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Autore: Ilary90    25/10/2008    7 recensioni
Un sogno... una speranza per una ragazza alla quale manca la cosa più importante della vita di ogni persona... l'amore. Questa ff è una AU fatta apposta per chi ama la coppia Ryan-Strawberry... leggete e commentate! kiss ilary90
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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"Nella vita non sempre si riesce a sorridere, spesso ci sente così tristi da non riuscire più nemmeno a spiaccicare parola, come se l'intero mondo ci fosse crollato addosso, lasciandoci lì soli, a soffrire con tutta quella malinconia che ci affligge, senza più la forza di risollevare i pezzi di quella vita ormai distrutta, rovinata da quello che si può chiamare destino. Tristezza, paura, il nero è l'unico colore che esprime ciò che si sente e l'unico pensiero è la certezza che questo momento di totale sconforto non passerà mai. Si perde tutto così, come le fresche gocce di pioggia che cadono dal cielo, anche noi sciocchi cadiamo e così anche la ragione della nostra vita se ne va, come si può andare avanti se l'unico motivo per il quale batte il nostre cuore, se l'unico spiraglio di luce, se quel calore sempre pronto ad avvolgerti, se n'è andato a più di mille miglia di distanza da te? è un tassello troppo pesante per riuscire a sollevarlo, per scalfirlo, distruggerlo, è impossibile andare avanti, riuscire a non perdersi in quelle poche parole che hanno distrutto tutto quel calore, quei dolci momenti, quella magia che mi donavi, chissà se io un giorno ci riuscirò, chissà se riuscirò a dimenticarmi del suo sorriso, dei suoi dolci baci, delle sue forti braccia, chissà se riuscirò mai a dimenticarmi di lui... no, ora come ora so solo dire che lo amo e che mi manca incredibilmente! Oh Ryan... se tu fossi qui non solo mi butterei fra le braccia, ma ti urlerei quanto ti amo, e che sono la ragazza più felice del mondo quando sono insieme a te, perché tu non sei come gli altri, tu sei diverso, ti sei aperto a me, speranzoso di essere perdonato e io.. io invece cosa ho fatto? Da stupida, quella che sono, ho fatto l'unica cosa che ha fatto male ad entrambi, non so nemmeno scrivere quello che provo, vorrei solo prendermi a calci, anzi vorrei che a farlo fossi proprio tu, perché io ti ho fatto molto più male, vorrei tornare indietro, cambiare, essere la ragazza che tu speravi io fossi, quella che nonostante tutto ti avrebbe perdonato, ma io l'ho fatto Ryan! Io ti ho perdonato, ma tu non lo sai... sono tante le cose che vorrei cambiare, sono ancora molto ingenua, Ryan solo ora mi rendo conto che ti aspettavi che, anche solo per un momento, io mi dimostrassi una ragazza matura, pronta al perdono, ma tu stesso me l'hai detto, ora sono solo un ragazzina, ma vorrei tanto tornare ad essere la TUA ragazzina amore mio, perché tu sei speciale e non lo sei solo perché sei biondo, occhi azzurri, tu lo sei proprio come persona. Al diavolo il passato, quello non conta più, ma l'ho capito solo adesso, tu per me sei sempre stato quel ragazzo che per sempre sarebbe stato superiore a me, per intelligenza, bellezza, per tutto quello che sei, che rappresenti, perché tu sei tanto per me, mi hai donato momenti magici, pieni di gioia, indimenticabili, quello stesso sentimento che da settimane a questa parte, ormai, non conosco più. Non ti dimenticherò, perché non voglio, e anche perché è così che mi ordina il cuore, ormai ho imparato a fidarmi di quello che sento e per questo devo ringraziare solo, unicamente te. Ti ho mandato via senza volerlo e ne pagherò le conseguenze. Potrei ammalarmi, essere ricoverata, ma non m'importa, non sono più nulla, niente, nessuno e l'unica cosa che so è che... TI AMO"

Una lacrima solitaria, una delle tante versate da una ragazza dai capelli rossi e dagli occhi color del cioccolato, diversa dalle altre, ma che in questo momento e forse per sempre, si sarebbe sentita persa, vuota, cadde sulle pagine di quel diario che stava diventando un tormento, un quaderno dal quale scaturivano pensieri malinconici, senza l'ombra di uno straccio di felicità, vuoti, privi di emozioni che non corrispondesse a tristezza, dolore, pentimento e un'altra lacrima, un'altra ancora, il dolore della rassegnazione ormai imposta, non poteva fare nient'altro, lei aveva rischiato, aveva sperato, era perfino andata a New York, ma era stato tutto inutile, ormai si era rassegnata, anche se, in lei, una piccola luce di speranza c'era ancora, ma era troppo piccola per poterla fare sorridere, troppo debole per riaccendere la speranza, ma era comunque una luce che in lei mai si sarebbe spenta. Mentre con la penna in mano proseguiva a scrivere, un'altra lacrima cadeva, come a voler evidenziare quella frase che avrebbe chiuso tutto e che per sempre le avrebbe fatto male, ultime parole che racchiudevano tutta la sua tristezza...

