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Autore: Jakrat    11/11/2014    0 recensioni
Princess Celestia è la suprema regnante di Equestria assieme a sua sorella Princess Luna. Ella protegge i suoi sudditi e fa sorgere il sole ogni mattina, ma... questa non è la Equestria che conosce.
È una nuova nazione, dove Discord e Luna non sono mai esistiti, Queen Chrysalis regna su pony e Mutanti e lei... è il sindaco di Ponyville.
Sola, sembra essere l'unica a ricordarsi della realtà precedente e sta perciò a lei scoprire cosa sia successo e quale delle due Equestria, quella che rammenta o quella in cui sta vivendo, sia quella vera e quale un errore.
Genere: Avventura, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Princess Celestia, Queen Chrysalis, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Flashpoint – Princess Celestia

Capitolo 1: La Nuova Storia


Più lo vedo e meno ci credo.

Queen Chrysalis. Il peggior criminale a zampa libera che si aggira per il mondo, acclamata a gran voce da tutti i mutanti intorno. Non è possibile per me dimenticare gli innumerevoli volantini con il suo volto e l'immancabile titolo di Nemico Pubblico. E questo ben prima che allungasse le sue grinfie su Equestria!

Cerco di mantenere la calma, ma vederla a guida del mio regno e tutti i pony e i Mutanti intorno a lei che la osservano con riverenza come se fosse normale vederla con la corona sul capo è qualcosa che mi fa mancare il fiato.

Come ha fatto Queen Chrysalis a diventare la regina di Equestria? Ha forse a che fare con il fatto che io sia improvvisamente il sindaco di Ponyville?

Sindaco... è tutto a posto?” una voce femminile apparsa improvvisamente alle spalle mi distoglie da questi pensieri. Mi volto alla ricerca della fonte, sperando di non aver dato troppo nell'occhio.

Riconosco a fissarmi con i suoi piccoli occhi azzurri Pinkie Pie. Mi fissa tenendo inarcato un sopracciglio in un'espressione stranamente seria, considerando il pony di cui sto parlando.

Lei è uguale in tutto e per tutto a come la ricordo: il manto rosa, la criniera più scura e i tre palloncini come cutie mark. Eppure, l'espressione e la compostezza con cui mi sta davanti e altri fattori che non riesco a spiegarmi mi portano a pensare che ci sia qualcosa di anomalo in lei, come se non fosse lo stesso pony che ricordo. Ma perché ho questa sensazione con chiunque io incontri?

Cerco di rivolgerle il più caloroso sorriso che posso permettermi nella speranza di non dare a vedere la mia confusione, ma non appena apro bocca mi rendo conto di stare sudando freddo “Oh, certo. Tutto a posto.”

Sicura? Mi sembra un po' agitata...” insiste invece lei, inclinando il capo a lato.

Ho dormito male...” rispondo, dicendo anche a lei una mezza verità “Nulla di cui preocc...”

Miei cari pony!” questa volta è la voce tonante e dotata di eco di Queen Chrysalis ad interrompermi. Dato il fatto che stavo per arrampicarmi sugli specchi anche con Pinkie Pie per mascherare le mie vere condizioni, riesco a non essere nemmeno troppo infastidita dall'ennesima interruzione.

Appena la regina parla, tutta la piazza pende alle sue labbra.

Ferma davanti allo stand, dove Flim, Flam, Granny Smith ed Apple Bloom da dietro la osservano sorridenti aspettando il momento per iniziare le vendite, Queen Chrysalis si rivolge alla folla usando un tono che ricorda la Voce Reale di Canterlot. Scelta condivisibile, dato il grande numero dei presenti, ma non per questo meno sorprendente.

Siamo qui riuniti, oggi, per celebrare l'apertura della stagione del sidro.” prosegue lei nel silenzio generale. Pare che nemmeno i passeri che prima svolazzavano tra gli alberi vogliano osare interromperla cantando “Sono tempi difficili ed è impossibile per me misurare solo a parole il rammarico che provo sapendo cosa accade oltre i nostri confini. Vorrei tanto garantire per voi un mondo sereno e in armonia, piuttosto che limitarmi a tenere gli orrori della guerra lontani da noi.”

A quelle parole parte dalla folla un mormorio sconnesso per incitarla. Dicono che quello che fa è più che sufficiente e che si fidano delle nostre truppe, senza preoccuparsi di enfatizzare l'affetto verso la sovrana e la fiducia nell'esercito a seconda della frase pronunciata. In mezzo a quella cacofonia rimango colpita da un altro fattore: di quale guerra sta parlando?

Ci vuole un minuto buono perché Queen Chrysalis riesca a riprendere la parola, agitando con modestia lo zoccolo per incitare il popolo riunito a lasciarla finire il discorso. Vedo anche un leggero rossore colorarle le gote. È una maestra d'inganni, eppure qualcosa mi dice che è sincera.

