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Autore: cerrywoman    07/11/2014    4 recensioni
E se Sennar scoprisse qualcosa sul suo passato che non sa ? Come reagirà ? Di sicuro ha un appoggio in più... la sua Nihal
Cosa succederà ? Nuove avventure, nuove emozioni ma soprattutto la missione più importate per Nihal e Sennar ...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nihal, Nuovo personaggio, Sennar, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Storia di un Re '
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Capitolo 17 - Il risveglio del guerriero


Nihal uscì dalla porta della stanza dell’amato con sconforto.
Sennar era pallido, ma sereno. Dormiva placido, l’anestetico fece il suo dovere.
“Si riprenderà?”
“Vediamo come passa la notte, poi decideremo.” Rispose Wolter “dovresti risposare anche tu, sarai stanca!”
“Come faccio a riposare?! Sapendo che lui sta male! E’colpa mia se è in questo stato!” disse piagnucolando.
“E’ inutile piangersi addosso, ora come ora, non potresti fare niente, dormendo il tempo di passerà più velocemente il tempo e non ci penserai più di tanto, ora va!” la esortò il dottore.
Nihal tornò al pian terreno, e per conciliare il sonno, cominciò a vagare per il castello cristallino.
Le piaceva parecchio, tutto era candido e fresco.
Le pareti non erano tappezzate, ma nemmeno verniciate; erano pareti di marmo bianco, che rendeva il tutto più luminoso e acceso.
Il pavimento era sempre di marmo, questa volta semi trasparente, che permetteva di specchiarsi perfettamente.
Nihal, guardò la sua immagine riflessa nel pavimento.
Il viso segnato dalla stanchezza, con due occhiaie violacee, e le borse. In quel volto pallido, spiccava il leggero rossore delle gote, depositatovi mentre spogliavano il suo mago.
Il corpetto mezzo rotto, i lacci erano tutti spezzati e creavano un varco verso il seno, il quale era sempre costretto nella pelle, adesso era più libero di sgusciare fuori.
I pantaloni stracciati e il corpo pieno di piaghe e ferite.
Un tocco leggero la distolse della visione delle sue forme.
Era la madre adottiva, ormai mezza terra del Mare lo sapeva.
“Senti, mi sono permessa di prepararti un bagno caldo e dei vestiti puliti, così ti puoi riposare meglio.”
“Gra..grazie” rispose sorpresa la mezzelfo.
La donna l’accompagnò in una stanza, poco distante da quella di Sennar.
Al suo interno Nihal trovò meraviglie.
Al centro vi era una vasca ovale in legno, colma d’acqua, da cui fuoriusciva vapore acqueo.
Nihal si sistemò prima i capelli, passandovi delicatamente le dita.
Successivamente si spogliò. Ammirò il suo corpo nel riflesso argentato dello specchio.
Un corpo asciutto, da guerriera.
Non aveva messo su peso in questi ultimi anni, in cui aveva allontanato la spada, e ne era fu felice.
Si immerse nell’acqua calda, completamente, compresi i capelli.
Rimase al caldo per una buona oretta, quando l’acqua si fu freddata, uscì e si avvolse in un telo di lino.
Si asciugò e trovò dei vestiti puliti. Una camicia da notte di seta pura per dormire e un abito di cotone viola, come i suoi occhi.
Si infilò la camicia da notte e con i capelli umidi si stese sul letto e si addormentò, il suo ultimo pensiero fu per il suo amore.
Si svegliò dopo un paio di ore, le coltri erano calde e la voglia di rimanerci in eterno non tardava.
Prima aprì un occhio e poi l’altro. Non ricordava più quello che le era successo. Allungò una mano in cerca del suo desiderio più grande, ma dall’altra parte del letto trovò solo il vuoto.
Realizzò in pochi istanti tutto l’accaduto, come un flashback.
Si alzò a sedere senza distogliere lo sguardo dalla parte opposta del letto, quella occupata dal suo unico amore, quella occupata del suo miglior nemico, quella occupata da Sennar.
Comprendere che quel letto non era il loro, che lei non era al sicuro nella sua casa, che Sennar non stava bene, fu come una doccia gelata, in contrasto con il bagno caldo di prima.
