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Autore: AndreMCPro    07/11/2014    2 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ebbene, un gruppo di ragazzi sta per essere catapultato nel mondo di Minecraft, dove tra mille pericoli, folli scoperte e fantastiche avventure, andranno alla ricerca del portale che li riporterà a casa.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Creeper, Nuovo personaggio, Scheletro, Zombie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
A Journey into a Cubic World

Cap.2 Fare l’Inventario
 
“Minecraft?” Chiese Matt con un’espressione un po’ inebetita. “Quel gioco che hai sul telefono? Ma è assurdo!”
“Lo so, ma se sai che ce l’ho sul telefono dovresti aver capito che non mi sto inventando le cose” Rispose Sam indicando intorno a loro.
“In effetti sembra davvero di stare nel gioco…” Riflettè ad alta voce Josh.
“Sam, che dobbiamo fare ora?” Chiese Clara, affidandosi a chi ne sapeva più di loro.
“Venite” E si avviò verso la foresta, seguito dai tre amici. Appena giunse ai piedi di un albero, diede un pugno sul tronco.
“Ma che stai facendo?” Chiese Matt.
“Guardate e imparate!” E diede altri pugni al legno finchè non si ruppe, diventando un piccolo cubetto che fu come risucchiato dal corpo del ragazzo, per poi riapparire nella sua mano.
“Mmm… ok, e con questo che ce ne facciamo?”
“Semplice: una casa! Quando arriverà la notte apariranno mostri di ogni genere e allora sì che ci servirà un posto sicuro in cui dormire! Perciò…” Puntò il dito sui suoi amici uno dopo l’altro e iniziò a dare ordini: “Matt, cerca del cibo. Josh, cerca della lana. Clara, dammi una mano con la legna”
“Ok” Rispose Clara. Matt e Josh però ebbero qualcosa da aggiungere: “E se ci perdiamo?”
“Non succederà se vi creerete un modo per indicare la strada. Anche togliere blocchi di terra a intervalli regolari va bene. E ora andate, prima che moriamo di fame!”
“Va bene!” Risposero i due contrariati, e iniziarono a vagare per la foresta. Clara e Sam, nel frattempo, iniziarono a raccogliere blocchi di legno. Tuttavia, una mezz’ora dopo, quando Sam ebbe raccolto due stack (uno per mano), si accorse che qualcosa non andava.
“Perché?” Sussurrò guardando un blocco che non era riuscito a raccogliere. E subito gli venne un idea. Ma non aveva gli oggetti pe realizzarla…
“Cosa succede?” Chiese Clara.
“Non riesco a raccogliere altri blocchi…” Rispose pensieroso.
“L’ho notato. Ma… dalla tua espressione non credo sia una cosa normale…”
“Infatti. Però ho un’idea per come risolverla”
“E dov’è il problema allora?”
“Mi manca la pelle”
E in quel momento una mucca cadde da sopra una pianta. C’era qualcosa che non quadrava nemmeno in essa, perché era incredibilmente realistica! Non sembrava una mucca minecraftiana. Ma poco importava.
Subito gettò a terra i suoi blocchi di legno e se ne tenne solo uno in mano. Lo spezzò in quattro parti, che divennero subito blocchi di assi, e li riunì tutti insieme. Posò il Banco da Lavoro a terra e raccolse la legna. E posando gli oggetti sul tavolo, craftò quattro spade di legno e una cassa. Clara lo osservò senza parlare finchè non uccise la mucca, ottenendo da essa 2 Pelle e 3 Manzo Crudo.
“E con quelli cosa dovresti farci?”
“Un Inventario, non è chiaro?”
E mise la cassa al centro del tavolo, con ai lati le 2 Pelli. Ottenne così due piccole casse attaccate a delle cinture, e se ne assicurò subito una ai fianchi. Poi disse a Clara di fare lo stesso con l’altra.
“Il problema è che non possiamo farle anche per Matt e Josh…”
“Non importa, per ora” Rispose lei. “Iniziamo a fare la casa”
“Va bene” Annuì Sam, che raccolse il Banco da lavoro e portò Clara sopra una collinetta vicina, dove abbatterono tutti gli alberi e iniziarono la costruzione.
 
“Uff… proprio noi dovevamo andare ad amazzare gli animali?” Si lamentò Matt, che aveva già 27 Terra ma solo 1 Costoletta di Maiale Cruda.
“Beh, a me non è andata poi così male!” Rispose Josh, che aveva ucciso varie pecore ed aveva 9 Carne di Montone Cruda e 13 blocchi di Lana.
“Spero che almeno questa roba serva a qualcosa…” Disse Matt. E in quel momento una strana creatura emerse da una piccola grotta davanti a loro.
Era verde, alta quanto un uomo e con dei grandi occhi dall’iride rossa e dallo sclera totalmente nero. La bocca era aperta e curvata all’ingiù come se fosse molto triste, o molto arrabbiato. Non aveva braccia mentre era dotato di ben quattro orride zampe da maiale alla base del busto. Il verso che emetteva ricordava il vento che soffia in una foresta. Presi non sapevano nemmeno loro se dalla paura o dall’orrore, fuggirono a gambe levate e tornarono alla spiaggia, dove trovarono solo l’auto abbandonata.
“Fantastico! Ci hanno lasciati qui!” Disse Matt tirando un calcio ad un blocco di terra sporgente, che si ruppe.
“Secondo me Sam voleva solo restare da solo con Clara. Sai bene cosa prova per lei, no?”
“Sì, ma guai a parlarne! Potrebbe ucciderti!” Scherzò Matt, ma una spada di legno lanciata da chissà dove lo trafisse in pieno petto. Gli oggetti del ragazzo caddero a terra e lui svanì nel nulla ancor prima di cadere a terra, per poi svegliarsi come da un brutto sogno sul sedile dell’auto.
“Ma cosa…” Si disse guardandosi le mani. Poi si tastò il petto alla ricerca della ferita e si chiese: “Sono vivo? Com’è possibile?”
La voce di Sam giunse da dove si trovava lui un attimo prima: “Non ci scherzate ragazzi, in questo mondo posso mettere in pratica le mie peggiori minacce in qualunque momento!”
“Allora mi hai amazzato tu!” Sbottò Matt uscendo dalla macchina, ma quando giunse ad un passo dal nerd quello gli puntò al cuore una spada di pietra e disse: “La spada di legno è tutta tua. Ora venite, vi mostro la casa. Ah e indossate questi”
Gettò ai due gli Inventari che aveva craftato con l’aiuto di una simpatica mucca che era capitata per caso nei pressi del “cantiere” e quelli se le misero senza dire una parola. Infine, lo seguirono fino alla casa.
  
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