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Autore: Glen96    09/11/2014    0 recensioni
Due sorelle, due agenti, una missione!
3 regole da rispettare e 6 ragazzi da arruolare (fa anche rima! hihihi).
Una nuova avventura aspetta gli Avengers e lo SHIELD
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Da quando era partita, per una qualche strana ragione, Elle si sentiva mai come prima. Le sue energie erano al massimo, così come le sue facoltà mentali ed i suoi riflessi. Era come se la vicinanza con sua sorella le succhiassero via le energie, ma ora, rinvigorita dopo lungo tempo, era pronta ad affrontare al meglio la sua nuova missione, mentre Charlie e tutto ciò che la riguardava passava stranamente in secondo piano.
“Il professor Xavier ti sta aspettando” disse Kurt entrando nella camera di Elle non invitato come al solito. “Arrivo subito” fu la risposta immediata.
Elle entrò nell’ufficio del Professore. Era così normale, con la sua libreria ricca di libri, i mobili di robusto legno e l’impeccabile direttore della scuola, da risultare quasi impossibile che quella potesse essere una scuola per mutanti. “Agente XFile, benvenuta. Spero che abbia ricevuto una calda accoglienza e mi scuso personalmente per il poco preavviso che hai ricevuto per presentarti qui. Non abbiamo tempo da perdere, perciò seguimi.” Uscirono dall’ufficio e vagarono per corrdoi simili ad un labirinto, finchè non si trovarono davanti ad una porta blindata con il controllo oculare che li accolse aprendosi con un robotico “Benvenuto professore”.
Entrarono, e davanti a sé Elle vide un corridoioche si interrompeva a metà di una stanza completamente sferica “Questo è Cerebro” spiegò Xavier intuendo gli interrogativi che lka ragazza si poneva. “Questo è un posto molto speciale. Vedi Elle, questo strumento mi permette di mettermi in contatto con ogni essere umano di questo pianeta tramite il mio potere di telepata. Solitamente lo uso per cercare giovani mutanti, controllare il loro stile di vita per vedere se hanno bisogno del nostro intervento e per cercare di anticipare le mosse del nostro nemico. Ma… recentemente ho trovato qualcosa… qualcosa che non mi so spiegare. Ho trovato dei muri, e non sono muri umani. Ma adesso ti mostro meglio quello che intendo.” Disse il professore. Si avvicinarono ad uno strano macchinario dal quale il mutante tirò fuori una specie di casco che si mise in testa. La stanza di venne buia per poi illuminarsi nuovamente di tante lucine rosse e grigie. “Le luci rosse sono i mutanti, mentre quelle grigie sono i normali umani. Ma non è quasta la cosa che ha attirato la mia attenzione. Condividerò con te il mio pensiero.”
Elle perse un attimo il contatto con la realtà. La sua mente venne offuscata da strane figure. Delle luci blu scuro, quasi nere. Erano poche, al massimo una diecina, ma sentì ugualmente un brivido lungo la schiena. Una di queste figure attirò la sua attenzione. Era una specie di umanoide, senza dubbio di sesso femminile, con una pelle grigio bluastra e capelli lunghi pallidi. E poi duo occhi… due occhi rosso cremisi e delle squame che le circondavano il volto. Era un’immagine raccapricciante, ma Elle non potè fare a meno di pensare che quell’essere avesse un’aria in qualche modo familiare. Poi tutto di fece buio, e nell’oscurità si illuminò un triangolo verde contenente una fenice infuocata del medesimo colore.poi la sua mente si rischiarò e tornò padrona dei propri pensieri. “Che cos’era? Chi erano quelle… quelle cose?” chiese Elle dopo un secondo di silenzio. “Credo, mia cara Elle, che questo sia il nostro nuovo nemico. La setta del Risveglio, così era chiamata molti anni fa.”
“La setta del Risveglio? Non ne ho mai sentito parlare. Da dove vengono? E che cosa vogliono? Non può carpire dalle loro menti una qualche informazione?” chiese l’agente un po’ confusa sul motivo per cui si trovava lì. “Umh… temo di non poter fare quello che mi chiedi. Vedi, loro sono una specie aliena molto particolare. Viaggiano nel tempo e nello spazio, agiscono nell’ombra, e dove essi passano, lasciano solo morte e cenere. Ma fra una attacco e l’altro passa sempre molto tempo. Devono riprendere le forze, nutrirsi, soltanto dopo aver fatto ciò possono ricominciare da capo. Tutte le volte esattamente allo stesso modo. Il problema è che quando ti accorgi di loro è già troppo tardi. Speriamo che non sia il nostro caso… spero solo che avremo ancora un po’ di tempo.” Elle lo guardò un po’ perplessa. Com’era possibile che una razza aliena composta da una diecina di individui raccapriccianti stesse cercando di distruggere la terra e che nessuno se ne fosse accorto? Dov’erano? Come agivano? Da dove venivano? E soprattutto, come li avrebbero fermati?

