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Autore: COMETIPARE    09/11/2014    4 recensioni
Sotto i suoi passi scricchiolava la ghiaia .
Un passo , due passi , tre passi.
Sasuke Uchiha percorreva senza fretta il sentiero che l'avrebbe portato all'entrata di Konoha , si godeva il tempo mite di inizio primavera , mentre tutto attorno a lui era statico , immobile , pacifico.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Sotto i suoi passi scricchiolava la ghiaia .
Un passo , due passi , tre passi.
Sasuke Uchiha percorreva senza fretta il sentiero che l'avrebbe portato all'entrata di Konoha , si godeva il tempo mite di inizio primavera , mentre tutto attorno a lui era statico , immobile , pacifico.
Il cielo era di un azzurro purissimo , macchiato soltanto da poche nuvole candide che sembravano incastonate in quella vastità , immobili e silenziose erano anche le foglie verdi dei numerosissimi alberi che abbracciavano Konoha .
Sasuke era ormai in prossimità delle porte del suo villaggio natale e con i suoi passi rumorosi sembrava l'unico elemento di rottura di quella calma placida.
Sembrava impossibile credere che sedici anni prima ci fosse stata la terza guerra ninja , che avesse portato così tanto rumore e distruzione , in questo mondo , ora , così calmo.
Tutto allora era diverso , Sasuke stesso lo era , sedici anni prima pensava che non ci potesse essere nient'altro oltre il dolore , come se avesse costantemente un kunai infilzato nel corpo , e tutte le sue sensazioni fossero rivolte a quella parte lacerante,urlante .Ora quel kunai gli era stato tolto , disinfettato , curato e anche se esisteva ancora la cicatrice , e ogni tanto sentisse il pizzicare della sua presenza , riusciva a deconcentrarsi da esso e godere , ad esempio , dell'azzurro del cielo e del verde delle foglie .
Era tutto cambiato così tanto da sedici anni prima , allora le case si erano trasformate in macerie polverose , ora erano state ricostruite e affianco ad esse erano sorti alti grattacieli , testimoni dello sviluppo tecnologico che aveva travolto in poco tempo il mondo ninja.
Naruto era diventato Hokage , in seguito all'abdicazione di Kakashi , era stato voluto dalla gente di Konoha , avevano gridato a gran voce il suo nome acclamando l'eroe che aveva salvato il villaggio della foglia da Madara e Kaguya.
Sasuke represse un leggero sorriso al pensiero , che uomo responsabile e benvoluto era diventato quella testa quadra , nessuno prima si sarebbe sognato di affidare tal incarico al baka.
Aggrottò le sopracciglia , invece , al ricordo di quel folle momento in cui aveva dichiarato di voler essere lui , un Hokage . Come prima voleva essere il distruttore di Konoha , e poi un rivoluzionario e poi ancora il nemico comune di tutti i paesi ninja al fine di mantenere la pace!
Quanto era entrato dentro nelle carni quel kunai ,  si era sentito confuso , come avvolto in un mare di nebbia che lo accecava e lo sbandava non facendoli vedere alcuna via d'uscita .
C'era voluto la perdita di un braccio e tante botte con Naruto  per capire che era ormai alla stregua di una belva senza alcuna razionalità e che doveva accettare l'aiuto che gli altri gli volevano offrire.
Prima però aveva deciso di allontanarsi un altra volta , aveva visitato molti luoghi , aveva letto , osservato , ascoltato , aveva pensato tanto a sé ma aveva anche cercato di guardarsi intorno per vedere il mondo e la sua gente , i loro dolori e le loro felicità; aveva cercato di trasformare il proprio dolore in una cicatrice e quando si era accorto di osservare con troppa insistenza l'azzurro del cielo e il verde delle foglie e di avvertire un nuovo dolore , più malinconico , più dolce che sapeva tanto di bisogno , bisogno di sentire la risata di un amico e  l'abbraccio di un amica , era tornato e questa volta per restare, da Naruto e Sakura , per Naruto e Sakura  .
Konoha non sarebbe più stata la sua casa , ancora ora dopo sedici anni provava disgusto per quel villaggio ma sopratutto veniva ancora attaccato da fitte di tristezza a ripassare in quei campi dove si era allenato con Itachi , in quel ponte dove suo padre gli aveva insegnato il katon e nel giardino dell'accademia dove sua madre ogni tanto lo aspettava per tornare al loro quartiere insieme .
Se Naruto non fosse diventato Hokage e Sakura il principale ninja medico della foglia , e dunque se le loro figure non fossero state così fondamentali al villaggio , lui probabilmente  non sarebbe ritornato e avrebbe continuato a vagabondare e a scappare .
Ma aveva deciso di riaccettare l'amore nella sua vita e così si era fatto cieco e sordo per sopportare tutto , sapeva che nonostante Itachi fosse ormai riconosciuto come eroe e che la storia della strage fosse studiata  all'accademia , per lui , Sasuke , giravano ancora malelingue e spesso gli venivano lanciati sguardi malevoli per strada ; veniva ancora considerato come un traditore assassino , un miracolato che era scampato alla prigione grazie alle sue amicizie ai piani alti .Per quanto gli riguardava erano tutti degli ipocriti ai quali non doveva dimostrare nulla , questo fino a quando  non nacque sua figlia :Sarada .
