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Autore: Diletta_86    23/10/2008    1 recensioni
E se Gaetano, Renzo e Camilla fossero ancora adolescenti? Se il commissario Berardi e la Baudino avessero frequentato il solito liceo, suscitando le gelosie di un Renzo adolescente ed insicuro, iscritto ad una scuola che odia? Ritrovare un compagno, un fidanzatino di giovinezza, farebbe cambiare idea a Camilla, quarantenne in crisi d'affetto e sommersa dalle abitudini? Proviamo a tornare indietro al loro passato... perchè molto spesso gli amori nascono sempre sui banchi di scuola.
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Settembre 1980; Inizio anno scolastico

La facciata scalcinata del nobilissimo liceo ginnasio Giulio cesare attendeva con la sua lugubre indifferenza l'ingresso degli studenti. Era una mattinata tiepida per la fine di settembre, con uno stupendo cielo azzurro intenso ed una lieve brezza che faceva rimpiangere i lidi di ostia e le vacanze estive appena terminate.

Una ragazzina dai capelli corvini arricciati in una pettinatura senza forma sedeva sui gradini osservandosi attorno curiosamente. Chissà se qualcuno dei suoi compagni delle scuole medie aveva scelto di frequentare il ginnasio quell'anno?. Non la preoccupava l'idea di affrontare i nuovi compagni in solitudine, come diceva sua madre lei era una che giocava con tutti.

Il nome della quattordicenne era Camilla Baudino, figlia dell'ammiraglio Baudino e di donna Andreina, casalinga e madre tutto sommato amorevole. Essendo figlia unica, la ragazza aveva avuto il privilegio di poter proseguire gli studi sino alle scuole superiori che, anche se l'anno era il 1980, era una cosa piuttosto rara da vedersi.

La giovane sedeva in silenzio, il viso delicatamente poggiato sulle mani giunte a coppa, i gomiti poggiati sulle ginocchia lasciate scoperte dalla gonna a balze color cachi e dai calzettoni lunghi; i profondi occhi castani erano socchiusi, nel tentativo di dissipare la lieve angoscia che l'imminente anno scolastico le provocava; ai piedi teneva la sua tracolla di pelle stracolma di libri e quaderni con le foderine con il nome.

Perduta nelle sue fantasticherie adolescenziali, Camilla non s'era resa conto dei passi di qualcuno alla sua destra e sobbalzò quando il qualcuno in questione le poggiò una mano sulla spalla sinistra con familiarità.

" ..me lo avevi detto che avresti fatto il ginnasio.."

Esclamò gioviale, in un accenno di dialetto toscano, il ragazzo biondo che la osservava ridendo da un paio di scalini più in basso. Gaetano Berardi era stato suo compagno di classe dalla seconda media, quando i suoi si erano trasferiti da Pisa per lavoro. Anche se l'adolescenza lo aveva reso più alto e dinoccolato, in lui Camilla vedeva ancora il bambino un pò pasciutello dai profondissimi occhi grigi, cangianti attraverso l'azzurro intenso ed il verde a seconda del tempo atmosferico.

"...e tu hai pensato bene di raggiungermi..."

Gli rispose lei sorridente, alzandosi di fretta per andargli incontro. Si erano trovati dal primo istante complici i comuni interessi e le affinità di carattere. Lui mosse un paio di passi, gettando con mala grazia il proprio zaino affianco alla tracolla di lei.

"... e dove volevi che andassi? Odio la matematica e le scienze.. volevi mica farmi fare l'architetto eh?! "

" no...tutto ma non architetto.. uno che apprezza la poesia come te è sprecato su di un tecnigrafo.."

Risero entrambi a crepapelle. Avevano un compagno di classe che voleva fare l'architetto, si chiamava Ferrero ed era un tipo buffo, con enormi occhiali dalle lenti spesse sempre calati sul naso. A detta di Gaetano e Camilla era un ragazzo troppo insicuro e malfidato per poter andare daccordo con loro.

" senti Cam..."

" mmh?"

"... tu sai già in che classe sei ?"

" quarta ginnasio sezione A, mi pare.. e tu?"

" ah ah.. menomale... anche io.. in fondo.. i nostri cognomi iniziano entrambi per B, dove vuoi ci mettessero?"

 " ti và di sederti al mio banco?"

Lo chiesero quasi all'unisono, cosa che li bloccò con il viso ad un passo da quello dell'altro,in totale silenzio. Segretamente ambedue gli adolescenti erano innamorati l'uno dell'altra, ma si sa, ci vuole coraggio per fare il primo passo e la timidezza spesso è uno scoglio che solo determinate situazioni e contasti ci fanno superare.

" l'ho chiesto prima io.."

" va beh.. ma la sai la risposta.."

Sbuffò Gaetano trattenendo un ghignetto sul viso ancora imberbe ed afferrando lo zaino; la campanella era suonata da un pezzo.

" Andiamo Camilla... che ci fai fare ritardo il primo giorno di scuola!"

Sparirono su per le scale correndo, con Gaetano che portava gli zaini di entrambi, pregando mentalmente di non avere subito il terribile insegnante di greco alla prima ora, quella ragazza lo avrebbe ucciso..

   
 
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