Ciao. Sono Caterina Hope Zangra. Ho avuto un infanzia difficile, tortementata dall'oscuritá e senza via d'uscita. Mio padre mi picchiava. Mia madre si drogava. Ma oggi, alla veneranda età di 14 anni, ho smesso di tagliarmi. Ho cambiato le mie abitudini, cominciando il liceo linguistico ed ho incontrato il bullo della scuola. Harry Edward Corda. L'ho conosciuto nei corridoi. Mi ha guardata con i suoi profondi occhi marroni e il suo naso di dimensione superiore alla distanza di plutone dal sole.Mi sono persa in quei vortici marroni. Ogni volta che lanciava qualcuno contro gli armadietti la mia figa smarrugiata si bagnava. Si portava le ragazze nei cessi, le violentava prendendole dai capelli, e ogni razza violentata era come un onore uscire dal bagno insieme a lui. La mia fica affranta era ormai al limite. avevo bisogno del suo bisteccone. Era li. con la sua giacca in pelle e con i suoi lunghi capelli da sembrare donna se visto da dietro. Ogni dì, era sempre davanti al cancello a fumare. E proprio quel giorno..mi toccò il braccio, facendomi girare verso di lui. La mia fica stava creando un bacino d'acqua che manco i grandi laghi. Lo guardai per qualche istante. Lui li notò e si avvicinò dicendomi 'oh ma allora sei una ragazza' Gli dissi con voce tremolante "Ma..ma ..certo che sono una ragazza!" Mi guardò perplesso e chiese se avessi il pene. "N-NO!" Arrossii. Mi tolse una ciocca di capelli davanti al viso, mi guardò...e disse.. "Porcoddio che roito, ma i tuoi da quale buco di culo t'han pescato?" Io ci rimasi di merda. Scappai. Lui continuava a guardarmi, mi sentivo i suoi occhi addosso. Mi girai. "HAI UN PEZZO DI CARTA IGIENICA ATTACCATA AR CULO" mi urlò. .. "PORCODDIO!" dissi fra me e me. Imbarazzatissima la strappai e corsi nel luogo appartato più vicino. "Porcoddio è piatta ma ha un culo che cristo della madonna.." disse ai suoi amici. I suoi amici erano: Inge, Valenter, Paz e Nico Quel pomeriggio andai dalle mie amiche, a prendermi una tazza di thè e raccontare l'accaduto. Andammo a casa di Erika, perchè era equidistante dalla scuola, data la simmetria perfetta della posizione geografica. Entrando, era tutto perfettamente ordinato e simmetrico. Erika salpò sul suo cavallo bianco e scese le scale su di esso, con tanti piccoli uccellini che le svolazzavano intorno. "Gradisci una tazza di thè e dei biscotti?" mi disse pacatamente. "No fra bella zia saliamo" Entrando nella sua camera profumata di rose trovai Giusy che si faceva una pera in un angolino, Melania che trombava violentemente con Luna e Salvatore che flammava con Tommaso su discorsi di league of legends. Urlai "FIGLI DI PUTTANA HO INCONTRATO CORDA, MI HA DATO DEL ROITO PERÓ HA DETTO CHE HO UN BEL CULO" Calò il silenzio. Ma un unica frase, lo ruppe. "Tanto ti friendzonerà comunque" disse Melania. Ci rimasi di merda. La verità fece male. Scappai in lacrime a casa mia. Arrivata a casa attraversai il piccolo giardino e salii le scale dell appartamento fino ad arrivare alla mia porta, trovando mio padre davanti la porta, era arrabbiato, e coi pantaloni abbassati. Stava cagando ed era pronto a farmela ingoiare. Cercai di scappare, ma lui mi afferrò il braccio e mi guardò negli occhi. "Puttana sei di nuovo andata da quella drogata di Giusy?!EH AMMETTILO PUTTANELLA SEI ANDATA A DROGARTI CON QUELLA" "Papà io-" Non mi diede il tempo di spiegare, che mi buttò a terra chiudendosi la porta alle spalle e sedendosi sulla mia faccia. Iniziò a cagare. Oh se cagò. Non dimentichero mai il sapore amaro delle sue feci dentro la mia bocca. Ma all'improvviso si senti un rumore che fece sbalzare sia me che mio padre, il campanello, mio padre andó ad aprire e rimasi sconvolta era...