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Autore: SusanTheGentle    10/11/2014    13 recensioni
Lui fece una mezza risata, ma senza allegria.
«Buffo pensare a me come a una persona normale»
«Ma tu sei una persona normale, Ben»

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Nell'inverno 2013, Claire Riccardi si trasferisce negli Stati Uniti d'America, più precisamente nello Utah, nella città di Ogden, decisa a dare una svolta alla sua vita. E proprio quello stesso inverno, in quella stessa città, Ben Barnes si sta preparando a girare il suo prossimo film. Il destino, o semplicemente il caso, fa sì che i due si conoscano. Ed è in questo scenario che i loro mondi si scontrano. Entrambi con una dolorosa storia sentimentale alle spalle, si trovano, si comprendono. Le loro vite così diverse si intrecciano e, inevitabilmente, l'amicizia lascia spazio a un sentimento più profondo.
Ma possono due persone tanto dissimili vivere una relazione in totale libertà? Possono, se le cicatrici bruciano ancora e hanno tanta paura di amare di nuovo?
La storia può sembrare sempre la stessa: la cameriera e l'attore. Forse, all'inizio può sembrare così, ma questa è una storia di sentimenti, di vita e d'amore. Soprattutto d'amore.
E' la storia di Ben e Claire.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ''A Place For Us''
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9. Tutto come prima
Forse…
 

