SOGNARSI
«Shikamaru!»
La vide affrettarsi nella sua direzione. «Temari…» mormorò. «Stai bene?»
Lei annuì. «E tu?»
Shikamaru sorrise mestamente. «Sono vivo.»
Temari avvertì una stretta al cuore: la guerra era finita, ma Shikaku era morto. Incapace di consolarlo altrimenti, la ragazza poggiò la fronte sulla sua spalla.
Una volta suo padre gli aveva detto che anche la donna più crudele sa essere dolce con l’uomo che ama. «Ti ho sognata», rivelò Shikamaru.
«Anch’io ti ho sognato.»
Le cinse il capo in un goffo abbraccio, incurante della folla di shinobi attorno a loro. «Che seccatura, vero?» sospirò, facendola ridere sommessamente.
La vide affrettarsi nella sua direzione. «Temari…» mormorò. «Stai bene?»
Lei annuì. «E tu?»
Shikamaru sorrise mestamente. «Sono vivo.»
Temari avvertì una stretta al cuore: la guerra era finita, ma Shikaku era morto. Incapace di consolarlo altrimenti, la ragazza poggiò la fronte sulla sua spalla.
Una volta suo padre gli aveva detto che anche la donna più crudele sa essere dolce con l’uomo che ama. «Ti ho sognata», rivelò Shikamaru.
«Anch’io ti ho sognato.»
Le cinse il capo in un goffo abbraccio, incurante della folla di shinobi attorno a loro. «Che seccatura, vero?» sospirò, facendola ridere sommessamente.