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Autore: Selim    13/11/2014    3 recensioni
Un nuovo male si sta risvegliando, una nuova minaccia incombe sui nostri eroi. Sapranno affrontarla e chi saranno le misteriose figure dietro tutto ciò? Un passato oscuro che nessuno conosceva verrà svelato, antichi nemici tramano nell'ombra, una prospettiva di una vita senza un futuro convinceranno antiche forze a ridestarsi, ma tutto ciò comporterà lo stravolgimento dell' equilibrio nel mondo.
"Saprai affrontare tutto ciò? Riuscirai a vincere e a salvare i tuoi compagni? Oppure perirai tentando? Questo giovane semidio non posso dirtelo, io posso solo mostrarti la tua scelta. Varcando la porta d'oro troverai ricchezze, gioia e felicità tutto ciò che ti é stato negato fin dalla nascita, ma in cambio il mondo soccomberà. Dietro la porta argento troverai dolore e sofferenza, ma anche la chiave per fermare tutto ciò, in cambio della tua vita. Quindi scegli giovane re: tu o il mondo? Chi é più importante?"
[...]
"Il ragazzo sorrise e scelse l'argento e senza rimpianti o paura varcò la soglia"
Spero di avervi incuriositi con questo piccolo prologo :)
ATTENZIONE PRIMA PARTE!
Selim
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarisse La Rue, Grover Underwood, I sette della Profezia, Nico di Angelo, Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio degli Antichi'
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Il mattino arrivò velocemente e Percy, steso sul letto dell’infermeria, fu svegliato da un raggio di sole che prepotentemente gli sbatteva sugli occhi. S’issò a sedere, ignorando il fastidioso prurito che i punti al fianco procuravano. Stropicciò gli occhi ancora una volta e sbadigliò rumorosamente. Poggiò i piedi nudi sul pavimento di pietra e guardò fuori, l’estate era oramai giunta alla sua fine e si cominciava a respirare l’aria autunnale di Settembre. Con tutto quello che era successo, Percy s’era scordato perfino si festeggiare il suo compleanno, il 18 Agosto, giorno in cui era finita la sua vita da semideo ed era cominciata quella da Dio, ma non uno qualsiasi, addirittura il Re! Ancora Percy si stupiva di essere re, ma tutti al Campo, non facevano che ricordaglielo, esibendosi in inchini reverenziali e guardandolo…. Beh, guardandolo come se fosso un Dio. Persino Zeus, era costretto a parlargli con più rispetto, che a detta di Annabeth si era meritato, idea che il moro non condivideva per niente. Era passata circa una settimana dalla battaglia con Ker, ma la ferita non accennava a guarire, perché avvelenata, quindi Percy era bloccato in infermeria da giorni, senza la possibilità di fare niente, se non riposare. Su questo fatto, Percy era totalmente in disaccordo, poiché voleva subito mettersi alla ricerca dei suoi acerrimi nemici, fuggiti durante la loro incursione nella loro base, ma tutti al Campo si erano messi d’accordo nel farlo stare calmo e buono, approfittando del fatto che non poteva usare la magia. La causa secondo cui i poteri di Dio non si fossero ancora manifestati del tutto, era attribuita al fatto che in questi giorni si era stressato e sforzato troppo. Morale della favola? Era un Dio immortale, senza poteri e costretto al riposo forzato da tutto il Campo Mezzosangue, compresi Dei Antichi, ex Dei e Cacciatrici, giunti al Campo per dare una mano. Percy si ricordava benissimo di quando lui, Sel (l’ex re degli Dei Antichi), Sarah (la ragazza di Sel) e Amsi (Il fratello della ragazza di Sel) e avevano comunicato la notizia della fuga dell’esercito nemico. Tutto il Campo era esploso in un urlo di gioia, smorzato quando Sel aveva annunciato che potevano ritornare benissimo nei giorni a seguire. In questo momento mentre lui era a letto, tutti al Campo stavano facendo il possibile per mettersi in contatto il Campo Giove, per avere più alleati possibile in caso di scontro.
 
Mentre Percy era assorto nei suoi pensieri, Sel, entrò a verificare che Percy si riposasse abbastanza.
 
-Oi Percy, come va?- chiese sedendosi sul bordo del letto accanto a quello occupato dal moro.
 
-Come ieri, il giorno prima e il giorno prima ancora- rispose Percy con una vena d’irritazione.
 
-Non fare così, ti devi riposare per un attacco imminente da parte di quei tizi- tentò Sel – sei ancora debole-
 
-Solo perché la ferita mi ha fatto infezione- sbottò il moro.
 
-Percy- cominciò Sel- quando siamo tornati al Campo, sei, in sostanza, collassato sul letto e la ferita, avvelenata tra l’altro, ti ha fatto stare male per tre giorni, è normale che devi riposare-
 
-Ma sto bene- provò l’altro.
 