«Con te sto bene. Mi piace venire a trovarti ogni giorno e parlare. Stare con te, semplicemente. Sto imparando a conoscerti e mi piace come sei»
Le parole gli erano uscite di bocca prima che potesse pensarle. Non poteva rimangiarsele, però poteva chiarire che tra loro non cambiava nulla.
Inizialmente, Ben non avrebbe voluto che le cose prendessero quella piega ma, in fondo, l’amicizia con Claire poteva anche tramutarsi in qualcosa di appena un po’ più speciale senza per forza trasformarsi in chissà quale grande amore. Poteva essere solamente una bellissima distrazione, qualcosa di prezioso semplicemente perché vissuto.
Insomma, succeda quel che succeda, si era detto.
E magari non sarebbe successo proprio nulla…
Frequentarsi non era innamorarsi. Andava bene.
«Ti ho messa a disagio, ora» le disse, notando il rossore sul suo viso. «Non volevo»
«Non me l’aspettavo» confessò Claire, raddrizzando le spalle, tirando un respiro. «Anche tu mi piaci, Ben. Tanto»
Lui sorrise. «Non faccio finta di non saperlo»
«Già…»
Sì, lei non aveva proprio nascosto la sua adorazione per lui e, doveva dirlo, si era accorta di non essergli proprio indifferente.
Anche se dal piacersi e l’andare oltre – almeno per quel che la riguardava – la strada non era così breve.
Quello poteva essere l’inizio di qualcosa come poteva non esserlo. Tutto ciò che Claire desiderava, in quel momento, era avere Ben vicino. Solo questo, almeno per ora.
Nessuno poteva sapere ciò che sarebbe accaduto di lì a tre giorni, una settimana, un mese, e per quanta paura lei avesse, voleva guardare avanti. Voleva levarsi di dosso quella sensazione di insicurezza, di inadeguatezza, per tornare a essere la Claire di una volta.
Guardare avanti significava vivere esperienze nuove, conoscere persone nuove, provare cose nuove.
Ben era la prima di queste.
Per scacciare l’imbarazzo, lei tirò un altro respiro.
Ok, e ora cosa doveva dire?
«Lo sai? Sei riuscito a dirmi quello che avrei voluto dirti io già da un po’ di tempo»
«Potevi farlo»
Lei scosse il capo. «Mi vergognavo troppo»
«Perché?»
«Non lo so. Forse perché pensavo di risultare un stupida ai tuoi occhi se ti avessi detto che mi piacevi»
Lui le sorrise. «Te l’ho detto: l’avevo capito»
«Da molto?»
Ben fece finta di riflettere. «Vediamo…dal primo giorno, direi»
Claire abbassò la testa, vergognosa.
«Tra noi non cambia niente, comunque» aggiunse lui, sentendo il bisogno di fare quella precisazione.
Lei rialzò il capo, rimanendo in silenzio per un attimo.
«Sì, lo so» disse poi con un sorriso leggero. «Lo so, Ben: tu non vuoi nulla di complicato, ma nemmeno io. Vorrei solo poterti vedere il più spesso possibile, per quanto il tuo lavoro te lo permetta»
«Ami non è un tipo così rigido, ci da molta libertà»
Claire fece un’espressione perplessa. «Ami sarebbe…»
«La regista del film»
«Oh…»
«Non ho regole ferree da seguire, a parte arrivare puntuale sul set e lavorare bene. Per cui, credo che mi avrai sempre intorno»
Sempre…
«Dovrei essere io a dirlo!» esclamò Claire, facendolo sorridere. «La fan sono io! Se tu inizi a stalkerarmi non ci ricavi nulla»
«E tu che ci ricavi?»
Claire strinse gli occhi e fece una faccia buffa. «Potrei farti una foto imbarazzante e venderla a qualche rivis…Ah!»
Ben la colpì con un cuscino, strappandole una vera risata e poi una smorfia di dolore.
«Ahia, la mano!»
Ben mollò il cuscino. «Oddio, scusami! Me n’ero scordato!»
Eccoli di nuovo a scherzare, quasi a far finta che nulla fosse successo.
Era un buon modo per non mostrare come si sentivano davvero, ma dietro l’ironia era ben chiaro l’imbarazzo.
Claire pensava che il tempo dei batticuore fosse lontano ormai, una cosa che non avrebbe più provato una volta cresciuta, ma evidentemente non era così.
Non poteva farci nulla: adorava quel ragazzo e non si sarebbe persa nulla, pur mantenendo la testa sulle spalle – cosa praticamente impossibile per una sognatrice come lei – senza fantasticherie assurde, prendendo le distanze dal pericolo ‘innamoramento’.
Perché il pericolo c’era, lo sapeva, doveva solo stare attenta a non farsi coinvolgere troppo.
Né lei né Ben pretendevano nulla. Avrebbero continuato a vedersi, si sarebbero conosciuti meglio, lei avrebbe potuto dedicargli qualche attenzione in più e lui l’avrebbe invitata ancora fuori.
Tutto qui.
Normalissimo.
Peccato solo che, quella sera, lei se ne andò a dormire con le farfalle che ballavano la break-dance nel suo stomaco a un ritmo scatenato, con sulle labbra un sorriso scemo che più scemo non si poteva. E il mattino dopo, quando scese al locale (non poteva ancora muovere la mano ma ci andò perché vi avrebbe trovato Ben) la sua testa gongolava una nenia insistente che faceva così:
Io piaccio a Ben,
io piaccio a Ben,
io piaccio a Ben.
Si stupì seriamente che, nel dare il buongiorno ai clienti, non lo facesse rispondendo ‘io piaccio a Ben’.
Sono completamente partita…
Non va bene, non va assolutamente bene!
Non appena lui vacò la soglia della caffetteria, le farfalle si diedero di nuovo alla danza.
Ben aveva qualcosa che l’attirava inesorabilmente.
«Hello, baby» le disse quando la vide.
Baby…che pronunciato da lui suonava ‘beibi’, con quell’accento inglese che lei adorava…
Ossignore onnipotente!!!!!!!!!!
Controllo, Claire!
«Non dovresti tenerla a riposo?» chiese Ben poco dopo, indicando con un gesto del capo la mano fasciata di lei.
«Non sto lavorando, infatti»
«Allora perché porti quel vassoio in mano?»
«Sto solo sistemando i croissant»
Ben le lanciò un’occhiata da sopra la tazza di cappuccino.
«Questo riesco a farlo» protestò Claire.
«Quando togli i punti?»
«Dopodomani»
«Di già?»
«Sì, non era così grave»
Dovevano alzare un poco la voce per sentirsi: c’era veramente tanta gente quel mattino, all’All the Perks.
«Claire, verresti un secondo?» la chiamò Lory.
«Sì!»
Lei fece per muoversi ma Ben la fermò. «Io devo andare, ti saluto»
«Ok. Ci vediamo stasera?»
«Sì, oggi non scappo». Lui sorrise teneramente a quella domanda, posta con un tono che tradiva la preoccupazione. «Ti trovo qui o a casa?»
«Qui». Claire allungò il viso per dargli un bacio sulla guancia. «Ciao, e buon lavoro»
 