Qualunque sia la verità, le sue parole seguenti sono elogi agli sforzi dei suoi soldati per difendere la terra santa in cui vivono, ai cittadini presenti che la lavorano per goderne i frutti e mantenerla quel ritaglio di paradiso che l'oscurità che regna all'esterno vuole invece veder bruciare. Si rivolge a tutti con un linguaggio aulico e ricercato, un discorso davvero toccante, anche con il vivo ricordo di chi ella sia mi ritrovo mio malgrado a sorridere.

E adesso, godiamoci i risultati degli sforzi della conosciutissima famiglia Apple che anche quest'anno ci onora con il loro prelibato sidro, concedendoci nel tempo di un boccale di lasciarci alle spalle i tempi difficili in cui viviamo adesso. E possa la felicità nata dallo scambio di bevute aiutarci ad affrontare con maggiore serenità il futuro che ci attende!” concluse la Regina. Nello stesso momento, Apple Bloom comincia a riempire i primi boccali di legno in mezzo al rombo degli zoccoli che vengono fatti picchiare a terra come applauso.

La stagione del sidro è ufficialmente iniziata e tutti i pony riuniti si affrettano intorno al banco. Arretro di un paio di passi per lasciare lo spazio a chi è più interessato di me alla bevanda e per evitare di venire travolta.

In quel momento, una fitta più intensa si fa largo nella mia testa con la prepotenza di un drago. Chino il capo, colta di sorpresa dall'improvviso dolore e vedo improvvisamente scorrere intorno a me diverse immagini. Immagini di eventi a chi non ho mai presto parte ma che percepisco come ricordi.

La stagione del sidro. Quando i fratelli Flim e Flam si erano trasferiti definitivamente a Ponyville, più di venti anni fa, si erano congiunti alla famiglia degli Apple formando un binomio tra le conoscenze in campo scientifico del duo con le quasi infinite risorse della famiglia. Il risultato dell'unione fu un'implementazione della produzione della famiglia sorprendente: in pochi anni l'intero frutteto era stato bonificato e recuperato, protetto da bestie selvagge e parassiti grazie alle conoscenze dei fratelli Flim e Flam e la produzione raddoppiò di anno in anno per i successivi quattro anni.

In quel lasso di tempo, la famiglia conobbe una stabilità economica e fama che non avrebbero potuto immaginare nemmeno nei loro sogni più rosei e il Giardino Dolcimele divenne sinonimo di merce di prima qualità non sono a Ponyville ma in tutta Equestria.

Ma quella non fu l'unica novità nata da quell'unione.

Applejack e Flam si sposarono durante gli anni del rilancio della fattoria, consolidando ulteriormente l'unione delle due famiglie. Fui io stessa a sposarli presiedendo alla cerimonia.

Quando, in nome di tutti i pony, è mai avvenuto questo? Una parte di me dice di accettarli come realtà, mentre un'altra si tiene ancorata alla mia memoria originale, mettendo tutto in discussione.

Una voce alle mie spalle interrompe questo conflitto interiore, facendomi trasalire per l'improvviso ritorno alla realtà “Qualcosa di turba, Celie?”

Mi volto velocemente verso la fonte di quella voce e avverto il cuore saltare un battito, riconoscendo chi mi ha appena chiamata così.

Queen Chrysalis, ferma sulle proprie zampe davanti a me con tutta la scorta di Mutanti alle sue spalle, mi osserva con un'espressione dolce e un leggero sorriso che lascia sporgere i canini agli angoli delle labbra sottili.

Una scena simile, in qualunque occasione, sarebbe potuta essere il preludio di un duello all'ultimo incantesimo tra noi due. Eppure, se prima avevo l'impressione che la sua benevolenza fosse sincera, ora che posso vederla così da vicino avverto la mia certezza sulla sua malignità vacillare pesantemente. O è un'attrice ancora migliore di quanto ricordassi, oppure è sincera.

Queen Chrysalis...” riesco a sussurrare a malapena, pure involontariamente. La sorpresa è tale che non riesco ad avere nessun'altra reazione.

La regina rise sommessamente sentendosi chiamare da me in questo modo. Il suo gesto ha il potere di destarmi e mi rimetto composta mentre la sento chiedermi ancora “Da quando mi chiami con il mio titolo? Andiamo Celie, ci conosciamo da quasi un secolo!”

In equilibrio sulle zampe, la osservo. Il divertimento le allarga ulteriormente il sorriso ed è sorprendente come la lunga file di canini che mostra non intacchi l'aria da fata dei boschi che il suo nuovo taglio di criniera le dona. Per un attimo mi chiedo se quella che ho davanti sia davvero la terribile Regina dei Mutanti che ha tentato di conquistare Equestria o è soltanto un sosia omonimo.

Spero sia per l'ultima volta, chiamami solo Chrys.” conclude lei, mentre io rimango imbambolata per tutto il tempo. Più il tempo passa e più la mia confusione invece di attenuarsi aumenta esponenzialmente.

Pochi fattori tra quello che ricordo e quello che vedo da questa mattina coincidono. Uno rimane il fatto che io e Queen Chrysalis ci conosciamo da diversi anni. Però il nostro non è esattamente uno di quelli in cui ci si scambiano nomignoli, anzi! E poi, non ricordo che fosse una creatura disponibile a farsi chiamare attraverso nomignoli, senza mai anteporre il suo titolo nobiliare.

