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Autore: Bad Bionda Bana    15/11/2014    1 recensioni
Noi li conosciamo bene i nostri cantanti preferiti, ma se dietro alla loro storia, ce ne fosse una più complicata?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai mi aveva in pugno, non potevo più ribellarmi a lei, o ne avrebbe pagato Soonja le conseguenze. L'aria fredda colpiva fastidiosamente i nostri volti, la luna sembrava volersi nascondere dietro le nuvole sapendo quanto ciò che stavamo facendo fosse sbagliato. Dopo quel flash, Soojin mollò la presa, mi guardò negli occhi sorridendo.
-Bravo bambino.- ridacchiò -Domani quando usciranno le foto, quella piccoletta tornerà libera come l'aria.-
-Hai le foto, liberala subito.- risposi cercando di sopprimere tutta la mia rabbia. Lei mi guardò di nuovo fredda -Te ne prego.- continuai supplicandola.
-D'accordo, prima la libererò e poi pubblicherò le foto, ma tu vedi di non creare altri problemi nel mentre. Da questo punto di vista sarebbe meglio che te ne rimanessi in casa tranquillo finchè non verrà pubblicata la foto.- mi accarezzò il volto -Visto, non sono del tutto un mostro se le cose mi vengono chieste con calma e gentilezza.- e se ne andò via. Io mi buttai in ginocchio a terra. Non solo ero stato sconfitto, ma probabilmente avrei dovuto affrontare l'ira di Soonja e sapevo benissimo che quella sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, sarebbe stata la fine della nostra amicizia, non sarebbe nato nulla tra di noi. Presi un sasso e con violenza lo lanciai in acqua, fece un rumore cupo quando toccò la superficie e poi affondò sul fondo scuro del fiume.
I giorni seguenti sembravo un morto vivente, non uscivo dalla mia camera se non per mangiare e andare in bagno, cercavo meno contatti possibili con altre persone, con i miei compagni. Non riuscivo a dormire, ogni volta che chiudevo gli occhi le ombre di Soojin e Soonja mi tormentavano, ero senza forza. Quando era ora di pranzo o cena, toccavo appena il cibo per poi tornare in camera, gli altri erano visibilmente preoccupati per la mia salute, ma io non me ne rendevo conto, ero come in una bolla, lontano dal mondo esterno, una bolla di tormento, di sgomento. Aspettavo con orrore che uscisse la notizia con le foto scattate in riva al fiume Han solo per assicurarmi che Soonja stesse bene e fosse tornata a casa, ma l'uscita stava ritardando più del previsto. L'unica cosa che mi era rimasta di Soonja era il suo telefono. Rilessi più e più volte il messaggio che io stesso le avevo mandato, la causa per la quale era stata rapita, e più ci pensavo più quella bolla sembrava stringersi con l'intento di soffocarmi nel mio stesso dolore.
Ogni tanto i ragazzi cercavano di tirarmi su il morale, anche solo di un po', di farmi pensare ad altro.
-Hey hyung! Ti va una partita alla Play?- mi chiese Mir sorridendo gentile.
-No Mir, non mi va.- la mia voce era fredda come il vento che soffiava fuori tra le foglie degli alberi -Chiudi la porta.-
-Ma hyung, se rimani in camera ti cresceranno le radici, e poi non fa mai male divertirsi un po'.- rispose lui sorridendo.
-Secondo te posso permettermi di divertirmi? Soonja è spaventata chissà dove per colpa mia, e io invece mi diverto a giocare con te alla Play, ti pare una cosa giusta?- ero più acido del solito -Fammi un piacere, tornatene a leggere i tuoi fumetti e lasciami in pace.-
-Guarda che io volevo solo aiutarti.-
-Aiutarmi? Se vuoi sul serio aiutarmi portami qua Soonja, fammi vedere che sta bene, che non le hanno fatto del male, allora si verrò a giocare con te!- senza che me ne accorgessi stavo urlando.
-Cheondung, calmati, non sono stato mica io a crearti tutti questi problemi. Quando avrai voglia di tornare alla tua vita sociale facci un fischio.- Mir a stento non mi urlò contro, ma solo perché al momento aveva più autocontrollo di quanto non ne avessi io.
-Che sta succedendo qua?- arrivò Joon.
-Chiedilo a lui, io me ne vado in camera mia.- e Mir se ne andò.
-Cheondung, capisco che tu stia male, ma vedi di non farti trascinare troppo dalla situazione.-
-Wow, da quando sei diventato il saggio di turno, Joon? Risparmiami le tue parole, perché nemmeno tu sai quello che sto passando, nessuno di voi lo sa, e mentre voi continuate spensierati le vostre vite io sono qua che mi preoccupo della vita di quella povera ragazza innocente!- per quanto io fossi visibilmente adirato, Joon rimase impassibile, anche lui lottando contro lo stimolo di rispondermi per le rime.