Quel giorno , come poche volte era accaduto prima , credette che niente di brutto fosse successo , che la cicatrice non esistesse , si sentì completamente in pace , come se fosse sospeso in un limbo in cui veniva avviluppato da un eterna , immensa sconfinata sensazione di amore e gratitudine ; era stato un attimo , il momento in cui la vide , che valse per tutto il resto della sua vita , era bellissima , un Uchiha dalla testa ai piedi , con i cappelli e gli occhi nerissimi e un caratterino vispo e intelligente .
Seppe che l'avrebbe amata in modo assolutamente irrazionale , com'era suo tipico , e allora non riuscì più  ad essere sordo e cieco , si accorse che l'etichetta che gli era stata imposta venne estesa anche alla figlia , divenne “la figlia del traditore” , “la bambina che assomiglia così spudoratamente a Sasuke , l'assassino”.
Non poteva assolutamente permetterlo , così aveva deciso di mettersi al servizio del villaggio , per dimostrare questa volta da che parte stava. Era diventato una sorta di difensore della foglia , viaggiava spesso e a lungo nei diversi villaggi ninja , partecipava alle riunioni degli altri kage , conosceva e raccoglieva informazioni delle politiche altrui da portare al villaggio o che potessero essergli utili per scoprire organizzazioni clandestine che potessero essere pericolose , così che non si ricreassero nuove associazioni come l'Akatuski  o che folli simili a Orochimaru . Garantiva insomma l'ordine ai confini di Konoha , e così quella placida pace che regnava al villaggio , a volte pensava , era anche merito suo.
Continuando a camminare guardo il villaggio che sovrastava su di lui , con la sua montagna dei kage , le colorate cassette tradizionali e i grigi grattacieli , in disparte , quasi come se fosse una frazione del villaggio , poteva scorgere il luogo in cui visse per molti anni .
Il quartiere Uchiha esisteva ancora , nessuno aveva proposto piani di restaurazione ed era restato  decadente e vuoto , ma resisteva con il suo alone di muta imponenza tutt'ora ; quando lui e Sakura qualche anno prima si erano accorti che sarebbero diventati genitori avevano comprato una casetta al centro del villaggio , lei si era rifiutata di andare a vivere nella vecchia villa della famiglia di Sasuke , non voleva che sua figlia crescesse in un posto che era stato creato per allontanare gli Uchiha dal resto del villaggio e che fu  teatro di un genocidio tanto orribile , e non voleva che suo marito fosse esposto ulteriormente a ricordi del suo tragico passato.
Tuttavia  capitavano giornate , all'insaputa di tutti , in cui Sasuke prima di tornare a casa dai suoi viaggi , passasse nel ghetto che era stato il suo quartiere ,  e lì rimaneva ore ad osservare la villa dove era cresciuto , a volte entrava dentro e vagava nelle camere che erano state dei suoi genitori e di Itachi , in cui tutto era rimasto uguale e si lasciava trasportare dai ricordi che quelle mura gli urlavano , si sentiva sopraffatto e allora capiva , e ringraziava tra sé Sakura .
Una volta superate le porte del villaggio prese un passo più sostenuto , dando una rapida occhiata alla panchina in cui abbandonò sua moglie quando avevano sedici anni.
Allora non pensava all'amore , alle ragazze ne a niente del genere , tutto il suo essere era rivolto a Itachi e alla sua vendetta , sapeva che avrebbe ripristinato il suo clan ma non si poneva il problema del come e del quando; successivamente anche peggio se anche gli fosse passato per la mente un pensiero simile avrebbe pensato che probabilmente sarebbe morto e il clan Uchiha con lui . Il problema arrivò una volta tornato in pianta stabile a Konoha , in cui i suoi ormoni , precedentemente assopiti , si erano decisi a risvegliarsi prepotentemente tutti insieme; Sasuke sapeva che Sakura era migliorata molto da quanto era una petulante ragazzina , era diventata più forte , più matura e sicura di sé , era consapevole di essergli grato per essere sempre stata dalla sua parte e che ormai era diventata una persona a lui cara , tuttavia non aveva mai notato quanto belli fossero i suoi occhi , quanto fosse carina con il suo caschetto rosa , quanto fosse bella quando sorrideva e di come il suo corpo era decisamente fiorito!
Furono tempi davvero imbarazzanti , desiderava che lei lo abbracciasse più spesso e più a lungo , peccato che fosse appena diventata una donna che aveva accettato il fatto che non gli importava più
di venir ricambiata da lui ma voleva solo assicurarsi del suo benessere e aveva preso un atteggiamento fastidiosamente normale nei suoi confronti .
Questo non comportò soltanto il fatto che iniziò ad essere sgridato anche lui , oltre a Naruto , nei momenti in cui i due si punzecchiavano , ma che lei aveva iniziato a stargli molto meno intorno .
