13/11/2014
3 recensioni![[IMG]http://i.imgur.com/DlPHrC7.jpg?1[/IMG]](http://i.imgur.com/DlPHrC7.jpg?1)
Il Grifondoro di una volta
Dopo sette nuovi arrivati, avrebbe voluto saper parlare tante lingue quante ne sapeva il vecchio Crouch, perché il vocabolario umano gli parve troppo ristretto.
Quando altri quattro ragazzi si Materializzarono sul bancone, non ebbe il tempo di arrabbiarsi che un sonoro “CRACK” alle sue spalle annunciò l’Ordine della Fenice; non gli restò che indicare il quadro di Ariana, con fare sconsolato.
Dopo Percy Weasley pensò che ormai fossero arrivati tutti e che poteva andare a dormire, ma la discreta e soave voce di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato gli trapanò la testa: “Io non voglio uccidervi… Non voglio versare sangue di mago”. Già, che premuroso.
Quando, poco più tardi, una fiumana di studenti spaventati balzò fuori dal passaggio e si riversò nel suo locale come un fiume in piena, Aberforth iniziò a prendere in seria considerazione l’idea di essere impazzito.
Quando la terra tremò e, scrutando fuori dalla finestra, vide Grop trotterellare verso Hogwarts per poi lanciarci dentro quello che, ne era certo, era Hagrid, fu sicuro al cento per cento di essere impazzito.
E lì, perso nella massa di studenti in fuga, mentre Hogwarts si preparava a dar battaglia, ebbe appena la forza di alzare lo sguardo verso la cosa più preziosa che possedesse.
E vi trovò il tunnel spalancato, come a invitarlo a procedere.
«Solo per spiegare che non sono una stazione ferroviaria, sia chiaro!» ringhiò.
Dopo pochi minuti si allontanò sbuffando da Potter, che sembrava dover nominare su fratello almeno un paio di volte al minuto.
Ripensò all’espressione con cui gli aveva parlato il ragazzo, la stessa che aveva al Testa di Porco.
“…lei si è arreso!”
Forse era così.
Forse si era arreso già quando era morta Ariana, senza rendersene conto.
Aveva lasciato che la vita gli scorresse addosso, perché non c’era più niente che gli fosse rimasto, se non un fratello presente per tutta la comunità magica, tranne che per lui.
Si guardò attorno e vide Hagrid correre dietro a Thor, mentre una folla di studenti si muoveva frenetica.
Una volta ero cos’ anch’io. Così fiducioso, così determinato, così pronto a tutto per difendere i miei cari.
Ma ora? Chi avrebbe dovuto difendere?
Pensò agli innumerevoli amici che se ne erano andati e alla sua famiglia, che era stata smembrata e uccisa un pezzo alla volta.
Pensò ad Ariana, la sua ingenua e innocente sorellina, che era stata derubata della sua vita da gente accecata dalla violenza, dal potere.
E improvvisamente capì cosa doveva fare.
Perché aveva ancora degli amici per cui lottare, ma soprattutto perché lì c’erano centinaia di ragazzi che non meritavano di vivere nemmeno un decimo di quello che era successo ad Ariana.
E mentre si gli si torcevano le budella dall’emozione, il sangue scorreva più in fretta e la mente si faceva più lucida, Aberforth Silente si sentì come quel Grifondoro che se ne era andato tanti anni prima, assieme alla sua sorellina.
LUMOS
Beh, niente da dire, spero vi sia piaciuta; per me è stato difficilissimo, non avevo mai scritto nulla di così breve, sono abbastanza prolissa generalmente ;)
Spero, malgrado la brevità, di essere riuscita a trasmettervi qualcosa.
Se è così, mi farebbe molto piacere che me lo faceste sapere. Se non è così, sarebbe bello se me lo faceste sapere lo stesso.
‘notte e grazie a chiunque abbia letto, alla prossima.
Benny
NOX