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Autore: Starnie    10/11/2014    2 recensioni
- Ricordati di scrivere qualche lettera.-
- Andiamo Makoto! Non comportarti come se fossi mia mamma!-
- Ti vorremo sempre bene, Rin-chan! -
- Ehi... Mica non tornerò mai più! Su, smettila di piangere... Del resto sei un uomo e i veri uomini non piangono! Piuttosto la persona che dovrebbe piangere è la mia così detta "migliore amica".-
- ... Non serve. Saremo unite dall'acqua. -
- ... Sai, alle volte credo che tu abbia l'acqua nel cervello. La tua assenza di sensibilità mi lascia senza parole.-

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Pairings : Nagisa/Fem!Rei | Fem!Rin/Makoto/Fem!Haruka | Sousuke/Fem!Rin/Aichirou
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Triangolo
Capitoli:
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"Amore non muta in poche ore
o settimane ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio…
Se questo è errore e mi sarà provato io non ho mai scritto…
E nessuno ha mai amato.."
William Shakespeare - Sonetto 116
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- Ah! Che bella giornata! Il solo splende e il cielo blu! Abbiamo scelto il giorno perfetto per venire al parco giochi! - esclamò Nagisa stiracchiandosi con un bel sorriso che gli illuminava il viso.
- Un po' di svago ci voleva. - replicò Rei, al suo fianco, sorridendogli candidamente.
Il biondino accennò di si con la testa - Già, almeno possiamo goderci tranquillamente una giornata di relax insieme, come è giusto che sia. - e le prese una mano - Peccato che non saremmo soli e non potremmo fare certe cosucce. -
- N-Nagisa! - fece l'altra totalmente imbarazzata.
- Ma dai, non dovresti vergognarti! Ti piace quando ti bacio... Quando ti abbraccio... Quando ti tocco la guancia... Quando ti lecco il- ! - non  potè finire l'elencazione perché gli venne tappata la  bocca con le mani della ragazza.
- Ti prego, smettila! Non capisci quanto sentirti dire certe cose come se parlassi di una teoria matematica difficile sia tremendamente imbarazzante? - e lo liberò.
- Andiamo, sei la ragazza che mi piace. Non trovo nulla di imbarazzante ad essere sinceri e parlare dei propri sentimenti. -
- Non stiamo parlando di sentimenti, stai parlando di cose intime. -
- ... Ho detto per caso cose non vere? -
- No, però... -
Le sorrise - Sai, quando ci baciamo, abbracciamo o facciamo altro che non vuoi che adesso dica... Sono molto felice, perché quelle cose le sto facendo con te, la ragazza di cui sono innamorato. Ecco perché penso che tu non debba vergognarti, per quanto questo tuo lato timido sia adorabile. - si allungò un po' sulle punte e le diede un bacio sulla guancia.
Rei tacque, accettando quel bacio di buon grado: per quanto i modi di Nagisa le sembrassero irriverenti, non riusciva ad arrabbiarsi seriamente con lui. Era così splendente ed adorabile che riusciva a perdonargli tutto. Così, presa dai suoi sentimenti, decise di dargli un bacio sulla fronte, cogliendolo totalmente di sorpresa.
- Dannazione Rei-chan, non va per niente bene! - replicò allarmato.
- Perché?... Non hai detto che non dovevo vergognarmi ad esprimere i miei sentimenti? -
- No, non è per quello... Peccato che tu li abbia espressi talmente bene in un momento in cui non me lo aspettavo che adesso ho voglia di mangiarti tutta, piuttosto che stare con Haru-chan e Mako-chan ! -
- Abbiamo preso un impegno! Non possiamo venir meno. -
- No, non possiamo! Però possiamo fare in modo che ciò avvenga, magari così Mako-chan decide di darsi una mossa con Haru-chan! - e ghignò.