"... a quanto pare, non era destino..."

E concluse così, chiudendo quel doloroso ricordo in un "cassetto" del suo cuore, che si sarebbe aperto ogni volta che l'avesse pensato, che avesse ricordato.Fforse la cosa più semplice da fare era dimenticarlo, ma lei no, non voleva dimenticarlo! Mai, qualunque cosa fosse successa, per quanto poteva farla soffrire, il suo ricordo sarebbe stato per sempre vivo in lei

//

La mattina non tardò ad arrivare, ormai era ora, doveva alzarsi, andare a scuola e così affrontare diversi sguardi accusatori, tra cui anche quello di Lory, che di certo non si sarebbe lasciata sfuggire un'occasione del genere e lei questo lo sapeva bene. Si chiedeva come avesse fatto un tempo ad esserle così amica, a fidarsi di una che le aveva voltato le spalle per un ragazzo, la confortava sapere che ci sarebbe stata Mina ad aiutarla, a sostenerla ma lei aveva fallito e questo non si poteva cancellare. Si sarebbe sentita inferiore, avrebbe sofferto sentendo sparlare di lei e di Ryan, ma forse lei stessa pensava di meritarselo

Non le era mai capitato di arrivare così in anticipo a scuola, non c'era ancora nessuno, e Mina sicuramente si aspettava di incontrarla per strada arrivando, ma l'avrebbe trovata già lì, succube degli attacchi di Lory

L : Ma guarda un po' chi c'è!

Parli del diavolo...

L : Allora, mi spieghi dov'è Ryan visto che dicevi che sarebbe tornato e soprattutto che non vi siete lasciati?

... spuntano le corna

Come poteva parlarle così? Era cambiata, era fredda anzi freddissima, colei che un tempo le avrebbe sorriso, che con qualsiasi altro ragazzo la avrebbe aiutata, la sua ex migliore amica, o forse era stata sempre e solo una sua illusione? Che Lory si fosse approfittata di lei? Eppure non le sembrava il tipo, anche se ormai, poteva dire con certezza di non conoscerla affatto., non era la Lory che aveva conosciuto ma si sa, a volte, e forse troppo spesso, le apparenze ingannano. Non rispose, si limitò a guardarla per poi sorriderle così, in modo semplice, un sorriso dal quale non traspariva nulla, né amore, né odio, un gesto che Lory non era riuscita a decifrare, ma che la spiazzava... cosa aveva da sorridere? La verità era che quel sorriso era come dire : "si è vero, hai ragione, hai vinto tu...", era di rassegnazione, lei che fino al mese prima era così piena di forza, di allegria, ora non conosceva più neanche il significato di quelle parole

M : A eccoti qui! Pensavo di incontrarti per strada!

Non rispose nemmeno a lei, le sorrise, così come aveva fatto prima con Lory, trattenendo le lacrime che però non sfuggirono a Mina, che intervenne subito in sua difesa

M : Cosa succede?

L : Oh! ma perché non me lo dite voi? Dov'è Ryan?

Strawberry ormai era al limite, non sapeva per quanto ancora avrebbe resistito, le lacrime insistevano, volevano scendere a dimostrare il suo dolore, a dare la prova inconfutabile che aveva fallito, ma se ci fossero riuscite, se fossero uscite da quegli occhi ormai stanchi di tutto ciò, sarebbe stata una vittoria per Lory e Strawberry, nonostante fosse a terra, aveva ancora il suo orgoglio che le impediva di farlo. Per fortuna c'era Mina

M : Se ti interessa tanto perché non vai a cercarlo?

L : Tsk! Visto, non sapete nemmeno dove sia!

M : Non mi sembra che tu sappia qualcosa!

L : Certo, ma se fossi stata io la sua ragazza...

M : Che cosa Lory? Tu cosa sai del suo passato?

L : Che c'è da sapere?