Nonostante tutto cerco di atteggiarmi con naturalezza come ho fatto finora e cercando di stare al gioco ribatto “Certo. Scusami... Chrys.”

Ignoro se sia riuscita a non darlo a vedere o meno, ma chiamarla in quel modo mi procura un enorme disagio.

Ho solo dormito male, tutto qui. Nulla che un po' di riposo non possa guarire.” giustifico infine il mio stato. Che Queen Chrysalis ci creda o meno, questo non mi è dato di sapere.

Ammicca prima di voltarsi verso la sua carrozza dicendo “Vai pure, allora. Se non ti senti bene non intendo certo trattenerti. E poi, devo dirigermi a Manehattan al momento... ci sentiamo più avanti per il Gran Galà Galoppante?”

Oh, certamente!” annuisco, benché non mi sia chiaro di chi o cosa lei stia parlando quando pronuncia Gran Galà Galoppante “Farò fare gli straordinari a Luna.” scherzo infine per mascherare ulteriormente il mio stato, mentre la Regina ormai mi da le spalle ed è con uno zoccolo nella carrozza.

Inaspettatamente, quando faccio il nome di mia sorella Queen Chrysalis si blocca, voltandosi verso di me con un'espressione interrogativa sul muso. È talmente sorpresa che sembra abbia appena parlato in qualche lingua sconosciuta.

Luna?” ripete, evidentemente confusa “Assistant Mare sta male a sua volta?”

Non capisco. Cerco di insistere “Ma no, Luna... mia sorella!”

È vero, la faida tra me e Queen Chrysalis è sempre stato qualcosa di esclusivo. Non so nemmeno se lei e mia sorella si siano mai sfidate davvero, ma reputo impossibile che lei nemmeno la conosca.

Ma la risposta che ricevo è peggiore di quella che avrei potuto aspettarmi anche nei miei incubi peggiori.

Da quando hai una sorella?” domanda ancora la Regina, accentuando ancora la sua sorpresa e completando il suo giro voltandosi completamente verso di me.

Mentre percepisco tutto il calore del corpo uscirmi dalle piume delle ali riesco a malapena a balbettare “M... mia sorella... ho una sorella..?”

Nemmeno io comprendo se si stratta di un'affermazione o di una domanda.

L'espressione di Queen Chrysalis cambia ancora e scoppia in una risata divertita, come se la confusione che non riesco più a nascondere sia una grande barzelletta.

Devi essere davvero stanca, Celie!” esclama tra le risate, ritornando sulla carrozza. Una volta pronta per la partenza aggiunge come per spiegarmi “Tu sei figlia unica! L'unico esemplare vivente di alicorno sulla faccia dell'intero pianeta! Per questo motivo sei speciale, non ricordi tutte le volte che te l'ho detto?”


Digrignando i denti fino a quando non sentito tirarmi le mascelle per evitare di sfogare la mia crescente frustrazione nata dalla serie ininterrotta di sorprese che ricevo da questa mattina mi sposto a grande velocità per i cieli di Ponyville.

Prima che Queen Chrysalis lasciasse il Giardino Dolcimele ci siamo scambiate un ultimo saluto poi, dopo averla lasciata allontanare abbastanza, sono scattata verso il municipio.

Sono partita in maniera così impetuosa che non ho nemmeno cercato la mia assistente per avvisarla, prima di partire. Ma anche se fosse stata al mio fianco per tutto il tempo probabilmente l'avrei lasciata indietro: devo assolutamente trovare delle risposte e non voglio che lei o chiunque altro mi veda mentre mi affanno nelle ricerche. La mia confusione mentale è tanta e ho davvero paura che se qualcuno mi vedesse in questo stato potrebbe prendermi per pazza.

Sotto di me, Ponyville scorre rapida e praticamente deserta. Sembra che praticamente ogni singolo abitante sia migrato verso il Giardino Dolcimele per l'arrivo della Regina e questo gioca a mio vantaggio: meno pony potranno vedermi, più libertà di movimento avrò.

Come metto gli zoccoli nell'ufficio del sindaco, il mio ufficio a quanto sembra, assalto la libreria vicino alla scrivania, avventandomi su di essa come una manticora con la sua preda.

Luna, un tempo, mi confidò che è possibile distinguere la realtà dal sogno leggendo una pagina, distogliendo lo sguardo poi e rileggendola subito dopo. Se le parole cambiano, allora si ha la prova di essere dentro un sogno mentre se rimangono le stesse è la realtà.

Provo questo esperimento più volte, ma ottengo sempre lo stesso risultato. Per quanto possa non piacermi, quella che sto vivendo è la realtà. Nessun sogno, nessuno scherzo da parte di Luna.

Non mi resta altro da fare se non cercare di trovare un modo per orientarmi attraverso le informazioni contenute nei libri che ho con me.

