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Autore: Rossy_chris    07/11/2014    7 recensioni
Ciaoo ragazze *-* non so se siete emozionate quanto me per i trailer della terza stagione,per questo motivo ho deciso di scrivere una ff super dolce su Oliver e Felicity *-* spero che vi piaccia e vi aiuti a sognare ancora di più! Aspetto con ansia i vostri pareri
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Oliver Queen non avrebbe mai pensato di poter vivere una situazione simile: un mese completo, 30 giorni esatti, di tranquillità. Tranquillità che era dettata  non dalla mancanza di pericoli per la sua amata città,che in realtà erano aumentati a dismisura e diventavano sempre più difficili da affrontare,ma dalla persona che aveva accanto. Dalla sua Felicity. Mai si sarebbe immaginato di poter essere tranquillo nonostante i mille pericoli che affrontava,semplicemente perché sapeva di poter tornare a casa con lei la sera. Di poter dormire assieme a lei,di poterla abbracciare e baciare dopo ogni missione e di poterle confidare ogni sua singola paura.

“Ancora non riesco a crederci che stia accadendo sul serio” una volta glielo sussurrò Felicity,mentre era tra le sue braccia. “Voglio dire…io e te insieme seriamente. Dovrei presentarti a mia madre?”

Oliver rise,accarezzandole il capo. “Oh si sarei contentissimo di conoscerla.” Poi si bloccò intristendosi “Peccato che mia madre non possa vederci ora.”

“Non penso che avrebbe approvato la nostra unione..”

“Oh piccola..” le rubò in bacio prima di finire la frase “nessuno potrebbe opporsi alla nostra unione..siamo così perfetti insieme.”

“Beh in effetti anche Slade pensava che fossi adorabile”

Lui rise e si stupì di come poter essere così felice e innamorato ogni giorno di più.

Diggle e Roy avevano smesso di prenderli in giro. Ora gli lasciavano parecchio spazio libero e anzi spesso si incaricavano di questioni importanti per farli tornare prima a casa.

“Beh sono curioso…”la buttò lì Roy “com’è essere fidanzato ufficialmente?”

Oliver cercò di nascondere la propria contentezza e di mostrarsi serio con i suoi due amici/colleghi. “Beh meraviglioso. Ma forse abbiamo corso troppo”

“Ancora con questa storia Oliver” lo ammonì Diggle dall’alto della sua saggezza. “Io sposerò Layla l’anno prossimo..magari potresti fare anche tu la proposta a Felicity..”

“Credi che accetterebbe?non vorrei che per lei fosse troppo presto”

“Andiamo amico,secondo me lo sogna da quando ti ha visto senza maglia”

Lui scosse la testa “il matrimonio è un passo importante..insomma lei è così giovane”

“Chi è così giovane?” li interruppe Laurel,appena arrivata al covo. Oliver fu felice di vederla. Alla fine erano stati insieme tanto tempo e un consiglio femminile gli avrebbe giovato.

“Felicity..” le rispose,guardandola negli occhi.

“Oh..”fece lei,stupita. “per fare cosa?”

“Sposarsi” lo anticipò Roy ridendosela sotto i baffi

Laurel tossì rumorosamente “cosa è successo?è incinta per caso?”

Oliver fu dispiaciuto da questa affermazione. “No,no. “

“Allora che motivo c’è di sposarsi?Voglio dire avete da poco iniziato la convivenza,lei è giovane,tu sei Arrow. Nessuno si immagina un supereroe sposato.”

“Beh nessuno si immagina un supereroe sposato perché nessuno lo immagina umano. Oliver lo è,non vedo perché non potrebbe portare una fede al dito”

“Perché non sarebbe più concentrato sulla sua vita..è una vita pericolosa,avrebbe qualcosa da perdere ogni giorno..”

“Anche da fidanzato è così..Io ho addirittura una figlia eppure sono qui a rischiare la vita con voi”

Laurel si arrese, mostrandosi però ancora stupita. “Beh se proprio sei convinto..serve una proposta in grande stile.”

