Puntare la bacchetta.
Il cuore che batte a mille.
L’odio che si riversa dal cuore sino agli occhi.
Mostrare decisione e spavalderia.
Uccidere per non essere uccisi.
Per poi accorgersi che qualcosa non va.
E riconoscere quegli occhi dietro quella maschera.
Mentre la battaglia sfuma e nella mente solo il vuoto.
E il cuore che si ferma.
Perde un battito.
E un altro ancora.
E il cappuccio che cade e la maschera che scivola.
E vederla ancora una volta li davanti.
Diversa ma allo stesso modo troppo simile alla ragazza di un tempo.
Rivedersi bambine, poi adolescenti, ad Hogwarts.
Ricordare l’amicizia di un tempo.
Le risate, i pomeriggi passati a parlare.
I sogni e le speranze.
L’affetto reciproco.
Poi una risata. E la consapevolezza della follia.
E piangere. Perché sai che non la ucciderai.
E l’alternativa e morire.
Perché tu hai ancora qualcosa di umano dentro.
Mentre lei di umano non ha più niente…