Così si era fatto coraggio e aveva iniziato ad imporre la sua presenza , sperando che Sakura si accorgesse di questo suo nuovo bisogno . Si faceva trovare all'uscita dell'ospedale alla fine dei suoi turni , diceva frasi sconclusionate che le facessero intendere di seguirlo , e infilandosi le mani nei pantaloni iniziava a camminare guardando dritto di fronte a sé cadendo in un invalicabile mutismo fatto di paranoie e imbarazzo.
Sakura riusciva sempre a capire Sasuke , o  in alternativa aveva sempre avuto una fervida immaginazione romantica , e perciò riusciva , nell'invidiabile intento , di capire che quelle camminate silenziose erano un imbranato tentativo del suo compagni di squadra di passare del tempo con lei , e se ne gioiva segretamente ; andò avanti così per alcune settimane finchè in una fatidica serata di metà Ottobre i due si ritrovarono quasi senza accorgersene nel luogo più tragico della coppia , Sasuke trovandosi di fronte agli occhi la famosa panchina con Sakura affianco , in un contesto così diverso , non riuscì a non sogghignare , lui così composto e freddo , trovando il tutto stupidamente ironico. Sakura credette che niente poteva essere peggio di questo , fuori di sé si sentì impossessata da una forza sovrumana e all' urlo di SHANAAAROOO assestò uno dei suoi mitici pugni all'ultimo degli Uchiha. Questo ruppe il ghiaccio più di tutte le camminate e le chiacchiere , unilaterali , esistenti al mondo ; da quel momento iniziarono fiumi di parole mai dette , baci insicuri e poi sempre più profondi e infine la scoperta di avere un enorme voglia l'uno dell'altra.
Sasuke continuo il suo percorso aggrottando le sopracciglia tsk sua moglie , l'essere in assoluto più melodrammatico del mondo!
Incurante del fatto che essa aveva un valido concorrente , iniziò a camminare sempre più velocemente una volta al centro di Konoha , un forte odore di ramen e lo investì , così come le urla infantili di una voce familiare , sbirciando tra le tende di Ichiraku scorse il piccolo Bolt che , tutto suo padre , si agitava senza sosta , affianco a lui Hinata cercava di calmarlo mentre Himawari ridacchiava tra un boccone e l'altro di ramane , rischiando di strozzarsi .
Sasuke rivolse il suo sguardo verso il faccione di pietra del suo amico e penso che li avrebbe ritrovati tutti quanti a cena , come succedeva ogni volta che tornava al villaggio, questo per sfortuna delle sue povere orecchie , per quanto Sakura potesse essere chiassosa nulla poteva battere la famiglia Uzumaki con l'eccezione della povera Hinata a cui sarebbe dovuto essere costruito un monumento in onore della sua pazienza , l'avrebbe proposto al consiglio!
Finalmente arrivò alla porta di casa sua , l'aprì e si trascinò all'ingresso dove si tolse i sandali , avvertendo tutta la stanchezza del suo viaggio . Senza annunciarsi cercò il resto della sua famiglia  per la casa e non trovandole in alcun luogo fecce scorrere il fusuma che dava al cortile , sostò li qualche attimo osservando Sakura che sedeva sul la veranda mentre chiacchierava vivacemente e si accarezzava pigramente il pancione, che dall'ultima volta che l'aveva vista era cresciuto notevolmente , affianco a lei Sarada l'ascoltava con un espressione non tanto contenta , probabilmente era stata interrotta dalla parlantina della madre mentre faceva i compiti .
Sorrise tra sé, quando vide gli occhi della figlia spostarsi dalla madre a lui e ingrandirsi sempre di più pieni di gioia ,la sentì urlare e poi si ritrovò a terra con il sedere dolorante e la sua bambina sopra di sé che lo abbracciava ; Sarada in realtà era molto composta e riservata da quanto aveva notato quando era in presenza  dei figli di Naruto e di altri coetanei , tuttavia aveva ereditato l'irruenza della madre quando si trattava di lui .
Ancora stordito Sasuke sentì altre due braccia che lo avvolsero e vide Sakura ridacchiare felice nel mentre che contribuiva al renderlo un salame legato.
Ormai braccato e inerme al glorioso e leggendario Uchiha non restò che sbuffare e far sapere a entrambe quanto fossero dannatamente fastidiose!
La cicatrice pulsava sempre meno , e Sasuke dentro di se , nonostante tutto si sentiva sereno , godeva di quei momenti e della consapevolezza che ad ogni suo viaggio sarebbe corrisposto un ritorno , e così i suoi cari ad aspettarlo che finalmente gli avevano fatto tornare la sensazione di essere a casa.
 
 
 
 
Non ho mai scritto alcun racconto prima d'ora , tuttavia qualche giorno fa è finito Naruto ed essendo un manga che con i suoi personaggi mi ha accompagnato per tanto tempo ho voluto scrivere qualcosa per sfogare i miei pensieri e come mi piace vedere le cose riguardo il suo finale , senza alcuna pretesa e sperando solo di ricevere qualche opinione.
Grazie a tutti in ogni caso , spero che non vi faccia troppo schifo
  
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