Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: startariot    07/11/2014    2 recensioni
«Beh, io parto avvantaggiato. So già tutto di te», risponde Louis, ed Harry esplode in un’adorabile risata che fa comparire delle piccole fossette ai lati delle sue guance.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buonasera a tutti!

E’ da folli presentarsi nel bel mezzo della bufera (leak di Four) but here I am!

Sono folle abbastanza da presentarsi una flash/OS proprio adesso. 

Vi spiegherò nelle note finali come è nata questa storiella e niente, spero vi piaccia (non è niente di che ma ci tenevo a postarla comunque). Enjoy!

 

 

 

 

 

 

 

DON’T YOU SHIVER? 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Just you try and stop me,

I'll be waiting in line,

Just to see if you care

 

 

 

Louis Tomlinson non sa come ci è finito in quella situazione. Sa solo che non riesce a fermare la spirale di emozioni che gli attanaglia lo stomaco e che, seduto sul divano di pelle nera del ragazzo riccio accanto a lui, anche il più semplice dei pensieri sembra impossibile da formulare. 

 

 

 

 

Era iniziato tutto qualche ora prima quando il suo migliore amico giornalista Liam Payne, gli aveva riferito ufficiosamente che Harry Styles, il cantante ventiduenne indie  più rinomato degli ultimi due anni, aveva iniziato le prove per il suo primo tour internazionale agli Exposition Rehearsals Studios di Los Angeles, e che aveva trovato il modo per farlo entrare nell’edificio e farglielo conoscere. 

 

Si erano incontrati meno di un’ora dopo, all’ingresso posteriore dell’edificio e dopo aver esibito il suo pass per la stampa, Liam era riuscito a far entrare Louis, affidandolo alle mani del bodyguard di Harry, Paul, il quale lo avrebbe condotto da lui. Seguiva l’uomo tenendo lo sguardo fisso sul pavimento e intrecciando nervosamente le mani,  riflettendo su quanto surreale quella situazione fosse. Giunsero alla sala prove in cinque minuti, e Louis si fermò per qualche secondo quando udì la voce del cantante, aldilà della porta della stanza in cui stava per entrare. Sembrava che Harry fosse in grado di accarezzare ciascuna nota con la sua voce roca, ma pulita allo stesso tempo. 

 

Quando entrò in quella sala, perse definitivamente il fiato per qualche minuto.

 

E se fino a quel momento aveva pensato che Harry fosse bello, si era ricreduto immediatamente. Harry era una di quelle bellezze eteree, quelle che quando te le trovi davanti agli occhi fai fatica a credere che siano vere. Quando era piccolo, sua madre Johannah  parlava spesso a Louis degli angeli. Li descriveva sempre come creature bellissime, dai folti capelli biondi riccioluti, e grandi occhi azzurri. Può un angelo avere degli splendidi riccioli marroni e un paio di occhi verdi?, si chiede Louis, guardando Harry perché era impossibile non rimanere affascinati dalla sua bellezza. Indossava un paio di skinny jeans neri, strappati al ginocchio, degli stivaletti neri in pelle e una felpa azzurra che metteva perfettamente in risalto la sua carnagione chiara. Tra i ricci, una sciarpa legata tra i capelli come se fosse una fascia, con richiami rossi e azzurri. Era seduto su uno sgabello in legno, ed un piede poggiato sul piccolo trespolo davanti ai suoi piedi. Tra le braccia, aveva una chitarra acustica in legno, e la sua espressione corrucciata e concentrata lo rendeva ancora più serio e bello. 

 

«Ciao!», esclamò Harry cordiale quando si accorse della presenza di Louis, con un sorriso sulle labbra. «C-ciao», rispose Louis titubante, arrossendo leggermente perché avere il suo cantante preferito davanti ai suoi occhi gli sembrava impossibile. «Sei amico di Liam giusto?», aveva chiesto Harry curioso, il suo sorriso sembrava non voler svanire dal suo viso. «Uhm…oh..si», aveva risposto il ragazzo riscuotendosi dai suoi pensieri. Nell’esatto momento in cui Harry si era avvicinato a lui, per presentarsi a lui e stringergli la mano, Louis aveva avvertito il profumo fresco del cantante avvolgerlo completamente. Forte e delicato allo stesso tempo.