-No, non sappiamo come ti senti, noi non siamo così vicini a Soonja come lo sei tu, ma non è vero che non siamo preoccupati. Il punto che ti sfugge però è che siamo più preoccupati nei tuoi confronti. Questo non sei tu Cheondung, questa tua vita da eremita ti sta cambiando in qualcosa che non vorresti mai essere. Beh, non vorresti se fossi in te.- la sua voce era calma, così calma che rischiava di farmi salire il nervoso ancora di più -Non lasciare che il tuo dolore crei un mostro.- e senza dire altro uscì chiudendo la porta.
L'attesa mi stava facendo impazzire. Perché non era ancora uscita quella dannata foto? Quanto pensava di farmi aspettare Soojin? La tortura stava durando più di quanto non potessi sopportarla, così presi il telefono per chiamarla.
-Pronto?- rispose, la voce le tremava e non ne capivo il motivo, ma di sicuro non mi sarei sprecato a chiederglielo. Era tutt'altro quello che volevo sapere.
-Allora, pensi di metterci ancora molto? Ho fatto quello che volevi, in questi giorni me ne sono rimasto tranquillamente a casa per evitare qualsiasi giornalista o fotografo.- mi stavo adirando, ma una parte di me riuscì a contrastare quella mia furia domandola, ma a fatica.
-Ehm.. Sanghyun.-
-Ehm Sanghyun un corno! Ti ho baciata, ci hanno scattato quella dannatissima foto, tu ora vedi di non rimangiarti la parola e lascia in pace Soonja.- il tono della mia voce si stava alzando, sentivo i ragazzi agitarsi ma non volevano disturbarmi.
-Non è così semplice, o almeno non è come pensavo io.- le deglutì, come se non sapesse che parole usare.
-Non è così semplice? Mi stai prendendo in giro?- una piccola risata isterica uscì dalla mia gola nella maniera più tetra possibile, ero impazzito del tutto. Feci una piccola pausa -Io ancora non capisco perché tu abbia fatto tutto questo. Perché hai messo su tutto questo teatrino? Volevi un appuntamento? Sai come si dice, basta chiedere. Anche se dopo aver capito che razza di persona orribile sei non avrei più voluto niente a che fare in ogni caso con te.- la mia voce tornò dura e cattiva -Quale persona sana di mente farebbe mai tutto quello che hai fatto te? Oltre che ad essere una ragazza con un carattere così orrendo, hai anche qualche problema mentale!- lei iniziò a piangere. In un secondo mi resi conto di come mi stavo comportando, di certo Soojin aveva le sue colpe, ma non meritava di essere trattata in quella maniera così deplorevole e di sentirsi dire certe cose, e lo stesso valeva per i ragazzi che stavano solo cercando di aiutarmi. Mi presi qualche secondo per calmarmi, quello non ero io, quello era il risultato di quei giorni di dolore, era ciò che aveva creato quella bolla una volta soffocato del tutto il vero me -Scusami per come ti ho parlato prima, ero fuori di me.- dissi sperando che questo aiutasse a tranquillizzarla.
-No, avevi ragione, hai fatto bene, sono un mostro. Io volevo solo trovare qualcuno con il quale passare dei veri momenti di coppia. Purtroppo per il mio lavoro, è difficile trovare persone sincere, allora ho pensato che avrei potuto crearmelo per mezzo di un piccolo scandalo. Ma poi te hai scoperto la verità e non volevi più continuare, io mi sono sentita buttata via e volevo fartela pagare.- continuava a piangere e capivo a malapena ciò che diceva -Quando ho letto il messaggio che avevi inviato a Soonja non ci ho più visto, era a causa sua se la volevi finire con me, allora ho pensato che sarebbe stato più semplice se l'avessi tolta di mezzo. Poi il resto della storia la sai.- non sapevo cosa risponderle, mi sentivo disorientato, sembrava di sentire la trama di un film, invece era tutto reale -Mi dispiace tantissimo Sanghyun, non hai idea di quanto mi dispiace, io volevo solo spaventarti, farti tornare da me e fare in modo che tu ti innamorassi di me. E invece ho creato un casino assurdo.-
-Senti Soojin, buttiamoci tutta questa storia alle spalle, va bene?- cercai di usare il tono di voce più amichevole che potei -Non far pubblicare la foto e fa tornare Soonja a casa, con lei ci parlerò io e torneremo tutti amici come quel giorno sul set.-
-Non è possibile. O almeno non tutto.-
-Perchè? Hai già fatto pubblicare la foto? Ma mi avevi detto che lo avresti fatto dopo che Soonja fosse tornata a casa.- una piccola scintilla di rabbia stava già per riaccendersi ma la frenai evitando così di peggiorare la situazione.
-Infatti, quella foto l'ho fatta cancellare, ora non c'è più traccia di quello che è successo quella sera.- per quanto si fosse calmata sentii la sua voce ancora tremante, come se stesse per iniziare di nuovo a piangere. C'era qualcosa che non mi aveva detto, qualcosa di talmente brutto che aveva paura della mia razione una volta saputo.
-Soojin, cos'è che non mi stai dicendo?- quella volta il nervoso si impadronì ancora una volta di me -Dimmelo!- urlai stanco di quella discussione, stanco di tutta quella situazione.
-Non so più dove sia Soonja!- urlò lei in risposta facendomi raggelare il sangue. 

  
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