“Non saprei da dove cominciare..”

“Beh innanzitutto l’anello…come pensi di permettertelo?”

“Ho venduto il mio vecchio appartamento,ho ancora un bel gruzzoletto da parte”

“E puoi sempre travestirti da Arrow e andare a minacciare qualche gioielliere”

Oliver rise,ripensando al vecchietto dei fiori. “Vorrei evitare di farlo però”

“Allora cosa stiamo aspettando?conosco un negozio perfetto”

Laurel gli sorrise e fece smuovere anche Roy. “Andiamo so benissimo che te ne intendi di gioielli, Thea me lo raccontava spesso”

Roy fece una smorfia,ma poi li seguì senza fiatare.

Arrivarono ad un negozio in centro,molto carino. Era piccolo e accogliente e c’era un bell’uomo al banco che li guardava sorpreso.

“Buongiorno Laurel..sempre stupenda” la salutò il tipo,sorridendole

“Grazie Josh..il mio amico ha bisogno di un anello di fidanzamento”

“Oh Signor Queen! Ha già trovato l’anima gemella?eppure non ho letto di nessun fidanzamento sui giornali”

“Non sono più così importante..” scherzò Oliver, cercando di non essere nervoso.

“Bene…allora. Io vi mostro subito questo anello che mi è arrivato giusto sta mattina..”

Loro attesero mentre il tipo cacciava uno scatolino piccolissimo. Lo aprì e la faccia di Laurel fu indescrivibile.

“Wow…”

Era un anello piccolo,con un diamante al centro a forma di cuore.

 

 

 

“è perfetto…”disse Oliver,senza neanche pensare a vedere altri modelli. Era luccicante,ma incredibilmente dolce. Proprio come Felicity.

Il tipo glielo incartò e lui firmò un assegno da appena quattro zeri. “è un prezzo di fiducia,mi creda. Tratto così solo i clienti che mi porta la mia avvocatessa preferita..”

Laurel ammiccò sorridendo e poi salutò,conducendo gli amici fuori dal locale.

“Ora pensiamo alla proposta..”

Oliver la bloccò,abbracciandola. “Conta davvero tanto per me avere la tua benedizione e soprattutto il tuo aiuto.”

Lei gli sorrise,imbarazzata. “Non avrei mai pensato di doverti dire addio sentimentalmente parlando..ma Felicity è la ragazza adatta a te,ti rende così felice..Vorrei soltanto che tu non perdessi di vista il tuo essere Arrow”

“Non potrei mai farlo”

“Già sono d’accordo.” Si intromise Roy,di nuovo. “Riesce a conciliare entrambe le cose visto che Felicity fa parte del team.”

Laurel sorrise di nuovo e poi gli chiese di andare a prendere un caffè “Così potremo pensare meglio alla magica proposta”

I ragazzi accettarono e si rinchiusero in bar per l’intero resto del pomeriggio.

[..]

Felicity Smoak era appena rientrata a casa dopo aver cercato Oliver in tutta la città. Si era fermata dal cinese convinta di dover cenare da sola e aveva abbondato con i ravioli,sapendo che essendo triste avrebbe avuto tanta fame. Aprì lentamente la porta,come sempre,facendo attenzione che la casa fosse al buio. Quando si accorse di essere al sicuro entrò e si chiuse la porta alle spalle. Fece per accendere la luce,ma la stanza rimase al buio.

“Ma che..”imprecò,mentre spingeva ripetutamente l’interruttore. Si arrese,pensando che probabilmente era andata via la luce. A tentoni cercò di arrivare in cucina senza rovesciare il contenuto della busta. Trovò il tavolo e vi si appoggiò,pensando a dove poteva aver messo le candele.

Sentì ,però, un sibilo lunghissimo che la fece rabbrividire.

“Oliver..”chiamò,preoccupata. “Oliver sei tu?”

Non ottenne nessuna risposta così afferrò la sedia,pronta a tirarla addosso a chiunque avrebbe tentato di farle del male.

