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Autore: EmmaJWALemons    14/11/2014    0 recensioni
Alle tre della notte una ragazza cammina per la strada.
Il tacchettio delle scarpe sui ciottoli riecheggia nel silenzio. Il lungo cappotto ondeggia lieve, mosso dal leggerissimo vento che si sta alzando, liberando il cielo nero dalle nuvole.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle tre della notte una ragazza cammina per la strada.
Il tacchettio delle scarpe sui ciottoli riecheggia nel silenzio. Il lungo cappotto ondeggia lieve, mosso dal leggerissimo vento che si sta alzando, liberando il cielo nero dalle nuvole.
Sente la stanchezza bussare con insistenza alle porte della sua mente, come busserebbe un viandante alla porta di una casa in una notte d’inverno, implorando per un letto caldo e un po’ di riposo.
Ferma uno sbadiglio e volge gli occhi al cielo. Come un pirata si toglierebbe la benda per mostrare il suo occhio di vetro, così le nuvole scoprono la luna.
L’occhio d’argento del cielo, spettatore silenzioso di molte notti,illumina la strada con la sua luce fredda che mostra i contorni del mondo come quelli che sono veramente, effimeri, indefiniti.
E in quella luce di metallo si staglia la figura della ragazza, che ,ferma nella strada, si chiede se tutto quello che la circonda non sia solo una creazione della luna annoiata e curiosa.
Inspira un po’ di quell’aria particolare delle tre di notte. E’ un’aria diversa, maliziosa, l’aria della notte profonda, quando tutto diventa meno reale e accadono cose che mai potrebbero essere alla luce del sole.
Un brivido le corre lungo la schiena. Fa freddo e nuvole, come fumo di sigaro, si dipingono intorno al suo volto.
Porta una mano al viso e asciuga le brevi lacrime di freddo raccolte intorno ai suoi occhi, quindi la rituffa nella tasca calda del cappotto.
Tutto tace e, in quel preciso istante, sembra tacere, per rispetto di quel sommo silenzio, anche il suo cuore.
Il senso sembra scivolare via da ogni cosa, mentre tutto acquista i contorni dell’irrealtà.
E la mente della ragazza sembra essere lassù, con la luna, a spiare i segreti del mondo.
Ma quel nulla assoluto viene rotto da un rumore alle spalle della ragazza.
La sua mente lascia il posto accanto alla luna e viene sbattuta violentemente nella realtà.
Tornare alla realtà e sempre così facile, nonostante spesso si vorrebbe fosse altrettanto uscirne.
La ragazza si gira veloce e il cuore riprende a battere tanto da farle male, mentre il sangue comincia a pulsare cattivo nelle tempie.
La gola le si chiude e le mani prendono a tremare, mentre gli occhi tristi si posano su una figura accasciata senza grazia sulla strada. La vergogna le riempie la testa e vorrebbe nascondersi dai mille sguardi del mondo, scomparire per non tornare più.
Il cielo chiude il suo unico occhio per non dover vedere e la ragazza vorrebbe tanto poter fuggire insieme alla luna.
Invece si avvicina a passo veloce alla figura stesa a terra. Le tende una mano, ma viene rifiutata.
Allora la sua voce esce sottile e tagliente dalla gola mentre la bocca modula un alzati freddo e stanco.
Ma la figura a terra non sembra ricevere il suo messaggio distaccato e disperato.
La ragazza si fa forza, rinchiude i pensieri lontano, scaccia le lacrime che solcano il suo viso impassibile, ferma il tremolio delle sue mani e fa zittire il suo cuore inferocito.
Si piega e rimette in piedi la figura. Quindi ,bruscamente, la conduce alla porta di casa mentre la strada, la luna, l’aria, il silenzio, la vita sembrano ridere di compassione alle sue spalle.

Angolo autrice
Recensite se vi va:) Peace out!

 

 

 

  
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