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Autore: LeMuseInquietanti    24/10/2008    6 recensioni
Perchè Scorpius non aveva di certo tutti i torti.
Era stata a lungo una dannata chimera.
Un animale fantastico che pareva indistruttibile.
Ma era solo un camuffamento che non poteva reggere a lungo.
Lui l'aveva insidiato, aveva scoperto una minuscola crepa.
E piano, come un parassita vi si era infiltrato.
Le parole di Scorpius la ferivano doppiamente.
Perchè certo, diceva cose vere, additandola come falsa.
E secondo, erano parole dette da lui, che l'aveva amata.
Lui che ora lei iniziava ad amare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Confraternita Potter

 

 

 

 

La pioggia non voleva smettere di colare precipitosamente dal cielo. Un buio che andava oltre la pece più cupa ricopriva nel suo manto ogni frammento di realtà, e tutto, i tetti, il fumo grigio dei camini, i rami rachitici degli alberi spogli, tutto spariva, tornando in un indistinguibile insieme da cui forse le cose un tempo si erano originate. Non c’erano più visi da scorgere, ma erano udibili passi lontani, piccoli movimenti il cui suono veniva attenuato dalla neve, che sul terreno, nonostante non fosse visibile, si era stanziata e qualcuno di buon cuore aveva spalato di lato. Faceva freddo, e la pioggia complicava la situazione. Non era molto confortevole starsene per strada a riempirsi le gambe di fanghiglia e i capelli di brina. Presto avrebbe iniziato a grandinare, i chicchi di ghiaccio avrebbero infranto il silenzio e il buio irreali, e si sarebbero riversati per le strade, colpendo dritto in testa una scolaresca variopinta che nelle tenebre tetre della notte si trovava a bighellonare per i corridoi all’aperto del castello.

I professori non avevano previsto il tempaccio, che era apparso all’improvviso con le sue nuvole gravide di lampi e gelo accanendosi su di loro. << mai che piova quando ce n’è bisogno >> aveva sospirato Neville Longbottom, in pena ormai da qualche tempo per le sue piante magiche, che si stavano afflosciando mollemente nella serra, per colpa di qualche parassita o del tempo troppo arido. L’unica sera per cui il giovane professore non aveva pregato per la pioggia a raffica, ecco che questa si era presentata, ed il cielo si era coperto quasi avesse un mantello per schermarsi dai soffi freddi così i ragazzi non avevano potuto cavare un ragno dal buco ed era stato inutile rimanere in piedi tutta la notte.

<< senza contare che le creature magiche soffrono per questi repentini cambi di temperatura >> asserì la professoressa Lovegood, che si era unita da quell’anno allo staff degli insegnanti. Neville osservò Luna, fiorita all’improvviso negli anni della giovinezza avanzata, e constatò quanto assomigliasse ad una bambina anche allora, una bambina sognatrice disposta a credere a qualsiasi stupidaggine pur di poter sorridere a cuor leggero.

<< Luna, adesso dovremmo preoccuparci di riuscire a vedere la configurazione planetaria, i pianeti influenzano il comportamento degli esseri umani quando capita che si dispongano in particolari posizioni l’uno rispetto all’altro. Si pensa che siano messaggi in codice che svelati potrebbero dirci molto sul nostro passato, e sul nostro futuro >>

Qualcuno udiva questi discorsi e sbuffava melanconico.

<< A cosa serve conoscere il passato o il futuro, o il segreto del mondo se non siamo in grado nemmeno di destreggiarci nel nostro presente? >>

James Sirius Potter aveva alzato la voce, quel tantino utile a farsi sentire da mezza scuola, e anche se nessuno poteva sapere bene dove egli fosse, per via del buio torbido, tutti lo applaudirono ridendo. << e pensare che questa volta ero serio >> sussurrò di nuovo, alzando le spalle di fronte ai professori, che dal canto loro conoscevano troppo bene quel ragazzo ormai da sette anni per preoccuparsi minimamente di quanto diceva. James era il capo del Movimento studentesco, che era sorto anche ad Hogwarts per rappresentare gli studenti, e che era precluso a chiunque avesse in qualche modo rapporti armoniosi con il << potere >> come lui chiamava la presidenza e gli organi ad essa subalterni, così quella che doveva essere un’associazione libera e aperta a tutti si era trasformata in una vera e propria confraternita, un club lo avrebbero definito in Francia ai tempi della rivoluzione, ma crescendo il numero di compari del signor Potter, la confraternita aveva assunto tinte goliardiche, ed era necessario per entrare avere la faccia tosta di contraddire i professori e di esasperarli con battute di ogni sorta per << cambiare la scuola pacificamente e modellarla in modo da renderla più vicina alla realtà vera dei suoi studenti >>

Era questo che James amava fare: rappresentare la sua classe, la società in cui si trovava a vivere, e combattere per migliorarla, anche se per farlo aveva modi stravaganti, lo sapevano bene docenti e amici.

