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Autore: Siraka    12/11/2014    3 recensioni
Cosa farà Daehyun quando, a causa di un compleanno dimenticato, si ritroverà a dover aiutare Jong Up, il ragazzo più imbranato della scuola, a eccellere in qualcosa?
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daehyun, Jongup, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< No, Jong Up, per l’ennesima volta non si fa così>>
Era la sedicesima volta che quel cretino si faceva rimproverare. Ma era mai possibile che non riusciva a fare una stramaledettissima capovolta?! 
Cercai di mantenere la calma mentre guardavo il mio compagno di scuola, Jong Up, tentare invano di eseguire l’esercizio datogli dall’insegnante.
Dopo la ventesima volta lo mandò a sedersi e si asciugò il sudore con la maglia della felpa.
<< E bravo il nostro Up, che è riuscito a far sclerare di nuovo la professoressa>>
I miei compagni cominciarono a sghignazzare e a prenderlo a gomitate, lui sorrideva e abbassava lo sguardo con fare timido. Io al suo posto li avrei ammazzati tutti e soprattutto avrei strappato loro quel maledettissimo sorrisino da persone superficiali che avevano stampato sulla faccia ma per fortuna non toccava a me subire quell’umiliazione.
 
Driiiiiiiiiiiiiiiiiin…..
 
<< Ragazzi, siete liberi>>
Finalmente le lezioni erano finite  ed ero libero!!
Bè, libero per modo di dire: quel pomeriggio sarei dovuto andare al corso di karate e infine ad aiutare il fidanzato di mio fratello a trovare un regalo per quest’ultimo.  Già, mio fratello compiva gli anni questa settimana e io, come a mio solito, me ne ero completamente dimenticato!
Tornai a casa per prendere la borsa di karate, preparata in precedenza, e in quel mentre:
<< Hey Dae!>>
La sua voce mi fece sobbalzare, come al solito.
<< Quando la smetterai di apparire dal nulla e di farmi prendere un infarto? Ti detesto Jae>>
 << Non si può detestare il proprio fratello maggiore. E poi sto cercando di capire cosa state organizzando per me tu e Junhong!>>
<< E chi ti dice che stiamo organizzando qualcosa per te?>>
<< La mia teoria per ora è questa: Jun ti ha chiesto cosa poteva regalarmi, tu gli hai chiesto “perché” con la tua solita aria da imbranato, lui ti ha ricordato il mio compleanno, a quel punto ti sei dato un facepalm, sei entrato nel panico e gli hai chiesto cosa potevi fare, infine lui ha organizzato tutto e tu gli farai solo da spalla>>
 
Lo detesto. Io detesto mio fratello.
Ma come diavolo faceva a capire tutto così su due piedi? E poi si chiedeva perché non si sorprendeva mai: era impossibile fargli una sorpresa.
<< Tu hai letto troppi libri gialli. Te ne devo bruciare qualcuno>>
<< Lo so che non lo faresti mai…..>>
Si avvicinò e mi abbracciò.
<<….. Tu sei il mio dolce Dae, il mio fratellino che anche quest’anno si è scordato il mio compleanno!>>
<< Farai di tutto per farmelo pesare, eh?>>
<< Esatto!>>
Riuscii a liberarmi dal suo abbraccio, presi il borsone e m’incamminai verso la porta:
<< Ora devo andare. Ci vediamo stasera>>
<< Si, si, tanto lo so che farai tardi per vederti con Jun!>>
<< Ti detesto Jae>> alla fine dissi prima di uscire dalla porta.
<< Anch’io ti voglio bene>> sentii prima di uscire.
 
Il tragitto era abbastanza corto e feci in fretta ad arrivare. Con la scusa di essere vicino alla palestra arrivavo sempre quando tutti si erano già cambiati e anche oggi non avevo fatto eccezione. Come al solito i miei compagni non si erano limitati con le battute e le prese in giro.
<< Hey il ritardatario è arrivato!>> uno degli esempi più classici.
Mentre mi cambiavo sentii la porta aprirsi. Mi girai per vedere chi era e….. oh no, anche qui no!
<< Jong Up! Che diavolo ci fai qui?>> sentii dire dal mio compagno Himchan.
<< Non lo sai? Si è iscritto questo pomeriggio>> gli rispose un altro mio compagno.
 
