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Autore: Defiance    12/11/2014    4 recensioni
Emma Swan ha avuto un'infanzia e un'adolescenza complicata, a causa dell'abbandono dei suoi genitori.
Ma quando scoprirà la verità su sè stessa e sul suo passato, deciderà di vendicarsi della Regina Cattiva, responsabile di averle rovinato la vita.
Il giorno del suo ventottesimo compleanno, allora, la donna partirà per Storybrooke e...
Se vi ho incuriositi, leggete :)
[AU: basato sulla trama della serie tv 'Revenge'. Ci saranno molti cambiamenti per quanto riguarda vicende e personaggi]
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: August W. Booth/ Pinocchio, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4
A Pirate's Tale



Storybrooke, 2011
"Ciao, dolcezza"
Belle Gold sobbalzò e dei libri le caddero dalle mani, producendo un tonfo al contatto con il pavimento freddo della biblioteca.
"Mi ha spaventata, signor...?" lasciò la frase in sospeso, la mano destra sul cuore, come se quel gesto fosse sufficiente a calmarne il battito.
L'uomo rise.
"Jones. Killian Jones" si presentò lui, cominciando a girarle attorno, giocherellando con la sua mano... no, era un uncino.
Quell'uomo aveva un uncino al posto della mano! Belle trattenne il respiro, non poteva essere vero: probabilmente, era stata una svista; probabilmente, era davvero troppo stanca e questo le stava procurando delle allucinazioni.
"è nuovo in città? Posso aiutarla in qualche modo?" disse con voce tremante nonostante si sforzasse di apparire sicura di sè. 
"Veramente, ci sarebbe qualcosa in cui potreste essermi d'aiuto" ammise Hook, un sorrisetto malizioso sul volto che alla donna non piacque affatto. 
Era strano il suo comportamento, l'abbigliamento e il  modo di parlare, come se provenisse da chissà quale epoca passata, lo rendevano ancora più inquietante... o affascinante, questione di punti di vista.
Hook aveva trascorso un anno in incognito, studiando accuratamente i movimenti del Coccodrillo.
Sapeva a che ora lasciava il suo negozio di cianfrusaglie, sapeva a che ora vi si recava al mattino; quel mondo era dannatamente monotono... Eppure questo tornava a suo vantaggio.
Era arrivato a un punto in cui riusciva ad anticipare qualsiasi mossa dell'Oscuro, qualsiasi sua parola o qualsiasi accordo gli sarebbe interessato... e il motivo per cui, alla fine si era presentato in biblioteca, era la donna che aveva di fronte: Belle.
Li aveva visti insieme, assomigliavano tanto ad una comune coppia di sposini, sembrava che l'amasse... e questo la rendeva la sua arma più letale, perchè poteva portargli via la stessa cosa di cui lui lo aveva privato. 
Prima che potesse rispondergli, con uno scatto, il pirata la imprigionò tra le sue braccia, l'uncino puntato alla gola.
"Signore la prego! Non c'è alcun bisogno di usare la violenza, le darò tutto ciò che vuole..."
"Ah sì? Sareste disposta a mettere fine alla vita di suo marito per avere salva la vostra?" la interruppe lui, ridendo di gusto. "Vedete, ho qualche conto in sospeso con il vecchio Rumple e credo sia ora di chiuderlo" 
Premette ancora di più la punta dell'uncino contro la pelle della fanciulla, che chiuse gli occhi, respirò a fondo e provò a parlare.
"Io... non so cosa vi abbia fatto mio marito, ma, di qualunque cosa si tratti, credete che questo possa lenire il vostro dolore o la vostra rabbia?" 
Killian esitò, allentando la presa.
"Voi non ne sapete nulla del dolore o della rabbia che si prova quando la persona che amate viene brutalmente uccisa davanti ai vostri occhi" sibilò, stringendo i denti e affondando ancor di più le dita nel braccio di Belle. 
"Senza che voi possiate fare nulla per salvarla"
"Cosa state... no, lui non avrebbe mai... fatto una cosa del genere!" obiettò, gli occhi colmi di lacrime.
"Allora non conoscete abbastanza il mostro che avete sposato, milady." 


