Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Keira92    25/10/2008    13 recensioni
E se un membro della ciurma di Cappello di Paglia non fosse riuscito a riavere la sua ombra? E se qualcuno non possa farcela a sopravvivere? E se...be leggete e scoprirete quanto è dura per la nostra Nami sopportare l'assenza di quel qualcuno...
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Senza di te Come sempre dedico questa fan-fiction a tutti i fan di Sanji e Nami, visto che e ne sono poche.
Buona lettura.


Senza di te
Capitolo unico

< Ce la farai > Nami tremava e sudava mentre, in ginocchio, cercava di fare ombra a Sanji, che si trovava seduto davanti a lei, tra le macerie del palazzo di Gekko Moria.
< Ce la farai >

Il sole iniziava a sorgere, mentre la nebbia si era già schiarita.

< Nami > Sanji la chiamava a bassa voce mentre le accarezza i capelli.
Delle grosse lacrime scivolarono per tutto il viso della ragazza.
< Sai non te l'ho detto... > disse piano Sanji asciugandole il viso < ...ma eri bellissima con quel vestito bianco >

Entrambi rimasero per un paio di secondi in silenzio, interrotto solo dai singhiozzi di Nami e i rumori della lotta in lontananza.

< Se uscirò vivo da questa storia...>
< Non dire così > Nami singhiozzava sempre più forte senza riuscire a trattenersi.
< Ascoltami, se uscirò vivo da questo incubo e riuscirò a riavere la mia ombra... > Sanji si interuppe mentre prendeva qualcosa dal taschino interno della sua giacca
< Promettimi che mi sposerai > continuò aprendo la mano e mostrandole un anello.
Nami non ci pensò due volte, accarezzò il viso del ragazzo e rispose < s-si >

In un istante i raggi del sole inondarono il cielo e Sanji prese a polverizzarsi man mano che il giorno si faceva avanti.
La polvere volava via solleticando la mano della ragazza, che fino a poco prima gli accarazzava il viso.


< Aaaah! > Nami si svegliò di soprassalto, urlando nel buio della sua camera.
Era sudata, tremava e aveva il viso rigato dalle lacrime.

Senza svegliare Robin, si alzò dal letto, si cambiò e uscì dalla stanza.
Era ancora buio, ma una leggera luce all'orizzonte faceva capire che l'alba si avvicinava.

Nel silenzio della nave Nami si diresse verso la cucina, entrò e si sedette nella sedia del tavolo davanti ai fornelli, come era solita fare ogni giorno prima di pranzo, mentre Sanji cucinava.
Gli occhi le diventavano umidi ogni volta che sbatteva le palpebre e anche se non vedeva continuava a guardare dritta davanti a sè.

Seduta da ormai mezz'ora vide Sanji entrare in cucina. Con calma accese la luce, si tolse la giacca, la appese nell'appendino accanto alla porta e con la tanta sicurezza che sapeva mostrare, fece roteare in aria un coltello, per poi iniziare a tagliare le verdure.
Subito dopo alzò lo sguardo e sorrise ala rossa, che ricambiava agli sguardi e ai sorrisi.
Nel frattempo Robin era entrata in cucina con aria preoccupata. Sanji e Nami si girarono verso di lei.

In un istante la luce della cucina si spense e Sanji, le verdure, i coltelli e tutti gli utensili da cucina scomparvero per dare posto a una cucina buia e perfettamente in ordine.

Nami si rigirò verso Robin. La sua espressione era cupa e sembrava quasi che chiedesse aiuto.
Voleva urlare, dire qualcosa per sfogarsi, ma , come negli incubi, dalla bocca non uscì nulla.
Robin, in silenzio, si avvicinò a lei e la abbracciò, accarezzandole i capelli.


L'isola di Thriller Bark era ormai un enorme cumulo di macerie e il silenzio regnava su di esso.
 La ciurma di Cappello di Paglia era raccolta intorno alla tomba costruita da Franky in onore di Sanji, mentre la ciurma di Laura stava in disparte.

Dopo l' interminabile silenzio, Rufy iniziò a parlare:
< Oggi abbiamo perso un nostro compagno > si interruppe un attimo e proseguì  < aveva sempre combattuto valorosamente, fino ad oggi, fino a quando uno dei nostri tanti nemici non gli rubò l'ombra. Sanji... > si interruppe ancora pensando a cos'altro dire, nel frattempo , in lacrime , nascose il proprio viso abbassando il suo cappello di paglia.
< Sanji era un vero uomo, uno splendido cuoco, un gran combattente... > Rufy non riusciva a trattenere i singhiozzi < ...ci mancherai >
Finito il suo discorso posò un mazzo di fiori davanti alla tomba.
Lo stesso fecero gli altri , tranne Nami, che se ne stava un pò in disparte, inpreda alle lacrime, rigirando più e più volte l'anello tra le dita.