Il sibilo continuava e ad un certo punto,Felicity avvertì uno sciocco. Aveva riconosciuto quel rumore: era il rumore di una freccia.

“Oliver non è divertente..”continuò a parlare,impaurita. Riprovò ad accendere l’interruttore,ma senza risulatati.

Rabbrividì di nuovo,quando udì un nuovo sciocco. E un altro ancora. Si girò preoccupata,e urlò dallo spavento. Vide una luce tenue provenire dal salone e si avviò.

Inciampò in quello che credeva essere il tappeto,ma che dopo si accorse essere altro. Piccoli pezzi di qualcosa,quasi come se fossero dei petali. Ancora più preoccupata,seguì quella luce,tenendo stretta a sé la sedia. Entrò in soggiorno e quasi svenne. Al muro,con delle frecce luminose appariva la scritta:

“Ti amo”

Si voltò,ma non trovò Oliver.”Oliver,avanti,dove sei?” chiamò ancora preoccupata. “è stato dolcissimo,ma ora inizio ad avere paura. Sai che non mi piace il buio.”

Finì la frase e le luci si accesero,come per magia. Corse in tutte le stanze per cercarlo senza smettere di urlare il suo nome. Notò che la finestra in camera da letto era aperta così si affacciò,esausta per la corsa appena fatta.

“Oliver..”chiamò più forte. “Dove diavolo sei finito?”

Guardò meglio per cercare qualche indizio e notò un pezzo di freccia conficcato nella staccionata del giardino. Corse,di nuovo,giù per le scale lasciando perdere la sedia. Fece il giro della casa e si ritrovò da sola davanti ad uno spettacolo mozzafiato: un tavolino apparecchiato con una tovaglia rossa e calici di argento,piatti di ceramica a forma di cuore e petali di rosa sparsi ovunque. Si avvicinò e ammirò il lavoro fatto,sentendosi fortunatissima.

“Felicity Smoak..” si sentì finalmente chiamare. Si voltò e sorrise raggiante ad Oliver.

“Questo dimostra che tu sai sempre come trovarmi..”disse,facendo cenno alla freccia conficcata nel legno.

“è un gioco da ragazzi ormai,ma non sparire mai più così.” Lo ammonì lei,ancora incredula.

“Non lo farò..”

Mentre diceva quelle parole all’improvviso si inginocchiò. Felicity si paralizzò ed andò in iperventilazione.

“Oh mio Dio,Oliver…”

“Felicity Meghan Smoak…” Oliver lo ripetè,con le lacrime agli occhi. “Da molti anni a questa parte io ho deciso di intraprendere la mia crociata. Tu mi hai fatto l’onore di esserne parte e devo ringraziarti. Devo ringraziarti per esserti fidata di me,per avermi reso l’uomo che sono adesso. La mia vita è continuamente in bilico,ma se adesso dovessi morire,non ne avrei paura. Perché tu mi hai reso completo. Mi sono accorto che morivo ogni giorno negandomi la possibilità di amare. Perciò voglio che tu mi conceda l’opportunità di rimediare,di vivere finalmente ,ma soprattutto di amarti,per il resto dei miei giorni. Vuoi sposarmi,amore mio?”

Felicity tremeva e non riusciva a parlare. Annuì con il capo,mentre correva verso Oliver, fregandosene dello scatolino con l’anello. Lo strinse forte e pianse,perdendosi in tanti singhiozzi. “Si,si Oliver. Lo voglio”

Lo disse,mentre lui la stringeva forte a sé,incapace di trattenere a sua volte le lacrime.

“Che piagnucoloni che siamo..”scherzò lui,accarezzandola. Si staccò da lei e le infilò l’anello,tremando.

“Non ti ho mai visto tremare..”

Oliver si portò le mani al viso,emozionato. “Sarai mia moglie Felicity…sarai mia moglie..”

Lei rise e lo baciò,mordendogli le labbra. “Immagino che questa sia una cosa da dire alla propria madre..”

Oliver la alzò in braccio e ricambiò la risata,ancora scosso dall’accaduto. “Annuncerai di essere la  futura signora Queen..”