 

 

 

 

Ed ora si ritrovava lì, in una stanza minuscola, da solo con il suo cantante preferito, che sembrava non voler smettere di sorridere ed essere cordiale con lui. 

 

«Cosa fai nella vita Louis? Studi?», chiede Harry improvvisamente, e Louis scorge una sorta di curiosità nella sua voce. 

 

«Uhm..studio, ho iniziato il primo anno di Legge quest’anno», dice Louis semplicemente puntando lo sguardo al pavimento perché è impossibile sostenere lo sguardo di Harry, non quando condividono un piccolissimo divano in pelle. 

 

«..e perché non mi sembri felice di questa cosa..?”», sussurra Harry arricciando le sopracciglia. 

 

«perché non è esattamente quello che avrei voluto fare», afferma Louis sconsolato. 

 

«E cosa avresti voluto fare?», chiede Harry avvicinandosi leggermente a Louis.

 

«Io, uhm…ho una passione per la musica, e il pianoforte. Avrei voluto studiare musica e specializzarmi ma, mio padre è un tipo all’antica e ‘la musica non può essere il mio mestiere’», dice Louis imitando le parole di suo padre. «Oh, non so nemmeno perché ti sto dicendo tutte queste cose, non voglio annoiarti.»

 

«Non mi stai annoiando! E mi piacerebbe conoscerti, sembri…interessante », conclude Harry, lanciando un breve sguardo a tutta la sua figura. «Sai, hai le mani giusto per suonare il pianoforte..», dice Harry allungano una mano verso una delle sue e quando le sue dita entrano in contatto con la pelle di Louis, il più piccolo trattiene un lieve sospiro. Il riccio si mette quasi a giocare distrattamente con le mani di Louis, divertendosi ad intrecciare le loro dita, e Louis non riesce a non prestare attenzione al calore che le mani di Harry trasmettono. 

 

«Vieni», dice poi improvvisamente, facendolo alzare Louis da quel divano e trascinandolo in un’altra stanza. Una sala di registrazione, in cui troneggia un pianoforte nero lucido, il più bello che Louis abbia mai visto. «Tutto tuo…divertiti», dice poi Harry, sorridendo e sfiorando leggermente la base della schiena di Louis per spingerlo verso il piano. 

 

«Cosa? No! Io non…», esclama Louis iniziando a balbettare. 

 

«Avanti! Suona qualcosa..», risponde Harry cordiale, sorridendogli “Fai come se io non fossi qui.”

 

«Non è così semplice sai!», sbotta Louis ed Harry inizia a ridere, ed una piccola fossetta fa la sua comparsa sulla sua guancia sinistra. 

 

 

 

Mezz’ora dopo, Louis è seduto davanti al pianoforte e, delicato suona una melodia irriconoscibile. Harry seduto accanto a lui, lo ascolta quasi sognante, senza mai intervenire. Lo lascia sfogare, perché in fondo anche lui sa bene quanto sia importante vivere le proprie passioni. 

 

«Sei molto bravo», esclama quando Louis finisce di suonare, accennando un piccolo applauso. 

 

«Nah, non era niente di che», dice Louis, arrossendo quasi. 

 

«Fidati di me, ne ho sentite di persone che suonano il pianoforte, e tu sei davvero bravo», afferma Harry convinto, alzando lo sguardo verso Louis. Forse è quello, il momento in cui i loro occhi si incontrato propriamente per la prima volta. Avendolo così vicino, Louis riesce a notare delle piccole striature color nocciola che si mescolano al verde caldo e liquido dei suoi occhi. Harry, dal canto suo, è convinto che Louis sia dotato di una bellezza speciale, probabilmente è il ragazzo più bello che abbia mai visto. 