 
 
***
 
 
 
Per Ben, fu veramente un’ottima giornata.
Riuscì a concentrassi molto meglio del giorno precedente ora che aveva fatto chiarezza nei propri pensieri.
Si era ripromesso di non farsi incantare da due occhi dolci e un sorriso. Aveva imparato la lezione nel peggiore dei modi, non ci sarebbe cascato di nuovo. Una volta poteva bastare.
Però…come faceva a rinunciare a quello sguardo e a quel sorriso?
Che lui ricordasse, non gli era mai capitato niente di simile; forse perché, fino ad allora, la sua vita era stata così confusionaria che, anche volendo, non avrebbe potuto concedersi una relazione di questo genere: una cosa del tutto normale, lontano dai riflettori e dagli obiettivi dei fotografi, i quali, per quanto lui si sforzasse, riuscivano sempre a carpire qualcosa.
Alcune volte, gli veniva da pensare che i paparazzi si appendessero agli alberi attendendo il momento propizio per colpire…
Poteva anche essere…
E, a proposito di giornalisti e paparazzi...quel giorno, sul set erano presenti anche tre o quattro fotografi, intenti a scattare foto ai backstage e agli attori.
Lui e Katherine posarono insieme per un paio di fotografie .
Quando terminarono, lei lo fissò insistentemente per alcuni secondi.
«Che c’è?» fece Ben.
«Hai di nuovo quella bella espressione»
«Piantala…»
«Hai rivisto la tua amica»
«Sì»
«E allora?»
Ben le lanciò un’occhiata in tralice. «Cosa?»
«Che è successo?»
«Niente»
«Come niente?»
«Niente» ripeté lui.
Katherine alzò gli occhi al cielo. «Tirarti fuori un aneddoto della tua vita privata è come aprire un’ostrica con le pinzette per le sopracciglia»
«Eh???»
Katherine agitò una mano. «Su, prendi la chitarra, che dobbiamo girare la scena sotto il portico»
Ben la seguì. Un assistente gli passò lo strumento, mentre la regista dava le ultime direttive ai cameramen.
«Avevate litigato, no?» disse Katherine, sedendosi sulle scale del porticato.
Ben, si posò la chitarra sulle gambe, posizionando le dita sulle corde. «Mai detta una cosa simile»
«Oh, andiamo! Eri un musone ieri...non lo sei mai»
«Non avevamo litigato, abbiamo avuto solo….un’incomprensione»
«E…?»
«Lo sai che sei un’impicciona?»
«Dài, voglio saperlo! La tua nuova storia mi sta appassionando, non so perché. O forse lo so: mi ricorda il modo in cui ho conosciuto mio marito»
Katherine fece un sorriso enorme.
Ben sbatté le palpebre e la fissò a bocca semi aperta. «Ma sei normale?»
Lei fece una smorfia. «Mmm…»
«Non ho nessuna storia, sei fuori strada»
«Datti tempo qualche settimana…»
Ben alzò gli occhi al cielo. Poco dopo, vi fu il primo ciack. La scena sotto il portico era quella che tutti preferivano: i due protagonisti dovevano cantare una canzone molto bella, in un’atmosfera decisamente romantica.
La ripeterono un paio di volte, ma la regista fu molto soddisfatta di come uscì già alla prima.
«Ne facciamo un’altra ancora. Comunque, Ben, ottimo lavoro»
«Grazie, Ami…»
«Se le canti questa canzone, cadrà ai tuoi piedi in due secondi» sussurrò una voce.
Lui sbatté la mano sulla chitarra, producendo un suono stonato.
«Katherine, la finisci?!»
 
 
 
***
 
 
 
