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Autore: AlyxF1    09/11/2014    7 recensioni
La Grojband troverà un nuovo amico e, forse per la prima volta, Laney potrebbe provare qualcosa non solo per Corey, ma per qualcun'altro. E magari, i suoi sentimenti sono condivisi...vedremo! :) (E chissà come la prenderà Corey...)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Corey Riffin, Kin Kujira, Kon Kujira, Laney Penn
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Quindicesimo capitolo – Incubo contro Realtà: Qual è la peggiore adesso?

Mike era vestito elegante, con una giacca nera presa in prestito dal padre per quell’occasione.
Indossava una camicia di color bianco perla e un papillon rosso sangue. Si era messo in ghingheri apposta per Laney quella sera; solo per lei, nient’altro che per lei.
Era a circa 150 metri dal palco del festival, ed aveva in mano la sua chitarra, nella sua custodia.
Si stava avvicinando il momento per lui di esibirsi al festival, con l’ultima esibizione della serata. Doveva essere il sorpresone della serata, il punto focale del concerto, e soprattutto, per lui una serata da passare da solo con Laney. Tutto questo quella notte non arrivò.
Mike infatti vide tutto. Vide Corey che prese in braccio la rossa, nonché sua ragazza. Vide gli sguardi appassionati tra i due, molto simili a quelli che lui stesso e Laney si scambiavano meno di un mese fa. Vide il bacio.
SOPRATTUTTO, SPECIALMENTE il bacio.
Appena vide la scena, cominciò a sentire freddo. Non il classico freddo invernale, era un freddo che veniva dall’interno, dall’interno del suo corpo, precisamente dal lato sinistro del petto.
Poi cominciò a tremare… e a pregare con tutta la sua volontà. A pregare che tutto ciò che stesse vedendo fosse un incubo, niente di più. Un pizzicotto e tutto si sarebbe smaterializzato.
Allora provò con un pizzico sul braccio. Niente.
Ne provò due più forti sempre sullo stesso braccio. Niente, quel bacio continuava senza sosta.
Se ne diede un terzo sulla guancia, che diventò rossa. Nulla da fare…
Quando Mike si rese conto della situazione, le sue pupille cominciarono a sgorgare lacrime di pura disperazione sul suo viso. Ora voleva davvero tornare al campo di girasoli bruciato, a farsi strappare il cuore dall’amica. Preferiva stare con lei in quella maniera piuttosto. Voleva ANDARSENE!
La sua custodia scivolò dalla sua mano e finì per terra, nell’erba del parco. Nell’altra mano portava il disegno che voleva regalare a Laney quella sera, il disegno fatto nella notte prima…

***30 NOVEMBRE, ORE 7:00, TORONTO***

Mike aveva puntato la sera prima la sveglia alle 7:00, ma alla fine non è servita. Quella notte aveva fatto nuovamente quegli strani incubi, e quindi non aveva minimamente dormito. Aveva passato le ore di sonno avanzate per finire il disegno per Laney.
Perché, quel giorno, sarebbe FINALMENTE TORNATO A PEACEVILLE! Suo padre era riuscito a farsi promuovere e a farsi trasferire nuovamente. Il giorno prima aveva parlato col figlio riferendogli la buona novella, e lui… è uscito di casa ed ha cominciato a correre all’impazzata per tutto il quartiere ad urlare con le braccia al cielo “SI! SI! SI!”
Dopo due giri del quartiere a festeggiare finalmente si era calmato ed era rientrato in casa.
Il giorno dopo sarebbero partiti prestissimo per tornare nella città dove si trovava la Grojband.

Mike, nonostante le pochissime ore di sonno, sembrava pieno di energie. Dopo aver preso un caffè per svegliarsi, andò nella sua camera per vestirsi alla velocità della luce. Voleva partire SUBITO, così svegliò il padre:
-Forza pà, sveglia! Dobbiamo cominciare a prepararci per il viaggio.- disse il castano più giovane al più vecchio, che cominciò a sbattere le palpebre per svegliarsi: -Uff…giorno Mike. Ma… quanto hai dormito ‘stanotte? Chiese il padre vedendo le occhiaie evidenti del figlio, che sembrava sul punto davvero di svenire dal sonno.
-Tranquillo, dormirò durante il viaggio al massimo. Ora bevi il caffè, vestiti e prendi la valigia.- Mike era sempre più euforico, e così, dopo la colazione e il cambio-vestiti del padre, i due membri della famiglia Ghebler cominciarono il loro viaggio in macchina. Destinazione: Peaceville (di nuovo).

Durante il viaggio, si sentiva la felicità non solo di Mike, ma anche di Nicholas: hanno cantato canzoni come It’s My Life o Have a Nice Day, entrambe di Bon Jovi. Durante il viaggio, Mike pensò che quel giorno c’era anche il Festival Musicale “Foglie d’Autunno”, infatti Laney gliel’aveva ricordato proprio ieri tramite videochiamata.
Perciò Mike aveva pronta una sorpresa non solo per Laney, ma per tutti gli abitanti di Peaceville. Così, chiamò gli organizzatori dell’evento e decise di iscriversi anche lui: sarebbe entrato come ultimo cantante della serata, e avrebbe cantato il testo di una canzone d’amore a Laney. Si pregustava già il momento il ragazzo. Povero lui…

