Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: Psiche_delia    11/11/2014    2 recensioni
Un giorno una scrittrice amatoriale che si perdeva le parole per strada, lesse una frase:
"Non sei fregato veramente, finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla". Indubbiamente qualcuno a cui raccontare la storia, la loro storia, ce l'avevo e di questo non ho mai potuto ringraziarvi abbastanza, ma per la buona storia.. Beh qualcuno deve aiutarmi a renderla tale, e quel qualcuno siete voi!
Io sono Psiche e questa è "Tu sei il protagonista", la mia storia, la vostra storia, la storia di Mika e Demian!
Buona Lettura!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Morgan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon giorno, buon pomeriggio, buona sera e buona notte… perfetto li ho scritti tutti. Siccome non so quando precisamente pubblicherò questo capitolo, meglio essere preparati.
Sono le 14.46, ho appena iniziato a scriverlo e non saprò mai quando lo finirò, se stasera, domani mattina, o domani pomeriggio. Resta il fatto che dovrò comunque postarlo e farvi felici lo stesso.

Il capitolo scorso è piaciuto… fiu tiro un sospiro di sollievo. Credevo che stesse succedendo tutto troppo in fretta, ma pare che le fans della “Mikenian” non vedono l’ora di vedere (scusate il gioco di parole) insieme in atteggiamenti  come posso dire… intimi.

Non posso farvi nessuno spoiler, in quanto non so cosa scrivere, posso solo dirvi che mi sento di buon umore, quindi non dovrebbe uscire un capitolo troppo depresso.. hei non vi prometto niente, mia sorella vuole rubarmi il computer, potrei commettere un omicidio e cambiare il mio stato d’animo, da buon umore a killer impazzito… e qui sarebbero cazzi perché ci sarebbe un fatal finale… cioè ucciderò qualcuno.

Bene, premesso questo, spero il capitoletto qui in basso sia di vostro gradimento, alle cinque e mezza devo andare agli allenamenti quindi non so se riuscirò a finirlo… e la cosa di cui non mi rendo conto è che a voi sicuramente non frega una cippa lippa di quello che faccio io nel tempo libero..  vi vedo già..
-Cosa vogliamo?-
-Il capitolo!!-
-E quando lo vogliamo?-
-Oraaa!!-
Bene afferrato il concetto.. buona lettura.

-La vostra sclerotica, sociopatia, sovraeccitata, psicopatica, schizzofrenica e chi più ne ha più ne metta.. Psiche_delia..
 
-Ho capito perché mi sento così diverso in questi giorni.. “Mi sono innamorato come ci si addormenta; piano piano, e poi tutto in una volta…-
Prese un grande respiro, ecco… glie lo aveva detto, aveva ammesso tutto quello che si teneva dentro ad alta voce. Ora si sentiva svuotato, libero, leggero, non gli importava la reazione che avrebbe avuto Mika, era riuscito a superare le sue paure, sarebbe riuscito a superare anche tutto il resto…. Purtroppo però, più il silenzio si divulgava tra i due, più le convinzioni di Demian vacillavano.

-Ti prego di qualcosa..- Mika si risvegliò dal suo torpore.. Non si aspettava che il biondo lo venisse a svegliare, alle tre del mattino o della notte.. comunque era sempre presto. Non poteva pretendere di vederlo lucido e pimpante… Cazzate, la verità era che Mika era entrato completamente in palla, l’ultima persona che gli aveva fatto una dichiarazione, era stato il suo ex-fidanzato, -che per altro lo aveva pure tradito-. Inutile dire però che gli faceva anche un immenso piacere…
-Ho sonno- Avete presente, quando nei cartoni animati, una personaggio dice una cosa completamente inaspettata, e quelli che lo ascoltano cadono per l’assurdità della cosa? Beh se Demian fosse stato un personaggio dei cartoni animati, avrebbe fatto la stessa fine..
-Mika, ma sei sordo o cosa più plausibile completamente scemo?- gli chiese stralunato. No per dire, si è fatto tutta quella strada al freddo, vestito come un coglione per fargli una dichiarazione che in confronto, quelle dei libri gli avrebbero pulito casa, e lui che cosa fa? Vuole andare a dormire? Ma io dico, quando Dio distribuiva il cervello lui era al cesso per caso?
-Non sono scemo, ho sonno .. damn sono le tre..- piagnucolò come un bambino, dopo un altro sbuffo del biondo, lo prese per il gomito o lo fece entrare in casa. Salì gli scalini del suo loft, trascinandosi appresso un Demian, che si sentiva vagamente un cagnolone al guinzaglio, in balia del padrone.