M : Tutto, ma tu non sai niente e lui non è venuto a raccontare la sua storia a te! Quindi non hai alcun diritto di parlare!

Sembrava arrabbiata e in effetti, lo era, non si sarebbe mai aspettata una tale testardaggine da parte di Lory, ma si era dovuta ricredere, era e ora sapeva che per sempre sarebbe stata loro nemica.
Lory non fece altro che uscire dalla classe, aspettare le altre compagne per poi rientrare e spettegolare con loro, per quanto la considerassero... annuiva, partecipe di tutti quei pettegolezzi, ogni tanto si girava verso Strawberry con aria vittoriosa, con quel ghigno di soddisfazione, come se finalmente avesse raggiunto il suo scopo, ma il suo scopo non era Ryan? E allora adesso perché era così felice nonostante lui fosse lontano? Le apparenza ingannano, lei aveva preferito vederla perdere e, quando questo era accaduto, si era perfino dimenticata di Ryan, era falsa, fredda, calcolatrice, l'aveva solo usata, non poteva conoscere il significato della parola amicizia, anche perché di amici veri lei non ne aveva, ormai sia lei che Mina l'avevano capito, non teneva nemmeno così tanto a Ryan come diceva, perché se davvero fosse stata innamorata di lui, beh allora nonostante il suo rifiuto, sarebbe comunque dovuta essere triste e invece eccola lì, rideva felice, scherzava vittoriosa, ma vittoriosa di cosa? In fondo Lory non aveva raggiunto mai nulla, solo la tristezza di quella che un tempo era la sua migliore amica, questa era una vittoria secondo lei? Beh, allora aveva ancora molto da imparare, non si può essere felici delle disgrazie altrui, chissà se questo lei un giorno l'avrebbe capito, comunque sia sarebbe stato comunque troppo tardi per recuperare la loro amicizia, ammesso che ci sia mai veramente stata

M : Non starle a sentire e soprattutto non farti mettere i piedi in testa!

S : Grazie Mina!

M : Non devi ringraziarmi!

S : E invece si, tu ci sei sempre per me

M : Strawberry io...

Ecco stava per farlo, stava per rivelarle quello stato di angoscia che la faceva sentire tremendamente in colpa per tutto ciò che era successo ma si era fermata, ancora una volta, era riuscita a trattenere quel piccolo sfogo, quella preoccupazione che un giorno Strawberry avesse potuto dare a lei la colpa di tutto. La vedeva lì, gli occhi ancora gonfi, stanchi

S : Si?

M : Niente

No, non poteva darle altre preoccupazioni, non doveva assolutamente farla preoccupare e mai e poi mai l'avrebbe fatto perché lei, a differenza di qualcun'altra, era sincera
Ecco era arrivato il professore e le lezioni erano iniziate, per Strawberry non fu facile seguire, ogni tanto le arrivavano sul banco bigliettini delle "pettegole" che la prendevano in giro, la sfottevano, lesse il primo ma tutti gli altri appena arrivavano sul banco li buttava giù immediatamente, seccata dai loro comportamenti da bambine viziate, possibile che la settimana prima le sorridessero come si fa con le amiche? Possibile che ad alcune di loro aveva perfino prestato dei cd? Che schifo... si che schifo questo mondo, non ti puoi fidare quasi di nessuno e quelli che credi amici sono pronti a voltarti le spalle come se niente fosse, come se tu fossi una minuscola briciola di questo mondo che gira al contrario, purtroppo tutte queste cose le scopri sempre a tue spese, vivendole sulla tua stessa pelle e anche il più resistente, anche il più autoritario prima o poi sarebbe crollato, se non avesse un amico su cui contare sempre e comunque e su questo Strawberry era fortunata, Mina le sarebbe sempre stata accanto, così come aveva già fatto in America e così come faceva da quando si conoscevano, certo a volte avevano degli sgarbi ma nulla di importante, cose che si risolvevano con un sorriso

//

M : Come stai?

S : Emm... se non ci fossi stata tu, non so se le avrei sopportate

M : Non devi essere succube di loro Strawberry, io ci sono e su questo puoi starne certa, ma tu non devi dargliela mai vinta, hai capito?

S : Non è facile, io forse mi merito tutto quello che mi sta succedendo

Stavano tornando a casa dopo quella giornata scolastica che per entrambe era stata la più dura di tutto l'anno scolastico, Mina rimase spiazzata da quelle parole, possibile che si stesse dando la colpa di tutto? Le si posizionò davanti, fermando così la sua corsa,era seria, impassibile, convinta di quello che stava per dire

M : Non è colpa tua, chiaro?