Faccio levitare intorno a me anche tre o quattro libri per volta, alla ricerca di dati, eventi storici o anche semplici nomi che possano aiutarmi. Per la maggior parte si tratta di documenti economici e sociali riguardanti nello specifico Ponyville, ma dopo qualche minuto di ricerca mi capita finalmente tra gli zoccoli qualcosa che tratta nello specifico la storia di Equestria.

Afferrandolo come un naufrago al salvagente, inizio a divorare le pagine. Quel che trovo scritto è la travagliata storia di una Equestria molto diversa da quella che ricordo. Pochi o addirittura nessuno degli eventi che leggo coincide con quelli che riesco a richiamare alla memoria, ma quel che è peggio è che più proseguo con la lettura e più aumenta l'aria di famigliarità con quelle informazioni.

Molto tempo prima che nascesse il regno di Equestria, i pony erano divisi in tre grandi tribù: i pony di terra, gli unicorni e infine i pegasi. La loro convivenza era caratterizzata dal reciproco disprezzo e nemmeno la necessità che avevano gli uni degli altri era stato un deterrente sufficiente a fargli smettere di combattere. Scaramucce e veri e propri conflitti si alternavano a momenti di relativa pace che la loro terra natia inabitabile, costringendoli ad una grande migrazione di massa.

Per un fortuito caso, benché le tribù si fossero mosse in direzioni diverse senza contatti tra loro capitarono tutte e tre nella terra che sarebbe poi diventata la loro nuova patria. Il lungo viaggio e la lontananza, tuttavia, non avevano attenuato le divergenze e nonostante le condizioni in cui riversavano un nuovo, grande, conflitto parve trovarsi alle porte. Una nuova guerra che avrebbe decretato finalmente chi era il più forte tra di loro.

Fu in questo periodo, quando le tribù erano troppo indebolite dalla migrazione, dagli adattamenti al nuovo ambiente e dalla guerra imminente, che sorsero i Mutanti.

Questi, guidati dalla loro Regina Queen Chrysalis, lanciarono numerosi assalti alle varie tribù contemporaneamente, sfruttando il loro numero di soldati di gran lunga maggiore rispetto a quanto mai i tre popolo potessero sperare di ottenere da soli, e le condizioni in cui si trovavano le forze militari per colpire obiettivi sensibili, indebolendo ulteriormente le loro risorse.

Tale strategia, basata su un misto del soverchiante vantaggio numerico dei Mutanti, della loro migliore organizzazione essendosi uniti molti anni prima e dell'affaticamento dalle eterne scaramucce tra le varie tribù pony portò rapidamente le forze di Queen Chrysalis in un incrollabile vantaggio rispetto agli avversari.

La prima delle tribù a cedere fu quella dei pony terrestri, i meno propensi alla guerra e più stremati in quanto continui bersagli da parte degli avversari ormai a corto di viveri.

Almeno su questo, Chrysalis non è cambiata.” osservo ironicamente leggendo quest'ultimo punto, quasi involontariamente.

In un ultimo disperato tentativo di fermare l'ascesa dei Mutanti, pegasi ed unicorni sancirono una disperata alleanza contro il nemico comune.

Vi fu una grande battaglia, il volume non si dilungava nei dettagli e le uniche informazioni tenute erano il luogo dello scontro e che anche in quell'occasione fu Chrysalis ad emergere trionfante. Il modo in cui vinse quella battaglia fu molto interessante: volendo fondare fin dall'inizio un'alleanza stabile tra i Mutanti e i Pony, rinunciò ad una guerra d'attrito dove avrebbe avuto il vantaggio per infiltrare suoi soldati tra le file nemiche. Quando la battaglia iniziò, essi si mostrarono per quello che erano realmente, seminando il panico e il caos tra le fila nemiche.

In un clima simile muovere le truppe si rivelò impossibile per qualunque generale dell'Alleanza, rompendo ogni schema tattico e strategia precedentemente preparata. La battaglia si ridusse ad una grossa guerra lampo dove i Mutanti imprigionarono rapidamente qualunque nemico fino ad arrivare al quartier generale nemico e a costringere alla resa i comandanti nemici.

Sebbene trionfante, la Regina si dimostrò molto magnanima nei confronti dei vinti e, sancendo a sua volta l'unione di pony e Mutanti, nacque il regno di Equestria, con la stessa Queen Chrysalis a capo da quel giorno fino ad oggi.

Certo, i conflitti tra le specie non si attenuarono interamente quel giorno. Fu un processo lungo, ma nel frattempo nessuno osava mettersi apertamente contro i voleri della Regina di Pony e Mutanti. Una delle accuse che infatti in quel periodo circolava maggiormente era che i Mutanti, data la loro capacità di rinvigorirsi nutrendosi delle energie dell'amore che le creature viventi provane le une per le altre, avessero creato quell'immenso regno solo per usarlo come cibo.

In mezzo a questo clima a Regina dovette lavorare sodo, aiutando la popolazione e mostrando in ben più di un'occasione come simili minacce fossero del tutto infondate. Agendo in questo modo, grazie anche all'aiuto di qualche personaggio di spicco come Focaccia Tosta, Giglio Ingegnoso o il soldato Mammoletta, l'unione si consolidava giorno per giorno, anche se lentamente.

