Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: ANormalGirl    10/11/2014    2 recensioni
Lei è una ragazza comune, introversa e chiusa in se stessa. Preferisce un paio di Converse ad un paio di tacchi. L'amore per lei non ha forma, non ha colore; lei l'amore non lo ha mai provato sulla sua pelle e crede che mai lo proverà ma lei non sa. Lei non sa che nella sua vita sta per arrivare un ragazzo che scioglierà il ghiaccio su quel cuore, che le farà scoprire chi è veramente e che la farà innamorare, ma per davvero.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Oltrepassiamo il grande portone di legno e finalmente raggiungiamo l'aula di economia. 
<< Non so se riesco >> mi dice fermandosi a pochi passi dalla porta. Dai vetri posti affianco ad essa riesco a scorgere la figura longilinea di Doris che sta scrivendo alla lavagna.
<< Si che riesci. Tu sei Jamie Campbell Bower. Sei quello che ha battuto Gibs. Sei quello che alla fine mi ha fatto sua. Tu ce la puoi fare >> dico dandogli un bacio sulla guancia.
Jamie chiude gli occhi e inspira profondamente. Quando ritorno a vedere i suoi splendidi occhi azzurri gli sorrido dolcemente e poi, afferrandogli le braccia, lo faccio girare su se stesso posizionandolo di fronte alla porta.
La spinge e curvo nelle spalle entra all'interno dell'aula. Mi nascondo furtiva dietro alla grande vetrata dove le tapparelle grigie impediscono di fermi scoprire. Tra i listelli riesco a vedere Jamie fermasi a pochi metri da sua madre. Doris, non appena avverte la sua presenza, posa il gesso e si volta.
Non posso sentire ciò che si stanno dicendo ma posso vedere i suoi occhi brillare. Sul viso della signora Hill compare un grosso e smagliante sorriso. Si avvicina lentamente a Bower che nel frattempo sta fermo con le braccia lungo i fianchi.
Doris, con gli occhi lucidi, si lascia andare abbracciando Jamie mentre lui, dopo alcuni secondi di freddezza, si abbandona ai suoi sentimenti stringendola forte a sé.
Sorrido a quella visione di pura dolcezza ma il suono assordante del mio cellulare rovina tutta la magia.
Esco dall'edificio a passo pesante e mi appoggio ad una di quelle enormi colonne di marmo che compongono il porticato.
<< Pronto? >> esclamo
<< Skye >> la voce dall'altra parte è  un po' incerta ed io mi blocco con il cuore a mille.
<< Papà? >> domando sorpresa.
<< Ciao tesoro, come stai? >> chiede con tono imbarazzato.
<< Bene, tu? >> replico senza realmente capire cosa sta accadendo. Perchè mai mio padre mi dovrebbe chiamare?
<< Sono contento >> commenta. Fa una breve pausa nella quale riconosco la voce di madre in sottofondo.
" Allora ti muovi?! " sento dirle.
<< Skye, volevo chiederti scusa. Lo so che per telefono non è una gran cosa, ma avevo bisogno di dirtelo. Tesoro tu sei tutto per me. Ti voglio bene un bene dell'anima  >>
A quelle parole il mio cuore si blocca. Mio padre, il padre più orgoglioso del mondo, mi sta chiedendo scusa.
<< Mi perdoni? Lo so che sono stato un cattivo padre. Ma io voglio solo il meglio per te >> continua con la voce spezzata.
<< Papà io... >> mi fermo, chiudo gli occhi e prendo fiato. Quando vorrei che Bower fosse qui accanto a me.
<< Papà sai che lo farò. Sai che ti perdonerò. Sono pur sempre tua figlia, io ti voglio bene ma tu devi promettermi di lasciarmi vivere come voglio io >> rispondo sicura di me.
Dall'altra parte sento mio padre sospirare.
<< Ma certo. L'importante è che torniamo ad essere padre e figlia >> continua.
<< Lo saremo papà >> sorrido mentre gli occhi si riempiono di lacrime.
<< Allora ci sentiamo okay? Ti voglio bene e scusami ancora >> mi dice un'ultima volta prima di riattaccare.
Infilo il telefono nella borsa e mi passo una mano tra i capelli. 
Perchè proprio ora mi chiede di perdonarlo? Che è successo in queste settimane per farlo cambiare così tanto?
In lontananza scorgo Martha per cui, come un fulmine, mi precipito all'interno dell'edificio per evitarla. Ci manca solo di sentire una delle sue strane teorie sugli alieni.
Percorro il lungo corridoio perennemente affollato di studenti e quando sono quasi arrivata all'aula di economia noto Bower appoggiato alla parete. Si guarda attorno con fare da 'fighetto'. 
Beh, in fin dei conti è davvero bello. La giacca di pelle, la maglia grigia aderente, i jeans neri strappati e i capelli biondi che cadono sul viso lo rendono estremamente sexy.
<< Ehi! Bad boy! >> esclamo quando ormai sono a pochi metri da lui. 
