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Autore: Deidara_95    26/10/2008    2 recensioni
- Che intendi, moccioso?-
Che tristezza. Che destino avverso. Quanti sogni, inghiottiti dai millenni e dalle dune fredde del deserto. Ogni sofferenza … ogni granello di sabbia … Gaara.
Non aveva la forza di rispondere. Si limitò ad osservare il volto dell’odiato avversario. Penetrò il suo sguardo, per poter leggere l’anima. Gaara lo sapeva fare.
- Non lo fai per tua volontà … qualcuno ti ha costretto. Anche t-tu … c-conosci il d-dolore.-
(ambientata subito dopo il duello tra Deidara e Gaara)
Genere: Triste, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Deidara
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Tu hai i miei stessi Occhi

 

 

 

 

Nella notte stellata del cielo di Suna c’era qualcosa di strano, quella notte.

Una figura bianca scivolava sul vento, tagliando il paesaggio.

A prima vista sembrava uno spettro … era così flebile e maestosa.

Poi si distingueva la sagoma di un enorme gufo. Su di esso stava eretto un ragazzo. Di tanto in tento si voltava indietro, come terrorizzato di aver dimenticato qualcosa. Invece quel qualcosa era ancora là, sicuro nella stretta della coda del volatile.

- mhmm …- Mugugnò Gaara, troppo debole per emettere suoni.

- Che diavolo vuoi?- chiese strafottente l’altro, guardandolo con un misto d’ira e di rancore.

Il rosso voltò appena la testa. I loro sguardi cozzarono, fondendosi in un unico cielo azzurro.

- Perché … fai … t-tutto … q-questo?-

Deidara scoppiò a ridere a quella domanda, espressa con quella voce patetica.

- Perché è ciò che è giusto.-

Gaara chiuse gli occhi, rassegnato.

- Ma non per te … non è vero?- La sua voce era così flebile che Deidara dovette sporgersi all’indietro per sentirla.

- Che intendi, moccioso?-

Che tristezza. Che destino avverso. Quanti sogni, inghiottiti dai millenni e dalle dune fredde del deserto. Ogni sofferenza … ogni granello di sabbia … Gaara.

Non aveva la forza di rispondere. Si limitò ad osservare il volto dell’odiato avversario. Penetrò il suo sguardo, per poter leggere l’anima. Gaara lo sapeva fare.

- Non lo fai per tua volontà … qualcuno ti ha costretto. Anche t-tu … c-conosci il d-dolore.-

Deidara sobbalzò.

- Come … come lo sai?- La sua voce tremò appena, per poi ricomporsi.

Lui era orgoglioso.

- Anche tu … hai i miei stessi occhi.-

Deidara non si scompose, anche se qualcosa lo lacerò dentro. Solo la tremenda rabbia per la lunga attesa di Sasori_danna riuscì a riscuoterlo da pensieri di cui non conosceva l’origine.





Ciao a tutti! One-shot pensata e scritta in un momento ... non so di preciso cosa sia.
Se passate lasciate un commentino o una piccola critica.
Grazie.
Deidey-chan

  
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