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Autore: Doctor Dragon    15/11/2014    3 recensioni
Tutti conoscono il leggendario eroe del tempo, ma quanti conosco Link?
Che cosa si nasconde dietro l'eroe?
Che cosa ha spinto Link a compiere quelle gesta eroiche?
Come nasce la leggenda?
(o forse tutte queste cose me le chiedo solo io)
Questa storia narra la mia personalissima opinione riguardo il ragazzo dietro l'eroe.
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Link, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 1

 

Diverso

 

Mi guardo attorno guardigno, scruto il panorama intorno a me per assicurarmi di essere solo, ma a quest'ora del mattino l'intero villaggio e` ancora assopito, tuttavia meglio essere prudenti.

Mi muovo di soppiatto fino a raggiungere quell'albero il cui tronco so per certo essere cavo, ci infilo svelto il braccio per poi estrarne una piccola canna da pesca: un attrezzo rudimentale che ho costruito con le mie stesse mani qualche tempo prima. Con quell'oggetto stretto in pugno mi metto a correre attraverso il bosco, silenziosamente, per paura di essere scoperto.

Il viaggio dura poco, conosco questo luogo come le mie tasche e non vi e` scorciatoia che io non conosca, e finalmente raggiungo il fiume. Mi guardo alle spalle, per essere certo che nessuno mi abbia seguito e, una volta sicuro di essere solo, tiro un sospiro di sollievo.

Mi sfilo in fretta gli stivali marroni, per poi posarli accanto alle radici di un albero poco lontano dalla riva del fiume, fisso con cura una delle mie esche all'amo e mi avvicino all'acqua. Immergo prima un piede, cercando di trattenermi dall'allontanarmi subito dall'acqua fredda, poi l'altro e cammino fino a quando il livello dell'acqua non mi arriva alle ginocchia per poi lanciare lontano l'amo, tenendo stretta la canna.

Mi piace pescare: mi rilassa ed e` una delle poche cose che mi e` concesso fare in completa solitudine. Amo stare da solo: e` l'unico momento in cui non ricevo occhiate di disprezzo o accusa.

Non capiro` mai, temo, quale sia il mio problema: che cosa io abbia fatto per essere cosi` diverso dagli altri. Perche` e` questo che non va in me: io non sono come loro. Ma perche`?

Chi sono io in realta`?

Scuoto la testa, cercando di scacciare questi brutti pensieri: non ho mai ottenuto risposte e continuare a rimuginare sui miei dubbi di certo non mi aiutera`.

Sono nato qui, in questo piccolo villaggio boscoso, sono un Kokiri. Tuttavia non sono come tutti gli altri abitanti del villaggio: non mi sento un Kokiri.

E ci risiamo: sto di nuovo pensando a cio` che non dovrei. Sbuffo sonoramente.

Nello stesso istante sento la sottile fune della mia canna da pesca tendersi e, immediatamente, tiro la canna verso di me, pronto per trascinare a forza la mia preda in superficie. Il pesce si dibatte, una volta accortosi di essere caduto in trappola, ma io sono piu` forte e, pochi istanti dopo, stringo trionfante tra le mani il mio bottino.

Svelto, esco dall'acqua e mi avvicino all'albero dove ho lasciato i miei stivali per poi posare il pesce sull'erba.

"Sei piuttosto grande: tu sarai sia il mio pranzo sia la mia cena!" esclamo ad alta voce. Tuttavia non mi va di smettere di pescare, cosi` torno sui miei passi e mi rimetto all'opera: tenermi impegnato mi aiuta a non pensare.

Cosi` passo il resto del tempo ad inventarmi mille e piu` modi diversi in cui potrei cucinare il mio pesce, utilizzando le innumerevoli erbe e spezie che il bosco dona ogni giorno.

Purtroppo pero` il tempo passa, inesorabile, e ben presto arriva per me il momento di rientrare al villaggio: se, al loro risveglio, i Kokiri noteranno la mia assenza subito iniziera` un brulicare di voci malevole sul mio conto. Non ho certo bisogno di dar loro un ulteriore motivo per detestarmi.

