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Autore: fabi300108    09/11/2014    3 recensioni
Una storia romantica, senza molte pretese se non quella di riscaldare un po'... Un bel gesto da Ron a Hermione...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Molly Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il regalo più bello


 

Con un timido gesto della mano, la giovane sposta la tendina di delicata mussolina bianca per vedere dalla finestra, i verdi prati del giardino che circonda la Tana. Dopo tanti anni, ama la vecchia e traballante casa, costruita a pezzi e bocconi e la considera quasi propria, al pari dei suoi abitanti dai capelli rossi. Il suo cuore è colmo di tenerezza mentre si lascia andare ai ricordi. Aveva solo dodici anni la prima volta che mise piede in quel luogo così umile ma che pure, sapeva tanto di magia. Adesso ne ha quindici di più... Ormai quasi tutto è diverso da allora. La bambina con un nido d'uccello in testa e i dentoni sporgenti non esiste più. Al suo posto vi è una giovane e graziosa donna, non del tutto consapevole della sua delicata bellezza, un anatroccolo diventato a sua insaputa cigno.

Oggi è un giorno speciale per Hermione. Il suo cuore non riesce a sfarfallare e la sua mente non può fare a meno di indugiare nei dettagli lieti del passato. Si liscia il tessuto della sottoveste, il corsetto le stringe i fianchi, al suo collo, ad accentuare lo scollo di esso, brilla una sottile e luminosa collana d'oro bianco con un piccolo pendente di perle e minuscole pietre, regalo di Ron col suo primo stipendio. La ragazza, mentre carezza con la punta delle dita la perla, sorride al ricordo...La porta che si apre interrompe i suoi pensieri...

Ginny e Fleur insieme alla signora Weasley e alla signora Granger entrano nella stanza e subito si affaccendano intorno alla sposa... Fleur le sistema meglio una gardenia tra i folti ricci acconciati come per il ballo del Ceppo, Ginny le sfuma l'ombretto sulla palpebra, la signora Weasley le raddrizza la collana, mentre sua madre, si limita a guardarla, con gli occhi lucidi e il cuore colmo di gioia...

A Hermione non danno fastidio queste attenzioni, non oggi. Non quando finalmente lei e Ron potranno cominciare a vivere insieme.

Gli anni dopo la guerra sono stati strani... Lieti ma frenetici, lui e il suo corso Auror, lei e il praticantato al Ministero per la parità di diritti.

Dei mormorii di protesta e di stizza, oltre che una prorompente agitazione si diffonde tra le donne. George, incaricato di portare l'abito della sposa ancora non si fa vedere e manca meno di un'ora alla funzione. Persino di Bill, mandato mezz'ora prima a cercarlo non si hanno notizie.

Uno scalpiccio nelle scale, il rumore di due paia di scarpe che corrono lungo le solide seppur scricchiolanti scale di legno che portano alla camera del piano superiore dove ora si trova la ragazza. Prima che chiunque abbia il tempo di fare qualcosa, Ron spalanca la porta mentre un trafelato Harry invano tenta ancora di fermarlo.

"Miseriaccia Harry lasciami..."

Strilli e gridolini vengono dalle donne nel momento in cui lo sposo entra nella stanza:

"Fuori di qui Ronald!"

"Mon Dieu...Sciò...Sciò...Via.."

"Ron..."

Solo dalla sposa, celata alla vista di lui dai corpi delle altre, non proviene un gemito, ma gli occhi curiosi di lei cercano di vedere lui, per leggere nel suo viso il motivo di tanta agitazione.

"Devo parlare con Hermione..."

Una tempesta di frasi lo investono:

"Non puoi..."

"Porta male..."

"Avrete tutto il tempo di parlare...Dopo..."

Solo il suo nome, il nome di lui, pronunciato nel tempo di un respiro viene fuori dalle labbra della sposina, mentre lei con un gesto lieve della mano,scosta Ginny per poterlo vedere in viso.

Occhi negli occhi e il tempo si ferma...

"Lasciateci soli qualche momento..."

Quando la porta di chiude dietro le spalle della signora Granger, l'uomo si avvicina a lei, le prende le mani nelle sue, intrecciando le dita con quelle di lei.

"Sei bellissima..."

"Sempre quel tono sorpreso..."

"Non sono sorpreso...Anzi... Merlino, vederti così...Sei davvero..."

La giovane lo prende in giro bonariamente sorridendogli e carezzandogli una guancia.

"Metti in ordine le frasi prima di parlare Ron Weasley"

Le orecchie di lui si arrossano leggermente, ma riesce a estrarre la bacchetta dalla tasca del vestito e fa materializzare sulle sue braccia tese un elegante copri-abito bianco.

