Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
Segui la storia  |       
Autore: summerstar    14/11/2014    2 recensioni
Una giornata normale, tutti fanno le cose che fanno di solito. Ma nessuno può immaginare le grandi conseguenze di un piccolo imprevisto .
Dal primo capitolo: "Soldato Rico e Kowalski si fiondarono fuori. Si aspettavano di trovare Skipper in serio pericolo, ma davvero serio, dato che lui non urlava quasi mai. Invece quando uscirono trovarono solo un sapiens sopra il loro habitat che sembrava apparentemente sconvolto.
-Chi sei tu e cosa ci fai nel nostro habitat?- (...)
-Io… io sono Skipper. Dannazzione io sono Skipper, il tuo capo!- "
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kowalski, Rico, Skipper, Soldato, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap.3= L' inizio di una (molto) lunga giornata.


 


 
 
Erano le cinque, Kowalski fu il primo a sentire la sveglia, seguito da Rico e Soldato.
Soldato: -Kowalski, ora che si fa? Lo zoo apre alle otto e Alice arriverà verso le sette e mezza circa  per fare il suo solito ‘giro di controllo’ (più che giri di controllo i suoi erano giretti fatti giusto per sgranchirsi le gambe… ma diciamo che anche senza star troppo ad indagare, un uomo all’interno di un habitat per pinguini si notava e non poco).-
Kowalski: -Semplice, basterà far scavalcare a Skipper il muro dello zoo e farlo aspettare davanti al cancello fino all’apertura delle porte, quindi fino all’inizio dei colloqui per trovare il possibile assistente di Alice.-
Soldato: -Va bene e… per quanto riguarda gli altri animali? Insomma… loro non sanno che Skipper è diventato un umano!-
Kowalski: -Bé potremmo dire che.. è partito per una missione super segreta… talmente segreta che non ha detto niente nemmeno a noi!-
Soldato: -Ehm…ma se lui non ci ha detto niente, come facciamo a sapere che è partito per una missione super segreta? –
Kowalski: - Ahhhh non lo so, ci inventeremo qualcosa sul momento! Avanti, ora abbiamo cose più importanti alle quali pensare.-
 
Doveva ancora sorgere il sole, avevano ancora un po’ di tempo prima del risveglio del resto degli animali.
Uscirono all’esterno della base, dove trovarono Skipper che dormiva come un ghiro. Kowalski gli si avvicinò, esitante. Insomma, ok che il capo gli aveva concesso una tregua, ma adesso che era bello riposato e in forma, forse una mezza idea di vendicarsi gli sarebbe passata per la mente.
Kowalski: -Ehm… S-Skipper… signore… è mattino… è ora di svegliarsi!-
Skipper aprì prima un occhio,poi tutti e due e si mise seduto. Guardò i suoi amici in modo un po’ stordito, gli ci vollero alcuni secondi per ricordare tutti gli spiacevoli avvenimenti successi il giorno prima.  Rimase in silenzio.
 -Skipper, stai bene?- Chiese in modo un po’ preoccupato Soldato per quel silenzio.
-Ti sembra che io stia bene? Guardami!! Sono un dannatissimo sapiens!!!!- Urlò Skipper.
Kowalski: - Shhhhhhh!! Signore, gli altri animali dormono, così rischia di svegliarli!-
Skipper fulminò con lo sguardo Kowalski. Sì, era ancora molto molto molto molto molto arrabbiato con lui.
Dopo un buon minuto di silenzio, fu Skipper a rompere quella fredda atmosfera.
Skipper: -Kowalski, dimmi in modo chiaro e tondo, potrò tornare un pinguino? –
Kowalski: -Signore, ieri sera sono rimasto sveglio fino a tardi per verificare le condizioni del C.O.T. , il mio Converti-Oggetti-Tore-
-COCHEEE??- Fece Rico, accentuando molto il ‘cheee’ finale.
Kowalski: -Ahh… è davvero così impronunciabile come nome? (Lettori: Sì Kowalski, lo è.)
Comunque ho controllato il suo stato e la buona notizia è che posso ripararlo.-
Skipper alzò gli occhi al cielo e chiese, guardando di nuovo il pinguino –E la cattiva??-
Kowalski: -Bè, la cattiva è che potrei metterci… -estrasse il suo abaco- da due settimane a due decine di anni per riparlo. Circa.-
Skipper fece un sospiro profondo, poi disse –Ok… sempre meglio che rimanere così per sempre.-
Il sole stava per sorgere, non avevano più molto tempo per andarsene prima di farsi scoprire dagli animali.
Skipper, grazie ad una tavola di legno rigurgitata da Rico usata come ponte, riuscì a superare l’acqua e ad uscire dall’habitat.
I tre pinguini arrivarono all’entrata dello zoo scivolando sulla pancia, silenziosamente e assicurandosi che nessuno li stesse guardando mentre Skipper, che cercava di spostarsi nel modo più furtivo possibile, non faceva altro che muoversi (senza volerlo) in modo goffo e bizzarro, urtando praticamente qualsiasi cosa vicino a lui: palo della luce, cestino dell’immondizia, panchina… il risultato era che mentre i pinguini apparivano professionali e silenziosi, dietro di loro il povero Skipper stava creando i più assordanti rumori possibili, in modo molto buffo.
-Maurice, cos’è questa cosa che dà tanto fastidio alle regali orecchie?- Chiese Julien irritato, con gli occhi chiusi e in modo molto assonnato, al suo consigliere.
Maurice: -Credo sia uno di quei soliti piccioni che ogni tanto viene qui a cercare cibo nei rifiuti… oh, ora se né andato, stai tranquillo e torna a dormire- Disse anche lui in modo molto assonnato.
Re Julien: -No no no e poi no! Ormai il regalriposo è rovinato, e la colpa è tutta di quello stupido piccione! Vieni Maurice, andiamo dirgliene quattro… o anche cinque, perché no.-
 
