Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko
Segui la storia  |       
Autore: PaladinaBianca    15/11/2014    1 recensioni
Aelita è scomparsa.
Jeremy, sconvolto, ha deciso di farla finita.
Mentre gli altri cercano di andare avanti, Odd non riesce a rassegnarsi.
Aelita non è più rintraccibile, ma non per questo lui non riuscirà a trovarla.
La riporterà a casa per Jeremy, l'amico di un tempo.
E, forse, anche perchè sente di doverle dire ancora molte cose.
Pilot della storia è l'OS "Destiny: numbers, chaos, energy".
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Odd, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic






I was just guessing at numbers and figures, 
pulling your puzzles apart. 
Questions of science, science and progress; 
don't speak as loud as my heart. 
 

Capitolo primo
Beginning

 





Imprecando, tentò di rialzarsi da terra.
Una fitta alla schiena, intensa, lo costrinse a stringere i denti.
Evidentemente, qualcosa non andava; qualcuno doveva avercela con lui.
Guardò in alto, verso le quattro corde consunte.
Una di esse, poteva vederlo chiaramente, era spezzata.
Spostò lo sguardo verso il basso; poco distante, l’altra metà della fune giaceva immobile.
Gli occhi di Odd si riempirono di lacrime, involontariamente; di nuovo.
Un velo sottile di disperazione ad offuscargli la vista, accompagnato da un singhiozzo soffocato.
Riacquistò completamente l’equilibrio; scosse la testa, sfregandosi gli occhi con frustrazione crescente.
 
Jeremy, senza di noi, cos’è diventato questo posto?
 
Non era mai successo, mai, che una della funi si spezzasse sotto il peso di qualcuno di loro.
Il fatto che fosse accaduto quella notte, nel giorno del funerale di Jeremy, non poteva essere un caso.
Odd non aveva mai creduto nel destino e, del resto, era sempre riuscito a spiegarsi le coincidenze.
Quella volta, qualcosa era cambiato, dentro di lui.
Stava parlando ai fantasmi.
E piangeva.
 
-Che cosa mi sta succedendo?
 
Un sussurrò spezzato, che in quel vuoto immenso, abbandonato, rimbombò in modo inquietante.
Il ragazzo si strinse nelle spalle, cercando di scacciare i cattivi presentimenti.
Si diresse verso l’ascensore, lo avviò; e attese.
L’abituale cigolio metallico, che accompagnò l’apertura della saracinesca, ebbe il potere di calmarlo.
 
Odd respirò piano, deglutì; ed entrò nell’ascensore.
Aelita, sto arrivando.
 
-
 

-Sshh, Yumi, non agitarti; siamo a casa.
Ulrich aveva portato la ragazza a casa sua, ed ora la stava aiutando a distendersi nel proprio letto.
-Ulrich..- lei aveva la voce roca, impastata dalle lacrime amare di quella giornata –.. non avresti dovuto lasciarlo andare, sai?
Il ragazzo sospirò, e spostò lo sguardo fuori dalla finestra.
-Odd sa badare a se stesso; lo conosci anche tu.
 
Il senso di colpa è per i deboli.
 
-Nessuno di noi è più lo stesso, da quando..
Le mancò nuovamente il fiato, nel tentativo di trattenere l’ennesimo singhiozzo.
-Sshh..- le sussurrò, di nuovo, Ulrich -è stata una giornata difficile, per tutti. Cerca di riposare.
Con quelle parole, dopo averle donato un sorriso rassicurante, il ragazzo si diresse verso la porta.
Prima di uscire dalla stanza, si voltò nuovamente verso l’amica.
-Se hai bisogno di me, mi troverai in salotto. Buonanotte, Yumi.
 
Si diresse fuori dalla stanza, a passo svelto, prima di avere l’impulso di dire qualcosa che non doveva.
-Ulrich..
La voce di lei, bassa, lo incatenò a metà del corridoio.
Ulrich deglutì, prima di rispondere.
-Sì?
-Non lasciarmi sola, ti prego..
Il cuore del ragazzo saltò un battito; lui si sentì arrossire.
-Io.. sì, va.. va bene, arrivo.
Tornò lentamente nella stanza, e si avvicinò al letto, con passo incerto.
Lei si spostò un poco, per fargli spazio; e lui non poté più ignorare il muto invito della ragazza.
Scostò la coperta, sperando che Yumi non cogliesse il tremore delle sue dita.
La abbraccio, forte. Più forte di quanto avrebbe voluto.
-Mi manca Jeremy, Ulrich. Anche Aelita.. mi mancano così tanto..
Lei appoggiò la testa sul suo petto, ricominciando a piangere, sommessamente.
-Anche a me, Yumi. Anche a me.
 
Ulrich chiuse gli occhi.
Ed un’unica lacrima, temeraria, solcò il suo volto.
 
