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Autore: Madtora    10/11/2014    1 recensioni
Dopo anni che non scrivevo mi si è affacciato nella mente questo breve racconto di due ragazze che, giocando tra di loro, scoprono l'opera d'arte migliore del mondo: l'eros
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Bondage
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un semplice foulard di seta. non serve altro. mi basta solo quello per fermarti i polsi alla testiera del letto, e chiuderti gli occhi. e lasciarti qualche minuto così, bellissima nella tua nudità.  mia. ti vergogni della cosa, e vedo le tue gambe che cercano di accavallarsi per cercare di nascondere alla mia vista le tue labbra. povera illusa, quando fai così mi fai quasi tenerezza. affondo le unghie nelle tue cosce per tirarle su e far scivolare le mie gambe sotto le tue e obbligarti a tenerle spalancate.  fai una smorfia di disappunto,  che però si trasforma in gemito quando con le unghie ti sfioro il collo. gattina reattiva. con una lentezza che solitamente non mi appartiene esploro il tuo corpo solo con la leggera pressione delle unghie. fronte..labbra..collo..orecchie...collo, visto quanto ti piace... clavicola...ma gattina, ricorda che ho due mani: se mi inarchi la schiena il gioco continua. . cerchi di muovere  bacino  contro il mio, ma mi sposto abilmente per lasciarti soffrire,  e mentre le tue labbra stanno per formulare una qualsiasi parola di protesta affondo i denti nell'interno coscia. questo ti è piaciuto.  lo ha sentito anche il vicino. la lingua percorre il segno lasciato dai denti mentre le unghie continuano a torturarti. ormai hai il corpo disseminato da linee rosa da quanto ho insistito.  lasciami disegnare il piacere sulla tua carne mentre l'orecchio mi si riempie del tuo ansimare intervallato da gemiti. le gambe che prima volevi tenere serrate ora sono spalancate verso di me, il fiore aperto ricoperto di nettare che scivola lento su di te, aumentando la tortura, aumentando il piacere.  mi alzo e scendo dal letto. faccio intenzionalmente rumore per vedere te che ti muovi verso di me, che mi supplichi di continuare,  di toccarti, di baciarti. di leccarti. solo quando me lo chiedi passo la punta della lingua sul collo e un fremito ti percorre l'intero corpo. mi sa che qualcuna è venuta. e osservando quanto coli oserei dire anche bene. 
"chissà se anche domani mattina il vicino mi farà i complimenti vedendomi uscire di casa" penso tra me e me mentre la lingua si ciba del tuo nettare..
   
 
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