Ma anche mentre la convivenza tra Pony e Mutanti muoveva i suoi primi passi, Equestria non era al sicuro dagli orrori della guerra.

L'Impero di Cristallo guidato da Re Sombra non vedeva di buon occhio simile alleanza, special modo che un Mutante si mettesse alla guida dei simili del sovrano.

Tale sentimento fu il prologo di un conflitto tra i due regni. Senza aver raggiunto i primi dieci anni di esistenza, Equestria si trovava già sul piede di guerra.

Stando a quanto era riportato, Re Sombra iniziò in quegli anni un massacro selettivo della specie dei draghi, portandola ad un passo dall'estinzione, affermando che presto o tardi Equestria si sarebbe alleata anche a loro e che non potevano permettersi che un singolo regno accumulasse tanto potere.

Come Sombra avesse fatto a convincere i suoi sudditi a seguirlo in un atto così scellerato e crudele non era chiaro, piuttosto erano confermati i numerosi tentativi di dialogo tra i due regni atti proprio ad evitare la guerra e a fermare il massacro, noto in futuro come lo Sterminio dei Draghi. Si sfiorò anche l'idea di un matrimonio per stipulare una duratura alleanza tra i due eserciti, ma anche questo tentativo fallì come tutti gli altri.

L'Impero di Cristallo poteva contare su una magia che facilmente surclassava quella di Equestria, mentre quest'ultimo poteva contare su un esercito di Mutanti che superava quello dei pony di cristallo ancor più di quanto non facesse in precedenza con le singole tribù di pony. Era difficile stabilire chi tra loro sarebbe potuto essere il vincitore della guerra.

Forse l'intervento delle tre tribù di pony avrebbe potuto cambiare le sorti, ma parve che la stessa Regina non volle farli intervenire, preferendo lasciare loro la possibilità di sistemarsi meglio dopo gli anni difficili passati.

Forse fu per questo, forse per altro, che un giorno Queen Chrysalis orchestrò un attacco direttamente nel cuore dell'Impero di Cristallo, mentre Sombra si apprestava a finire gli ultimi esemplari dei Draghi ancora in vita.

Sebbene tra le pagine del libro non siano riportate molte informazioni, neppure da chi fossero formati gli schieramenti di allora, è facile immaginare quanto quel conflitto abbia dovuto essere duro. L'unico dettaglio lasciato trasparire è che Sombra avesse scoperto qualcosa, qualcosa che Queen Chrysalis non voleva si diffondesse e che la costrinse infine a lanciare la più potente maledizione che conoscesse contro l'Impero di Cristallo, facendolo sparire come aria rarefatta per l'eternità.

A battaglia conclusa, inoltre, l'unione tra Pony e Mutanti si consolidò oltre ogni più rosea aspettativa e finalmente Chrysalis venne vista come la benevola sovrana di quel vastissimo reame e i Mutanti come il braccio armato a cui rivolgersi quando c'era bisogno di protezione.

Ma nemmeno dopo Equestria poté conoscere una pace stabile.

La natura misteriosa dietro la battaglia contro l'Impero di Cristallo aveva gettato i semi per un altro conflitto, che scoppiò a distanza di appena qualche anno e che tutt'oggi prosegue, tra il Regno di Equestria e l'Arabia Sellata.

Il sultano ritenne che l'esilio dell'Impero di Cristallo da parte di Queen Chrysalis fosse un chiaro segno da parte sua di totalitarismo, quasi un'affermazione che chiunque non fosse dalla sua parte sarebbe andato incontro alla stessa fine: sparire dal creato, senza lasciare nemmeno una bara a ricordo della loro presenza.

Anche in questo caso ci furono numerose sedute diplomatiche atte ad evitare lo scontro, sebbene non fossero trattative serrate come era stato con l'Impero di Cristallo. Queen Chrysalis rifiutò a più riprese di divulgare cosa Sombra avesse scoperto per costringerla a ricorrere al suo incantesimo e il sultano rigettò con disprezzo ogni altro possibile compromesso tra i due regni: o la verità sarebbe uscita a galla, o i suoi soldati sarebbero venuti a prenderla da soli.

Dopo numerosi accordi infruttuosi, la lunga guerra tra l'Arabia Sellata e il Regno di Equestria cominciò.

Fino ad ora questa guerra si è tenuta soltanto oltre i confini di Equestria, grazie ad una potente barriera che la stessa Queen Chrysalis aveva alzato poco dopo l'inizio delle ostilità per tenere salvi i propri sudditi da possibili incursioni esterne.

L'insieme di queste gesta è valso alla sovrana l'amore incondizionato del popolo che la idolatra alla stregua di una vera e propria divinità, titolo che lei pare non aver mani denigrato. Chi lo sa, forse anche il suo ego è rimasto invariato, nonostante la benevolenza che adesso dimostra.