- Quel sorriso non mi dice nulla di buono ... - fece l'altra sospirando, per poi notare i due di cui parlavano arrivare - Makoto-senpai! Haruka-senpai! Siamo qui! -
Il capitano salutò i due kohai con uno splendido sorriso, al contrario di Haruka che non espresse alcuna minima emozione o altro segno di vita.
- Haru-chan, piena di vita come sempre, vero?! - la punzecchiò Nagisa - Ad ogni modo andiamo a divertirci! - e prima che Rei potesse avvicinarsi all'altra ragazza, le prese la mano e la trascinò all'interno del parco giochi: voleva restare da solo, si, ma con la sua fidanzata e non poteva permettere che questa si attaccasse alla sua amica di infanzia. Così pensava, pensava, pensava, fino a quando non ebbe una splendida idea. - Ehi gente! Che ne dite di andare lì! - e puntò una giostra.
- Oh, il tronco? Rischiamo di bagnarci tutti. - replicò Rei.
- Ma dai! Il fascino di quella giostra è sentire il vento tra i capelli, il cuore che palpita a mille e l'acqua che ti sommerge mentre arrivi a terra! - le parole del piccoletto erano state scelte attentamente.
- Nagisa ha ragione. - fece Haruka, fissando estasiata quella giostra.
- ... P-perchè non iniziamo da qualcosa di più tranquillo? Tipo quello! - fece un Makoto totalmente terrorizzato dall'idea di dover salire su un'attrazione come quella scelta dagli amici e indicandone un'altra.
- Non ho mai visto Haruka-senpai così eccitata all'idea di fare qualcosa. - fece Rei spontaneamente, mentre fissava l'amica.
- Ho sempre voluto provare quella giostra... -
- Mako-chan! - fece il biondino mettendogli un braccio al collo - Non vorrai far venir meno ogni spirito di iniziativa da parte da Haru-chan! Pensa quanto le farebbe piacere salire lì sopra. -
Il castano fissò l'espressione estasiata della ragazza in questione e , nonostante la paura si stesse impadronendo delle sue membra, con coraggio sussurrò un - Va bene. A-Andiamo. -
Nagisa saltellò contento, correndo insieme agli verso la giostra, mentre Makoto avanzava con l'aria di un condannato a morte e una volta salito sul tronco che gli era stato assegnato, appena iniziò la discesa, vide la sua vita passargli davanti e il vortice d'acqua che lo investì gli ricordò perchè aveva accettato di salire su quell'arnese infernale. Una volta rimessi i piedi sulla terra ferma, il ragazzo ebbe quasi un mancamento e solo la ferma stretta di Haruka riuscì a non farlo cadere, per di più quel contatto così intimo ed inaspettato, gli fece battere il cuore, facendolo arrossire.
- Oh! Mako-chan! Ma tu non stai per niente bene! Dovresti riposarti un po'!-
- È quello che ho intenzione di fare... Mi siederò su una panchina e quando sentirò di nuovo la terra non tremare sotto le mie gambe e l'acqua che mi ha bagnato si asciugherà, vi raggiungerò. -
- Cosa?? Ci raggiungerai? Ma non possiamo lasciarti qui da solo! - replicò Nagisa fintamente preoccupato, visto che il suo piano sembrava filare liscio - Oh, ci sono! Haru-chan! Fagli compagnia! Io e Rei-chan andiamo a prendergli qualcosa da bere al bar! -
Haru accennò di si con la testa e i due si allontanarono correndo.
- Mi dispiace avervi dovuto bloccare qui... Ho distrutto il nostro giorno libero. - fece Makoto, sedendosi.