S : Ma...

M : Niente ma! Non è colpa tua, hai capito bene?

S : ...

M : Strawberry tu hai reagito come avrebbe fatto chiunque, è normale che ti sia spaventata scoprendo chi era stato il ragazzo con qui stavi, ma se tu avessi saputo della sua intenzione di andarsene, lo avresti fermato, è questo che ti rende diversa dagli altri! Nonostante il suo passato, ti fidi di lui, è questo quello che conta!

Era vero, lei nonostante tutto si fidava di lui, ma con questo? Dove voleva arrivare Mina? non sarebbe cambiato niente, lui era lontano... Era da qualche parte in America e lì sarebbe rimasto, per sempre lontano da lei, se era quello il loro destino non poteva farci assolutamente niente, ma se non fosse stato così? E se tra le stelle fosse stata scritta un'altra storia? Lei in Giappone, lui in America, quale speranza poteva ancora tenere accesa quella fiamma che ardeva ancora dentro di lei?

S : Mina?

M : Si?

S : Io spero che lui ritorni

M : Strawberry...

Non sapeva che dirle, voleva incoraggiarla, ma senza darle illusioni, darle forza, ma forse lui non sarebbe mai tornato, era inutile dirle "si, vedrai che tornerà", non si poteva avere la certezza di nulla e per questo si era limitata a pronunciare il suo nome, guardandola con occhi comprensivi, di chi comprende ciò che stai passando e che cerca di starti vicino, ma che, allo stesso tempo, non sa come fare per aiutarti a stare meglio

M : Vuoi venire a dormire da me?

S : Mina... non disturbo?

M : No, tranquilla

S : Ok

E così fece, arrivata a casa posò la cartella e avvertì sua madre, per poi avviarsi con Mina a casa sua

//

S : Wow!!!!! Questa "casa" mi stupisce sempre di più ogni volta che la vedo!

M : E lo so, ogni volta fai di quelle facce!

S : Cosa vorresti dire???

M : Io? No niente...

Mina guardava altrove, Strawberry invece la fissava con occhi accusatori, di chi è falsamente arrabbiato dopo una scherzosa affermazione... due amiche, due paia di occhi che si incrociarono, per poi accompagnare la risata divertita di entrambe e finalmente, anche se solo per un attimo Mina rivide quel sorriso sul suo volto, il sorriso di chi è felice, di chi non ha problemi, doveva aiutarla in qualche modo, passarle quella forza che le serviva, farla sorridere, doveva trovare il modo per distrarla, tirarla su di morale, farle riscoprire l'emozione di un sorriso, il calore di un abbraccio, doveva farcela... ma come?

//

Mattina

S : Si, ma tu potevi anche svegliarmi

M : Avrei potuto chiamare l'intero esercito che non ti saresti svegliata comunque!

S : Uffa!!!!! Cosa ci posso fare se mi piace dormire!!

M : Smettila di lamentarti e corri! Dobbiamo essere a scuola tra meno di cinque minuti!

S : COSA!!! Non ce la faremo mai!

Ecco la classica scena di ogni mattina, Strawberry in preda al panico, lanciata in corsa disperata, nel tentativo di raggiungere l'edificio scolastico prima del suono della campanella, una scena alla quale ormai tutti erano abituati: capelli al vento, di quel rosso acceso, con i soliti codini da bambina e quell'espressione così innocente ma, allo stesso tempo, in preda al panico per la sicura ramanzina che riceverà da parte dell'insegnante; la novità di quel giorno, però, stava nel vedere altri capelli al vento, in preda a quella corsa disperata, capelli mori, appartenenti ad una ragazza che tutti conoscevano, perché figlia di un uomo molto ricco
Correvano contro il tempo, contro quel maledetto ticchettio che segnava lo scorrere dei secondi ed ecco che arrivarono, stranamente però non furono sgridate per il ritardo, forse proprio perché, per una volta, era coinvolta anche Mina, o forse semplicemente perché il professore si era rassegnato. Seduta nel rispettivo banco Mina lanciò uno sguardo a Strawberry, come a dire "accidenti a te!", effettivamente lei non era il tipo da fare tutte quelle corse, era sempre puntuale e per lei era inconcepibile arrivare a scuola correndo come delle forsennate.
Presto arrivò l'ora della ricreazione e Strawberry, se prima era preoccupata per un interrogazione andata male, ora si sentiva tutti gli occhi puntati addosso, sguardi di pettegole, di impiccioni e anche quello pieno di rabbia di Lory, che la fissava, seduta su una delle panchine del cortile, uno sguardo pieno di rancore, ma perché cos'era successo ancora? Perché tutti la fissavano? Perché non poteva passare tranquillamente una giornata che succedeva sempre qualcosa? Non ce la faceva, avere tutti gli occhi puntati contro la faceva sentire peggio di quanto già non stava, cosa avevano tutti quanti? Anche Mina non capiva cosa fosse tutto quel nuovo interesse verso la sua amica, pensò a qualche nuovo pettegolezzo con cui gli altri studenti amavano riempirsi la bocca, ma dovette ricredersi quando