Jamie si volta verso di me e mi sorride.
<< Ma dove cazzo eri finita? >> mi domanda allargando le braccia. Sollevo un sopracciglio e porto le braccia al petto.
<< Come scusa? Dove cazzo è la tua finezza? >> esclamo.
Lui sorride divertito.
<< Invece tu sei Mrs Finezza >> ride portandomi un braccio attorno al collo.
<< Passo troppo tempo con te >> replico scuotendo il capo.
<< Secondo me non ne passiamo abbastanza >> mi dice incamminandosi verso l'uscita.
<< Com'è andata con tua mamma? >> chiedo un po' timorosa.
<< A dire il vero è andata bene. È stato abbastanza traumatizzante però non so, è come se ora mi sentissi un altro >> mi spiega.
<< Che vuoi dire? >> 
<< Lei mi ha detto che mi vuole bene. Mi ha spiegato che ha fatto quello che ha fatto per amore. Non solo per l'amore verso il suo nuovo compagno ma anche per me e Sam. Non voleva vederci soffrire >> fa una pausa e sogghigna beffardo.
<< Il che è divertente perchè ci ha fatto del male lo stesso >> scuote il capo abbassando lo sguardo.
Il sole opaco ci illumina il viso mentre camminiamo per il campus.
<< In qualunque caso ve lo avrebbe fatto >> faccio spallucce.
<< Credo di si >> sospira. Mi fermo e lo guardo dritto negli occhi.
<< Dai Jamie, ora hai capito che ama te e Sam. Tutto il resto non conta più okay? Lo so, è difficile, ma vedrai che con il tempo andrà meglio >>  mi sollevo sulle punte e gli rubo un bacio. Bower mi sorride ed io ricambio.
<< Forza, le valige non si fanno da sole! >>
Camminando mano nella mano ci dirigiamo al dormitorio e ci fermo solo quando davanti a noi compare quella massiccia porta. 
<< E' un dormitorio solo femminile Bower >> dico osservandolo. Jamie fa spallucce.
<< Quindi? >> 
<< Quindi zuccone tu non puoi entrare >> rispondo acida indicando l'esplicito cartello di divieto affisso alla porta.
<< Scherzi?! >> esclama allibito. Scossi il capo sbuffando.
<< Non farti beccare da qualche vigilantes Bower perchè se lo fai ti uccido >> lo minaccio aprendo la porta.
<< Che t'importa? Stai lasciando l'Università >> continua seguendomi su per le scale.
<< Ma sei intelligente oggi eh? Jamie svegliati! Se ti beccano mi espellono ed io non sto mollando l 'università, la proseguo semplicemente online! >> tuono perdendo le staffe.
Un paio di ragazze ci passano accanto squadrandoci da testa a piedi.
<< Se la smettessi di sbraitare come una cogliona magari eviteremo di attirare l'attenzione >> mi dice con fare da sapientino. Volto l'angolo e tre ragazze che, poco prima parlavano, si bloccano guardandoci.
<< Se magari chiudessi quella bocca eviteresti di far sentire la tua voce da uomo >> sorrido acida.
Mancano pochi metri a camera mia. Percorriamo il lungo corridoio e improvvisamente Jenna McQueen sbuca da camera sua in accappatoio. Caccia un urlo mentre cerca in  tutti i modi di coprirsi le gambe nascondendosi dietro ad uno scaffale. Gira per il campus con indosso uno misero pezzo di stoffa che spaccia per un vestito e si nasconde perchè in accappatoio?!
<< Non puoi portarlo qua dentro! >> urla agitandosi.
<< Calmati, mi deve aiutare con le valigie >> esclamo sbuffando sconvolta.
<< Lo sai che succede se lo trovano? >> continua lei.
<< Si si >>
Afferro la mano a Bower e lo trascino via raggiungendo finalmente la porta della mia stanza.
Non faccio in tempo a bussare che essa si apre e compare Martha mentre io sbianco.
<< Come facevi a sapere che...>> 
<< Ho sentito Jenna urlare >> m'interrompe facendoci entrare.
<< Che camera...schifosa >> commenta Jamie gettandosi a peso morto sul mio ormai ex letto.
<< Grazie >> replica Martha entusiasta. Bower mi guarda perplesso ed io, che sto infilando le ultime cose nella valigia, faccio spallucce.
<< Allora, sei anche tu di Londra? >> domanda lei a Jamie.
<< Si >> annuisce lui.
<< Sei punk? >> sento domandarle. 
<< A me piacciono moltissimo >> continua.
<< No no. È tutta apparenza. Adoro la musica classica >> mente Jamie ed io scoppio a ridere.
<< Che ti prende? >> chiede Martha perplessa.
<< Nulla, nulla >> chiudo la zip del trolley e la poso a terra.
<< Bene, possiamo andare >> Jamie scatta in piedi. Si sistema i pantaloni e dopo essersi passato una mano tra i capelli sorride alla mia compagna di stanza.
