STORIA DI UNA NOTTE
 
-Dai, non ho voglia di uscire!- esclamai contrariata.
-Devi! È il tuo compleanno, non puoi restare a casa a giocare ai videogiochi!- mi urlò uno dalle mie migliori amiche.
-Esatto! Fanny ha ragione!- esclamò l’altra mia migliore amica, Mery.
-Mi avete convinto! Ma domani mi lascerete in pace!-
-Promesso!- gridarono all’unisono.
-Ora dobbiamo decidere cosa devi indossare- mi disse Mery con un ghigno malefico.
-Jeans e maglietta!- esclamai convinta.
-No no…assolutamente no…-disse Fanny con tono pericoloso.
-Ho paura, anzi  mi  fate paura!!- urlai.
Dopo vari e svariati cambi d’abiti sentii urlare:
-Trovato!-
-Cosa?? Ma siete pazze o cosa? Non metterò mai quella roba!-
-Se se…invece devi…- disse Mery, che poi rise con malvagità.
-No vi prego…-implorai.
Fanny mi guardò e disse:- Ti daremo qualcosa in cambio.-
-Cosa?- risposi incuriosita.
-Mmh…cosa vuoi?- mi chiese sorridendo.
-Cornetto e cappuccino tutte le mattine per un mese.- risposi.
-Ci sto!- urlò Mery. Fanny annuì.
Entrai in bagno e incominciai a lavarmi e vestirmi. Dopo dieci minuti uscii dal bagno. Vidi Mery che indossava un abito color salmone. La gonna si fermava appena sopra il ginocchio e in mezzo aveva una cintura nera intonata alle scarpe. Mery era una ragazza di  diciotto anni, alta e magra, con i capelli neri e molto lunghi. Poi notai Fanny, anche lei  indossava un vestito. Era nero senza spalline con il corpetto in pizzo, era tutto nero come le scarpe. Lei era bassina, ma molto magra. Aveva i capelli rossi e gli occhi più chiari dei miei. Aveva diciassette anni, proprio come me.
Poi mi girai verso lo specchio e mi guardai, non ero male. Indossavo un top nero e un paio di jeans neri, era tutto molto aderente. Io odio le cose aderenti. Ma devo ammetterlo mi valorizzavano molto. Infine avevo un paio di scarpe rosse! Io sono sempre stata diversa dalle mie amiche. Ho sempre portato i capelli molto corti e neri, come i miei occhi. Più alta di Fanny, ma un po’ più bassa di Mery.
-Raseia…-disse Mery- …sei stupenda!-
Arrossii a quelle parole.
-Ha ragione- aggiunse Fanny- dovresti vestirti più spesso così-
-Assolutamente no! Domani si torna alle mie amate taglie enormi- sorrisi.
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Mi portarono a cena e poi mi convinsero ad andare in un pub, dove c’era musica di sottofondo e dove si beveva, di solito si andava per fare nuove “amicizie”.
-Non ho voglia di conoscere nessuno!- dissi.
-Hai diciassette anni! Devi conoscere!- mi disse Mery.
-Dai Raseia! È una sera!-mi disse Fanny.
-Vi odio!- esclamai.
Entrammo nel pub. C’era molta gente. Molti ragazzi, di tutti i tipi e le età. Rimasi sbigottita e dissi:- Voglio andarmene!-
-No, ormai siamo qui. Ora flirta!-
-No, no e no.-
-Si!- continua a ribattere Fanny.
Feci un sguardo assassino…le altre erano quasi spaventate dal mio sguardo.
-Andiamo al bar?- suggerii, ma quando mi voltai vidi che Mery stava flirtando con un tizio alto e dai capelli rossi. Aveva gli occhi da schizzato e degli strani occhiali in testa.
Mentre Fanny era con un altro tizio dai capelli neri, con la faccia da chirurgo..
Rimasi sola. Andai al bar e ordinai un cocktail poco alcolico. Quella sera si avvicinarono molti ragazzi, ma nessuno mi si filava.
-Raseia- mi sentii chiamare- io e Fanny andiamo a fare un giro con questi tizi…-me li presentò, quello dai capelli rossi era Kidd, l’altro Law.
Annuii…ero felice per loro. Ora ero veramente sola, finalmente potevo tornare a casa senza complicazioni. Chiesi il conto quando sentii:
-Posso offrirteli io?-
Mi girai e vidi un ragazzo molto bello, con un sorriso accecante. I capelli color corvino e le lentiggini. Rimasi estasiata.
-Allora?- mi chiese.
-Se proprio ci tieni- sorrisi. “Non potevo dare una risposta migliore?!” mi rimproverai.
Rise e mi disse:- Sono Ace, piacere-
-Raseia, il piacere è tutto mio.- sorrisi.
-Ti va di andare a fare un giro?- mi chiese.
-Certo- dissi contenta.
Uscimmo dal bar e iniziammo a camminare. Camminammo e parlammo per ore.
Erano ormai le 2 del mattino, quando mi chiese:
-Non per essere maleducato, ma ti va di andare a casa insieme?-
Annuii. Avevamo parlato per così tanto tempo che sembrava che ci conoscessimo da decenni ormai. Sapevo di potermi fidare.
Arrivammo a casa sua. Era molto grande. Prese da bere e mi chiese:
-Cosa vuoi da bere?-
-Niente grazie-
-Allora bevo io- mi sorrise. Oh quel sorriso!
Ci sedemmo sul divano e mi strinse a sé, così forte che il suo odore si unì con il mio. Poi mi prese e mi disse:
-Se ti bacio, mi dai uno schiaffo e scappi?-
-No…- ci baciammo, fu il bacio più bello di tutta la mia vita.
Poi senza fare troppe domande mi concessi…può sembrare la cosa più assurda del mondo, ma sentivo qualcosa di diverso un sentimento nuovo.
FU LA NOTTE PIÙ BELLA DI TUTTA LA MIA VITA.
Il suo corpo sul mio, il suo calore su di me, le sue parole dolci…tutto di lui mi faceva impazzire. Fu romantico, molto romantico.