Quando il riccio aprì la porta della sua camera, lasciò il biondo, per poi tuffarsi sull’enorme letto matrimoniale. Demian era rimasto invece fermo ad ammirare la stanza. Era semplice, per un carattere eccentrico come quello del cantante. Il letto sul quale si era tuffato, era sfatto ma si potevano intravedere le lenzuola celesti, e il piumone di un colore un po’ più scuro. Affianco, vi era un comodino basso con sopra un libro, una sveglia e il cellulare. Per il resto, a parte un piccolo divanetto e una pianola, la stanza era completamente deserta. I muri erano semplici, bianchi ma con su delle scritte nere che rappresentavano frasi di canzoni, di libri o di discorsi celebri.
-Come here- borbottò Mika già mezzo addormentato. Demian alzò le spalle, togliendosi la maglia, e facendosi spazio vicino al riccio.

Era molto stanco, e anche se gli aveva dato fastidio non aver ricevuto una risposta, lo stare nello stesso letto dell’altro, lo faceva sentire notevolmente bene. E con quella sensazione, si addormentò…

Quella mattina, si svegliò con la sensazione che qualcosa non andava,  togliendo il fatto che fuori stava facendo il diluvio universale, e che i tuoni lo avevano svegliato, sentiva un calore sul petto, e un braccio intorpidito, ma tutto sommato si sentiva anche più rilassato di quando era andato a dormire quella notte.
Aveva fatto un sogno abbastanza strano, e solo a pensarci il sangue gli affluiva fin sulle gote. Aveva sognato che aveva aperto durante la notte, a un Demian con un paio di pantaloni rossi.. già che aveva quell’abbigliamento dimostrava che era un sogno, e poi gli aveva fatto una dichiarazione che avrebbe fatto invidia a quella dei miglior romanzi rosa.. Demian non avrebbe mai fatto una cosa del genere dai… era già tanto se aveva ammesso che lui non gli era indifferente. Si sentiva stupido ad aver fatto quel sogno, e ad aver pesato che fosse vero.

Decise di aprire gli occhi, era inutile rimanere ancora al letto, e poi aveva anche un certo languorino. Quando mise a fuoco la stanza, la trovò come l’aveva lasciata la sera prima, solo una maglietta che lui non aveva mai vista, era abbandonata sul divanetto vicino al finestrone. Corrucciò la fronte, la sera prima non c’era… quando poi abbassò lo sguardo, e notò la testolina bionda di Demian posata sul suo petto, ci mancò poco che non si mettesse ad urlare.
Come… Perché.. ma che cazz..Erano questi gli unici pensieri che affollavano la sua testa. Poi si ricordò del sogno e arrossì ancora di più.. Se Demian si trovava nel suo letto, abbracciato a lui e con indosso ancora i jeans rossi, allora significava che…. Non era stato affatto un sogno, era successo sul serio, Demian gli aveva davvero detto quelle parole..

Si rilassò, non voleva più uscire dal letto, sorrise alla visione del biondo che se la dormiva allegramente incurante che lui lo stesse osservando. Scostò con una carezza la ciocca di capelli fini che gli ricadeva sugli occhi, facendogli storcere il naso. Anche da addormentato aveva quell’espressione corrucciata in volto, con le labbra arricciate. Avrebbe voluto che si svegliasse per poterle baciare quelle labbra.. e vedere quegli splendidi occhioni grigio-argento che aveva amato sin dalla prima volta che avevano incontrato i suoi. 
-Sono sveglio, smettila di accarezzarmi.. non sono ancora diventato un animaletto domestico..- e scorbutico come al solito, ma infondo se voleva Demian, avrebbe dovuto ottenerlo con tutti i pregi e i difetti.. Un pacchetto completo insomma.
-Scorbutico..- borbottò il riccio a bassa voce, non troppo bassa però da non permettere al biondo di sentire.
-Che hai detto scusa?-
-Nothing- urlacchiò con una vocina isterica. Demian rise.
-Mi hai appena dato dello scorbutico?-  indagò, alzandosi dalla superfice comoda su cui aveva dormito..
-Io? Non so neanche cosa significa, non poso averla detta- il biondo scosse la testa, stava iniziando a parlare troppo bene l’italiano per i suoi gusti, e anche ad essere paraculo come gli italiani. Sorrise maligno, la cosa che aveva imparato, stando a stretto contatto con il riccio, era che soffriva il solletico in una maniera assurda.

