Perdono!Ancora una volta
mi sono fatta aspettare..sigh,sono davvero irrecuperabile
ç.ç!
Ma parliamo di
questo capitolo inconcludente:come potrete leggere a
breve,sarà tutto incentrato sul caro Bobbuz e sui suoi
ricordi riguardanti principalmente un particolare oggetto che ha avuto
un ruolo chiave nell'evoluzione del suo rapporto con un certo
rosso..doveva esserci una parte anche con quest'ultimo,ma il capitolo
sarebbe risultato troppo lungo e noioso..come se non lo fosse
già!Ad ogni modo,lascio a voi il giudizio e la
lettura..voilà il nono capitolo di questa impareggiabile
storia d'amore!
*Capitolo dedicato al mio Angelo preferito!Auguri Maretta ^.-!*
*I
personaggi appartengono a Takao Aoki..non tutti,però!*
'Stupido.
Stupido, stupido, stupido!'un’unica parola che si ripeteva
nella sua testa
all'infinito come un mantra'stupido,nient'altro che un fottutissimo
stupido,dannazione!'continuava
imperterrito scandendo quella silenziosa nenia col battere dei pugni
sulle
piastrelle bagnate.. perchè,perchè doveva sempre
comportarsi come un idiota?
Uscì
dalla
doccia così come v’era entrato:frustrato,abbattuto
e completamente vestito.. anche
se forse ora era un tantino più cosciente e pulito rispetto
a prima..
'Stupido
lupastro,soltanto tu riesci a farmi sentire ogni volta
così.. così..'
Una mina
che alla fine sarebbe esplosa lo stesso con tutte le irreparabili
conseguenze
del caso.
S’infilò
un accappatoio a caso-molto probabilmente quello di Sergej a giudicare
delle
dimensioni-e si frizionò i corti capelli tinti col cappuccio
di quest’ultimo. Mentre
lasciava il bagno,ebbe modo di constatare che il suo equilibrio non era
affatto
migliorato;più di una volta dovette appoggiarsi
precariamente al muro prima di
raggiungere finalmente la porta della sua stanza;stranamente la
penombra
sonnacchiosa di quest'ultima riuscì a tranquillizzarlo un
poco,tanto che riuscì
quasi a concedersi un mezzo sorrisetto stanco,molto più
simile ad una smorfia
che ad altro..
Sempre con
quella calma del tutto innaturale per una personalità
impulsiva come la sua, armeggiò
per un pò nei cassettoni del vecchio comò
estraendone della biancheria pulita e
dei vecchi calzoni sdruciti. Fu solo setacciando l'ultimo cassetto alla
ricerca
di una maglia da mettersi che lo trovò.
Estremamente
grande,largo persino per lui ma rassicurante nella sua abbondanza.
La
pallida tinta color crema richiamava una dolcezza quasi estranea.
E di
nuovo,con amarezza,si abbandonò ai ricordi,nuovi,maledetti ricordi..
**FLASHBACK**
Era lì, davanti
allo specchio, una mano che passava irritata tra i corti capelli grigi,
la
bocca piegata in una smorfia sconsolata.
Un
gigantesco maglione color crema lo avvolgeva facendolo apparire due
volte più
magro di quanto in realtà non fosse.
Quando
poi ritrasse la mano sollevando inevitabilmente
un’innumerevole quantità di
ciocche sparate,l'effetto fu davvero comico.
Troppo
perchè persino lui
potesse trattenersi.
Il cuore
che perdeva un battito.
Immobile,
attese l'avanzare di quei bizzosi diamanti nello specchio,
finché questi non
fecero capolino da sopra la sua spalla assieme al loro seducente
proprietario.
-Ma
guarda cos'abbiamo qui..- il tono scherzoso di Yuriy lo fece
sprofondare ancora
di nella vergogna più di quanto già non fosse.
Ben sapendo che non avrebbe sopportato un altro commentino
sarcastico,velocemente sfilò quell'imbarazzante
capo d'abbigliamento gettandolo sul letto poco distante. I sottili
turchesi
seguirono imperturbabili quella sequenza di movimenti per poi andare ad
incrociarsi di nuovo con quelli smeraldini di Boris vaganti sulla
superficie
dello specchio.
-E
quello?-domandò
sorridendo all'indirizzo del compagno. Questi interruppe quel
finto contatto visivo per tornare nuovamente al vecchio indumento.
