Fanfic su artisti musicali > MBLAQ
Segui la storia  |       
Autore: Bad Bionda Bana    14/11/2014    1 recensioni
Noi li conosciamo bene i nostri cantanti preferiti, ma se dietro alla loro storia, ce ne fosse una più complicata?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Aspettai qualche minuto prima di andarmene anche io dal ristorante lasciando una piccola mancia per il cameriere. Quando mi riportarono macchina e chiavi tornai al dormitorio con un'espressione furiosa in viso, se Soojin pensava di potermi spaventare con una semplice minaccia si sbagliava. Cosa mai pensava di poter fare per ricattarmi? Non aveva nulla di concreto contro di me. Al momento mi dovevo solo preoccupare di come smontare tutta questa storia, mi immaginavo di trovare tutti i giornalisti fuori dal ristorante, o almeno il suo amichetto fotografo, sarebbe stata l'occasione adatta per spiegare e rivelare la verità, ma non c'era nessuno. Non ci pensai su a lungo, altre occasioni le avrei trovate, e chiamai il manager con il vivavoce della macchina per riferirgli la mia decisione finale.
-Ne sei sicuro? Non voglio costringerti a continuare questa farsa, ma ti ricordo che potrebbe andare a vantaggio di tutti.-
-Ho i miei motivi per voler chiudere con tutta questa storia.- risposi freddo come il ghiaccio, non c'era bisogno di raccontargli tutto ciò che sapevo.
-Va bene. Domani mattina chiederò ad un mio amico giornalista di pubblicare la notizia.-
-Grazie.- e chiusi la chiamata. Un problema era risolto, l'altro era Soonja. Non avevo ancora ricevuto nessuna risposta, né negativa né positiva, al mio messaggio, stavo iniziando a preoccuparmi. Arrivai e lasciai il giubbotto in entrata, andai a cambiarmi con vestiti più comodi e chiamai i ragazzi in soggiorno per spiegargli la situazione. Subito ci rimasero un po' stupiti, poi sembravano esserne quasi sollevati.
-Joon, domani hai ancora da girare il drama?-
-Si.- rispose subito -Ma Soojin non c'è, non ci sono scene con il suo personaggio per domani. O almeno così mi sembra, aspetta che controllo.- disse alzandosi, ma lo fermai.
-Non è con lei che devo parlare, ma con Soonja.- dissi mostrando il primo sorriso della serata.
-Le parlerai di ciò che pensiamo?- chiese Mir con occhi speranzosi -Dei tuoi sentimenti e tutto?-
-In realtà di quello le ho già parlato con il messaggio, anche se non mi ha risposto. Comunque penso che a questo punto debba chiarire tutta la situazione nei minimi dettagli, e sperare che accetti i miei sentimenti.- risposi, quel sorriso si allargò piano piano.
-Lo speriamo anche noi, così potrai essere felice.- disse Seungho, poi andammo tutti a dormire.
Come mi svegliai la mattina dopo, quel sorriso decise di tornare e difficilmente di andarsene, quello sarebbe stato un giorno importante. Mi lavai il viso, mi cambiai e più fresco di una rosa partii insieme allo hyung verso il set, lentamente iniziò a salirmi un po' di ansia, i peggiori pensieri stavano per conquistare la mia mente, ma non glielo permisi, non quel giorno. Una volta arrivati mi fiondai alla ricerca di Soonja, ma con mia amara sorpresa non la trovai, così andai a chiedere a quello che probabilmente era il suo capo.
-Soonja? Mi ha scritto che per cause esterne non potrà continuare lo stage. Non mi ha detto niente altro.- rispose gentilmente.
-Grazie mille.- feci un inchino e lo lasciai tornare al suo lavoro. La situazione sembrava ancora più strana, così provai a chiamarla ma il telefono continuò a squillare finchè non partì la segreteria telefonica, ci riprovai, ma nulla, quella voce registrata tornava sempre a dirmi di lasciare un messaggio dopo il segnale acustico. Che diavolo stava succedendo? Spiegai la situazione a Joon, il quale ci rimase male quanto me, e dopo aver finito le scene tornammo al dormitorio. Scesi dalla macchina, notai un uomo in ombra e capii chi fosse.