Quando si erano baciati, nella sala del pianoforte, e Demian gli aveva sfiorato il collo, se non fosse stato il braccio del biondo ad incastrarlo in una morsa ferrea, si sarebbe allontanato di scatto.
-Sai? Non amo che mi si prenda per i fondelli..- sussurrò con la voce roca per il sonno, e gli occhi stretti a due fessure, comunque molto divertiti. Mika si agitò, alzandosi con il busto, e poggiandolo sulla testiera del letto, aspettandosi un attacco dal biondo. Una cosa che invece aveva imparato Mika, era che nessuna azione contro Demian passava impunita, senza che lui si vendicasse… Stava iniziando a sudare freddo, e a ridacchiare in modo isterico. Demian dentro di sé rideva per le reazioni fin troppo esagerate del riccio.
-Non sono bravo a cucinare- se ne uscì in un moto di panico. Demian si bloccò di scatto, ancora carponi sul letto. Passò un secondo, poi due.. alla fine scoppiò a ridere in maniera isterica. Non riusciva a fermarsi.. poteva sopportare i peggio strafalcioni, come per esempio choosare o developpare, ma quella le superava tutte.
Mika intanto si chiedeva del perché stesse ridendo, non lo prendeva per i fornelli, non era bravo a cucinare e non aveva compreso appieno la sua battuta, voleva cucinare? Non sembrava che avesse fame, cosa centravano i fornelli?
-Are you hungry?- le risate convulse del biondo aumentarono, rischiando di farlo cadere dal letto. Il riccio si stava innervosendo, ci stava che lo prendevano in giro le persone che non lo conoscevano, passano i suoi errori lessicali, ma addirittura a ridere sguaiatamente per dei fornelli.. gli sembrava esagerato! Se aveva fame, gli avrebbe portato qualcosa dal bar qui sotto, ma di cucinare non se ne parlava proprio..

Mise su il broncio, incrociando sia le braccia che le gambe, aspettando che il biondo finisse di prenderlo in giro per una cosa che non aveva nemmeno capito.
Quando le risate convulse si affievolirono, Demian stava cercando di riprendere fiato. Non aveva mai riso tanto in vita sua, e di momenti divertenti ce ne sono stati. Per esempio, quando Rebecca  era finalmente riuscita  a farsi fare un autografo da Marco Mengoni dopo un suo concerto, e lei invece di andarsene trionfante con il pezzetto di carta firmata tra le mani, si era messa ha fare il balletto della vittoria (che avevano inventato in terzo superiore per il loro primo 6- in matematica) davanti appunto al cantante. Dopo aver trascinato via, una Rebecca che avrebbe voluto sotterrarsi come uno struzzo nel cemento, era scoppiato a ridere per l’assurdità del momento.
-It’s not funny- borbottò il riccio imbronciato. Demian sorrise, sembrava che quella mattina il sorriso era costretto ad aleggiare sulle sue labbra.
-Oh si che lo è- continuò la sua salita verso il bel cantante. Dopo le risate e il broncio sexy di Mika, la sua vendetta poteva anche essere posticipata, magari di un ora..  due.
-Ricordi? Noi avevamo qualcosa in sospeso mi sembra..- gli soffiò in un orecchio malizioso. Sentì Mika rabbrividire, e questo non poteva non fargli piacere.
-you’re wrong.- cercò di dire il riccio muovendosi cautamente per non sfiorare nessuna parte del corpo del biondo, che avrebbe potuto infiammare tutti e due. Demian lo sentiva muoversi come un anguilla, mentre cercava di liberarsi dalla sua morsa. Aveva approfittato infatti del suo disagio, per mettersi a cavalcioni su di lui, con le braccia rispettivamente vicine ai lati della testa del cantante. Lo vedeva, vedeva quell’espressione timida in volto, ingenua e tesa allo stesso tempo, anche se ormai vantava i suoi trent’anni, Mika ai suoi occhi sembrava un bambino alla prima cotta, con le guance rosse e l’espressione di chi non sa cosa fare e come si deve muovere. Aveva fatto tanti sbagli nella vita, se ne rendeva conto, eppure quello di sbaglio non gli pesava. Sentiva di star facendo la cosa giusta e per la prima volta nella sua vita, diede ascolto al suo istinto, con calcolata lentezza, si calò sulle sue labbra, gli stava dando una scelta, il tempo per ritirarsi, ma quando le labbra timide del riccio sfiorarono le sue, quella passione repressa che era racchiusa ormai da troppo tempo dentro di lui, si scatenò travolgendoli entrambi in un bacio appassionato.

Leccava quelle labbra, come se fossero il frutto più dolce che il mondo abbia da offrire, sospirava ad ogni piccolo gemito del riccio… Mika era in estasi, nessuno l’aveva mai baciato a quel modo, nessuno l’aveva mai accarezzato con la dolcezza e la passione che invece ostentava Demian, il suo cuore scoppiava di felicità ed eccitazione. Con un colpo di fianchi ribaltò le posizioni, vide il biondo storcere le labbra evidentemente non amava non avere il controllo su un qualcosa, il cantante invece sorrise… le danze erano aperte, tanto vale iniziare a ballare… mentre le sue mani accarezzavano gli addominali del biondo iniziò a mordergli leggermente il collo, facendo gemere arrabbiato Demian che odiava essere così in balia di Mika che sembrava così… così… esperto, mentre lui pensava a quei denti e a quella lingua che riempivano il collo di attenzioni, gli infilò le mani sotto la maglietta alzandola sempre di più verso l’alto, fino a quando non glie la tolse definitivamente. Erano in balia delle emozioni, e Mika se ne rendeva perfettamente conto, sapere che Demian era innamorato di lui, la bellissima dichiarazione (anche se per niente originale) gli avevano gonfiato il cuore di gioia. Demian intanto, approfittando della distrazione del riccio, ribaltò di nuovo le posizioni, spalmandosi su  di lui spudoratamente.