La ragazza si mise al suo fianco - Le cose rischiose non sono il tuo forte, ne sono conscia. Cerca di non fare cose troppo avventate e prenditi tutto il tempo che vuoi per riprenderti... Tanto non credo che rivedremo quei due. -
- Cosa vuoi dire? -
- Nagisa aveva l'espressione tipica che assume quando fa uno scherzo. Penso che volesse trovare un modo per trascinarsi via Rei per un po'. Ad ogni modo nel caso non tornassero, possiamo facilmente trovarli. -
- Con tutta questa gente? -
- Certo. Basterà andare dal punto informazioni e dire che cerchiamo un bambino biondo che fa le elementari che è scappato via con sua sorella maggiore. Più facile di così. -
Il ragazzo scoppiò a ridere, visto che Haruka aveva detto quelle parole col solito tono atono e questa, vedendolo con un colorito decisamente migliore, abbozzò a sua volta un sorriso.
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- Nagisa, il bar non è da questa parte. - fece Rei bloccando il suo ragazzo mentre gli stringeva la mano.
- Lo so! - replicò come se niente fosse.
- Come? Ma dobbiamo prendere l'acqua per Makoto-senpai?! -
- Non serve. Se si tratta di far star  bene Mako-chan e di usare dell'acqua, Haru-chan è la persone più portata. Si potrebbe dire che lei è l'acqua che calma il suo cuore tormentato! E poi sicuramente lei ha capito che volevo fare una fuga d'amore! -
- Aspetta... Avevi programmato tutto? -
Le sorrise in modo malizioso, per poi accennare di si - Ovvio. Non sottovalutarmi solo perché sono piccolo e carino. Ricorda che ho un gran cervello, soprattutto quando si tratta di fare dispetti o aiutare un amico in difficoltà! Prima ti ho detto che stando solo con Haru-chan forse, per una volta, avrebbe deciso di farsi avanti e provarci come si deve con lei. E poi non puoi rimproverarmi se voglio stare da solo con te in un posto in cui non ci può disturbare nessuno! - e sembrò quasi sul punto di piangere.
- Nagisa-kun... - lo fissò commossa, per poi abbracciarlo.
- Rei, ti va di andare sulla ruota panoramica? Sai, si dice che se due persone si baciano quando raggiungono il punto più alto, sono destinate a restare insieme per sempre. -
La ragazza arrossì, per poi replicare - Anche se non è una cosa scientificamente provata... Non vedo perché non dovremmo provarci. - e staccandosi da lui, gli sorrise.
E grazie alle abilità del ragazzo, anche la seconda parte del suo piano era andata in porta: le cabine della ruota panoramica erano un luogo perfetto per stare da soli e con la scusa della diceria avrebbe potuto cercare di fare ben più di quanto lei gli avesse promesso visto che, nonostante la timidezza, Rei non era totalmente indifferente alle attenzioni del suo ragazzo. Con questi pensieri tutt'altro che puri i due, tenendosi per mano si avviarono fino a quando il più piccolo non notò qualcosa di strano, per poi trascinare dietro un albero la sua fidanzata.
- Rei-chan, vedi quel che vedo io? -
- Ma quella è Rin-san con... -
- ... Ai-chan. A quanto pare quei due hanno appuntamento. Però, non pensavo che il piccoletto fosse così sveglio. -
- Anche tu sei piccoletto, Nagisa. -
- Ma io sono più carino. - e le fece l'occhiolino - Conoscendo quanto è timido per arrivare a quel punto con Rin dovrà essersi fatto un bel po' coraggio, ad ogni modo torniamo a noi due e andiamoci a divertire. - e si trascinò la sua ragazza altrove.
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Del resto la reazione di Nagisa era abbastanza scontata, visto lo spettacolo che si era trovato davanti: Aichirou con un braccio intorno alle spalle di Rin.
Peccato che la faccia del kohai non fosse esattamente il ritratto della felicità.
- Ai, non dovevi sforzarti così tanto! Se un certo tipo di giostre non le reggi, avresti potuto dirmelo piuttosto che ridurti così e non far altro che vomitare. -
- No, no. Adoro le giostre alte, che fanno sù e giù velocemente, dove sembra che il cuore esca da fuori e che tu stia per morire. Si, si. Amo certe giostre! - fece fintamente eccitato,  non staccandosi dalla ragazza.