<< È stato un piacere. Andiamo Skye! >> Bower afferra la mia valigia e si incammina verso la porta.
<< Allora alla prossima. Stammi bene >> dico a Martha.
<< Anche tu Skye >> mi abbraccia e, non appena mi allontano mi tira una leggera sberletta sul sedere. Jamie, che ha assistito alla scena dalla porta, trattiene le risate ed io facendo finta di niente esco chiudendo la porta alle mie spalle.
<< Non dire una parola >> ringhio. Jamie, che a stento riesce a essere serio, annuisce.
Velocemente usciamo dal dormitorio e mentre ci avviamo al cancello d'ingresso notiamo una donna che cammina nella nostra direzione.
<< Pensavo foste già partiti >> esclama Dorris dolcemente.
<< Skye doveva recuperare l'ultimo bagaglio >> spiega Jamie.
<< Allora buon ritorno a casa ragazzi >> sorride teneramente. Rivolgo lo sguardo a Jamie e lui fa lo stesso con me.
<< Non fartela scappare >> sento dire da sua madre. 
<< Non ho intenzione di farlo >> posa il suo braccio attorno al mio collo e mi stringe a sè.
<< Skye, spero di vederti presto >> mi dice cortesemente dandomi due baci sulla guancia.
<< Altrettanto signora Hill >> sorrido educatamente.
<< Tesoro >> abbraccia Jamie che ricambia anche se un po' freddamente ma è pur sempre meglio di niente.
Dopo esserci salutati, mano nella mano come una vera coppia, ci dirigiamo verso la stazione che dista qualche minuti dal campus.
<< Così ascolti la musica classica. E dimmi: qual'è il tuo brano preferito? >> gli domando sarcastica.
<< Ti detesto Skye >> ride.
<< No coraggio sentiamo: Beethoven? Mozart? No anzi, Bach! >> continuo divertita.
<< Skye... >> commenta con tono cantilenante.
<< Ti facevo più da Nirvana, Black Veil Brides >> 
<< Finiscila >> esclama ridendo ed io lo seguo.
Senza nemmeno accorgercene arriviamo alla stazione e come all'andata ci fermiamo a fissare il tabellone delle partenze e degli arrivi.
<< Mancano 10 minuti. È meglio andare sul binario >> mi dice Jamie, io annuisco e senza lasciargli la mano lo seguo.
<< Lo sai che ti amo? >> mi dice dandomi un bacio sul capo. Il treno frena davanti a noi ed io, poco prima di salire rivolgo lo sguardo a lui.
<< Sai che ti amo anche io? Anche se ascolti la musica classica >> rido scivolando via da lui e salendo sul treno.
<< Cazzo! Non vale io ho la tua fottuta valigia! >> lo sento esclamare.
Prendiamo posto e questa volta mi siedo io accanto la finestrino. Per metà viaggio nessuno dei due fiata poi, quando mancano pochi chilometri alla stazione di Waterloo Jamie decide di rompere il silenzio.
<< Skye ricordi quando poco fa ho detto che "secondo me non passiamo abbastanza tempo insieme"? >> domanda
<< Certo >> annuisco.
<< Ecco...insomma, Jeremy mi ha detto che a breve si trasferirà nel tuo appartamento con Jessica visto che Paris è andata a vivere dal suo Eric >> lo ascolto attentamente non capendo a cosa stia pensando.
<< Non credo che a te piacerebbe vivere sotto il loro stesso tetto. Soprattutto perchè camera tua combacia con quella di Jessica e sappiamo tutti che non esauriscono mai le forze e... >> 
<< Jamie! >> rido chiudo gli occhi. 
<< In poche parole: ti piacerebbe trasferirti da me? >> 
A quelle parole rimango a bocca aperta. Sgrano gli occhi e appoggio la testa al finestrino.
<< O mio dio...Jamie >> farfuglio. Cerco di formulare una frase di senso compiuto ma è difficile.
<< Se non vuoi capisco. Insomma non ci consociamo da così tanto tempo e poi siamo giovani, tu hai solo diciott'anni e hai tutte le ragioni di questo mondo per dire... >>
<< Si >> lo interrompo. Jamie mi guarda stornando appena il capo e l'espressione perplessa lascia spazio ad una piena di gioia. Senza aggiungere altro si avvicina, posa le sue labbra delicatamente sulle mie ed inizia a riempirmi di baci.
<< Bower tu mi hai stravolto la vita, letteralmente >> commento ridendo.
<< Vale anche per me >> mi sorride per poi riprendere a baciarmi.


*Spazio autrice*
Buona sera a tutti!
Volevo dirvi che questo, purtroppo, è il penultimo capitolo.
Ebbene sì, ancora uno e la storia di Skye e Jamie sarà conclusa.
Io,come ho già detto le volte precedenti, sto già scrivendo una FF su Alex Pettyfer...non so se pubblicarla oppure no. Sono molto indecisa!
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia. Fatemi sapere quello che pensate.
Grazie mille :)
  
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