Simile amore consente alla Regina di tenere alzata la barriera a prova di qualsiasi soldato che l'Arabia Sellata potrebbe mai utilizzare e di tenerla alzata senza mai finire spossata. Proteggere un intero regno con una barriera è uno sforzo immenso, per un singolo incantatore: io stessa ignoro quanto potrei resistere. I Pony e i Mutanti devono amarla davvero dal profondo del cuore, per donarle una simile forza!

In ogni caso, scopro che non è solo con l'Arabia Sellata che Equestria non ha buoni rapporti.

Durante gli anni che precedettero l'emigrazione dei pony, Queen Chrysalis si confermò a guida del popolo dei Mutanti attraverso una guerra civile contro gli altri capi delle varie bande formate dai suoi simili, mostrando un intelletto di intere generazioni avanti rispetto le conoscenze dell'epoca. Simile potere le permise di poter fornire al suo popolo una protezione efficacie contro i loro predatori naturali, i Grifoni. La nascita di un nuovo potere portò uno stallo nel regno e il regno di Grifonia cadde, andando a formare la Repubblica dei Grifoni.

Ma nonostante il nuovo governo, pare che nessuno tra loro abbia dimenticato il loro antico ruolo nei confronti dei Mutanti e benché la Repubblica non disponga di un arsenale sufficiente per rappresentare una reale minaccia ad Equestria, i rapporti tra le due nazioni non sono mai stati cordiali.

Non appena termino la lettura inizio a riflettere.

Come avrei dovuto aspettarmi, nessuna delle informazioni che ho letto mi sembra falsa. Alcune mi sembra addirittura di ricordarle. Eppure, contemporaneamente, ricordo un'altra storia di questo mondo completamente diversa da questa!

A quale devo credere? Quella in cui io governo Equestria e nessuno di questi conflitti e mai esistito, o a quella che sto vedendo davanti ai miei occhi? Dove Queen Chrysalis combatte ogni giorno per dimostrare al mondo le sue buone intenzioni?

Le buone intenzioni di Queen Chrysalis. In qualunque altra occasione avrei presto queste parole per una battuta. E adesso sono questioni di importanza addirittura mondiale.

Ma c'è un altro fatto che mi sconforta. Un paio di nomi mancano dalla mia lettura. Per quanto si possa trattare di un libro molto superficiale, appena sufficiente per studi poco sopra il livello elementare, si tratta di nomi che dovrebbero comunque esserci.

Mia sorella, Princess Luna, e Discord non vengono nominati una sola volta in tutto il tomo. Un brivido mi attraversa il dorso, accarezzando un'ipotesi terribile.

E se loro non esistessero? Queen Chrysalis ha detto che sono l'unico alicorno sulla faccia della terra. E se sono l'unico alicorno, è comprensibile che non esista nessuna Luna. Figuriamoci creature caotiche come i Draconequus!

Ma allora perché io li ricordo?

Perché questa Equestria mi continua a sembrare giusta e sbagliata allo stesso tempo?

Mi porto gli zoccoli sul muso, respirando profondamente per mantenere la calma. Devo rimanere lucida per pensare ad una soluzione.

Fino ad ora ho scoperto solo grandi differenze tra l'Equestria che ricordo e quella dove vivo. Ora che so anche la storia passata di entrambi i regni, che altro posso fare per placare la mia confusione? Cos'altro posso fare per capire il motivo di questa sensazione che mi accompagna da quando mi sono alzata questa mattina?

Mentre rifletto una seconda fitta alla testa, simile a quella che ho avuto prima al Giardino Dolcimele, mi colpisce con la stessa violenza di un'incudine piovuta dal cielo. Il dolore è così intenso da non farmi reggere sulle zampe.

Cado a terra, sdraiata su un fianco. Chiudo gli occhi e stringo i denti e gli zoccoli anteriori sulle tempie per placare il dolore. E un nuovo caleidoscopio di colori e immagini invade la mia vista.

Questa volta vedo un unicorno dal manto lilla e la criniera scura con due mesches di colori diversi. È Twilight Sparkle, la mia studente.

È davanti a me, con lo sguardo triste chinato per terra. Tra me e lei regna un silenzio tombale.

Rompo per prima la tregua sussurrandole timide parole di scuse. Per tutta risposta, lei si teletrasporta lontano da me, dove non possa vederla, senza aggiungere una sola parola. Ma prima che la luce l'avvolga completamente, faccio in tempo a vedere una lacrima solitaria solcarle il muso.

Ignoro cosa sia accaduto di preciso. Non riesco a ricordare per cosa mi stessi scusando e cosa avesse potuto affliggerla in questo modo. Ma questo ricordo prova in me un enorme senso di colpa e imbarazzo: non appena la fitta alla testa svanisce, avverto lo stomaco chiudersi in una morsa e uno spesso nodo alla gola.

Un nuovo dubbio, come se la situazione non fosse abbastanza complicata, si fa largo nella mia testa: cosa è successo tra me e Twilight?

Quando il dolore alla testa passa, apro gli occhi roteando le pupille alla ricerca di qualche altro indizio nella stanza che possa aiutarmi a fare luce almeno su questo nuovo mistero. Ma presto realizzo che sto facendo soltanto un ennesimo buco nell'acqua: non c'è una sola foto o lettera che possa aiutarmi.