Il diretto interessato abbassò lo sguardo e, senza dire un parola, si mise in un angolo e si cambiò. Uscimmo dallo spogliatoio e ci dirigemmo in palestra dove ci stava aspettando il maestro. Appena vide il nuovo arrivato spalancò gli occhi e si sentì un “Oh no” echeggiare nella palestra. A quando pare Jong Up era famoso per essere un buono a nulla in ogni sport. La lezione iniziò e il maestro mi chiese di mostrare a tutti il calcio rotante. A differenza dei miei compagni io non avevo buoni riflessi o calci potenti ma avevo una buona tecnica. Per questo molto spesso mi usava da manichino e a me non dispiaceva.
<< Allora…. Chi vuole provare?>> chiese subito dopo.
Una timida mano si alzò e un boato di sconforto rimbombò: Jong Up aveva alzato la mano. Tutti si misero le mani tra i capelli o si fecero dei facepalm mentre io e il maestro, cercando di rimanere indifferenti, guardammo il suo calcio. Con sorpresa di tutti fece uno scatto magnifico e allungò la gamba con una facilità inumana. Rimanemmo tutti a bocca aperta fino a quando non incrociò male il piede portante e cadde: questo dimostrava ancora una volta che Jong Up era un incapace buono a nulla. La palestra si riempì di risate canzonatorie che subito tacquero allo sguardo serio e severo del maestro. Mi avvicinai a lui e gli tesi la mano per aiutarlo a rialzarsi ma, con lo sguardo basso e l’aria malinconica, si rialzò da solo e si andò a sedere sulla panchina. Non so perché ma mi faceva male vederlo così.
La lezione continuò senza problemi, a parte qualche intoppo di percorso che ci stava sempre, e alla fine, mentre mi dirigevo verso lo spogliatoio, venni chiamato dal maestro.
<< Ho fatto qualcosa di sbagliato?>> chiesi.
<< No è che ho un favore da chiederti>> mi rispose.
<< Sono a sua disposizione>>
<< Dovresti dare delle lezioni in più a Jong Up>>
<< Io che cosa?!>> il mio tono di voce si alzò di colpo.
<< Non dirmi che non l’hai notato: la sua prestazione è stata magnifica e sarebbe stata perfetta se non fosse per la sua sbadataggine. Andiamo Daehuyn, te lo chiedo come amico>>
<< Ma non puoi aiutarlo tu?>>
<< Lo sai che sono già impegnato con Himchan.>>
Non sapevo cosa rispondere: da un lato era vero che poteva rivelarsi una buona cosa ma dall’altro….. andiamo, era Jong Up!  Ah, al diavolo me e i miei pregiudizi.
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<< Grazie. Adesso va a cambiarti altrimenti farai tardi a casa>>
<< Stasera non vado a casa quindi posso cambiarmi con calma.>>
<< Va bene. Ti lascio le chiavi della palestra così non avrai problemi>>
Mi diede le chiavi poi andai a cambiarmi. Mentre stavo per uscire incontrai Jong Up e, anche se a malavoglia, lo informai della decisione presa dal maestro.
<< Ti va bene se cominciamo domani?>> chiesi.
La risposta non arrivò subito e pensai che non era sicuro.
<< Non c’è bisogno di farlo per forza se n…..>>
<< Va bene>>
<< Co-cosa?>>
 Per un attimo rimasi perplesso. Non ci avevo ma fatto caso ma non avevo mai sentito la sua voce.
<< Ho detto che per me va bene se a te non dispiace.>>
<< No, per me va benissimo. Allora a domani>>
Uscii di corsa dalla palestra. Non riuscivo a capire cosa fosse successo: la sua voce mi aveva lasciato senza parole. Era veramente bella!
Ok Daehyun, è ora di tornare a ragionare, pensai.
Corsi fino al centro commerciale dove avrei dovuto incontrare Junhong. Infatti lo trovai seduto al tavolo di un bar mentre si gustava un frappè al biscotto. Lo raggiunsi.
<< Ma non ti vergogni a fare merenda a quest’ora?>> scherzai mentre mi sedevo davanti a lui.
<< Lo sai che  io oggi non ceno per andare a ballare>> fu la sua risposta.