Emma non riusciva a dormire.
Continuava a pensare ad Henry, ad Hook e a Graham.
Sembrava un brav'uomo, ma sentiva che c'era molto di più dietro l'immagine dello Sceriffo inflessibile; era il Cacciatore, era in debito con lui per aver salvato sua madre, una volta, eppure restava il punto centrale del suo piano, la persona più vicina a Regina dopo suo figlio, che di certo non avrebbe messo in pericolo.
Si alzò e, dopo averci riflettuto a lungo, infilò tuta e felpa e si diresse verso la spiaggia.
Il mare aveva un gusto retroamaro per lei: da una parte, l'aveva sempre calmata; le ricordava il concetto di infinito, la caratteristica che doveva avere l'amore di un genitore verso la propria prole, quello stesso affetto che le era stato portato via... dall'altra, le ricordava la sua più dolorosa esperienza amorosa: Killian Jones.
Aveva il suo profumo; o meglio, lui profumava di mare e acqua salata, di libertà, di infinitezza.
Chiuse gli occhi e inspirò a fondo: lo odiava, per quello che le aveva fatto; lo odiava per averla abbandonata senza avere il coraggio di dirle niente, lo odiava per averla lasciata in nome di una vendetta che non aveva portato a termine e perchè pretendeva per chissà quale assurdo motivo che lei facesse altrettanto, lo odiava per non essere mai tornato da lei; ma ancor di più, lo odiava perchè nonostante tutto, non poteva fare a meno di amarlo.
Scontrarsi con lui era stato difficile: aveva accantonato quell'eventualità pensando che a quel punto avesse già ricominciato una nuova vita, o riallacciato i rapporti con la vecchia, lontano da Storybrooke, lontano da lei; e, invece, se l'era ritrovato di fronte, con l'espressione di chi aveva atteso quel momento per tanto tempo.
"Solo per questa notte, Emma" s'impose tra sè e sè, "ti concederai il lusso di pensarlo solo questa notte".
Poi sfilò dalla tasca una collana e strinse tra le mani i due ciondoli ad essa attaccati (un teschio ed una spada) talmente tanto forte che per poco non prese a sanguinare: era stata l'unica cosa che Hook le aveva lasciato prima di sparire dalla sua vita.


Storybrooke, 2011
C'era stato un tempo, in cui Hook l'avrebbe fatto senza crearsi troppi problemi: uccidere quella fanciulla, far fuori un innocente per vendetta.
Eppure, in quel momento, percepiva qualcosa di estremamente sbagliato nel suo piano, lo sentiva, in ogni fibra del suo corpo; il motivo per cui, effettivamente, non aveva ancora squarciato la sua gola con l'uncino.
Aveva tra le mani la sua occasione di riscatto, - letteralmente -, e non avvertiva alcun senso di potere, nè un accenno di felicità o soddisfazione; era come se, mettendo un punto a quella storia, non avesse più alcuno scopo di esistere.
Aveva scambiato la sua nave con un fagiolo magico, tutta la sua ciurma era stata coinvolta nel Sortilegio e non avrebbe neanche potuto essere un pirata, a quel punto; gli sembrava di essere lentamente svuotato, di farlo da solo.
Inoltre, una paura più grande del suo desiderio di rivincita si stava facendo strada nel suo cuore: e se Rumpelstiltskin avesse scoperto del suo legame sentimentale con Emma? Se una volta giunta a Storybrooke, l'avrebbe uccisa per vendicare Belle?
No, non poteva permetterlo.
Allentò improvvisamente la presa e lasciò andare la donna, che rimase, tuttavia, ferma a guardarlo, ancora un po' sconvolta, forse per la sorpresa di essere stata rilasciata senza motivo o per le informazioni appena ricevute.
"Mi dispiace tanto, per quello che mio marito vi ha fatto" sussurrò, massaggiandosi la gola.
Hook corrugò la fronte.
"Ho appena minacciato di uccidervi, come potete provare dispiacere per me?"
"Perchè non l'avete fatto e questo dimostra che c'è del buono in voi. E perchè nessuno dovrebbe provare un dolore simile" 
La scrutò con occhi vacui per qualche secondo, poi lasciò la biblioteca senza aggiungere altro.
Rumpelstiltskin non seppe mai di quell'episodio.


