua anima, per poi poterne trarre giudizio, non limitandomi all’aspetto.

I suoi capelli color dell’ebano, equivalevano all’oscuro manto della notte, senza luce e misterioso come un giardino delle ombre, dal quale spuntava un’insolita cresta tinta di verde-smeraldo e con il volto ricoperto di piercing argentati che riflettevano sulla tenue luce.

-Tappati quel forno Duncan!-

Replicò la Reale al ragazzo, che a prima vista sembrava non gli importasse delle sue convinzioni.

-Lo sai che non s’indossa il cappuccio in classe? Tantomeno il mantello, rossa!-

Ribatté maliziosamente, stavolta, verso di me.

-Tanto per esser chiari, io sono mora e tu non sei il mio capo!-

Risposi decisa

- E l’insegnante non le ha detto niente in proposito-

Continuò Courtney cercando di aiutarmi.

-Spiacente, ma le regole sono regole-

Disse cercando di abbassarmi la copertura, ma del tutto invano.

-Potrei fare il tuo stesso gioco sai? Non si tengono armi in classe!-

Sostenetti indicando con il dito l’arco che aveva nascosto nello zaino.

-Sono il figlio del Cacciatore che cosa pretendi?-

Cercò di difendersi lui.

-Vuoi dire che ti devo sopportare anche nella mia storia? E che palle …-

Sbuffai innervosita

-Aspe…Aspe … In che favola sei?!-

Esclamò con aria interrogativa

-Sono la figlia di Cappuccetto Rosso, non si era notato?!-

Risposi sbigottita dalla sua ingenuità.

-Oh scusa! Forse non l’hai notato, ma qua tante indossano il mantello come te!-

-Non ho avuto tempo di notarlo, visto che sto perdendo tempo con tipi come te!-

-Senti mocciosa…!

-Nelson! Smith! La volete smettere di chiacchierare?!-

Ci sgridò l’insegnante ammutolendo entrambi.

-Ci scusi-

Rispondemmo all’unisono e scambiandoci qualche occhiataccia.

-Grandioso! Può andare peggio di così?!-

Borbottai tra me e me innervosita.

-Bene ragazzi, oggi noi svolgeremo un tema, a sorpresa, sulla vostra Favola e naturalmente ci sarà la valutazione su questo. Avete due ore da ora ok?! Non voglio sentire scuse!-

A volte devo smetterla di pensare ad alta voce …”

Con uno schiocco di dita, da parte della prof, apparve davanti a noi un limpido foglio bianco e appena sopra di esso, a fluttuare, c’era una morbida piuma bruna in attesa di essere afferrata.

Con scatto felino afferrai la penna e da lì iniziai a buttar giù qualche frase.

Avevo già perso fin troppo tempo e questo, forse, era il tema più importante per me; essendo arrivata a metà trimestre dovevo farmi, almeno, in quattro per riuscire ad accumulare qualche voto.

Mm, non male …”

<<Ho sempre saputo quale fosse il mio destino, fin da quando ero bambina, ma il mio futuro deve essere per forza già scritto?

Non ho mai osato domandarmi cosa succederebbe se scegliessi il mio Lieto Fine … Fino ad oggi.

Mentre camminavo lungo i corridoi passando accanto ad altri personaggi delle favole cercai di ricordarmi di salutare tutti con un sorriso.

Ma non posso evitare di chiedermi, sanno veramente chi sono?>>

***

Nonostante qualche errore di grammatica sono molto soddisfatta del mio tema.

È stata una corsa contro il tempo, ma direi che ne è valsa veramente la pena.

All’improvviso suonò la campanella della ricreazione e non potei che tirare un sospiro di sollievo.

Improvvisamente, dopo un altro schiocco di dita, i fogli scomparvero uno a uno, e spuntarono nelle mani della professoressa, insieme alle sue penne d’oca che si ricollocarono da sole nell’apposita scatola.

-Molto bene, riconsegnerò i vostri contenuti la settimana prossima, nel frattempo vorrei che mi preparaste una relazione su un libro, a vostra scelta.

È tutto per oggi! Potete andare!-

Dopo aver notato sul diario i compiti di Raccontologia, risistemai le mie cose nel piccolo zaino celeste e mi avvia verso l’uscita.

Secondo il mio orario, adesso avrei Scienze degli Animali Fiabeschi all’aula 56 B, ma … Dove sarà?

Dopo aver vagato per qualche minuto sui piani della scuola risuonò la campanella e lì cominciai seriamente a preoccuparmi.

Forse dovrei chiedere informazioni a qualcuno”

Mi girai e vidi una ragazza dai lunghi capelli ribelli color arancioni, con indosso un capello color cielo e con un simpatico vestito a puah , non vedendo altre persone in giro decisi di chiedere suggerimento a lei.

-Ehy scusa, mi sapresti dire dove si trova l’aula 56 B?-

-Se la vita fosse una gioia ci sarebbe poca noia!-

Vita? Gioia? Cosa c’entra?!