-Credo
sia uno scarto di Ser - esordì cercando di dosare
l'imbarazzo-non so proprio come
possa essere finito tra la mia roba,forse deve avermelo scartato
pensando che
mi stesse..-
-Direi
che si sbagliava,allora..- ridacchiò richiamando nuovamente
l'imbarazzo del
suscettibile Falborgblader il cui viso era ora –se
possibile- più rosso della
capigliatura stessa del suo interlocutore.
-.. no.. infatti..-
mugugnò quest'ultimo tentando di piegare la causa delle sue
sciagure.
-Guarda
che stavo scherzando.-
L’improvvisa
serietà nel tono dell'altro obbligò Boris a
voltarsi e ad affrontare stavolta
un attacco più diretto di quegli zaffiri glaciali;subito si
dichiarò sconfitto.
-Non
stavi poi così male-si era avvicinato e seduto sul letto
proprio a pochi
centimetri da dove lui stava goffamente trafficando col maglione-eri
quasi..tenero.-
aggiunse poi con una strana sfumatura nella voce. Il giovane Huznestov
deglutì a vuoto.
-Lascia,faccio
io-sottili dita diafane lo liberarono dal caldo contatto della lana
pungente
gelandolo per un attimo col loro tocco. Di sottecchi,
osservò quelle pallide
mani riuscire in pochi secondi in un'operazione che gli aveva rubato
molto più
tempo. Sempre quelle mani gli riconsegnarono la “pietra dello
scandalo”.
-Lascia
perdere-borbottò prendendolo-tanto ho intenzione di buttarlo
via visto che non
va a nessuno.- lo scatto esagerato del rosso che seguì
quelle parole lo
sorprese.
-Non ci
pensare neanche!Qui non si butta via niente-esclamò quasi.. alterato?-piuttosto
lo prendo io!- Boris strabuzzò gli occhi decidendosi a
guardare per la prima
volta il proprio capitano nella sua interezza.
-Tu?-domandò
basito prima di scoppiare a ridere senza ritegno. Yuriy lo
fissò inespressivo.
-Sono
così divertente,Huznestov?-domandò glaciale. La
risata di Boris tuttavia faticò
a spegnersi.
- N- no..
è .. è che.. bhe,se non va a me e a Ser dubito
che a te possa andare..- Ivanov
inarcò un sopracciglio,scettico.
-Tanto a
te non interessa, no?-non attese un' ulteriore conferma-se dovessi
cambiare
idea,sai dove cercare.- terminò riprendendo il maglione
dalle mani di uno
stralunato Boris e dirigendosi verso la porta.
-Ah, Boris?-lo
richiamò poco prima di uscire, senza voltarsi.
L'interpellato si limitò a volgere
il capo nella sua direzione, ancora stordito.
-Se c’è
una cosa che non posso sopportare è chi non guarda in faccia
il proprio
interlocutore durante un discorso- volse appena il capo scoccando
un’eloquente
occhiata in tralice al suo compagno-fossi in te ci lavorerei sopra.-
concluse
infine richiudendosi la porta alle spalle.
Da quel
bizzarro
pomeriggio qualcosa era cambiato.. si poteva quasi dire che Boris
avesse
superato lo strano imbarazzo che ogni tanto lo attanagliava nei
confronti dello
storico capitano,anzi,ora riusciva perfino ad emulare nuovamente gli
antichi atteggiamenti
complici;una cosa però se l’era chiesta spesso:che
fine aveva fatto quello
stramaledetto maglione?
-Ancora
in piedi, soldato?-la voce impastata di sonno di Yuriy lo fece
sobbalzare. Pigramente,
voltò lo sguardo verso il suo interlocutore pronto a
giustificarsi, ma quello
che vide lo bloccò.
Lì
davanti a lui, scalzo sul pavimento mattonato, non c’era
Yuriy Ivanov.
E non un
angelo qualsiasi!
Quell'essere
divino si stropicciava distrattamente un occhio noncurante –o
non consapevole-
di riuscire ad incantare anche solo con la languida bellezza
dell’altro,appena
socchiuso.
Complice
la luce artificiale o il sonno che ancora irretiva le palpebre del
giovane
dominatore del vento, ma la pelle era innaturalmente bianca, un effetto
intensificato
in parte dai sottili fili infiammati che, pur nella loro naturale
scompostezza,
incorniciavano con grazia quell’affilato volto efebico che
E infine
il particolare.