Rin, per tutta risposta, gli mise una mano sul naso, tirandoglielo - Piantala. Se vuoi possiamo sederci. -
- No, no, sto benissimo! Continuiamo pure! -
La compagna più grande, visibilmente esasperata, notò nelle vicinanze il " Tunnel dell'amore " e , notando che era un'attrazione decisamente meno "movimentata", la indicò - Potremmo andare lì, allora. -
- C-c-c-c-ccccosa? Vuoi andare in un posto del genere? -
- Nonostante il nome imbarazzante, potresti riposarti per bene. E poi, non ti piacciono i pennuti, no? - e gli sorrise.
- Eh? -
- Non fai che usare asciugamani o gadget con paperelle, quindi pensavo che salire su una barchetta a forma di cigno per te possa essere allettante. -
Ai rimase incantanto da quella rivelazione, non si aspettava che la senpai sapesse certe cose su di lui e abbozzò un sorriso, arrossendo lievemente - Mh. Hai ragione senpai, potrebbe essere carino. -
- Allora è deciso! Andiamo! - e iniziò a dirigersi verso la giostra, continuando a reggere il ragazzo.
- Senpai! -
- Si? -
Nitori si staccò - Sto meglio. Posso farcela a camminare da solo... E poi che razza di kohai sarei se continuassi a farmi trascinare da una senpai? -
- Come vuoi. Ma cerca di non darmi altre grane sentendoti male o chissà che. -
- Certo. -
I due, parlottando del più e del meno, arrivarono alla giostra e , saliti sulla loro barchetta, entrarono nel tunnel.
- Dannazione, questo posto dovrebbe essere romantico, a me sembra solo racapricciante. È buio, ci sono coppiette che si sbachiucchiano più avanti a noi. E per di più ci sono delle pseudo lanterne a forma di cuoricino. Chi l'ha progettato è pazzo o ha il senso dell'estetica di Rei. -
Il ragazzo scoppiò a ridere - Andiamo Rin-senpai, forse questo posto non ha solo lati negativi. Il buio può aiutare meglio due persone a communicare, senza provare alcun imbarazzo. -
- Le cose devono essere dette in faccia, senza ricorrere a sotterfuggi. -
- Ma alle volte i sotterfuggi aiutano a trovare coraggio. -
- Cavoli Ai, certo che sei decisamente poetico. È merito di questo cigno di legno? - esclamò ridacchiando e scompigliandogli i capelli.
- No... Semplicemente è merito della situazione in cui mi trovo con una persona. -
- Oh... Eh? Ai, sei innamorato? Come? Cosa? Racconta sono curiosa! Chi è questa persona! -
- Uh... Si... Lo sono... - i suoi occhi puntarono i lineamenti del viso di Rin che in quel frangente erano debolmente illuminati da una fiaccola, per poi guardarsi un attimo in giro e riposare gli occhi su quelli di lei - Lei è una persona fantastica. Riesce a darmi forza e coraggio quando sono giù... Mi sostiene sempre e il suo sorriso illumina le mie giornate, cancellando ogni sentimento spiacevole... Quando sono con lei sono al settimo cielo e, per quanto sia conscio di non essere al suo livello, egoisticamente vorrei averla tutta per me e che mi notasse. Che mi guardasse come si guarda un ragazzo, non come un animaletto da compagnia... -
- Quindi non ti sei fatto ancora avanti con lei? -
- Non ancora... Anche se a lei piace già qualcun altro. -
- Il fatto che le piaccia significa che non ci sta insieme, no? -
- Esatto. -
- Allora fregatene e fa i tuoi passi. Non è impegnata, quindi è libera... E le persone possono sempre cambiare idea, no? Ai, tu sei un bravo ragazzo, con grinta e voglia di fare nonostante il tuo faccino tenero e la tua bassa tolleranza per le giostre avventurose. Sei una delle persone più gentili che io conosca e questa ragazza sarebbe pazza se ti lasciasse scappare. - aveva ancora la mano sulla sua testa e fece di nuovo per scompigliargli i capelli, peccato che le venne bloccato il braccio.