Alla St. James High School era ora di pranzo. Un gruppo di ragazzi chiassosi stavano seduti ad un tavolo a ridere e gridare. Tony Stark era contento di aver trovato dei nuovi amici, una nuova famiglia. Thor era contento di aver potuto abbandonare almeno in parte la sua maschera per poter essere il dio che era. Clint e Natasha si erano trovati, e non avrebbero mai potuto chiedere altro. Bruce Banner aveva trovato qualcuno che lo sostenesse e lo incoraggiasse riguardo la sua verde ira. Steve finalmente aveva ricostruito il suo passato, e ora poteva voltar pagina e vivere il suo presente. E poi c’era Charlie. Nessuno era più contento di lei. La missione affidatale da Nick Fury non poteva andare meglio. I ragazzi erano diventati buoni amici. C’era voluto un po’ di tempo prima che ognuno di loro si capacitasse della verità e del proprio ruolo nello SHIELD, ma poi ogni tassello era andato a posto, avevano imparato cose nuove, venivano incoraggiati e spronati a fare sempre meglio e presto sarebbero stati pronti ad agire per lo SHIELD. Tutto stava andando meravigliosamente. Ed era per questo che bisognava passare alla fase due del VERO piano, della vera missione per cui lei era stata mandata in quel liceo. “Ragazzi! Ragazzi, datemi retta per un secondo, e poi potrete tornare ad abbuffarvi come in una taverna! Ho una buona notizia per voi. Per oggi avete il pomeriggio libero, quindi uscite, divertitevi, respirate un po’ di aria fresca e godetevela. Da domani vi massacrerò. Uomo avvisato mezzo salvato.” Disse Charlie ai suoi compagni. Quel pomeriggio lei aveva una certa ricetta da preparare. Un bel beverone energizzante. Era proprio quel che ci voleva. Malgrado i ragazzi fossero tutti così entusiasti per la situazione, nell’ultimo periodo avevano perso un po’ di vitalità, anche se in una dose minima, erano spompati, mancanti di energia, distratti. Tutto ciò però in maniera veramente impercettibile. Il tavolo gridò di gioia per poi finire tutti quanti di pranzare e andare ognuno per la sua strada.
Fuori da scuola Charlotte trovò Steve che la aspettava appoggiata alla sua mercedes metallizzata. Lei gli si fermò accanto e lo guardò in modo interrogativo. “Soldato, ti ricordi che ti ho dato il pomeriggio libero, vero?” disse lei sorridendo gentilmente. “Si, lo ricordo chiaramente. È per questo che pensavo che magari potremmo fare qualcosa insieme.” Disse lui arrossendo lievemente. “Non c’è una qualche cheerleader bisognosa di compagnia… magari della tua compagnia, in questa scuola, Steve?” chiese lei guardandolo di sottecchi. Lui sbuffò “Sarebbe un no?” chiese mettendosi sulla difensiva. “No, mi chiedevo se mi stessi chiedendo un appuntamento” rispose lei facendogli l’occhiolino. Lui arrossì nuovamente. Lui era un ragazzo di altri tempi, e le ragazze di quel secolo erano tutte così difficili. “Direi proprio di sì, Agente Smith.” Rispose sospirando. Lei gli diede una gomitata “Shhhh! Non sventolare certi appellativi ai quattro venti. E comunque risposta sbagliata Rogers! Io non esco con i miei colleghi…” “Ma con Thor l’hai fatto!” esclamò lui un po’ irritato, un po’ deluso e un po umiliato “…Non con quelli che mi piacciono..” rispose lei sorridendo. Charlie salì in auto e Steve non potè fare a meno di sorridere imbarazzato “Salta su Rogers! Ti accompagno a casa!” rispose lei dal finestrino abbassato. Steve salì e lei partì verso la direzione opposta alla casa di lui. “Dove andiamo?” chiese “A casa tua, ma ho fame, quindi facciamo un tappa a riempirci lo stomaco, e poi ti riporto a casa… per la strada lunga.” Rispose la ragazza sorridendo mentre guardava la strada davanti a sé. “Mi stai rapendo?” Charlie lo guardò per una frazione di secondo.poi le si dipinse un sorriso misto tra il malizioso e quello dello Stregatto “Oh si!”. Per un attimo il ragazzo si sentì inquieto. Ma poi la sensazione sparì, sostituita completamente da felicità.
 
Su una nave grande, più che grande, una città, qualcuno osserva. Osserva la terra, in particolare osserva due agenti dello SHIELD. “Cara Elle… come agiamo noi ti chiedi? Noi usiamo le persone e creiamo in loro illusioni di sentimenti. Ecco come agiamo. Nascosti nell’ombra ed efficaci come una lama… dietro di noi, solo cenere resta. Perché come una fenice, noi dalla cenere risorgiamo. Siamo la Setta del Risveglio!”
Elle si destò dal suo sogno con la testa piena di risate crudeli e acute. Si sentì rabbrividire ed il freddo la invase. Cos’era quello? Solo un sogno o qualcosa d’altro? Quando però al mattino si risvegliò dopo una note agitata non trovò più traccia di un ricordo riguardante quella visione inquietante.

Mi scuso nuovamente per la lunga pausa che mi sono presa per scrivere questo capitolo. Lo so che è corto, ma mi sembrava che ci fossero già molte informazioni e mnon volevo creare troppa confusione. fatemi sapere che cosa ne pensate, se avete voglia, e spero che questo nuovo capitolo vi piaccia.
   
 
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