Un lungo
maglione color crema scendeva a coprire la sottile figura quasi fino a
metà
coscia, la candida spalla destra riluceva pallida da sotto la pesante
lana, sfuggita
al caldo abbraccio, tanto l’indumento era largo e
quest’ultima esile..
l’effetto complessivo era assolutamente sconvolgente.
-Che
c’è?-il Wolborgblader piegò la testa di
lato tentando di mettere a fuoco il
compagno che lo fissava a bocca aperta;fu quando si ricoprì
con noncuranza la
spalla nuda che la risposta gli balenò in
testa,così come il sorrisetto che
furbesco si dipinse sulle labbra color avorio.
-Questo?-domandò
accennando all’inconsueto indumento da notte-Te
l’avevo detto che l’avrei
utilizzato-si avvicinò al giovane russo ancora shokkato per
poi fermarsi proprio
di fronte a lui,le mani sui fianchi.
-Come mi
sta?-soffiò quasi..
seducente?No,impossibile…….eppure..
Boris
deglutì notando che la spalla destra era di nuovo
scoperta,che nonostante la
pesante fibra la silouette di Ivanov era perfettamente riconoscibile al
di
sotto di essa. Avvertì distintamente le punte delle orecchie
andargli a fuoco.
-.. n..
n-non male..- NON MALE??!Cristo,era talmente bello e aggraziato quanto
lui era
sembrato goffo e ridicolo!E poi.. c’era qualcosa che
decisamente non quadrava:
da quando Yuriy era così attraente?Per
carità,nessun dubbio che il
pietroburghese fosse piacente e di bell’aspetto.. ma qui si
trattava di
tutt’altra cosa.. di tutt’altra persona!
-Sveglia
Huznestov!Non vorrai addormentarti in cucina,spero!-il richiamo
scherzoso di
Yuriy lo riportò alla realtà.. Signore,ma lui era
davvero reale?
- N- no, no..-
fece per alzarsi ma un capogiro lo costrinse a risiedersi,la testa fra
le mani.
-
Boris?-Yuriy si appressò a lui preoccupato, ma
l’altro lo scostò con
gentilezza.
-Non è
niente, non preoccuparti.- sorrise ritirandosi in piedi -
dev’essere la
stanchezza, ultimamente non abbiamo avuto più un minuto di
riposo..- si bloccò
quasi subito notando che il capitano dei Neoborg lo stava fissando con
lo
sguardo più scettico possibile ai suoi magnetici occhi
azzurri.
- Ch..
che c’è?-azzardò interdetto.
L’altro abbozzò un ghignetto divertito.
-Non è
che per caso..ti sei innamorato, Huznestov?-domandò
mellifluo mandando di nuovo
in escandescenze il ragazzo.
-C.. che??!M-
ma….come ti salta in mente??!-
-Era solo
un’ipotesi –disse il rosso aggirando il compagno-
ma,vista la reazione, credo
non sia poi tanto sbagliata..- concluse soffiando
all’orecchio del giovane.
-INVECE
SI!-fu la pronta e imbarazzata risposta dell’altro.
-Mi
dispiace per te,ma io non sbaglio mai.-
-C’è
sempre una prima volta!-
-Non
credo.-
-Bhe, credi
male!-
-Mi stai
contraddicendo, soldato?- l’aria di colpo seria di Yuriy
ammutolì Boris, ma
ecco che subito una risata del rosso giunse a rompere quel breve
silenzio.
-Ahahahah..
non ci posso credere!-
-MA COSA
STAI DICENDO??!-
-Ma
allora sei davvero innamorato!-
-STAI
FACENDO TUTTO DA SOLO!-
-Non è
vero,la tua espressione da pesce lesso mi sta aiutando molto..-
-E
sentiamo,di chi dovrei essere innamorat.. -neanche il tempo di finire
la frase
che Yuriy gli aveva circondato il collo con le esili braccia e aveva
avvicinato
il viso al suo. Occhi negli occhi,poteva avvertire il respiro caldo del
rosso
sulle labbra o il vago profumo vanigliato che permeava ogni fibra di
quel
galeotto maglione. Vide le labbra del giovane muoversi lentamente:
-Di me,di
chi altri se no?-appena un sussurro languido che giunse come un boato
alle
orecchie di Boris. Quasi come la fragorosa risata che lo
seguì.
-.. pff…pffaAHAHAHAHAHAHAH!!-
-.. c-c..?-il
povero Huznestov era completamente basito di fronte a quella scena;dal
canto
suo Yuriy stava letteralmente soffocando dalle risate.