Si alzò e indossò i vestiti che, con cura, la madre adottiva di Sennar. Si vestì e usci dalla stanza. Un profumo di spezie aromatizzate e pesce, le invase le narici e le fece leccare le labbra.
Scese le scale e si avvio verso la cucina, trovò la madre adottiva di Sennar tutta intenta a preparare quella specie di zuppa.
“Cos’è?” chiese incuriosita la mezzelfo.
“E’ la zuppa di pesce! Il piatto preferito di mio … di Sennar” si affrettò a rispondere,in tono quasi triste.
Nihal capì la resistenza della donna e proruppe “ Guarda che Sennar è tuo figlio, in certi casi non contano i legami di sangue ma i veri genitori sono quelli che ti crescono, io stessa sono, diciamo come lui, Livon non era mio padre, ma io lo chiamavo papà e continuerò in eterno, senza di lui non sarei quella che sono; poi Sennar ti considererà sempre la sua mamma!”
La donna sorrise a Nihal, le era grata. Due lacrime solcarono il viso rugoso, lacrime di gioia.
La mezzelfo cercò di sdrammatizzare la situazione, dopotutto era sua suocera!
“Allora era il piatto preferito di Sennar?”
La donna si asciugò le lacrime “si, quando era veramente piccolo non mangiava altro, è stato difficile svezzarlo, io non avevo latte; poiché non ero sua madre naturale, quello di capra non lo voleva; passava giorni interi senza mangiare per la sua cocciutaggine! Una volta per errore mio marito gli diede questa zuppa e lui sembrò gradirla! Così gli davo da mangiare solo quello, finché non è cresciuto! Se penso a come è diventato, non me lo sarei mai aspettato!” concluse con una punta di soddisfazione.
Nihal era estasiata, conoscere nuove cose su Sennar era stimolante, l’idea di un mini Sennar da coccolare e viziare era tra le sue prerogative.
“Sarai affamata, mangia!” le porse un piatto colmo di zuppa.
“Come posso rifiutare!”
Il pranzo trascorse piacevolmente, la madre adottiva le raccontò agli aneddoti dell’infanzia del mago, a volte divertanti altri un po’ meno; a sua volta Nihal le raccontò le sue abitudini di adesso: le sua meticolosità, la sua voglia di scoprire cose nuove, l’idea di diventare un piccolo chimico oltre che continuare il lavoro di consigliere. La mezzelfo lesse nei suoi occhi tutta la fierezza nei confronti del figlio, tutto questo la rendeva felice, anche in un momento un po’ cupo.
Passi veloci si udirono arrivare in quella stanza, Nihal si alzò di scatto, ma subito di ritrasse, era Wolter.
“Si è svegliato e ha chiesto di te, vai!” gli disse gentilmente. La mezzelfo non se lo fece ripetere due volte e corse verso la stanza del mago.
“C’è della zuppa anche per me?”
“Sicuro!”
Nihal salì a perdifiato le scale. Si ricompose solo quando si trovò davanti alla porta.
Aprì con delicatezza la soglia e cacciò dentro la testa. Sennar era seduto con una mano sulla ferita, intento a guardare fuori dalla finestra.
“E’ la mitica pioggia di cristalli! E’ da quando ero bambino che volevo vederla!” disse lui, accorgendosi immediatamente della sua presenza.
Nihal ancheggiò fino a lui e si sedette sul bordo del letto.
Lo osservò attentamente. Il viso era pallido, leggermente smagrito, i muscoli del petto si erano leggermente accentuati, l’unica cosa che non cambiava mai, erano i suoi occhi penetranti, Nihal avrebbe voluto perdersi in essi, affogare.
“Che c’è?” chiese il mago incuriosito.
Per tutta risposta Nihal gli prese il mento tra il pollice e l’indice e avvicino i due visi, ma soprattutto le bocche!
Appoggiò con delicatezze la sua a quella del mago. Erano settimane che non passavano del tempo da soli, Nihal aveva solo desiderato baciarlo appena lo aveva visto, accarezzargli i capelli, godersi il tepore delle sue braccia, annusare il suo profumo.