< Nami > una voce la chiamava pian piano < Nami >.
Nami si svegliò. Era ancora seduta sulla sedia della cucina mentre Robin la abbracciava.
< hai pianto così tanto che ti sei addormentata > sussurrò Robin sedendosi nella sedia accanto a lei.
< I-io esco > Nami uscì di corsa dalla cucina.

Era appena arrivato il mattino e l'aria si facaeva via via più calda.
Distrutta dalla disperazione si sedette sulla sua sdraio, ammirando l'orizzonte.


Appoggiato al parapetto, Sanji ammirava le onde che danzavano lievemente e la luna che si rifletteva su esse. Nel frattempo Nami guardava il ragazzo dalla finestra dello studio.
In quel periodo la ragazza aveva realizzato che il cuoco le piaceva, ma non aveva trovato il modo per dirglielo.
Approfittando del fatto che il resto della ciurma era a letto, decise di usare una scusa per avvicinarsi a lui.
Si sistemò un pò, passando più e più volte davanti a qualsiasi specchio che si trovava appeso al muro del corridoio.
Un pò più sicura di sè, prese una coperta da un mobiletto accanto a sè e uscì, dirigendosi verso il ponte.
Sanji si girò verso di lei.
< Ho pensato che avresti avuto freddo qua fuori > si interruppe, un pò in imbarazzo < così ti ho portato questa > concluse porgenogli la coperta.
Sorridendo, Sanji prese la coperta, se la mise sulle spalle e abbracciò la ragazza, stretta a sè, avvolgendola con la coperta.
Nami avrebbe voluto che quel momento non finisse mai.
Sentiva il calore, il suo profumo, la sua voce che le sussurrava "ti amo" all'orecchio, le sue labbra.


Il solo movimento che si creò sul ponte bastò per riportare la ragazza alla realtà.
< Come va?> le chiese Rufy più serio che mai.
< male > rispose senza riuscire a trattenere le lacrime.
Per un attimo si sentì osservata, ma non le importava.
< Stai ancora pensando a quel cuoco idiota? >chiese Zoro con un pò di disprezzo misto a stupore < stai perdendo solo tempo > aggiunse poi.
Nami sapeva perfettamente che, a modo suo, lo spadaccino voleva dirle che non doveva fermarsi al passato, ma nonostante avesse afferrrato il suo messaggio, qualcosa, in lei, la fece infuriare.
Senza rendersi pienamente conto di quel che faceva , Nami sferrò contro Zoro il suo Perfect Clima.
< Non chiamarlo mai più idiota > disse Nami seria, portandolo con le spalle contro l'albero maestro, tenendo stretto il suo bastone contro il collo di Zoro.
< Scusami > disse Zoro quando si accorse che piangendo.
Lentamente e tremando allontanò  il Perfect Clima.
< Cos'è quello? > chiese Zoro, notando un anello d'oro che Nami portava al dito della mano sinistra.
Sia Zoro che il resto dell'equipaggio rimasero in silenzio, in attesa di una risposta.
< Me lo ha dato Sanji > rispose abbassando la testa < mi aveva chiesto di sposarlo, ma poi... > rimase in silenzio per un attimo e poi riprese
< per quanto mi sforzi non riesco a non pensare a lui, lo amavo troppo per non pensarci... > disse singhiozzando.
Senza dire più niente si congedò e si diresse verso lo studio.

Soffriva troppo e tutti i pianti e i singhiozzi le procuravano un dolore insopportabile al petto e gli occhi le bruciavano.
Voleva dimenticare ogni ricordo per non soffrire, ma nello stesso tempo non voleva rimuoverli perchè sarebbe stato come perderlo una seconda volta.
Lo amava troppo per dimenticare e soffriva troppo per ricordare, ma lo amava e ogni giorno passato senza di lui era opprimente e sopprattutto vuoto.
< Mi manchi troppo > mormorava tra sè e sè, mentre stringeva a sè una giacca si Sanji.


Due anni dopo sull'isola di Raftel.
< E ora un brindisi!Yohohoho! > esclamò forte Brook alzando un boccale di birra.
< Hai ragione. Al re dei pirati! > disse Zoro imitando Brook.
< A RUFY, IL NUOVO RE DEI PIRATI! > gridarono tutti in coro inalzando il proprio boccale di birra, mentre Rufy sorrideva felice.
Nel frattempo Nami festeggiava in solitudine, ancora a bordo della Sunny.
In silenzio guardava la piccola tomba di Sanji, che aveva fatto costruire da Franky, sul ponte erboso.
< Al nuovo re > disse piano versando del vino su di essa.
< Ho preso il tuo vino preferito > aggiunse, mentre una lacrima le scivolava lungo la guancia.
< Ti prometto che un giorno troveremo l'All Blue...> disse posando a terra la bottiglia semi vuota < ...e brinderemo in tuo onore... > si morse le labbra per non piangere <...in onore di Sanji Gamba Nera>.
  
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