"Il tuo vestito..."

"Eccolo, finalmente! Ma non lo doveva prendere George?"

Il giovane è in imbarazzo, ma riesce lo stesso a rispondere anche se a fatica:

"Credo di averlo Confuso...E anche a Bill...Ma non è questo il punto... Aprilo..."

La giovane tira giù la lampo del copriabito e resta strabiliata da quello che vede...Il vestito è il suo, ma non proprio...

Ron dondola sui talloni avanti e indietro cercando le parole giuste...

"Sai, non mi sembrava vero quando tu mi hai detto di sì...Tu sei così... E io... Non sono bravo con le parole, e forse neanche con tutto il resto...Ma ho pensato una cosa...E sono qui..."

La giovane ha gli occhi lucidi, colmi di lacrime di commozione:

"Ron, ma è bellissimo..."

"So che non l'avrei dovuto vedere, però, non potevo farne a meno per quello che volevo fare... Tu sei sempre così moderata, così pacata...Mentre oggi volevo che brillassi, agli occhi di tutti come brilli sempre per i miei."

La giovane si porta le mani alla bocca, felice, estasiata, come poche volte nella sua vita, senza parole.

"Dio mio Ronald..."

L'abito è quello scelto da Hermione,un ampio scollo rotondo, sottili mezze maniche velate, stretto fino ai fianchi, per poi ampliarsi con una bella e lunga gonna in tulle. Ma le idee di Ron sono diventate magie uscite dalle mani abili della sarta. Piccoli fiori di pizzo sono fioriti sul corpetto, identici a quelli veri e ancora colmi di rugiada che ha nei capelli, i semplici bottoncini in tessuto del dietro dell'abito sono diventati piccoli spettacoli di madreperla, e la gonna, è sparsa di centinaia di punti luce che la fanno brillare in ogni dove.

Non bastano gli occhi ad Hermione per ammirare quello splendore. Un bel pò rassicurato per la sua reazione Ron continua...

" Miseriaccia! Stavo quasi dimenticando! Non hai voluto velo, ma io penso che ci voglia un velo per una sposa...E poi se non lo meriti tu.."

L'uomo fa materializzare un bellissimo velo in tulle con il bordo lavorato in pizzo, lungo fino a terra con tanto di strascico... La giovane guarda estasiata i sette metri di velo...Finchè non li nota...Sette cindoli, uno per ogni metro, piccoli e d'argento... Li carezza con la punta delle dita:

"E questi? Cosa sono?"

"Ho pensato che gli anni di Hogwarts sono stati quelli che ci hanno portato dove siamo ora...Insieme...E quindi, ecco, un ciondolo per ogni anno... Una piuma per il primo, come quella che hai fatto levitare quando... Va be' hai capito... Uno specchietto per il secondo, come quello che ti ha salvata la vita dal Basilisco, una piccola giratempo per il terzo. Per il quarto ero un po' dubbioso, ma poi mi è venuto in mente quel vestito meraviglioso che avevi per il Ballo Del Ceppo, anche se, quando penso a quella sera mi si attorciglia lo stomaco...Ecco, quel fiocchetto è del tessuto di quel vestito... Per il quinto c'è una lontra, come il tuo Patronus... L'uccellino è il simbolo di quelli che mi hai scagliato contro al sesto anno quando hai visto me e Lavanda. Per il settimo, quello che non abbiamo iniziato...Il simbolo non riguarda te, ma me... Ho scelto uno spegnino...Come quello che mi ha portato da te..."

La ragazza non riesce a emettere un fiato.

“Quindi oggi,almeno per un giorno...Volevo essere degno di te...”

La ragazza si ridesta con uno splendido sorriso saltandogli al collo, gli prende il viso tra le mani e lo bacia mentre lui la solleva da terra per l'entusiasmo.

“Sciocco, sciocco e stupido! Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te! Tu mi fai sentire protetta, speciale, felice...Tu...Ronald Weasly, sei il meglio che la vita mi puo' offrire... Mi stai offrendo il regalo migliore che mi potresti fare... Te..”

Il ragazzo si contiene dal far scivolare due lacrimoni giù lungo le guance...

“Ci vediamo all'altare...”

Molte ore dopo, tanti sorrisi e qualche lacrima, ormai la sera è calata. La giovane ripone con cura il suo abito. Al suo polso brilla una braccialetto a cui sono attaccati tutti e sette i ciondoli. Una nuova vita inizia per loro.

   
 
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