Camminava per il corridoio e la fissavano, mangiava seduta su una panchina e la fissavano, sfogliava un libro e la fissavano, non ce la faceva più, aveva troppi occhi puntati addosso, odiava lo sguardo dei suoi compagni nei suoi confronti, mai una volta in cui tutti si facessero gli affari propri, no mai! Sempre a sparlare degli altri, Strawberry odiava quel loro modo di essere, odiava essere la protagonista dei loro pettegolezzi, soprattutto quando non sapeva quale fosse l'argomento di loro discussione

M : Tutto bene?

S : Insomma

M : Già, non capisco che stia succedendo

S : Già

Mina la guardò un attimo, si stava rattristando un altra volta e non poteva permetterlo, cosa fosse successo davvero non lo sapeva, come mai tutti gli sguardi erano puntati su dai lei?
E ben presto ebbe la risposta alle sue domande

Mancava poco al suono della campanella che annunciava il rinizio delle lezioni. Strawberry già non vedeva l'ora di tornarsene a casa, almeno lì non avrebbe avuto sguardi accusatori e gente inopportuna, si diresse verso la classe, ma non appena fu alla porta una chiamata la fece voltare, era Mina, avrebbe riconosciuto la sua voce tra mille, ma non aveva la solita calma, sembrava agitata da qualcosa, che presto sarebbe stato svelato anche a lei

M : Strawberry vieni qui!

Fece come le aveva detto e in un attimo fu trascinata verso l'ingresso dell'edificio, non capiva cosa fosse tutta quella agitazione, altre ragazze urlavano felici, i ragazzi invece sorridevano, ma allo stesso tempo erano invidiosi di tutte quelle attenzioni non rivolte a loro. Il motivo di tutto quel frastuono? Se solo fosse stata più alta, Strawberry sarebbe riuscita a scoprirlo, ma ora non le importava più di tanto, chiunque fosse di certo non poteva essere lui. Si voltò per andarsene, non era una cosa che la riguardava, almeno questo era quello che pensava fino a quando, voltandosi, i suoi occhi non si incrociarono in altri due, belli come il cielo e in quel momento, come un flash back, le venne in mente il momento in cui, disperata aveva espresso l'ultimo desiderio, quando ancora si trovava in America...

FLASH BACK

L'aeroporto... quanta gente, quanti ricordi in quella città, ma non le importava lei voleva solo vedere lui ed era aggrappata ancora ad un ultimo filo di speranza, che si bruciò non appena fu chiamato il suo volo, ma prima di andare fece una cosa, qualcosa che forse poteva essere inutile, ma era un ultimo disperato tentativo: prese il cellulare e digitò un messaggio che forse, un giorno, lo avrebbe riportato da lei, o che invece, trovandosi a New York, sarebbe andato perso e che mai sarebbe arrivato a destinazione, quelle poche parole che racchiudevano tutta la speranza che ora portava nel cuore...

"Ti prego... ritorna!"

E adesso su quell'aereo triste come non lo era mai stata stava dando l'addio a New York, sapendo che da lì e per sempre nel suo cuore ci sarebbe stato un vuoto incolmabile, che l'avrebbe sempre spinta a terra e a piangere di quell'amore che ormai per lei, restava solo un lontano ricordo...

FINE FLASH BACK

Occhi azzurri come il cielo di primavera le stavano di fronte, mentre una nuova fiamma ardeva vittoriosa in lei


Fine 24 cap!
Scusate scusate scusa ci ho messo un casino di tempo ad aggiornare! sono imperdonabile!!! SCUSATE!!!!!! Comunque questa ff ormai è ai capitoli finali, il prossimo sarà quello conclusivo...
Ringrazio chi legge e soprattutto chi commenta! ^____^ Cercherò di aggiornare il più presto possibile!
A presto col nuovo e ultimo cap! Kiss Ilary90
  
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