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Autore: Birsby    12/11/2014    1 recensioni
Cit. No, questa volta non sarebbe stata uguale alle altre e questo il terribile principe dei sayan lo sapeva bene.
***
IL cielo limpido del giorno e il cielo oscuro della notte
L’amore e l’odio
La purezza e il peccato
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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MEDIEVIL
 
Non riusciva a togliere lo sguardo da quel minuscolo corpo steso a terra e ricoperto di sangue. Non osava muoversi, troppo terrorizzata da quella crudeltà, mentre si chiedeva come avesse fatto a sopravvivere tutti quei giorni con uno che, finalmente si rendeva conto, era un assassino spietato. Non che prima non lo sapesse, semplicemente tentava di ignorare il fatto. In ogni momento aveva giustificato Vegeta pensando che fosse costretto a commettere omicidi e brutalità di ogni tipo. Per quanto le fosse sempre sebrato minaccioso, non aveva mai avuto comletamente paura di lui, si fidava e in cuor suo sentiva che non era così crudele come voleva apparire. Si sbagliava completamente. Solo in quel momento si rese conto di quanto era stata fortunata ad aver convinto con le semplici parole quel terribile Sayan e il pensiero di non riuscire a convincerlo la fece tremare. Tutta la l’angoscia che fino a quel momento aveva cercato di evitare, le cadde addosso come un macigno. Senza rendersene conto iniziò a tremare e gli occhi le si riempirono di lacrime.
Vegeta non si rese conto immediatamente delle sensazioni che aveva causato nella povera Bulma e senza prestare molta attenzione al sangue, rimise la spada nella fodera.
-Andiamo- fu l’ordine perentorio che eslamò. Stroncare una vita umana o occidere un semplice insetto per lui non faceva più la differenza. Erano entrambi esseri inutili.
Quando vide l’azzurra che restava ferma, scioccata, non esitò ad avvicinasi e ad afferrarla bruscamente per un braccio per farla muovere. Non fu propriamente una mossa saggia, infatti, al minimo contatto Bulma spalancò gli occhi ancora di più e urlando strattonò il braccio dalla presa del Sayan. Terrorizzata e con le lacrime che scendevano copiose arretrò lentamente di qualche passo; dopo poco le gambe le cedettero e cadde a terra stringendosi il petto con le mani come per creare una barriera tra lei e l’assassino che aveva di fronte. Vegeta annoiato alzò gli occhi al cielo. Non ne poteva più. Ogni giorno quella stupida donna gli creava un nuovo problema.
 
***
 
Camminavano rapidamente Goku e Junior, sicuri di aver intrapreso la direzione giusta. Le impronte di un piccolo piede avevano acceso in loro la speranza, ma erano rimasti anche scioccati quando, dopo di queste, c’erano altre impronte sicuramente più fresche.
-Pensi che qualcun altro li stia seguendo?- domandò Junior
-Temo di si e sicuramente non è una cosa positiva per nessuno, spero solo che stia bene.-
Per ogni metro che percorrevano Goku aveva sempre più paura per la sua amica. La conosceva bene e sapeva che se la sarebbe cavata in ogni situazione, ma era così legato a lei fin da quando erano bambini, che era impossibile per lui non volerla proteggere da ogni situazione. Gli venne da sorridere, però, pensando al loro avversario che per tutta la strada aveva dovuto subirsi le lamentele di Bulma. Non avrebbe mai dimenticato i lunghi monologhi della futura principessa quando andavano insieme in montagna. Riusciva sempre a far scappare tutti gli animali del bosco con la sua voce squillante e lui ci rimaneva sempre male per non essere riuscito a vedere neanche da lontano un cervo o qualche altro animale selvatico. La detestava quando per sentire l’eco della sua voce urlava a squarciagola e stormi di uccelli volevano via dagli alberi. Si riscosse da quegli assurdi pensieri quando lo stesso urlo di tanti anni prima squarciò il cielo.  Impallidì leggermente:
-È sicurmante Bulma, deve essere successo qualcosa, sbrigati andiamo!
Erano giunti, però, a un bivio.
-Goku tu vai a destra io a sinistra. Chi trova prima Bulma raggiunge l’altro.
-Va bene, fai attenzione amico.
Con queste ultime parole i due guerrieri si separarono.
 