-Niente ma Percy, ti riposi e basta, anzi che sei sveglio a quest’ora apposto di dormire!- chiuse la discussione, l’albino.
 
-Sel, è mezzogiorno, secondo te dovrei dormire tutto il giorno, manco fossi caduto in coma?- chiese sarcastico il Re-quasi-re.
 
-Tipo - scherzò Sel.
 
Non gli sfuggì l’occhiataccia di Percy che fece raggelare il sangue nelle sue vene.
 
-Va bene, solo per oggi e solo per due ore, capito?- si arrese.
 
Percy annuì entusiasta e sia alzò in fretta, seguito da Sel, che ridacchiava per così tanta felicità definendolo un bambino.
 
Tutti al Campo si stupirono di vederlo in piedi ma Sel gli spiegò tutto e tutti acconsentirono, seppur riluttanti. Le ore passarono bene, Percy non ebbe nessun mancamento e nessuno attaccò il Campo, erano ormai quasi le due e Percy, dopo aver pranzato era pronto, pur contrariato a tornare nella sua cabina, quando intravide Annabeth e le disse che doveva parlargli, conducendola al laghetto delle canoe.
 
Percy era rossissimo in viso, per quello che doveva chiedere alla sua ragazza, chiedendosi se avesse accettato o meno e torturandosi le mani.
 
-Di cosa mi volevi parlare?- chiese gentilmente, ma con un pizzico di curiosità, caratteristica dei figli di Atena.
 
Percy se possibile diventò ancora più imbarazzato, rosso e nervoso.
 
“È più semplice affrontare un’orda nemica invincibile e immortale” pensò Percy, poi prese un lungo respiro e si decise.
 
-Ecco… Annabeth, noi… vedi, è da qualche anno che stiamo insieme…. Ed ecco io…. Volevo… chiederti…. Se ti andasse…- cominciò lui tremendamente nervoso e impacciato.
 
-Mi andrebbe?- lo esortò la bionda sempre più curiosa.
 
-Ti andrebbe, di diventare la regina degli Dei? – chiese piano piano.
 
-Non ho capito Percy, puoi ripetere?- domandò Annabeth.
 
-Ti andrebbe di diventare la mia regina?- chiese distogliendo lo sguardo imbarazzatissimo, trovando molto interessanti i sassi accanto a lui.
 
Non sentendo risposta, alzò lo sguardo e vide i suoi occhi lucidi e subito si pentì di averglielo chiesto.
 
La ragazza annuì debolmente e gettò le braccia al collo di Percy.
 
Il moro era evidentemente confuso, sicuro di aver capito male.
 
-È… è un si questo?- chiese titubante.
 
-Si, testa d’alghe, la mia risposta è si!- rispose lei felice, baciandolo con passione.
 
Un corro di fischi e applausi si levò da dietro la foresta, rivelando l’intero Campo sorridente. I due ragazzi si staccarono rossi come peperoni maturi.
 
-A quando il matrimonio?- chiese Clarisse ghignando.
 
-Presto, molto presto- rispose per loro Piper, già su di giri, insieme a sua madre, Afrodite, e le sue sorelle saltellando qua e la, impazzite.
 
-Io faccio il testimone- dichiarò Sel.
 
-Io l’altra testimone- dichiarò Piper.
 
-Ed il padrino chi lo fa?- chiese ghignando Leo.
 
-O la madrina?- lo sostenne Calypso, anche lei arrivata per dare una mano.
 
In meno di un minuto, erano diventatati la notizia del momento e tutti già progettavano il matrimonio.
 
-Non avremo molta voce in capitolo suppongo- disse Annabeth divertita dalla piega che aveva preso la situazione.
 
-Già- ripose Percy ridacchiando.
 
-Forza, ora torniamo che si devono ancora organizzare un mare di cose- disse Thalia, non facendo ben capire a quali cose si riferisse.
 
Fu così che Percy ed Annabeth, passarono il pomeriggio più strano, divertente e imbarazzante della loro vita.
 
Erano convinti che questa felicità sarebbe durata in eterno, ma con l’avvicinarsi del tramonto, tutto cambiò…in peggio.
 
Il tramonto si stava avvicinando e con lui, l’aria si fece più rossastra e i ragazzi si prepararono a tornare nelle proprie cabine.
 