<< Potter, sono stanca dei tuoi teatrini, torna nella Sfera Pokè >> replicò qualcuno alle sue spalle con voce alterata per imitare quella della professoressa Sagitta, che ancora si ostinava ad incantare i telescopi tentando di scorgere nella volta i suoi cari pianetini. James si voltò con aria appena stupita e vide sua sorella Lily stretta in un cappotto che la ingigantiva parecchio ed un sorriso che nel buio si perdeva, ma che, lui lo sapeva, sul suo viso non poteva mancare.

<< ah sei tu! Beh, come mai non sei dalla Sagitta a piagnucolare che ti alzi quella T miserabile che ti ha rifilato solo l’altro giorno? Ti piace troppo passare il tempo con quel cretino di Malfoy che nemmeno la scuola ti interessa più? A nostra madre verrà un colpo, tu eri la sua unica figlia con un’intelligenza nella norma… ed ora il cromosoma Potter ha colpito pure te… che ne sarà di noi? Io contavo di dipendere da te, quando in futuro non avrei avuto nessuna porta aperta… sei insensibile, sei cattiva… >> e continuò per un po’ la pantomima, almeno fino a quando Lily ebbe voglia di tentare di rispondergli. Poi la ragazza, alzando imperiosamente un sopracciglio, gli chiuse la bocca trasfigurando i suoi denti in quella che sembrava una cerniera << chiudi il becco, sono grande abbastanza da decidere le mie priorità. Tu non hai capito che sto cercando in tutti i modi di entrare nella famigerata Confraternita Potter? >>

<< siamo al completo >> sussurrò il ragazzo, alzando le spalle.

<< ma se l’altra settimana hai accettato Scorpius! >>

<< non è stata colpa mia. Lui è un infiltrato bello e buono. Tutta colpa di Albus che si ostina a portarselo a spasso nonostante sia uno schifoso Serpeverd… >>

<< Jay, il Movimento degli studenti e al di sopra delle quattro Case >> lo ribeccò acidamente Rose Weasley, apparsa all’improvviso accanto a loro. James la salutò urlando il suo nome a gran voce, mentre Lily non appena la vide arrossì e le accennò un timido << ciao >>. Da lì in poi parve aver perso la parola e non appena vide Albus e Franck Paciock aggirarsi con un gigantesco ombrello in direzione del professore Neville, Lily si allontanò correndo, e per poco non scivolò a terra.

<< cos’ha? >> chiese la cugina, a cui non sfuggivano facilmente certi comportamenti << non le avrò mica fatto qualcosa per causare questa sua fuga strategica? >>

<< uff, meno male che le ragazze hanno il sesto senso! Perché mai Lily può comportarsi come una capra secondo te? Perché si è innamorata! >>

Rose arrossì improvvisamente << come? E di chi? >>

<< beh, dell’unico che non l’amerà mai >>

<< e sentiamo, quale pazzo nella scuola sarebbe disposto a rifiutare Lily, la più bella dopo Victoire nella nostra famiglia? >> si chiese ingenuamente la Corvonero, schivando due bambini del primo che pattinavano sulla neve bagnata senza temere di cadere giù, oltre il parapetto del terrazzo. Dietro di loro correva Hugo, spronandoli a farsi male e scommettendo su chi per primo ci avrebbe rimesso l’osso del collo.

<< l’unico che è pazzo di te, Rose >>  fece con pacata ironia James, e in un attimo Rose da sovrappensiero divenne seria, poi livida, poi rabbiosa. Infine mostrò un’indifferenza che doveva essere solo una maschera << se ti riferisci a un LUI in particolare, beh, Lily se lo prendesse. Non voglio litigare con mia cugina solo per quell’allocco. Io non ho nessun problema con Scorpius o con Lily, sono loro che se li creano. Spero davvero che si mettano insieme, almeno lei sarà felice e non sentirò più parlare di lui >>

<< attenta a quel che dici, a volte le sentenze si avverano e i risultati non sono rosei come noi ci aspettiamo >> l’ammonì James seriamente << sei sicura che la corte di Scorpius non ti sia cara? >>

<< è un bamboccio, e lo sai bene anche tu che lo disprezzi apertamente! >>

<< ma io non sono una ragazza, e chi lo sa cosa vi frulla nella testa! Scommetto che ti innamorerai di Scorpius, non appena lui sarà appena meno sincero nei tuoi confronti. Se fosse un bastardo come me allora sì che lo ameresti! >>

Rose scosse il capo, i bei capelli fluenti le caddero sulle spalle pieni di gocce di pioggia. Aveva le guance arrossate, e James rimase basito vedendola così, all’improvviso << ti assicuro che non sarà così. Anzi, farò in modo io che quei due si fidanzino, sono brava in queste cose. Coppie come Ted e Victoire resistono grazie ai miei consigli! >>