Mi alzo in posizione supina, tenendo le ali distese dietro di me, e comincio a guardare il soffitto come in cerca di una risposta incisa su quelle travi. Mi sono rimaste molte poche carte da giocare.

Posso solo aspettare: le ultime fitte alla testa mi hanno inculcato nuove nozioni sulla vita in questo luogo, magari concentrandomi posso ottenere qualche risposta in più.

Sospiro profondamente e chiudo gli occhi. Mi concentro sui miei ricordi, allontanando tutto quello che so di questa realtà dove mi sono svegliata stamattina. Ho bisogno di risposte e ne ho bisogno adesso.

L'ultima volta che ho incontrato Twilight è stato dopo il matrimonio di suo fratello, Shining Armor, con mia nipote Cadance. Abbiamo festeggiato tutti assieme, felici che l'assalto dei Mutanti orchestrato da Queen Chrysalis a Canterlot fosse fallito. Una volta terminati i festeggiamenti, lei era tornata a Ponyville con le sue amiche. La nitidezza con cui ricordo questi eventi è di gran lunga maggiore di quanto possa dire su qualunque altro evento che mi coinvolga come sindaco. E questo non fa che accentuare tutta la mia confusione.

Il motivo della discussione tra me e Twilight deve essere accaduto in questa 'nuova' Equestria. Ma ogni volta che provo a pensarci sopra, per quanto mi sforzi, quello che ottengo è solo una macchia, nera come la pece. Posso sforzarmi quanto voglio, ma è chiaro sin dai primi momenti che non caverò un ragno dal buco, in questo modo.

A peggiorare il tutto, quest'ultimo ricordo tra me e lei mi da la sensazione che sia un evento di molti anni fa. Queen Chrysalis Regina di Equestria è un elemento più che sufficiente a farmi temere il peggio.

È quest'ultimo pensiero a darmi l'illuminazione. Ritorno su un fianco, alzando il capo verso la finestra.

Elemento.

Gli Elementi dell'Armonia!

Sono già a Ponyville, dove i portatori sono tutti riuniti! Twilight abita qui!

Aiutandomi con le ali, ritorno in equilibrio sugli zoccoli per poi dirigermi verso l'uscita. Devo soltanto trovare la mia studente in casa sua, nella biblioteca del paese, e scoprire da lei cosa è accaduto tra di noi.

Sarà imbarazzante, ma è meglio affrontare una situazione scomoda piuttosto che continuare a vagare nel buio come sto facendo da questa mattina.

Presa dall'entusiasmo, apro la finestra della stanza con un incantesimo e la attraverso in volo, dirigendomi in fretta e furia alla biblioteca.


Durante il tragitto, in uno sprazzo di ottimismo, penso che se la Twilight che incontrerò sarà la stessa che ricordo, molto probabilmente avrà anche delle risposte ai dubbi che occupano la mia mente in questo istante.

Come un vagabondo nel deserto che trova dopo un lungo periodo un'oasi, mi avvicino alla casa della mia studentessa aspettando con impazienza il momento in cui otterremo insieme tutte le risposte.

Non appena riconosco avvicinarsi all'orizzonte l'albero che ospita la biblioteca di Ponyville e perciò anche Twilight il mio sorriso sulle labbra si allarga da solo, mentre io comincio a planare per arrivargli davanti. Cerco di evitare di arrivare come quella volta in cui precipitai davanti alla finestra di quello stesso edificio.

Fortunatamente quel momento coincideva con l'invio di una lettera della stessa Twilight, così ebbi l'occasione di nascondere l'evento come una mia visita per ritirarla personalmente.

Cosa accadde in realtà?

Nevicherà nell'Arabia Sellata, il giorno in cui lo racconterò!

In ogni caso, una volta arrivata davanti alla porta d'ingresso, batto lo zoccolo sullo spesso legno della porta un paio di volte, bussando in attesa di trovare la stessa Twilight o il suo assistente Spike ad aprirmi.

Aspetto con il sorriso stampato sul muso, aspettando di vedere la mia adorata studente e sollevandomi già il morale, in vista delle risposte alle mie domande che stanno sicuramente per arrivare.

Ma quando finalmente la porta si apre, le mie aspettative vengono deluse.

Ad aprirmi trovo un pony molto anziano, con il manto grigio, gli occhi azzurri dietro ad un paio di occhiali rotondi e spessi e la criniera rada e nera. Lo riconosco, si tratta di uno degli stalloni più anziani dell'intera Ponyville. Cosa ci fa, lì dentro?

Mi saluta sistemandosi gli occhiali con una zampa. La sua miopia è talmente forte che non riesce nemmeno a riconoscere l'espressione stupita che ho in questo momento.

Oh, buongiorno, Sindaco Celestia. Non dovrebbe essere all'apertura della stagione del sidro, adesso?” mi domanda, con voce bassa e tremolante come le sue zampe.

Una parte di me vorrebbe chiedergli cosa ci fa in quel posto, considerate le sue condizioni. Ma è meglio che non desti troppi sospetti e confesso “Abbiamo finito. Queen Chrysalis è arrivata e ha aperto la stagione. Io non mi sentivo molto bene e sono andata via presto.”