Padre e figlio arrivarono in ritardo, a causa del traffico sull’autostrada. Ormai erano le 18:00, e lui si doveva ancora preparare apposta per il grande evento. Ridefinì la canzone, si mise la giacca sotto consiglio del padre e provò a pettinarsi al meglio che poteva. Ora erano le 18:30, doveva assolutamente partire. NON POTEVA FARE TARDI STAVOLTA!
Prese al volo il suo strumento, il disegno che voleva dare a Laney e cominciò a dirigersi verso il parco. Aveva come la sensazione che doveva fare il più presto possibile.
Con in mano il suo strumento, si diresse all’entrata, dove un poliziotto (o un bodyguard qualunque, non sapeva come descriverlo Mike) lo bloccò all’entrata, chiedendogli: -Nome?- -Mike Ghebler, devo fare il mio…uff… concerto…- disse ansimante per la corsa fatta da casa sua al parco.
Il poliziotto gli disse a quel punto che il festival era ormai agli sgoccioli e che erano arrivati al penultimo pezzo della giornata. Mike immaginò che molto probabilmente i penultimi ad esibirsi sarebbero stati Corey e gli altri, così decide di stare per il momento “alla larga” dal palco, aspettando l’occasione ideale per rientrare sulla scena.

Mike entrò nel parco, ed in lontananza vide Corey, solo sul palco, nella sola compagnia della sua chitarra giallo-rossa.
Mike si chiese cosa stava succedendo, poi cominciò a sentire una lenta melodia proprio dal palco; Corey che suonava qualcosa di simile?! Non era da lui…
Il castano cercò di avvicinarsi con cautela, ma a quella distanza non riusciva proprio a sentire cosa stava cantando il blu.
Ormai era ad un centinaio di metri circa, forse un po’ di più. Vide una chioma rossa salire sul palco in tutta fretta, proprio quando la melodia si fermò: era la sua chioma rossa preferita, era Laney! Ma quindi, c’era anche il resto della Grojband…e perché non stavano suonando tutti insieme allora?!
Mike era sempre più confuso, ma quel sentimento si sarebbe trasformato in qualcos’altro di lì a poco. Vide Laney in braccio a Mike e lei che si era aggrappata al suo collo. E poi successe…

***FINITA LA MANIFESTAZIONE…***

Corey e Laney si stavano dirigendo all’uscita avvinghiati tra loro, mentre discutevano sul loro bacio e sul loro momento di fuoco. Ad un certo punto, un organizzatore dell’evento fermò i due piccioncini e anche i fratelli Kujira –Scusate ragazzi, per caso avete visto un altro cantante nei paraggi?- chiese l’organizzatore ai quattro, ma i membri della band scossero la testa. A quel punto il ragazzo fece vedere loro una custodia di una chitarra e la aprì: -Siete sicuri che non sapete di chi sia questa?-  insistette. Laney, osservando quella chitarra, ebbe un brivido che gli percorse tutta la schiena. Era la chitarra di Mike! Ma dove l’aveva trovata quel tizio?! E DOV’ERA MIKE?!
Corey, alzando un sopracciglio, intervenne: -Mmm…si, sembra la chitarra di un nostro amico, o comunque ci assomiglia tanto.- Anche lui l’aveva riconosciuta, e anche i fratelli. Solo Laney faceva finta di essere scettica –Non so ragazzi, a me non sembra quella sua…- e Kin le rispose –Ma come, non la riconosci? E’ la chitarra di Mike.-
A quel punto il ragazzo disse loro che avrebbe cercato questo Mike e, nel caso non l’avesse trovato, chiese anche se potevano informarlo loro. La Grojband acconsentì.
Prima però di lasciarli andare, porse a Laney anche un foglietto –Ah, mi stavo per scordare… il mio collega a trovato anche questo… Questa ti assomiglia non è vero?- l’organizzatore le fece vedere un disegno strappato a metà, dov’era raffigurata lei che guardava verso l’orizzonte, probabilmente verso un tramonto. Era molto curato, e Laney allora capì che si trattava ufficialmente di Mike… e capì anche di averla fatta grossa. Aveva tradito Mike, e se ne stava accorgendo solo in quel momento!
Prese il foglietto e se lo mise in tasca. Poi tornò dai suoi amici, ormai prossimi all’uscita dal parco. Vedendola con una faccia abbastanza pensierosa, Corey mise un braccio sulla spalla dell’amica –Che c’è, pulce? E’ successo qualcosa con quel tipo?- disse sorridente. Si vedeva che era ancora felicissimo per il bacio con la rossa.
Laney a quel punto venne rassicurata dal suo sorriso smagliante e dai suo occhi blu cielo. Sorrise in tutta risposta e gli mentì dicendo che la chitarra non era quella di Mike, infatti l’aveva vista meglio e si accorse di qualche differenza. I tre ragazzi si fidarono della loro bassista e continuarono il loro tragitto verso casa di Corey.
Laney pensò “Ok, se Mike è veramente tornato, domani gli vado a parlare, costi quel che costi!”

Lei non sapeva ancora che non avrebbe più rivisto Mike per un bel po’, nonostante lui fosse a Peaceville.
E quando l’avrebbe rivisto, sarebbe stato del tutto diverso rispetto al loro primo incontro.


-Alyx

Buonasera Illuminati o meno :) Eccovi l’ultimo (si, ultimo) capitolo di questa storia. :)
E vi annuncio ufficialmente il continuo di questa storia. Comincerò a scriverla tra una settimana, quindi tenetevi pronti. Se invece vorreste un nuovo tipo di storia, terminando perciò definitivamente questa, scrivetemelo nelle recensioni :).

Un abbraluto, Alyx

 
   
 
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