<< ceerto Rosie. Io invece credo che combinerai solo un gran guaio. Comunque qualsiasi cosa per far felice mia sorella e poter sfottere il mio peggior nemico, quindi voglio aiutarti nel riuscirci: il Movimento Studentesco sta organizzando un festino per la sera di Halloween. Qualche alcolico scolato, musica per stare allegri e bottiglie… vuote da far girare per decidere la sorte dei ragazzi che vorranno giocare e sarà semplice farli familiarizzare. Da parte sua Lily già è riuscita ad avvicinarsi a Scorpius come amica, o almeno così mi è parso vedendoli insieme nei corridoi >>

<< bene, ottimo, tanto di guadagnato per me >> esclamò Rose sorridendo sicura << vedrai, tua sorella sarà felice e dovrà ringraziarmi… ed anche io sarò felice… tutti lo saremo, anche Scorpius finalmente avrà qualcuna disposta ad amarlo ed io >> sorrise esultando << me lo leverò di torno dopo anni! >>

<< povero lui! Non è che ti crei tanto disturbo dopotutto! >>

<< certo che me lo crea! Per dimostrarmi che è intelligente mi ruba punti per la coppa rispondendo alle domande dei professori, fa il galante lasciandomi sempre un posto vicino ad Albus e a lui a Pozioni ed Erbologia, mi conserva calda la colazione e il pranzo se faccio ritardo e quando piove si offre di fare la ronda al posto mio e… >>

<< è un principe azzurro, di chiunque tu stia parlando >> apparve con un piccolo Pop Dominique, la sorella di Victoire smistata a Grifondoro. Lei era, con James, la creatrice del Movimento studentesco, era in grado di assalire i professori con frasi a effetto che destabilizzavano gli equilibri della scuola per parecchie settimane. Era una bomba ad orologeria, un’incognita destinata a venir svelata all’improvviso, un’esplosione che avrebbe travolto tutti e tutto nel momento peggiore.

<< un fottutissimo principe azzurro >> replicò Rose scuotendo il capo << io sono una donna moderna, non voglio principi azzurri. >>

<< Beh, vedremo cosa vorrai, dopo la festa >> continuò pedante James e poi, avvolgendosi a Dominique in un abbraccio che le tolse il fiato i due se ne andarono confabulando, lei ridendo come una matta e lui con il viso serio, come segnato da una piccola ruga di tensione.

Rose si chiese se tra quei due non ci fosse qualcosa, d’altronde nel mondo magico questo era normale, poi tornò tra i suoi Corvonero per metterli in riga, la spilla da Prefetto aveva l’effetto di spingerla a comportarsi in maniera rispettosa. In quel mentre vide Scorpius, il viso appena disturbato forse per via dello stuolo di ragazze che lo circondavano fino a soffocarlo e gli occhi persi che cercavano qualcosa, qualcuno.

<< sempre il solito latin lover >> lo ribeccò, andandogli vicino con aria di sfida. Scorpius la fissò con aria grave. Avrebbe voluto replicare, si vedeva che le parole avevano quasi raggiunto la bocca, ma poi le trattenne, non vollero sfuggire, e semplicemente la salutò serio, quasi tetro.

<< James mi ha incaricato di dirti che ci sarà una festa tra una settimana, la sera di Halloween. Beh, puoi portare qualcuno, e Albus non è qualcuno. >> si voltò, attese un attimo, poi si girò verso di lui di nuovo << porta sua sorella però. Lei di certo accetterebbe >>

<< sapevo già tutto, Weasley. E beh, cosa io faccio o non faccio non è qualcosa che ti possa interessare. E per la cronaca, già andrò alla festa con lei. Non ho bisogno di consigli, grazie >>

<< hai mangiato acido Malfoy? bene, buon per te… Ciao! >>

E senza trovare una risposta migliore, la ragazza se ne andò con il viso in fiamme, ed una strana sensazione nel cuore: possibile che Lily se la sapesse cavare da sola, e che lui non opponesse resistenza? Possibile che James avesse ragione, possibile?

<< assolutamente no! >> disse risoluta a se stessa << voi del primo, al diavolo! Mettetevi in fila o vi trasformo in pupazzi di neve! >>

E detto questo si avvicinò alla professoressa Sagitta, che da parte sua aveva soltanto fatto gelare l’intera scolaresca, senza poter vedere quei dannati pianeti disposti chissà come nel cielo. Rose decise di non pensare alla risposta di Scorpius e di concentrarsi solo sulla sua decisione: alla festa lei avrebbe creato la coppia più salda e fantastica del mondo, e non avrebbe sofferto per tale perfezione.

 

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