“Dopo così poco tempo…siamo dai pazzi..”

Lui la baciò e fece per aprire la porta di casa.

“Ma Oliver!il tavolino,la cena!”

Oliver spalancò comunque la porta di ingresso ed entrò,tenendo Felicity stretta al suo petto.

“Ceneremo dopo…ora bisogna festeggiare.”

Si avviò verso il soggiorno e la mise giù,lasciandola di nuovo senza parole: aveva costruita una tenda,una dolcissima tenda propria al centro della stanza,con tanti cuscini colorati.

“Okay questo è decisamente troppo..”

Oliver non le diede il tempo di continuare a parlare che la attirò a sé baciandola con passione,sulle labbra. La attirò nella tenda e lasciò che entrasse per poi stendersi su di lei. Le baciò l’orecchio,la clavicola,il collo.

“Posso vivere così per sempre..”le sussurrò,mentre con le dita percorreva il suo ventre. “voglio vivere solo di te,di noi..”

Le alzò piano la maglia e fece sì che scivolasse via dalle sue mani. Felicity si immobilizzò per un secondo. Lo guardò,preoccupata e lui rallentò la presa,staccandosi dal suo corpo.

“Sto correndo troppo?”chiese,allarmato. “forse è troppo quello che sta succedendo..”

Lei chiuse gli occhi e sorrise. Si portò le mani al ventre e piano si sfilò i pantaloni. Si mise a cavalcioni sul petto nudo di Oliver e gli parlò,soffiandogli sul viso: “Io ti amo. Tanto da dirti si ad un matrimonio affrettato. Tanto da desiderarti qui ed ora…ma..”

“Ma cosa?”le chiese,mentre le bloccava le braccia dietro la schiena. Felicity gli leccò le labbra e poi gli  graffiò le mani che la tenevano prigioniera,liberandosi.  Lo guardò sorridendo e si tolse il reggiseno,per intrappolarci le sue di mani.

“Ma hai condotto tu i giochi tutto questo tempo. Ora è il mio turno..”

Si chinò su di lui e lo baciò,trattenendo il fiato. Avrebbe potuto baciare quell’uomo ogni giorno della sua vita. Lo avrebbe avuto accanto in ogni momento della giornata. Lo avrebbe avuto suo,soltanto suo,per sempre. O almeno finchè..

“Finchè morte non vi separi” pronunciò il prete, facendo si che le sue parole riecheggiassero per tutta la sinagoga.

Oliver si alzò e ruppe il bicchiere,guardando dritto negli occhi Felicity.  Lei era raggiante nel suo meraviglioso vestito panna, con una apertura mozzafiato sulla schiena e un velo lunghissimo che le copriva i suoi meravigliosi boccoli raccolti.

Diggle era dietro di loro,come testimone, e guardava la scena emozionato. Oliver giurò di averlo visto piangere. Si congratulò con lui per aver affiancato Felicity nella scelta un matrimonio ebraico con la scelta della rottura del bicchiere e immortalò per sempre quel momento in una simpatico video che non smetteva di mostrare a chiunque incontrasse.

Nessuna videocamera riuscirò però ad immortalare,la bellezza,la sincerità e la purezza della loro unione. Di Oliver Queen e Felicity Smoak che davanti a Dio,decidevano di diventare un’unica cosa,un’unica anima.

“Non avrei mai immaginato...” le disse lui,mentre ballavano nel meraviglioso giardino che avevano scelto come location del matrimonio “che la vita di un eroe potesse finire  con un lieto fine..”

 


Spazio autrice:  non avrei mai immaginato di descrivere una situazione simile e non credo di esserne stata all'altezza ahah guardare troppo la tv mi fa male..quel programma degli abiti da sposa su real time sarà la mia rovina!intanto spero di avervi regalato un bel sogno e vi ringrazio per le parole che avete speso e per aver seguito la mia storia *-* spero di rivedervi presto in qualche altra ff! e che vi siano piaciute le immagini che ho scelto per farvi immedesimare meglio nel racconto *-* grazie!

  
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