Era più piccolo di me di due anni eppure lui già andava a ballare. Al diavolo Jae e la sua solita ramanzina sul “sei troppo piccolo per fare queste cose”.
<< Ma adesso non è tempo per le chiacchiere: dobbiamo organizzare la festa a sorpresa per Jae.>> disse subito dopo lui.
<< Temo che non ci riusciremo a fargli una festa a sorpresa. Ha già intuito tutto, è impossibile nascondergli qualcosa>>
<< Invece ti dico che ci riusciremo perché ho già in mente un piano. Ascolta……>>
Mi disse la sua idea e rimasi stupefatto dalla complicatezza del suo piano.
<< Capito tutto?>>
<< Si>>
<< L’unica cosa è che per sviare tuo fratello dovrai uscire molte volte di casa, è un fastidio per te?>>
<< No perché tanto dovrei uscire di casa comunque per aiutare un mio compagno con karate e, dato che Jae non lo sa, questo torna a nostro vantaggio.>>
<< Perfetto, allora è deciso!>>
Rimanemmo ancora un po’ a parlare finché non mi chiese chi dovevo aiutare con karate. Non volevo rispondergli: se avesse saputo chi era di sicuro mi avrebbe detto che non c’erano speranze.
<< Avanti, lo voglio sapere>>
<< E va bene, si tratta di Jong Up>>
<< Jong Up? Quel Jong Up?>>
Mi coprii la faccia con le mani dalla vergogna per poi annuire con la testa.
<< Finalmente si è deciso ad iscriversi, era da una vita che cercavo di convincerlo.>>
Ero completamente sconvolto dalla sua ultima affermazione.
<< Tu….. conosci….. hai convinto…... che coooosa?>>
<< Ti devo delle spiegazioni, eh?>>
<< Altroché se me le devi>>
<< Lui balla nel mio stesso locale e siamo diventati amici. Mi ha raccontato che c’era una persona che gli piaceva nel corso di karate così gli ho detto d’iscriversi dato che è agile e ha un buon equilibrio e…..>>
Non potevo credere a ciò che sentivo: ma stavamo veramente parlando della stessa persona? No, perché avevo dei seri dubbi in proposito.
Ma soprattutto chi è che gli piaceva nel gruppo di karate?
Ma Daehyun a te che t’importa?, pensai infine.
<< Hey tutto bene Dae?>> la voce di Jun mi riportò alla realtà.
<< Si, sono solo stanco>> risposi.
<< Caspita quanto è tardi. Devo proprio andare>>
Guardai l’ora: aveva proprio ragione. Erano le 8.15 e se Jae non mi vedeva tornare come minimo avvertiva i servizi segreti, la CIA e magari anche la NASA.
Ci salutammo e corsi a casa come un lampo. Jae era già sulla porta pronto a venirmi a cercare.
<< Hai visto che ore sono?>>
<< Si lo so e mi dispiace ma….>>
Non feci in tempo a finire la frase che subito mi abbracciò e lo sentii tremare.
<< Ti prego non mi fare preoccupare>>
Lo abbracciai anch’io. 
Povero Jae, dalla volta dell’incidente non si era più ripreso. Sapevo quanto si preoccupasse per me e mi dispiaceva vederlo così.
<< Dai Youngjae, non fare così. Lo vedi? Sto bene perciò adesso calmati e rientriamo n casa. Ti prometto che non ritarderò più>>
Riuscii in qualche modo a calmarlo e a riportarlo in casa. Cenammo e tutto tornò normale, lui che intuiva sempre tutto e io che gli dicevo “ti detesto” ogni volta che ne avevo l’occasione. Mi piaceva vederlo sorridere ed ero felice di sapere che aveva trovato la persona giusta. Speravo anch’io, in fondo, di trovare qualcuno con cui avrei condiviso il mio tempo volentieri. Per adesso gli unici con cui condividevo il mio tempo erano mio fratello e, da domani, Jong Up.
Chissà come sarà la nostra prima lezione insieme, pensai.
 


ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti! questa è la mia prima fan fiction a capitoli! 
ok..... non è un granchè, però cercherò di migliorare, lo prometto. Mi scuso in partenza per eventuali errori di ortografia ma la mia tastiera odia la lettera i.
Ora vi saluto. 
  
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