-Ehm ok … Ma dov’è l’aula 56 B?-

-Pft! Che stupida mattina eppure è così carina! Se la vita fosse una gioia, ci sarebbe poca noia!-

Ok è completamente andata!

-Ok …-

Che strana ragazza …

-Fiiiiiu…-

All’improvviso raddrizzai le orecchie udendo un fruscio venire da lontano.

Qualcosa si stava avvicinando di scatto al di sopra della mia spalla, era un oggetto di piccole dimensioni da quanto stavo udendo.

3 … 2 … 1…

Presa.

Afferrai tra l’indice e il medio una freccia color carminio, evidentemente qualcuno doveva avermela scoccata alle mie spalle.

Mi voltai e con sorpresa riconobbi il volto della mia futura vittima.

-Cosa ti avevo detto a proposito delle armi, Nelson?-

Il punk ancora con la faccia sbalordita riuscì si e no a formulare qualche parola.

-C-come ..hai …?-

-Ho sviluppato più del normale il senso dell’udito, piuttosto che ci fai qua? Non dovresti essere in classe?-

-Potrei farti la stessa domanda Gwendolyne-

Ribatté l’altro riprendendosi dalla situazione

-Gwen, chiamami Gwen-

Specificai a Duncan chiaro e tondo.

Se c’è una cosa che mi fa imbestialire, è sicuramente essere chiamata con il mio nome intero. Non mi piace, lo trovo ridicolo! Non so cosa le passasse in testa a mia madre quando sono nata!

-Mmm, forse quando tu comincerai a chiamarmi per nome …-

-Ci posso sempre provare …-

Gli risposi innervosita

-Comunque che ci fai qua in corridoio? Non dovresti essere a Scienze degli Animali Fiabeschi?-.

-Oh cavolo è vero! Ma … Aspetta un attimo! Come fai a saperlo, te?-

Gli domandai dubbiosa

-Ti è caduto l’orario poco fa e volevo restituirtelo, sei nella 56 B-

Mi disse riporgendomi il foglietto

-Grazie …-

Dopo aver ripreso il pezzo di carta, avanzai verso le scale, ma il dubbio tiranno mi fermò di nuovo.

-Non sai dov’è vero?-

Mi stuzzicò il punk con la sua solita malizia.

Non risposi, ero troppo orgogliosa perché dia vinta.

-Ti accompagno io, se vuoi-

-Non sarai in ritardo anche te così?-

-Ho un’ora buca ora, sei tu piuttosto quella che si beccherà il richiamo se non arrivi in tempo e guarda caso devo proprio passare per quel piano. Allora accetti il mio aiuto o no?-

Ma quant’è irritante!”

-Fammi strada-

Risposi inacidita, prima di seguirlo tra i corridoi della Ever After High.

 

 

-E questo è solo il primo passo per la straordinaria avventura, che attenderà a Gwen in questo magnifico anno alla Ever After High!-”

-Hai finito finalmente?!-”

-Ma potete levarmelo di torno?! Mi sta facendo impazzire!-”

-Io?! Sei tu che farai impazzire i lettori con la tua maniera altezzosa!-”

-Voglio proprio vedere te la prossima volta!-”

-Sicuramente sarò molto meglio di te!”

-Lo vedremo!-“

Ahh ci risiamo ...

THE END …

La fine è solo l’inizio

:Angolo me

*Scende dalle nuvole ripiegando le ali d’angelo*

Ho imparato a volare siiiiiiiii!

Ciaooooo a tutti, popolo di EFP! Vi sono mancata?

*Appare una feroce folla di lettori arrabbiati

che si lamentano del ritardo*

Su su parliamone civilmente, vi prego …

*Qualcuno lancia un pomodoro dalla folla*

Sono una cattiva scrittrice lo so T-T Ma almeno ho aggiornato! Meglio tardi che mai, no?

*La folla si calma*

Sono troppo buoni con te, io mi sarei offeso e ti avrei dato

una recensione negativa soltanto per il ritardo.

Ma allora sei proprio cattivo Duncan T-T

Basta non ti parlo più XP

Comunque…

Scusate per i miei due narratori incapaci, a volte tendono a litigare,

ma non succederà più vero?!

*Punta un coltello in direzione dei due*

Scusate non ve li ho presentati loro sono: Luna e Dylan.

Personaggi inventati da me con il compito di narrarvi un po’ la vicenda.

In questo capitolo ha narrato Luna, quindi la prossima volta

Vedremo come andrà Dylan con il racconto di Courtney.

*I lettori appaiono confusi*

Eh si! Avete sentito bene! La storia si baserà sul punto di vista sia di Gwen che di Courtney, quindi la prossima volta vedremo la giornata della nostra piccola principessa.

Oggi mi sento dolciosa, lo so X3

Al prossimo capitolo!

*Spicca il volo*

  
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