Raccatto in fretta la mia canna da pesca, indosso i miei stivali e infilo i tre pesci che sono riuscito a catturare dentro un borsello in pelle che tengo legato in vita. Faccio dietrofront e ritorno al villaggio, ricordandomi pero` di nascondere con cura il mio arsenale prima di dirigermi verso l'albero che e` la mia dimora.

"Ben tornato!" esclama una voce, non appena varco la soglia di casa mia.

Per lo spavento caccio un urlo e faccio un salto all'indietro andnando a sbattere contro la parete in legno. Il mio cuore batte a mille, mentre alzo lo sguardo verso chi ha appena parlato.

Saria e` seduta sul mio letto e mi sta guardando con aria triste, senza dire alcunche` si alza e mi si avvicina porgendomi una mano per aiutarmi a mettermi in piedi.

"E`... E` da tanto che s-sei sveglia?" balbetto, leggermente impacciato, mentre mi alzo.

"Abbastanza. Ti ho visto lasciare il villaggio, ma ho deciso di non seguirti: so quanto tu abbia bisogno di stare da solo." risponde lei.

Questa e` Saria: la mia unica amica. Con lei posso parlare ed e` la sola che mi resta accanto nonostante la mia diversita`, tuttavia lei non conosce le risposte che cerco cosi` ossessivamente.

"Grazie." sussurro, estraendo il pesce dal mio borsello e posandolo sul tavolo.

Non e` affatto grande casa mia: si tratta infatti di un'unica stanza circolare in cui si trovano il mio letto, un tavolino con un paio di sedie e qualche vaso in cui ripongo erbe e spezie.

Cala il silenzio: un silenzio pesante e doloroso, perche` so che lei vorrebbe aiutarmi, ma non puo`. Cosi` come io vorrei non darle tutti questi problemi, ma non posso farne a meno: sono io il problema dopotutto.

"Come stai?" le chiedo, per spezzare questo doloroso silenzio.

"Mmmh... Bene, tu?" risponde lei. La osservo mentre si avvicina a me e si accinge a pulire il pesce che ho appena pescato.

"Come al solito." brontolo, dondolandomi sulle punte dei piedi.

"Mi dispiace non avere le risposte che cerchi, Link." esclama la mia amica.

"Non e` colpa tua." ribatto io, cercando di esserle di conforto.

"L'Albero Deku magari potrebbe..." comincia lei, ma la interrompo subito.

"Non mi e` permesso avvicinarmi, lo sai. Io non ho una fata!" sbotto infastidito: non voglio parlare di questo argomento, non voglio indugiare sul fatto che non saro` mai come Mido e gli altri Kokiri perche` non esiste al mondo una fata disposta a stare al mio fianco.

Perche` poi? Che cos'ho che non va?

"Tu non hai nulla che non va." esclama Saria, come se fosse in grado di leggermi nel pensiero. Ho perso il conto delle volte in cui abbiamo discusso di questo argomento spinoso.

"Sono diverso." ribatto.

"Diverso non sempre e` male." controbatte lei, regalandomi un piccolo sorriso. Mi si avvicina e fa passare un braccio attorno alle mie spalle con fare consolatorio.

Sospiro: non saro` come gli altri Kokiri, pero` non sono solo. Dovrei essere grato per questo.

"Grazie." sussurro.

 

 

 

 

 

Buonsalve gente!

Questa e` la mia prima fanfiction nella sezione The legend of Zelda...

Ultimamente sto giocando (per la trecentesima volta) ad Ocarina of time... Inutile dire che ho adorato, e adoro tutt'ora, questo gioco e quindi ho pensato di farci una fanfiction che racchiudera` all'incirca tutte le mie pippe mentali riguardo questo affascinante personaggio chiamato Link.

Che dire?

Spero che vi piaccia!

E spero anche di ricevere qualche piccolo commento a riguardo...

Grazie per l'attenzione e buon proseguimento!

xXxJeyDragonxXx

  
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