Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: fluidorosa    12/11/2014    0 recensioni
Cercare e non trovarti mai
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Il giorno più brutto della mia vita. Vederla lì, affranta dal dolore, mi ha stretto il cuore in una morsa disperata. Non avevo mai visto Giulia in quello stato. Lei, sempre piena di vita e luce nei suoi caldi occhi marroni, ora piangeva seduta su quella sedia all'angolo del corridoio. Sembrava così piccola, e questo non era dovuto alla sua altezza. Indifesa, il suo muro era crollato. Scoprì la sua fragilità quando stanca si abbandonò tra le mie braccia e proseguì lì il suo lento e silenzioso pianto. Giulia era una di quelle persone che se non ci fosse dovrebbero inventarla: non ci conosciamo da tanto, sei o sette mesi in totale, eppure io sono legata a lei in modo viscerale. Sofferenze, dolori e storie mai raccontate accomunano la nostra infanzia conclusa troppo presto, scaraventate nel mondo  reale con una semplice volata di vento. Non aveva una famiglia alle spalle, lasciata allo sbaraglio da quelli che dovrebbero essere i suoi genitori e così perse un anno di scuola, cominciò ad entrare nel mondo delle droghe leggere e del fumo. Abbandonarmi per l'ennesima volta, così lo definiva lei un tiro di canna. Dal canto mio, "vantavo" la mia esperienza con il bullismo nata tra i banchi di scuola per via del mio aspetto. Mai confidato a nessuno prima dello scorso anno, mi sono rialzata da sola. Trovai tanta forza e Giulia, Giulia l'ha terminata. Così stanca di vivere nel nero che invade i suoi occhi e i suoi pensieri. Spera in un barlume di luce, la ricerca della sua felicità non trova una fine. La speranza che arranca e il peso della sua vita familiare che la schiaccia, rendendola piccola un'altra volta. Giulia è fatta per essere protetta, questo l'ho capito dal primo giorno in cui cominciammo a parlare. La sua maschera fatta di cera era ormai colata, così come il suo pesante trucco. Ed io ero lì, pronta a ricucire i pezzi del suo fragile cuoricino che, in soli sedici anni, ne aveva passate di tutti i colori. La separazione dei suoi genitori, il padre l'ha abbandonata a soli tre anni. Con lei la vita era stata bastarda, ma adesso deve reagire: perché la vita va così ed al giorno d'oggi sono più rare le famiglie unite che quelle separate, cosa che una trentina di anni fa sarebbe stata assurda.



"Io non riesco ad andare avanti, vorrei solo il mio papà qui con me."
Queste sue parole mi fanno tutt'ora riflettere. Spesso dimentichimo il vero valore che rappresentano per noi i genitori, forse perché viviamo la loro presenza costantemente. Mio padre è costantemente assente per via del lavoro e l'ho sempre incolpato di non voler abbastanza bene alla sua famiglia, solo ora capisco. Il suo lavorare fino allo stremo, sedici ore di fatiche e sforzi per mantenere la sua famiglia, per far stare bene me e per farmi crescere tramite se stesso. Solo ora comprendo quanti sacrifici compiono i miei, ma anche i vostri, genitori ogni giorno che passa. E noi che non facciamo altro che lamentarci arriviamo anche a disprezzarli, a mettere in dubbio la loro bravura nel formarci. Che sbaglio enorme. Solo ora comprendo quanto i miei genitori siano importanti per me e quanto le loro attenzioni siano indispensabili. Perché io negli occhi di Giulia ho letto una disperata richiesta di aiuto, ho letto il bisogno di essere sgridata ogni tanto, che tutta quest libertà concessale la sta stancando, che per una volta vorrebbe anche lei un po' di felicità e di vere attenzioni, cose che non ha mai avuto veramente. Vorrebbe dei genitori che la seguissero passo per passo in questa lunga scalata che è la vita, un punto di riferimento che l'aiuti durante i momenti di difficoltà. Ed io mi sono sentita il suo genitore, la sua guida. Io, che per Giulia farei questo ed altro. Giulia e i suoi pensieri da riordinare, chissà. Aiutarla ha aiutato me a dare un nuovo valore alle persone, Giulia mi ha fatto crescere parlando solo un'ora lì, in quell'angolo del corridoio dove lei, per la prima volta, ha visto il mondo meno cupo, trovando così quella picola luce alla fine del tunnel. Fioca, questo è vero, ma la speranza è lì per lei e Giulia, Giulia ce la farà."
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: fluidorosa