-Joon, tu intanto vai, ti raggiungo tra un attimo.- lui annuì e se ne andò -Ha bisogno di qualcosa?- chiesi avvicinandomi a lui. Avevo ragione, era il fotografo che avevo sentito parlare al telefono con Soojin.
-Saltiamo i convenevoli, tu sai chi sono e io ho qualcosa da riferirti.- disse lui diretto e serio -Sai, Soojin ha letto l'articolo questa mattina, e non l'è piaciuto.- continuò.
-Mi dispiace, ma non è proprio il mio tipo ideale.- feci spallucce con un sorrisetto beffardo -Altro?-
-Si.- e mi porse una busta -Scelta sbagliata.- e poi se ne andò.
Aprii la busta e in un momento quella giornata radiosa si trasformò in un oscuro incubo. C'era dentro solo una foto, era Soonja, imbavagliata e legata ad una sedia, gli occhi rossi e le guance rigate dalle lacrime, con un'espressione terrorizzata in volto. Alzai subito il viso cercando il fotografo, ma era già sparito. Tornai a guardare la foto e lessi cosa c'era scritto dietro.
“Hai fatto un grosso errore, mi hai istigata e sottovalutata. Però puoi ancora rimediare, e tutto quello che dovrai fare sarà semplicemente quello che ti dirò io. Ci vediamo questa sera sulla riva del fiume Han, mi troverai facilmente.”
Facilmente? Ma aveva idea di quanto lunga fosse la riva del fiume Han? Come diavolo sarei riuscito a trovarla? Stavo impazzendo. Soonja era stata rapita a causa mia, dovevo aiutarla, dovevo sottostarmi al suo volere. Corsi dentro nel panico, al dormitorio c'erano solo Joon e G.O, gli mostrai la foto sperando nel loro aiuto. Come capirono la situazione si spaventarono anche loro.
-Cosa le è saltato in mente? Rapire Soonja solo perché non hai voluto stare al suo gioco? Altro che Ryu Tae Oh, lei è una psicopatica!- disse Joon incredulo di tutto ciò.
-Dicendo queste cose non aiuti né lei né Cheondung.- gli disse G.O rimproverandolo -Cheondung, tu questa sera cerca di parlare con Soojin, magari riesci a farla ragionare. Ora pensa a mangiare qualcosa, se inizi anche a non mangiare la situazione peggiorerebbe e basta.- e se ne andò in cucina per preparare qualcosa per pranzo. Ero mentalmente ed emotivamente distrutto, se Soonja era stata rapita era solo che colpa mia. Mi sentivo svenire, volevo addormentarmi e svegliarmi sapendo che tutto ciò era solo un brutto sogno, che Soonja era al sicuro a casa sua. Lo hyung aveva ragione, dovevo mangiare qualcosa o sarei svenuto del tutto. Dopo pranzo mi chiusi in camera mia, chiusi la finestra così da rimanere al buio, sentivo fuori le voci dei ragazzi che spiegavano l'accaduto a Seungho e Mir una volta tornati.

-Sanghyun.- Soonja mi porse la mano -Ti prego, aiutami.-
-Soonja!- urlai, qualcosa di invisibile mi stava trattenendo, attorno a noi il nulla, l'oblio. Mi sporsi cercando di afferrare la sua mano, potevamo sfiorarci, le dita a pochi millimetri di distanza, potevo sentire il suo calore. Ma in un secondo qualcosa mi prese per le spalle tirandomi così indietro -No!- urlai cercando la forza di prendere Soonja nella mia voce. I suoi piedi iniziarono a sprofondare nel nero denso scomparendo, la stava risucchiando. Misi tutta la mia forza inutilmente, più tentavo di avvicinarmi più ci allontanavamo l'uno dall'altra. Oltre al pianto disperato di lei riuscivo a sentire una risata lontana, la risata di una ragazza.