"Quindi hai gettato la spugna perchè, all'ultimo minuto, ti è mancato il coraggio?" August non credeva alle sue orecchie: come poteva questo convincerlo a fermare Emma?
Come poteva convincere lei a fermarsi?
Killian scosse la testa e scolò l'ennesimo bicchiere di rum in un solo sorso.
"Non hai capito nulla di tutto quello che ti ho raccontato, vero? La vendetta non ti soddisfa, ti svuota. Ti consuma e non lascia più niente. Distrugge, non crea. Quando avevo Belle stretta tra le mia braccia e potevo sentire il suo sangue pulsare contro il mio uncino... tutto ciò cui riuscivo a pensare, era il fatto che non avessi nulla ad aspettarmi una volta concluso il mio piano. Distruggere Tremotino è stato il mio obiettivo per secoli, cos'avrei fatto dopo? In più, c'era quella possibilità che le mie azioni si ritorcessero contro Emma..."
"Perchè non hai ucciso lui, allora?" lo interruppe l'altro, "Avevi il veleno."
"Perchè Belle non meritava di perdere l'amore della sua vita. Non avevo alcun diritto di distruggere la sua vita per ripicca, lei era ed è innocente. Ascoltami, credevo che la vendetta mi avrebbe concesso la possibilità di ricominciare... eppure, sempre in nome di essa, ho sacrificato l'unica persona con cui avrei voluto farlo: Emma. Se lei non rinuncia, rischerà di perdere Henry. Rischerà di rovinare sè stessa, eppure i suoi genitori può averli indietro. Magari non la sua infanzia, ma il loro amore si. Per questo, devi aiutarmi a fermarla" 
August socchiuse gli occhi e lo studiò attentamente.
"Sei ancora innamorato di lei, non è vero?" dedusse e Hook si lasciò ricadere contro lo schienale della sedia.
"Come il primo giorno" confessò, voltandosi poi dall'altro lato e ordinando un altro giro.

"Così, questo è il tuo ufficio?" 
Esordì Emma, appoggiandosi allo stipite della porta con nonchalance. 
"Il nostro ufficio, da oggi" precisò Graham, accogliendola con un ampio sorriso ed invitandola ad entrare con un gesto della mano.
La bionda si guardò attorno entusiasta, poi si andò a sedere sulla scrivania, accavallando le gambe, poste in risalto dai suoi strettissimi jeans; afferrò il distintivo da vice-sceriffo che il suo superiore le aveva lanciato e ridacchiò.
"Questo sarebbe mio?" domandò, sventolandoglielo di fronte.
"Dove dovrei metterlo?"
Graham sorrise a metà tra il divertito e il malizioso; come le si avvicinò, i piedi di lei ritoccarono terra, così che furono uno davanti all'altra.
"Potresti metterlo all'interno della giacca rossa che per qualche motivo ami tanto... oppure" mormorò, sporgendosi sempre di più verso il suo volto, "potresti metterlo qui, come piace portarlo a me" aggiunse, appendendo la spila alla cinta dei suoi pantaloni.
Emma si mordicchiò volutamente le labbra a quel contatto, poi lo guardò con aria di sfida.
"Attento, Sceriffo, o dovrò arrestarla per atti osceni in luogo pubblico" 
L'uomo scoppiò a ridere e arretrò alzando le mani in segno di resa.
"Sei l'esempio vivente che il mio istinto non sbaglia mai, signorina!" asserì, ritornando dietro la sua scrivania.
La donna rise di rimando, e si diresse verso il proprio tavolo, dove ad attenderla vi era un giornale di quel giorno con un uomo di colore in primo piano, che stringeva entusiasta la mano ad una bellissima donna dal sorriso gelido e i capelli neri come la pece.
"Sidney  Glass?" chiese incuriosita, aprendo le pagine e accingendosi alla lettura dell'articolo che li riguardava.
"è il giornalista che detiene il potere mediatico qui a Storybrooke. E quella accanto a lui è il Sindaco della città, Regina Mills. Ha inaugurato un nuovo parco giochi per i bambini ieri pomeriggio" spiegò distrattamente Graham, intento a leggere un fascicolo dell'archivio.
"Mmmmh, interessante" pensò Emma, soffermandosi sulle parole di ammirazione che l'uomo aveva scritto riguardo alla Regina Cattiva, "dev'essere un suo alleato. Il suo braccio destro... Lo specchio!"
La sua mente lavorava a cento all'ora, cercando di elaborare un piano per avvicinare quell'uomo, quando la sua attenzione venne catturata da un'altra notizia: "L'uomo salvato dal Sindaco si è risvegliato dal coma".
Dischiuse le labbra, mentre studiava il volto di quel giovane attaccato a numerosi macchinari, apparentemente suo coetaneo, lo sguardo confuso; una strana sensazione le attanagliò lo stomaco, il suo istinto non sbagliava mai... quello era Charming, era il Principe. 
Era suo padre e lei doveva parlargli.







Angolo Dell'Autrice
Ciao :)
Finalmente sono riuscita a fare un aggiornamento in tempi decenti!
Non so, però, se questo capitolo verrà apprezzato, anche se spero di sì.
Fatemelo sapere, se vi va.
I nodi cominciano a venire al pettine e stiamo per entrare nel vivo della
storia, mi auguro tanto che vi stia piacendo.
Piccolo spoiler sul prossimo capitolo: ci sarà il primo incontro tra Emma e
Regina.
Spero di avervi incuriositi!
Cercherò di aggiornare presto,
alla prossima, 
Bell.


  
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