I tre pinguini si trovavano davanti al cancello d’entrata
Kowalski:-Ok Skipper, l’unica cosa che devi fare adesso è scavalcare il cancello…- Si guardò intorno-  ehm… Skipper?-
Kowalski si rese conto che Skipper non era ancora arrivato, cosa molto strana. Poi lo vide avvicinarsi con il fiatone, cosa ancora più strana.
Kowalski: -Ehmm signore ha una cosina qui- Il pinguino indicò sopra la sua testa.
Skipper alzò gli occhi per cercare di vedere, si mise la mano sopra il capo e ,con sua grande sorpresa, la ‘cosina’ che aveva in testa era in realtà una buccia di banana, che evidentemente era finita lì urtando tutti quei cestini.
Subito la buttò a terra, poi guardò altrove, per non far vedere che era leggermente arrossito per la figura fatta.
Kowalski: -Si sbrighi signore, gli animali si stanno per svegliare! –
Skipper cercò di scavalcare il cancello, ma con scarsi risultati.
Ci provò ancora e ancora, non voleva fare altre figure, dopotutto lui era il capo!
Gli altri pinguini lo guardarono… male…’ insomma, perché sforzarsi tanto, non c’è niente di male ad ammettere di non riuscire a fare qualcosa! ‘  pensarono.
-Kowalski… io non…- Skipper aveva un tono diverso dal solito, era triste ed amareggiato, sembrava quasi stesse cercando di giustificarsi perché non riusciva a salire.
In questi momenti si capiva davvero quanto soffrisse per il grande imprevisto  successo appena il giorno prima.
I tre pinguini allora, dopo quella scena così… così…. così ‘cucciolosa’, lo guardarono in modo molto dolce, quasi materno (Rico almeno ci provò, ma ovviamente il risultato era che… bé, avete capito).
-Stai tranquillo Skipper- disse amorevolmente Kowalski- se vuoi conosco un altro passaggio per uscire…. Solo, sarà puzzolente-
Skipper aveva capito, e la cosa non gli piaceva… ma se era l’unico modo per uscire allora…
-Ok, facciamolo!-
Kowalski aprì il tombino e scesero tutti giù. I tre pinguini si fecero la strada nella fogna in modo relativamente tranquillo, mentre Skipper faceva tutte le espressioni per il disgusto possibili, e con tutte e due le mani si teneva tappate le narici.
Julien: -Maurice, dove si trova questo piccione?!-
Maurice: -Gliel’ho già detto mille volte mio re, deve essersene andato via!-
Julien: -Bé non m’importa! Devo vendicarmi con qualcuno… i pinguini! Ma certo! Vieni Maurice, andiamo a vendicare il mio riposo!-
Maurice: -Ahhh…-
 
Kowalski: -Ok ci siamo, secondo i miei calcoli dovremo uscire qui.-
Quando i pinguini uscirono si trovarono in un vicolo desolato, perfetto per non farsi notare.
Arrivarono davanti allo zoo, il sole era già sorto da un pezzo, erano le 7.15.
Kowalski: -Bene signore, ora che siamo arrivati possiamo stare almeno per un po’ tra…-
Kowalski non finì la frase perché si era accorto che Julien, accompagnato da Maurice e Mortino, stava entrando nella loro base.
La giornata si prospettava tutt’altro che tranquilla.







***Angolo dell'autrice***

Salve a tutti!
Scusate se vi ho fatto aspettare così tanto per pubblicare questo capitolo, mi dispiace davvero ma il tempo a mia disposizione purtroppo è quello che è :(
Coomunquee in questo capitolo non succede niente di speciale, ma dal prossimo inizieranno i veri problemi... ihihih >:)
Come al solito se volete recensire mi farebbe molto piacere, sennò pazienza...^^  Grazie mille per aver letto e appuntamento al prossimo capitolo,
bacii :*
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar / Vai alla pagina dell'autore: summerstar