 

Nessuno dei due sa come spiegarsi l’attrazione che lo lega all’altro, per questo lasciano che i loro corpi si avvicinino da soli, come mossi da volontà propria. Lo stesso accade per le loro labbra, che si incontrano a metà strada, facendoli sospirare entrambi. 

 

 

 

 

Riflettendoci, Louis non sa nemmeno come ci è finito, privo della sua maglia bianca e nera, seduto sul divanetto accanto al pianoforte e sovrastato dal corpo del riccio. Non ha nemmeno il tempo di pensarci, perché le mani di Harry sfiorano la sua pelle lentamente, centimetro dopo centimetro, facendolo sospirare di piacere. Le labbra del riccio sono legate alle sue e nessuno dei due sembra volersi allontanare dall’altro. 

 

«Non so cosa mi sia preso..», sussurra Harry improvvisamente allontanandosi leggermente dalle labbra di Louis, ma lasciando che queste si sfiorino di tanto in tanto mentre i loro respiri si fondono. «..ma non voglio smettere», aggiunge poi portando i suoi occhi sulle labbra di Louis. 

 

«Non farlo», sussurra Louis avvicinandolo di nuovo a sé, dando inizio ad un nuovo bacio. Ed è come se le parole del riccio diano maggior coraggio a Louis, il quale inizia a sollevare lentamente la felpa azzurra di Harry passando le sua mani al di sotto di essa, sfiorando per la prima volta la pelle bollente di Harry. Il riccio rabbrividisce al tocco di Louis ed è come se una miccia venga innescata sulla sua pelle. Una miccia che gli fa desiderare sempre di più il ragazzo davanti a lui. 

 

Non si conoscono affatto, eppure è come se si desiderassero da sempre. Come se i loro corpi si conoscessero da sempre. 

 

Se ne rendono conto quando le loro mani scivolano leggere e consapevoli l’una sul corpo dell’altro, quando i loro vestiti finiscono sul pavimento in pochi secondo; oppure quando Louis lascia scie di baci infiniti su ogni centimetro della pelle di Harry, facendolo gemere e sospirare come se sapesse quali fossero i punti più sensibili del suo corpo, oppure quando Harry accarezza con le labbra la parte bassa del suo stomaco, raggiungendo il suo inguine, per poi lasciare baci sulla sua erezione e infine prenderla inglobarla completamente, mandando in paradiso Louis. In quel momento, Louis ne è certo: Harry è un angelo. 

 

«Harry», sospira Louis quando il ragazzo riccio riporta il viso all’altezza del suo e ricomincia a baciarlo, senza dolcezza, c’è solo uno scontro di lingue e piccoli morsi lasciati qua e là agli angoli delle loro labbra. «ho voglia di te»

 

«Mh mh», si limita a rispondere annuendo, continuando un percorso immaginario con le sue labbra lungo il suo collo. «sto aspettando questo momento da quando ti ho visto per la prima volta», dice soffiando quelle parole contro la pelle sensibile dell’orecchio di Louis. Non passa molto tempo da quando Harry estrae dal suo portafoglio un preservativo e una bustina di lubrificante; il più piccolo si mette a sedere sul divanetto, lasciando che sia Harry a prepararlo, prima con una, poi due e infine con tre dita e quando pensa di non farcela più, il riccio si allontana leggermente da lui, per sistemarsi sul divano e permettere a Louis di salire a cavalcioni su di lui e dopo qualche secondo, è dentro di lui completamente. Ed è incredibile l'armonia con cui i loro corpi si uniscono, come se fossero perfettamente complementari. Probabilmente quello che stanno facendo è un errore, perché in fondo sono due sconosciuti, e nessuno dei due è mai stato incline ai rapporti occasionali ma sembra tutto così terribilmente giusto che non hanno tempo per pensare ai sensi di colpa. E’ Louis a scandire il ritmo delle spinte di Harry, il quale segue i suoi movimenti senza alcuno sforzo, intento a fissare il modo in cui i capelli di Louis ricadono perfettamente sulla sua fronte, e si perde nella voce sottile di Louis che sospira il suo nome. Il più piccolo continua quella lenta tortura fin quando poco dopo, l’orgasmo non colpisce entrambi e Louis crolla sul petto di Harry, senza fiato. 