***
 
Non si era mossa Bulma per parecchi secondi, scossa da tremendi singhiozzi. Che sciocca che era stata, pensava quasi di essersi innamorata di Vegeta, ma non poteva essersi innamorata di un assassino. Aveva visto tutte le sfaccettature del carattere del sayan: l’aveva visto triste , arrabbiato, furioso, freddo; conosceva persino la sua risata, ma vederlo uccidere una persona innocente, un bambino innocente, le faceva capire di non conoscere niente di lui.
-Forza donna dobbiamo andare, smettila con questa lagna e muoviti.
Queste parole taglienti la fecero rabbrividire ancora di più.
Non riuscì a fare niente se non sussurrare un flebile –perché?-
-Perché cosa? Dai non voglio perdere altro tempo!
-Perché l’hai ucciso, era solo un bambino? Come puoi essere così crudele?-
Come poteva chiederle a cosa si riferisse? Come poteva non toccarlo proprio quello che faceva? Non aveva un’anima, una coscienza?
-Quel bambino sarebbe cresciuto, avrebbe voluto vendetta e sarebbe diventato una seccatura in futuro. Com’è che si dice? “meglio prevenire che curare” no?-
-Come puoi dire una cosa del genere? Non sono tutti come te!- Era folle, aveva appena visto di cosa era capace Vegeta e nonostante questo lo provocava.
-Ascoltami bene, non me ne frega niente di quel ragazzino o di tutti i tipi che ho ammazzato, se sono stati così sciocchi da attaccare dovevano almeno essere in grado di fuggire. Funziona così nel mondo reale: il più forte uccide il più debole. Se vuoi sopravvivere almeno un po’ impara a scappare, ma se non vuoi essere un codardo muori e non ti lamentare. –
Era stanco, stufo di quella donna petulante che fino a pochi minuti prima aveva stimato e quasi ammirato. Era una sciocca che non sapeva niente della vita vera, che fantasticava su un mondo libero, bello e rose e fiori, ma appena le si sbatteva davanti la vita vera, quella crudele, dove si soffre veramente scoppiava a piangere e a lamentarsi.
Stimava la sua voglia di migliorare la propria condiziopne, la voglia di qualcosa di migliore, ma doveva capire che ogni giorno la vita le avrebbe messo davanti nuovi problemi.
-Sei un mostro- mormorò Bulma, spaventata e scioccata, come se fosse stata colpita in viso da uno schiaffo.
Il Sayan non appressò molto quelle parole. Come osava lei definirlo così, chi era lei per parlare in questo modo. Se era un essere così terribile, perché non era scappata via prima, perché non se l’era cavata da sola? Le potenzialità sicuramente le aveva. Una grande rabbia gli bruciò dentro e non sopportò neanche più la vista della ragazza terrorizzata.
- Si è vero sono un mostro, ma non mi pare che tu ti sia mai lamentata.- sussurrò con quel suo ghigno scrudele che le ricordava le prime volte che avevano passato insime.
-I..io- non riusciva a parlare Bulma, dopo tutto quello che era successo finalmente conosceva la pericolosità del Sayan e l’unica cosa che faceva era tremare vistosamente. Vegeta si avvicinò rapidamente a lei, sollevandola in piedi per poi spingerla lontano da sè verso il bosco.
-Tu cosa? Hai finalmente capito con chi hai a che fare? Mi sembravi più intelligente, sai? Non ho bisogno di un’oca urlante dietro, vattene. Torna indietro in quello stupido palazzo o fatti mangiare dai lupi, non me ne frega niente: solo sparisci.-
 
***
Crilin era finalmente arrivato nei pressi della città precedentemente governata da Freezer. Essendo l’esercido dimezzato, fu facile nascondersi e accamparsi sulle alture senza farsi vedere. Anche da lì si poteva ben vedere che nella città la situazione era complicatya. Spesso Crilin notava delle rivolte interne, che i soldati faticavano a placare. La popolazione era stanca di Freezer e del suo governo. Forse per loro sarebbe stata una cosa positiva.
 
 
 
Mi vergogno da morire, sono mesi che non aggiorno. Durante le vacanze estive pur avendo parecchio tempo le ho sfruttate solo per dormire e non avevo proprio la minima ispirazione per scrivere. Poi a settembre è ricominciata la scuola eeeee… Non ho un attimo per fare nulla.
Spero che questo capitolo piaccia a chi ancora segue la storia e come sempre avere un vostro parere sarebbe stupendo. Ciao alla prossima

 
  
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