«E quella da dove sbuca?» chiese una stupitissima Claire quella sera, quando Ben si presentò al locale con una chitarra in spalla.
«Non ti avevo detto che suonavo la chitarra, in questo film?»
Ben si accomodò sulla poltroncina che occupava di solito, facendo scorrere le dita sulle corde.
Oltre a lui, c’erano un altro paio di persone all’All the Perks, clienti abituali: un uomo in giacca e cravatta con un computer portatile, e una signora seduta al banco che chiacchierava allegramente con Lory.
«Vi da fastidio se provo qualche accordo?» chiese Ben, educatamente.
Gli altri due dissero di no e lui tornò a voltarsi verso Claire, che gli sedeva accanto.
«Questa è la chitarra che uso per esercitarmi. Quando sono sul set ne uso un’altra»
«Hai imparato a suonarla per questo film?»
«Già» fece Ben, senza tradire una punta d’orgoglio. «Tu sai suonare qualche strumento?»
Claire fece cenno di no. «Strimpellavo una vecchia chitarra quando ero piccola. Purtroppo si è rotta e non mi ha dato il tempo d’imparare nulla. Mi sarebbe piaciuto suonare il pianoforte, ma non ho mai potuto prendere lezioni»
«Come mai?»
«I miei genitori non potevano permetterselo. Ma prima o poi lo farò»
«Brava. Non è mai troppo tardi»
«Oh, lo so» Claire si sistemò meglio sulla poltrona. «Fammi sentire qualcosa, vuoi?»
«Certo! L’ho portata per questo»
Lei si appoggiò al bracciolo con un gomito, il viso poggiato alla mano.
Lui iniziò a suonare.
Ben era bravissimo. Ma c’era qualcosa che non sapeva fare, quell’uomo meraviglioso?
«Posso farti sentire una canzone in anteprima»
Il volto di lei s’illuminò. «Oh sì, mi piacerebbe molto!»
La sua voce giunse senza che potesse prepararsi ad ascoltarla.
Ricordava fin troppo bene la prima volta che lo aveva sentito cantare, ed era praticamente morta…
Ora lo era, senza il praticamente.
La voce di Ben, chiara e morbida, le fece schizzare il cuore in alto, dalle parti della gola, bloccandole quasi il respiro.
Lei studiò il suo viso in ogni suo particolare, come non l’avesse mai visto prima.
Ben teneva gli occhi chiusi in un atto di concentrazione. Quando li riaprì, il suo sguardo incontrò subito quello di Claire, che lo guardava seria, incantata.
E lei, che in quel momento era distante anni luce dal resto del mondo, si diede della stupida perché sapeva che sul suo viso si leggeva un’infinita emozione che non avrebbe voluto mostrare.
«Che bravo!» applaudì la signora al bancone.
Ben si volse verso di lei e sorride, ringraziando. Poi si girò nuovamente verso Claire.
«Ti è piaciuta?»
«Me lo chiedi?»
Ben sorrise. La guardò un attimo e poi alzò una mano, passandole l’indice sulla punta del naso.
«Ti ho sconvolto?»
Lei riprese il controllo di sé stessa grazie al brivido che quel piccolo gesto le provocò.
«Più o meno»
«Ma la canzone ti è piaciuta?»
«Sì, da morire. Sei eccezionale»
Stavolta fu lui a mostrarsi leggermente imbarazzato. «La ringrazio, signorina. Ha qualche richiesta per la prossima canzone?»
«Sì. Mi canti Love Never Dies
Ben sfoderò un sorriso raggiante. «Più che volentieri»

 
 
 
 
 
Buonasera cari lettori!
Vi è piaciuto il capitolo? A me non convince, ma che ve lo dico a fare?? xD. Non succede questo granché, lo so: la situazione non è poi molto cambiata, è vero. Forse pensavate che si mettessero insieme o che ci fosse un bacio, ma devo confessarvi che, sia per l’uno che per l’altro, ci vuole ancora un po’. Intanto, posso annunciarvi che la prossima volta ci saranno nuove reciproche confessioni…
 
Ringraziamenti:
 
Per le seguite:
AmeliaRose, Cecimolli, ChibiRoby, Fra_STSF, Halfblood_Slytherin, HarryPotter11, jess chan, JLullaby, Nadie, nuria elena, Queen_Leslie, Shadowfax, soffsnix, SweetSmile WikiJoe, _joy, _likeacannonball_, _LoveNeverDies_
 
Per le ricordate:
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Per le preferite:
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Per le recensioni dello scorso capitolo:
AmeliaRose, Cecimolli, _Fedra_, Fra_STSF, Nadie, Shadowfax, _joy
 
Gli aggiornamenti di Two Worlds Collide li trovate sulle mie pagine fb Susan TheGentle Clara e Chronicles of Queen.
Un bacio grande a tutti e grazie di cuore!!!
Susan♥
   
 
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