 

«Wow», sussurra Louis dopo qualche minuto, sollevando lo sguardo verso gli occhi di Harry e scostando uno dei suoi ricci che, sudato, gli ricadeva sulla fronte. Il riccio non dice una parola, ancora totalmente immerso nell’orgasmo appena ricevuto. «Sei davvero così scosso?», dice Louis accennando una smorfia, e il Louis timido dei loro primi minuti di conoscenza deve essere sparito, e anche Harry deve essersene accorto perché ribalta le loro posizioni, con una smorfia, portando il più piccolo sotto il suo corpo bloccandolo con le sue mani grandi e forti. Cerca di mantenere un’espressione seria ma Louis la nota, quella nota di dolcezza che non abbandona mai i suoi occhi; dopo qualche secondo infatti, Harry sposta la presa dai suoi polsi alle sue mani, intrecciando le loro dita, e unisce le loro labbra. 

 

 

 

«Sai Louis..mi piaci. C’è qualcosa in te che mi fa venire voglia di conoscerti..», sospira Harry, dopo un’ora di baci e stupide battute scambiate su quel divano che non hanno abbandonato per un secondo; riportando lo sguardo negli occhi di Louis. E il più piccolo si perde negli occhi di Harry, dimenticando tutto. Dimenticando che quello davanti a lui è il suo cantante preferito e guardando semplicemente Harry. Il ragazzo con cui ha vissuto le sensazioni più intense della sua intera vita, probabilmente. 

La vita è strana, pensa Louis. Ti pone davanti ad itinerari improbabili, e sta a te decidere se percorrerli o meno. Probabilmente Harry si sarebbe stancato di lui nel giro di un mese, o qualche settimana, o pochi giorni, ma Harry era lì davanti a lui, concretamente, come nessuno dei suoi sogni lo era mai stato e sapeva che non poteva, e non voleva, rifiutarlo. Come poteva rifiutare un viaggio accanto a Harry Styles? In quel momento Louis se ne rende conto, non sarebbe mai potuto tornare alla vita di tutti i giorni e ignorare quello che gli era accaduto. 

 

«Beh, io parto avvantaggiato. So già tutto di te», risponde Louis, ed Harry esplode in un’adorabile risata che fa comparire delle piccole fossette ai lati delle sue guance. E quei piccoli brividi che Louis sente lungo la spina dorsale,  quando Harry poggia per l’ennesima volta le labbra sulle sue, sono l’inizio del loro piccolo viaggio. 

 

 

 

 

Don't you Shiver?

Shiver

Sing it loud and clear

 

 

 

 

Eccomi qui!

Spero che la storiella (perchè in fondo è questo che è) vi sia piaciuta, o quanto meno vi abbia fatto ‘sorridere’. Mi farebbe tanto piacere sapere cosa pensate di questa storia quindi spero in un piccolo commentino ovunque voi vogliate. :)  

Ora, era nata come Flash ieri pomeriggio ma credo sia evidente che io non riesco a scrivere Flash rientrando nei canoni di Efp; per cui è una OS (per il numero di parole) ma sappiate che io la ritengo una Flash perché per me le OS sono ben altre :) 

E niente, mi ha sempre incuriosito scrivere di Louis fan di Harry cantante quindi eccoci qui. 

 

La canzone che menziono è Shiver dei Coldplay, e da anche il titolo alla storia intera. 

 

Inizialmente la storia aveva tutta un’altra trama ma questa mattina hanno pensato bene di leakkare No Control per cui siamo finiti a questo strano incontro tra questi due. Quindi incolpate anche Louis Tomlinson e le due acute doti di scrittura. 

 

Bene, non ho molto altro da aggiungere…torno ad ascoltare Four perché io lo adoro, sinceramente. 

Potete trovarmi qui, su twitter o su ask per commentare la storia, o qualsiasi altra cosa voi vogliate. 

Alla prossima, C. 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: startariot