Mentre parlo, approfitto della mia statura ben superiore al pony davanti a me e sbircio all'interno della stanza. Nulla mi sembra cambiato, tranne forse la posizione di un paio di mobili, ma di Twilight non riesco a vedere nemmeno l'ombra.

Oh, mi dispiace. Spero che lei si senta meglio, adesso, Sindaco.” la voce dell'anziano mi arriva alle orecchie, facendo tornare la mia attenzione su di lui. Si fa da parte, come per lasciarmi entrare, mentre mi propone “Vuole un libro per tenerle compagnia durante la convalescenza? Posso consigliargliene diversi!”

Approfitto del suo invito ed entro, arrivando però dritta al sodo “Ti ringrazio, ma non ce n'è bisogno. Piuttosto, sto cercando Twilight Sparkle. Sai dirmi se è in casa?”

Chiedo pensando che quel pony anziano stia dando momentaneamente il cambio a Twilight, ma a giudicare dalla sua espressione quando confesso il mio obiettivo e la domanda che mi rivolge subito dopo pare che la verità sia molto più complessa.

Chi?” mi chiede lo stallone, sgranando gli occhi. È sinceramente sorpreso, è evidente.

Deglutendo, cerco di correggere il tiro “Voglio dire che sto cercando questo pony, ma non ricordo il suo indirizzo. Non possiedi per caso un elenco dove sono segnati i dati dell'ultimo censimento della popolazione?”

Lo stallone annuisce come se la mia giustificazione lo avesse convinto e ribatte, in maniera quasi ovvia “Be', è ovvio che ne abbiamo una copia. Ma non lo avete anche voi in municipio?”

Sì, ma sono certa che il vostro sia più aggiornato.” ribatto, giocando la carta dell'adulazione per evitare di approfondire quel colloquio che rischia ogni secondo che passa di portarmi in un vicolo cieco. Non so ancora cosa stia succedendo davvero, devo rimanere vigile e non far scoprire la mia confusione su questa strana Equestria.

Fortunatamente, il mio tentativo va a buon fine e il pony mi porta poco dopo il tomo che avevo richiesto. Lo afferro sollevando con la magia e comincio a sfogliarlo velocemente, mentre lui mi domanda ancora “Ecco qui il volume dell'anno scorso. Questa Twilight Sparkle ha per caso qualcosa per calmare il tuo malessere?”

Quella domanda mi gela il sangue nelle vene. Per farmi una domanda del genere, non solo non deve ricordare il suo nome ma nemmeno avere la più pallida idea di chi io stia parlando. Perciò, se lui non la conosce, vuol dire che non è la bibliotecaria di Ponyville. Se perciò lei non è nemmeno la bibliotecaria, cosa mi sarei dovuto aspettare scoprendo qualcosa su di lei?

Sì. Diciamo così.” rispondo, sotterrando i miei timori per tornare a cercare il suo nome affondando il muso tra le pagine.

Riesco a leggere ogni nome e indirizzo riportato su quelle pagine nell'arco di pochi minuti. Molti li riconosco, ma nessuna voce allude a Twilight.

Mentre ritorno a leggere daccapo ogni nome registrato, odo il bibliotecario ancora davanti a me sospirare profondamente.

Oh, be', devo stare davvero invecchiando, ormai!” esclama, grattandosi la testa nel mentre.

Abbasso il volume per osservarlo. Sono tentata di chiedergli cosa voglia dire, ma il mio sesto senso che mi avverte di come la sua risposta non mi piacerà.

Rimango in stallo solo per qualche secondo, prima che decida di ignorarlo e chiedere “Come?”

Lui fa spallucce mentre mi spiega con una nota di serena rassegnazione nella voce “Lavoro qui da moltissimi anni e mi sono sempre occupato di tenere aggiornati i dati del censimento. Pensavo ormai di ricordare a memoria nomi e indirizzi, ma questa Twilight Sparkle non riesco a ricordarla. Forse sto davvero diventando troppo vecchio per ricordare qualcosa. Ma che ci voglio fare, è già tanto se sono arrivato a questa età! Non è vero, Sindaco?”

Ignoro la seconda parte della sua risposta e mi focalizzo su Twilight. Non voglio arrendermi nella ricerca.

Non c'è traccia di lei sul registro del censimento nemmeno al mio secondo tentativo. Mi rifiuto di credere che lei non esista, come Luna o Discord.

Non può essere possibile che non esista. L'ho ricordata, pochi istanti fa!

È un unicorno lilla, altezza nella media, con la criniera scura con delle meches rosa e viola...” faccio una descrizione sommaria, ma dovrebbe essere sufficiente per far ricordare all'anziano bibliotecario almeno di chi io stia parlando.

Lui invece ci pensa un po', ma alla fine conferma “Nulla. Mai sentita nominare, ne' ho mai incontrato un unicorno come me lo sta descrivendo, Sindaco Celestia. Sicura di non confondersi con qualcun altro?”

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