-Prima regola scricciolo.. mai distrarsi quando stai con me, potrei offendermi  vedendo che le tue attenzioni si stanno facendo un viaggetto a fantasilandia- Mika rise ammirandolo, seduto a cavalcioni su di lui con la luce del mattino che gli faceva risplendere i capelli biondissimi.. sembrava un angelo, il suo angelo.
-Come mi hai chiamato?- si alzò sui gomiti Mika, il biondo rise, spingendolo nuovamente sul materasso.
-Scricciolo..- ripetè sulle sue labbra, ma Mika girò il viso dall’altra parte.
-Sono più grande di te little angel, e non solo di età..- gli disse accigliato.
-Vuoi rovinare questo momento con precisazioni inutili?- commentò acido il biondo sfregando il suo bacino contro quello del riccio, che si trattenne dal gemere spudoratamente, se fosse sopravvissuto, si sarebbe dovuto fare una doccia fredda..
-Quale momento?- decise di scherzarci un po’su… Demian lo guardò con sfida, non sarebbe riuscito a metterlo in imbarazzo.
-Hai capito Mika.. sembra che quando sei eccitato il tuo italiano migliori.. il momento cantante dei miei stivali… in cui il piccolo angelo sopra di te- e si indicò con una nota sadica nella voce che fece vacillare la spavalderia del riccio.
-Ti farà urlare talmente tanto, che i vicini saranno costretti a chiamare la polizia per disturbo della quiete pubblica..- Se con quella frase Demian pensava di far arrossire di vergogna il ragazzo sotto di lui, allora si sbagliava di grosso.. stava parlando con l’uomo che aveva scritto canzoni del tipo “Succhia forte i tuo lecca lecca” o ancora peggio “Quando io e te facciamo Boum Boum Boum”..
-Oh…. Tu intendi boum boum boum?
-Oh.. così mi tenti- ripeté facendo sorridere Mika. Era impossibile come anche in situazioni come queste riuscissero a lanciarsi frecciatine e scherzarci su. Demian infondo, si sentiva così bene, leggero.. anche se la sera prima non aveva ricevuto risposta alla sua –secondo lui- patetica dichiarazione, in cuor suo sperava che il momento del verdetto fosse sempre più lontano. Gli piaceva quella tranquillità, che loro modo di dialogare e di stuzzicarsi, lo faceva sentire.. felice. E se questa felicità derivava dall’ignorare una risposta che per quanto possa essere agognata, potrebbe distruggerlo , allora avrebbe preferito bloccare il tempo in quel preciso momento, lui disteso sopra Mika mentre li coglieva un bacio appassionato.

Non aveva bisogno di risposte, aveva tutto ciò di cui aveva bisogno, per le risposte ci sarà tempo dopo..


Vi prego… non prendete decisioni affrettate, e non fate gesti inconsulti… si esatto, dico a te ragazza con la fiaccola e il forcone in mano.. e anche a te con la spranga chiodata! Lo so lo so… non aggiorno dai tempi della rivoluzione francese, ma giuro che ho un ottimo movente!
La scuola mi sta risucchiando più tempo di quanto io mi aspettassi, e adoro moltissimo questa storia, quindi comunque non ho intenzione di lasciarla incompresa, dovrete però aspettare un attimo di più per la pubblicazione dei prossimi capitoli, non cos’ tanto tempo ovvio, però non sarà ogni due giorni come facevo prima.
Spero comunque che questo capitolo –se pur corto- vi sia piaciuto.. non mi andava di renderlo troppo pesante, era un capitolo di passaggio e lo so che dopo tutta questa attesa volevate un bel capitolo ma… devo rinfrescarmi un po’ le idee.
Fatemi sapere se siete ancora interessate alla storia, se ve la siete dimenticata scrivetemelo così nel prossimo capitolo faccio un breve riassunto, anzi lo fa il nostro racconta storie.. com’è che si chiamava? Poi lo vado a rileggere..
Perdonatemi anche per il faatto che il capitolo è imperdonabilmente corto... non uccidetemii!!

Eeeeh quindi niente, spero di aver detto tutto.
Un bacione
Psiche_delia
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Psiche_delia