- Questo non aiuta senpai. -
- Cosa? Ti da fastidio che ti tocchi la testa. -
- No. Il fatto che io sia serio e mi stia sentendo il cuore che sta per scoppiare... Mentre tu tranquillamente dici belle parole su di me. -
- Ma sono vere. Ti ho sempre detto che credo in te. -
- Non è per quello... Dannazione! Come puoi non capirlo! -
- Ai? -
- Senpai... No, Rin!... La ragazza di cui parlavo sei tu!- notando il silenzio della ragazza, continuò - Avrei voluto dirlo più tardi, prima di tornare in dormitorio e poter conservare per me le memorie di questa giornata. Peccato che non sia riuscito a trattenermi di più... Tu mi piaci, mi piaci tantissimo! Ogni volta che ti vedo, che mi sorridi, che mi chiami Ai o anche quando mi rimproveri ... E qualsiasi altra cosa tu faccia, ha un eco devastante su di me, monopolizzando la mia giornata. La mia bella e splendente senpai che nonostante alle volte abbia un caratteraccio, in realtà ha un cuore tenero. Vorrei tanto che quel cuore battesse per me, piuttosto che per un tizio come il capitano del team maschile dell'Iwatobi. - mentre parlava sembrava che stesse quasi sull'orlo del pianto.
Per quanto quell'improvvisa e inaspettata dichiarazione del ragazzo l'avesse presa alla sprovvista , ( nonostante Momo non avesse fatto altro che avvertirla, ma per lei quegli avvertimenti erano solo scherzetti ), per quanto fosse imbarazzata e allo stesso tempo lusingata, il punto dolente fu il riferimento plateale a Makoto - ... Che c'entra lui? -
- Ti ho vista come abbracciavi trasognata la sua felpa bagnata e sudata... Non ci vuole un genio per capire che ti piaccia. Come so che il tuo silenzio e questa domanda improvvisa siano un modo per darmi un due di picche. -
- Dannazione! Ho chiesto solo un'informazione! Non attribuirmi cose che non ho detto! -
- Allora... Ho una speranza con te? -
Sospirò, cercando di calmarsi - Non voglio illuderti... Hai detto tu stesso che sai che c'è un altro ragazzo che mi piace. E quando ti ho detto di provarci con la persona che ti piace a prescindere se sia innamorata o meno di qualcuno, era un consiglio che stavo dando anche a me stessa. -
- Non riesci proprio a vedermi con un ragazzo, no? -
- Certo che ti vedo come un ragazzo, precisamente ti vedo come Aichirou Nitori, il mio kohai preferito dal grande potenziale nel nuoto e dall'immensa gentilezza... Però... Non riesco a vedermi al tuo fianco come tua ragazza. -
- ... Posso aspettare... Tutto il tempo che vuoi. Anche se dovessero passare anni... Visto che non posso cancellare e distruggere sentimenti che nutro da tanto. -
- Sei troppo buono con questo squalo... -
- Non si chiama bontà, ma speranza. E come un anatroccolo guarda il cielo sperando di tramutarsi il prima possibile in uno splendido cigno, così io spero che tu possa ricambiarmi. - e abbassò il capo, lasciandole il polso. In quel momento uscirono dal tunnel e vennero fatti scendere dalla barca. Lo sguardo di Rin era amareggiato, poteva solo immaginare come potesse sentirsi il più piccolo e fu questi ad interrompere i suoi pensieri, mentre dandole le spalle disse - Senpai. Se non ti dispiace tornerei prima al dormitorio. Non mi sento molto bene. -
Avrebbe voluto accompagnarlo, ma era palese che il ragazzo fosse sull'orlo di una crisi di pianto e , chiedergli di stare con lui, avrebbe voluto soltanto dire fargli del male. - Va bene. Allora, a domani. - furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca.