-S... Sanghyun.- la sua voce era un sussurro mentre l'oscurità la stava rapendo. Le gambe, il busto, la testa, e per ultima quella mano tesa verso di me in cerca di salvezza.

-No!- urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni. Mi ero svegliato di soprassalto, e con quell'urlo avevo allarmato tutti quanti, i quali entrarono in camera mia terrorizzati.
-Che succede Cheondung?- mi chiese G.O. Io mi presi la testa fra le mani, ripensai al sogno e iniziai a scuotere la testa.
-No... no, no no no!- mi alzai dal letto e corsi a prendere il giubbotto.
-Dove stai andando?- questa volta a parlare fu Seungho, il suo tono era più severo di quello di G.O.
-Non posso starmene a letto mentre Soonja è chissà dove impaurita e indifesa.- aprii la porta -Ormai è sera, andrò a parlare con Soojin.- sospirai sconfitto -Farò qualsiasi cosa mi dica di fare pur di aiutare Soonja.-
-Fa attenzione, ti chiediamo solo questo.- ora il suo tono di voce era più preoccupato. Annuii e uscì. Dalla fretta arrivai in poco tempo al fiume Han, ora dovevo solo cercarla, ed ero consapevole che l'impresa sarebbe stata molto ardua. Camminavo nervosamente senza una meta ben precisa, continuando a guardarmi in giro sperando di intravederla, ma tutto quello che vedevo erano poche persone intente a fare una tranquilla passeggiata al chiaro di luna. Il fiume Han sembrava rispecchiare benissimo il mio stato d'animo, anche le sue acque erano leggermente agitate rispetto al solito, deformando così le ombre e le luci dei palazzi della città e la stessa luce della luna. Mi strinsi nel giubbotto cercando di contrastare l'aria fredda dell'autunno. Non demordevo, continuavo a girovagare spinto da quell'immagine orribile di Soonja che si era impressa nella mia mente come una diapositiva, ricordandomi che era tutta colpa mia e che io dovevo aiutarla. Più camminavo più le persone presenti diminuivano, fino a che non ci fu più nessuno oltre a me, e fu in quel momento che la vidi, in piedi rivolta verso il fiume.
-Sei arrivato.- disse Soojin lanciando un sasso nell'acqua e guardandolo affondare piano -Non è stato difficile.- si girò verso di me e mi sorrise quasi per prendermi in giro.
-Cosa vuoi che faccia?- chiesi con un po' di fiatone, dovuto più alla paura che alla camminata.
-Dritto al punto, vedo che hai fretta di aiutare quella piccola ragazzina.- il suo sorriso sparì lasciando posto ad un'espressione fredda e contrariata -Sai, non avresti dovuto coinvolgerla in tutto questo.-
-Di che cosa stai parlando?- lei tirò fuori qualcosa dalla tasca della giacca e me la lanciò. Era il telefono di Soonja.
-Per tua sfortuna, quando ricevette il messaggio, lei era impegnata con varie commissioni e aveva lasciato il telefono vicino alla mia postazione trucco. Probabilmente ti sarai chiesto perché non ti aveva risposto. Semplice, lei non lo ha mai letto.-
-Dimmi semplicemente cosa vuoi che faccia e lasciala andare, non ti ha fatto nulla di male lei.- sentii la rabbia salire piano, come poteva essere così tranquilla sapendo di aver fatto una cosa così orribile?
-Bene.- si avvicinò a me -Ecco la prima cosa che dovrai fare per aiutare quella piccola pulce.- portò una mano tra i miei capelli e spingendomi il viso contro il suo mi bacio. Questa volta dovetti stare al suo gioco, così la presi per i fianchi ricambiando quel bacio indesiderato. Dopo poco un flash ci illuminò.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MBLAQ / Vai alla pagina dell'autore: Bad Bionda Bana