-..
oddio.. oddio,mi sento male..- e giù ancora risate mentre
nell’altro lo
sbalordimento cedeva velocemente posto al nervosismo.
-.. tu..
tu sei malato..-
-
Ahahah..io,eh?-
-…si, sei
malato, non c’è altra spiegazione..- fece per
inforcare l’uscita ma una mano lo
bloccò saldamente per un braccio.
-Forse
hai ragione, ma neanche tu sei messo troppo bene, non ti pare?-di colpo
la
situazione si era nuovamente capovolta ed ora toccava a Boris recitare
la parte
dell’idiota.
-Si..- si
arrese alla stretta dell’amico e tornò a
sedersi,mentre l’altro faceva
altrettanto.
-Vuoi
parlarne?-scosse il capo ma un sorriso si disegnò sulle sue
labbra.
-Però
forse un po’ innamorato lo sono..- ridacchiò.
-A-ah.
Visto che non sbaglio mai?-
-Ma stai
zitto!-un buffetto schivato e un ceffone dietro la nuca sancirono
quell’ennesima riappacificazione.
-Ahia!Boss,
sei manesco!-
-Taci
schiavo e prendimi da mangiare!Tutto questo blaterare mi ha messo
fame!-.
-Te lo
scordi!Alza le chiappe piuttosto!-
-Mi
contraddici ancora?Te la farò pagare,Huznestov!-
-Si, si..
guarda che a forza di star sempre seduto a sparare ordini diventerai un
vecchio
trippone!-
-Tsk!Stai
pur certo che non corro alcun rischio..-
-Sarà..- si
alzò aprendo un cassetto dalla credenza e estraendone due
cucchiai.
-Gelato?-domandò.
Il rosso non rispose, ma si limitò ad un sorrisetto
furbesco, mentre il
compagno armeggiava con la testa nel freezer.
-Ok, Ivanov-
esordì ricomparendo con due vaschette brinate-la questione
è questa:cioccolato
o amarena?-sorrise posando il tutto sul tavolo.
-Cioccolato,
ovvio-sorrise l’altro afferrando il cucchiaio.
-Va via, Ser.
Non ho bisogno di nulla.-
-Per
favore Bo.. non fare il bambino..-
-Non sono
io che faccio il bambino qui..- l’ennesimo sospiro,passi che
si allontanano.. mi
dispiace,mi dispiace Ser,ma proprio non ce la faccio a reagire. Il
mondo intero
mi sta crollando addosso.
- Toctoc-’adesso
basta..’pensò mentre,come una furia,si scagliava
contro la porta,pronto a
spalancarla.
- Toc..-
-VI HO
DETTO DI LASCIARMI IN PACE,E’ COSI’ DIFFICILE DA
CAPIRE??!-urlò rosso di
collera.
-.. posso
entrare?-si diede del deficiente una volta realizzato di chi si
trattasse:Yuriy
lo fissava sulla soglia,in volto un’espressione perplessa e
desolata. Anche se
a malincuore,lo invitò ad entrare..
-A cosa
devo l’onore?Pensavo fossi intento a preparare le valigie.-
disse acidamente
dando le spalle al giovane Ivanov. Questi non si scompose.
- E’ così,
infatti- lo sentì avvicinarsi al letto e poggiare qualcosa
sopra di esso.- ero
solo venuto a riportarti questo.- disse,suscitando la
curiosità del
Falborgblader. Che diventò angoscia quando scoprì
di cosa si trattasse.
-Cosa..-
un maglione crema giaceva piegato sul copriletto arancio.
Sollevò lo sguardo verso
il signore dei ghiacci il cui viso perlaceo sembrava ora essersi fatto
di
granito, tanta la tensione che lasciava trasparire.-.. cosa significa
questo?-domandò
con voce rotta.
-Non mi
appartiene-rispose l’altro freddamente- non posso portarlo
con me.-
-E
GUARDAMI IN FACCIA,MALEDIZIONE!NON E’ QUESTO CHE MI HAI
CHIESTO DI FARE QUEL
GIORNO??!DEVO PENSARE CHE SEI DIVENTATO UN IPOCRITA,IVANOV??!-di colpo
si
ritrovò con lo sguardo accorato del rosso puntato
addosso;quei grandi zaffiri
tremavano.. tremavano di collera,paura,sofferenza..
-.. perchè?Pensavo
ci tenessi.- il rosso si sforzò di sorridere.
