Lei indossava un cappellino grigio.
Era rannicchiata sulle scale, con un piccolo quaderno tra le dita coperte dai guanti. Scriveva velocemente sulle pagine.
Da quando l' ho incontrata, ho sempre sperato che fosse stato per caso, che fosse stato il destino. E invece ho dovuto trovarla per forza.
Ho sperato anche di essere normale.
Un qualunque ragazzo che cammina per le strade di New York e si ritrova per caso difronte ad una qualunque ragazza seduta sulle scalinate di una scuola di New York.
Ci ho sperato con tutto il cuore che fosse cosė.
Ma sapevo la veritā, e la so anche ora.
Presumo di dovermi presentare, spiegarvi qualcosa sulla storia che voglio raccontarvi e magari rendervi partecipi dei miei sentimenti a riguardo. Ma il fatto č (e che qualcuno non mene voglia) che non ho nessuna intenzione di farlo, quindi direi di partire esattamente dall' inizio.
La prima volta che ho visto Kimberly Jones era il 9 ottobre del 2012.
Avevo diciannove anni, ed eravamo a New York.
La mia vita non č mai pių stata la stessa.
E fidatevi, giā prima era parecchio strana.