Un tuono si fece sentire prepotente e cominciò a piovere, gocce nere scendevano per tutto il campo, l’aria si abbassò e strani rumori arrivarono dalla foresta. Tutti i ragazzi, specialmente i più piccoli si guardarono intorno terrorizzati, mentre i più grandi sguainavano le loro armi pronti a combattere. Una risata malvagia si alzò nell’aria e la temperatura calò ancora, una nebbia nera e rossa, cominciava a fuori uscire dal bosco, ghiacciando tutto ciò che incontrava, mentre delle figure spettrali si muovevano dentro di essa. Le figure, apparivano stravolte e lanciavano terrificanti urla di terrore e paura, facendo ghiacciare il sangue nelle vene a chiunque li ascoltava, esse avanzavano inoltre, lentamente ed elegantemente, quasi danzassero sul ghiaccio che ricopriva il loro passaggio.
 
-Cosa sono?- chiese Jason vigile.
 
-Spiriti mangia-anime - disse Nico.
 
-Sono spiriti, che corrotti dal dolore, dall’odio e dalla paura verso i vivi e la morte, sono convinti che mangiando le anime dei vivi possano tornare in vita- spiegò Ade
 
-Perché qualcosa mi dice che sono alleati del nemico?- chiese sarcastico Leo.
 
-Qualcosa mi dice che hai ragione- rispose serio Sinbad.
 
-Non si possono uccidere?- chiese Frank.
 
-Non saprei, erano da millenni che non si facevano vivi, onestamente pensavo fossero una leggenda - si accigliò Ade.
 
La nebbia cominciò ad avanzare, inghiottendo primi ragazzi e facendoli cadere a terra, facendoli diventare cadaverici e ricoprendoli di ghiaccio. Nessuno degli incantesimi sembrò funzionare e all’improvviso Percy cadde a terra, in preda a convulsioni.
 
-Che ti succede?- chiese Annabeth passandogli un braccio sotto le spalle e stringendolo a se, quando lui non si mosse più.
 
-Tutta quest’ aura oscura, deve aver riattivato il veleno- spiegò Leyla.
 
-Non si può fare niente?- domandò la ragazza con le lacrime agli occhi, intanto, le cacciatrici, gli dei antichi e gli ex dei furono tutti ingabbiati nel ghiaccio. Dopo pochi secondi, gli unici rimasti in piedi, grazie al fuoco di Leo, erano i sette della profezia, più Nico, Clarisse, Chris, Calypso, Thalia, Tyson, Sel e Sarah. Si strinsero ancora di più ma Thalia venne inglobata e cadde nel ghiaccio.
 
-Thaliaaaa- urlò Annabeth con le lacrime agli occhi.
 
Subito dopo le fiamme di Leo si spensero e lui cadde nel ghiaccio, seguito da una Calypso in lacrime.
 
-Calypso, Leo, no…- sussurrò Annabeth, mentre stringeva sempre di più Percy, ancora incosciente.
 
Jason nel tentativo di salvare Leo fu colpito da una lastra di ghiaccio e cadde. Piper in lacrime lo raggiunse e incurante del ghiaccio che la ricopriva lo abbracciò, venendo ricambiata e sorridendo, fu inglobata.
 
Clarisse, Chris e Nico nel tentativo di proteggere loro e i loro amici vennero assorbiti subito dopo.
 
-No, no, no…NOO!- urlò ancora Annabeth, quando anche Tyson, Sel e Sarah caddero.
 
-Percy.. ti prego svegliati- lo pregò quando il gelo s’impossessò di lei e non sentì più il battito di Percy.
 
Cadde accanto a lui e sempre abbracciandolo pianse, ricordando i momenti passati con Thals, la battaglia contro Gea, insieme ai suoi amici, i sorrisi di Tyson, Sarah e Sel abbracciati accanto al focolare, i progetti di Calypso e Leo per il futuro, i suoi progetti per il futuro.
 
-Percy… Ti amo- sussurrò e con le lacrime ed un sorriso stampato in faccia, il buio la accolse tra le sue gelide braccia.
 
 
“Non è ancora finita, giovane semidio, la tua porta è appena socchiusa, il tuo destino ancora si deve compiere, non temere. Voglio sapere cosa farai ora, giovane Percy Jackson, quale sarà la tua mossa?”
 



FINE
 
Ebbene sì, con le lacrime agli occhi vi annuncio che questa è la fine… D:
 
 
 
 
ANGOLO MANICOMIO:
 
 
NON MI UCCIDETE PLEASE!


Se no, non saprete mai come andrà a finire, perché si! ho progettato di dividere la storia in tre parti, questa è la prima. La seconda che uscirà il 27 novembre o giù di lì  e si chiama “One Day, We Will Live Free”.
 
 
Ringrazio:
 
Halblood22
  
LeoValdez22
 
_mapecamy_
 
Robiiii (con so quante i XD)
 
E
 Lucas 3451
 
 
Grazie per aver seguito questa storia.
 
Al 27 ciaooo!!
 
Selim <3
   
 
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