- A domani. - e vide la piccola sagoma allontanarsi.
Quella situazione le aveva messo addosso un sacco di tristezza e le fece pensare alla sua situazione con Makoto. Sentiva lo spasmodico bisogno di sentirlo o almeno di vederlo, così prese il suo cellulare e cliccò sull'icona di un noto social, per poi digitare nella barra di ricerca il nome " Makoto Tachibana " e impallidire nel vedere cosa le apparve: c'era una foto di lui ed Haruka sorridenti ( almeno il ragazzo lo era ), con sotto scritto dove si trovavano. Al solo pensiero di poter trovare quei due da soli, in quello stesso luogo in cui era lei, non si sentì bene. Così si diresse subito verso l'uscita. Una parte di lei sperava di incontrarli e rovinare l'idillio amoroso, un'altra parte di lei invece non voleva. Così iniziò a correre velocemente e, fortunatamente per lei, non li trovò. Peccato che ciò non la tranquillizzò, vista la quantità di pensieri che aveva nella testa.
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- Sei ancora qui? Hai intenzione di partecipare a qualche gara di culturismo? -
- Oh Mikoshiba, sei tu. -
- Su Yamazaki-senpai, penso che basti allenarsi per oggi. Dovresti lasciare il posto agli altri. -
- Non vedo nessuno in fila. Oggi sono tutti fuori. -
- Ma questo non significa che tu debba monopolizzare la palestra. E poi ci sono io qui che voglio fare un po' di allenamento visto che la mia compagna di camera non c'è... Oh, ma credo che tu lo sappia già. Scommetto che anche Nitori-senpai non è in camera. -
Il ragazzo tacque mentre solleva un peso, per poi poggiarlo per terra e fissare Momoka - E allora? Non mi sembra di essere la babysitter di Rin o di Nitori. -
- No, certamente, non lo sei... Eppure mi chiedevo: la situazione non ti infastidisce? -
- No. - e iniziò a sollevare un peso più leggero.
- Neanche un po'? -
- No. -
- Neanche se ti dicessi che oggi Nitori-senpai si dichiarerà a Rin-senpai? -
E l'ultima affermazione gli fece scivolare il peso per terra, che egli riprese come se niente fosse - E allora? -
"Oh, Yamamanzo, non credere di poter continuare a fare il cool dopo un segno così palese di turbamento! " pensò la rossa, che continuò - Potrebbero essersi messi insieme. -
- Non credo proprio. -
- Come mai tanta sicurezza? Forse perché credi che la senpai sia innamorata di te? -
- Semplicemente sono la persona che conosce meglio di tutti Rin. - e la fulminò con i suoi occhi blu che in quel momento sembravano fatto di ghiaccio. Fortunatamente per lei il  cellulare del ragazzo suonò e questi notò di aver ricevuto un messaggio proprio dalla rossa. Curioso lo aprì e vedendo il testo si preoccupò.

" Aiutami."
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Scusate per l'enorme ritardo ma tra lo studio, i preparativi per il Lucca Comics e il post Lucca, non ho avuto il tempo e la forza vitale di scrivere questo capitolo. Almeno nonostante il ritardo, alla fine è arrivato e mi auguro che sia di vostro gradimento, visto che ridendo e scherzando avrò impiegato almeno un cinque orette per buttarlo giù.
Ringrazio come sempre chi commenta assiduamente qui e in altre sedi, visto che i vostri commenti/recensioni sono un grande stimolo per andare avanti, anche se sono diminuiti. Ma non importa, fin quando ci sarà gente che mi seguirà io continuerò a scrivere ~<3
Per il resto un ringraziamento a parte va a Chri che mi beta sempre i capitoli.
Oh e scusate il finale, ma dovreste aver capito che ho un debole per certi espedienti narrativi :D
   
 
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