La mezzelfo dischiuse le labbra, seguita a ruota da lui. Il bacio non fu per niente casto, ormai se ne erano già dati troppi! Fu passionale, intenso, trasportatore.
Nihal accarezzò con la lingua il palato del mago, che sussultò. La mezzelfo sapeva che era uno dei suoi punti deboli e si divertiva sempre a stuzzicarlo, in compenso però il mago non si fece trovare inaspettato e con un gesto veloce, afferrò tra i denti il labbro inferiore di Nihal e cominciò a succhiarlo, lei mugolò.
La mezzelfo protese le braccia verso di lui e con le mani finì per toccare il petto nudo del ragazzo.
Quel contatto la fece sobbalzare. Il petto era caldo, Nihal mosse la mano vicino alla parte sinistra di esso, vicino al cuore, e lo sentì battere.
“Nihal…” disse con voce rotta.
“Dimmi “ rispose lei con tranquillità.
“Non .. non ce la faccio più ..” lei aveva già capito il suo gioco, così riprese a baciarlo appassionatamente. Nel contempo lo toccava, ora il mago era al limite e con un movimento fulmineo si avventò sulla mezzelfo. Non ascoltò il dolore proveniente dal fianco, per lui ora c’era solo lei.
Nihal, nello stesso instante, si protese.
“Certo che non vi si può lasciare un momento da soli!”.
La magia finì, Nihal avrebbe voluto uccidere colui che aveva parlato, lo avrebbe stritolato, devastato …
Si girò e vide Adelford, con un sorriso smagliate, che non era rivolto a lei, ma a Sennar.
Così si girò verso il mago che guardava il primo ministro con un espressione indecifrabile. Così Nihal fece spola tra Sennar e Adelford, Adelford e Sennar.
Fu il primo ministro a parlare “Vedo che stai bene!”
“Già”
“Mi hai fatto prendere un colpo… scusa se vi ho interrotto!”
“Rimedieremo” rispose Sennar guardando Nihal con uno sguardo malizioso che percorreva tutto il corpo, coperto del vestito di cotone.
Solo gli Dei potevano sapere cosa stesse pensando! Per quanto Sennar fosse il meno troglodita degli uomini restava uno di loro pensò la mezzelfo.
Adelford prese una sedia e si accomodò vicino al bordo del letto.
Raccontò ai ragazzi che aveva accompagnato Kala da Man all’accampamento dei pirati, quest’ultimi le avevano portate nella loro casa a prendere delle cose che servivano da portare qui. Poi preoccupato il primo ministro si era precipitato subito da lui, dopotutto sentiva Sennar sotto la sua responsabilità.
Arrivato aveva salutato il suo amico di fiducia, Wolter intento a confabulare con la madre di Sennar e si era precipitato da lui, trovandosi una scena tutt’altro che inaspettata.
“Fate bene a divertirvi, finché siete giovani!”
Nihal e Sennar si guardarono perplessi.
“Io alla vostra età ero così ..”  non finì la frase che senti dei rumori sospetti provenienti del piano inferiore ..
“Tu chi sei, stai lontano …”
Nihal si alzò, pronta a proteggere Sennar.
Adelford impugnò la spada e corse al piano di sotto, scese le scale e arrivo alla porta del salone.
Si affacciò ad esse e sorrise.
“Pivello! Ti vedo invecchiato!”

cerrywoman's corner
Salve! Allora si, questi aggiornamenti tardano sempre di più, mea culpa. Un po' per vie didattiche, un po' perché, non creadiate che mi sia dimenticata di vo, ma sto lavorando and una one shot/long ( sarete voi a deciderlo, come? Lo saprede presto!) Spin- off del re senza corona, e ad un'altra ff che arriverà in torno a natale, come mio regalino! ;), ma sopprattutto appena avrò finito "Mondo Emerso in love" che ormai siamo agli sgoccioli.
Dopo aver spiagato in modo petulante la mia sparizione ringrazio tutti i lettori e i recensori che mi seguono e aspattano i miei aggiornamenti sporadici ... grazie infinite ... siete nel mio cuore come questa storia ...
Adesso basta annoiarvi .....
Un bacione
cerrywoman
   
 
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