-Proprio
per questo te lo lascio- l’altro provò inutilmente
a ribattere- me lo renderai
al mio ritorno.-
Silenzio.
Boris si sedette sul letto la testa tra le mani.
-Servirà
più a te che a me.- lo sentì sussurrare. Si
voltò a guardarlo di nuovo e mai gli
parse più bello e indifeso.
-Al
freddo dell’inverno siamo entrambi abituati, e al freddo
dell’anima non faccio
più caso da tempo. Ma tu sei ancora troppo vulnerabile,
Boris..-
-Non l’ho
mai sperato.- concluse accingendosi ad uscire.
-Mettiti
il cappotto, Yu. Ti accompagno alla stazione.-
**FINE
FLASHBACK**
-Così
come ti accompagnai fuori di casa quel giorno.. permettimi di
accompagnarti
fuori dalla mia vita,Yuriy..- una preghiera appena sussurrata smentita
però da
quelle mani che non volevano saperne di congiungersi in un gesto di
supplica ma
che,anzi,si aggrappavano morbosamente ai lembi di uno stupido maglione.
Di nuovo, se lo
portò al petto, soffocando in un profumo dimenticato amare
lacrime d’indefinito
risentimento, illudendosi che quell’abbraccio vanigliato
potesse davvero, in
qualche modo, essere reale.
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OMG!Che schifo
di capitolo =.=..
Angolo dei ringraziamenti:
Eagle Fire:Mi
scuso per il ritardo..lasciare in pace Yuriy??!Mai e poi mai XD!La
storia non sarebbe altrettanto interessante,o sbaglio ^.-!Ma hai
ragione per quanto rigurda il centralinista,alle prese con uno come Kai
è l'unico che va davvero commiserato XD!Un bacione!
Iria:Gli
agenti ringraziano e accettano il tuo invito..che dire,davvero degli
uomini professionali XD!Per quanto riguarda il buon 'su e giu',Kai ha
sempre ragione per quanto concerne questo argomento,oserei dire che ne
è il massimo esperto XDD!Come vedi in questo capitolo mi
sono soffermata più sul Bobo che non sul nostro rosso
preferito..e alla depressione non c'è mai
fine!Comunque,Ivanov tornerà presto,magari con qualche nuova
sventura per la tua felicità!Siamo quasi alla
fine..pazienza!Un bacione mia cara socia ^3^!!
Valery_Ivanov:Eh
già,che mondo sarebbe senza Hiwatari?I poliziotti
ringraziano,ad ogni modo XD..lieta che questo capitolo ti sia piaciuto
e ancora più lieta che la canzone ti sia piaciuta!Credo che
gli Evanescence torneranno anche nei prossimi capitoli!Un bacio!!
Padme86:Ciao
Pad,ti ringrazio davvero molto ^^!Purtroppo non sono stata
così svelta nell'aggiornare*si inginocchia*..per la serie
"alla depressione non c'è mai fine",eccoti questo nuovo
capitolo!..uhm,sembra che i poliziotti abbiano ottenuto più
successo del previsto..Yuriy non ne sarà contento XD!Un
bacione bellissima e granzie ancora!
Keila91:Non
so se stavolta mi perdonerai,anche perchè l'attesa
è stata lunga ed il risultato poco soddisfacente..mi scuso
per averti fatto aspettare e ti ringrazio per la tua recensione,lieta
che ti abbia divertita ^^!Un bacione!!
Nissa:Che
dire?La tua recensione mi ha fatto davvero piacere,tu sai quanto io
tenga ad un tuo parere ^^!Sono lieta che la parte con Boris ti sia
piaciuta,pensavo sarebbe risultata meno gradita messa a confronto con
la trama più leggera e sbarazzina dell'interrogatorio alla
centrale..Come hai potuto vedere,Kai è lontano ma si fa
valere comunque,mentre Alice..si,è davvero il massimo,un
personaggio di cui vado fiera..e ti confesso che ho effettivamente
pensato a te quando l'ho creata!Ancora un grazie particolare per tutte
le tue recensioni,una vera fonte di gioia e motivazione per me!Un bacio!
Ed anche per questa volta si conclude qua!Giuro e vi prometto che il prossimo aggiornamento avverrà il più velocemente possibile..anche perchè ho intenzione di terminarla per il 25 Dicembre!Un bacione a tutti coloro che hanno letto,recensito o aggiunto la fic nei preferiti:mi spingete a continuare!Un bacio.
..:*Ben Huznestova*:..