-
 

La sala di controllo era buia, ma Odd non ci fece troppo caso.
Non era quella, la sua destinazione.
Doveva scendere più in basso, lungo la scala arrugginita.
E raggiungere l’ultimo livello della fabbrica.
Doveva accendere, di nuovo, il supercomputer.
Il suo respiro era pesante, nell’oscurità; il ragazzo era concentrato.
Un cigolio lo distrasse; addirittura, lo spaventò.
Così mise un piede in fallo, e cadde.
 
Diamine, Jeremy, spiegami perché continuo a perdere l’equilibrio!
 
Ignorando il nuovo dolore, gli parve quasi di udire la risatina saccente dell’amico.
-Einstein?
Scosse velocemente il capo. Per un attimo, per un solo attimo, ci aveva creduto davvero.
Lacrime calde presero a scorrergli lungo le guance; lui le ignorò.
 
Jeremy, non è divertente, sappilo.
 
Arrancò nel buio, immerso nel gelo.
Perché fa così freddo?!
 
Evidentemente, il calore aveva qualcosa a che fare con il supercomputer.
-Ecco, un motivo in più per trovare la leva.. non voglio diventare un ghiacciolo.
Ridacchiò; e il suo vecchio sarcasmo gli causò una nuova fitta di dolore.
Si passò nuovamente la manica della felpa sul viso, senza pensarci.
Alla fine, la trovò.
Strinse la mano destra sull’impugnatura, si concentrò.
Sapeva che XANA era tornato, in qualche modo, anche se nemmeno Jeremy aveva capito come.
 
O, forse, l’avevi capito. Ma non ti sei certo preoccupato di farcelo sapere!
 
-Jeremy, diamine.. – quella volta, parlò ad alta voce – l’avremmo combattuto. Ce l’avremmo fatta, insieme.
Scacciò la rabbia, la frustrazione; e la tristezza.
Percepì la propria mano sudata, sulla leva; ignorò la paura intensa che provava.
-Lo sto facendo per te, Jeremy.. perdonami.
 
E lo sto facendo anche per te, Aelita.
 
Il viso della ragazza, sorridente, gli comparve davanti agli occhi.
I capelli lunghi, sempre rosa. Il suo corpo minuto, leggero.
Odd percepì le ginocchia tremare; stava perdendo il controllo.
E, finalmente, diede corrente.
 
-



William Dunbar era solo, in casa.
Guardava fuori dalla finestra della sua stanza, come sempre, pensando a lei.
 
Dove sei, Yumi?
 
Aveva appreso, soltanto poche ore prima, la notizia della morte di Jeremy.
Erano anni che non frequentava i suoi vecchi compagni del Kadic, ripensare a quei tempi faceva ancora male.
 
Lyoko.
I guerrieri di Lyoko.
 
Scosse la testa; c’erano giorni in cui si era chiesto, confuso, se non si fosse immaginato tutto.
Quella notte, però, i dubbi sembravano essersi finalmente dissipati.
 
Jeremy.
 
L’immagine del ragazzino biondo e dei suoi occhiali tondi ricominciò a perseguitare i suoi pensieri.
Li aveva abbandonati?
Avrebbe potuto fare qualcosa, per impedire il peggio, se fosse rimasto?
No, non l’avrebbe mai saputo.
D’un tratto, il rumore della maniglia che si abbassava lo distrasse.
-Mamma? Sei già tornata?
 
Nessuna risposta.
 
Qualcosa si accese, nel cervello di William.
Continuò a guardare fuori, tra le automobili parcheggiate nel vialetto.
 
Non l’ho sentito entrare.
Non ho sentito il campanello.
Non ho sentito nemmeno il rumore delle chiavi nella serratura.
Eppure, c’è un tale silenzio.
 
Strinse i pugni, inconsciamente.
Sapeva benissimo, chi era entrato in quella stanza.
Soltanto una persona, una cosa, era capace di una tale discrezione.
 
Per questa ragione, quando si voltò, non rimase troppo sorpreso di chi si trovava davanti.
-Cosa vuoi, questa volta, XANA?
 


____________________________________________________

Note dell'autore:

Ehilà, lettori! Come state?
Oggi aggiorno presto, sì... meglio approfittare del tempo che si ha quando si ha, giusto?!
In ogni caso, eccovi un primo capitolo - che EFP indica con un bel "2", visto che a quanto pare non conosce il significato di "prologo" .___. - ricco di vecchie conoscenze!
Cosa potrei dirvi, senza rischiare di spoilerarvi il resto della storia? Uhm...
Sicuramente stiamo iniziando a conoscere meglio Odd, il personaggio principale di questa long. La sua psicologia - vagamente OOC? Difficile dirlo, visto che nella serie tutti l'hanno trattato come una pezza da piedi e nessuno si è mai veramente preoccupato dei suoi sentimenti! Povero cucciolo del mio cuore! - verrà ulteriormente approfondita nel corso dei capitoli, ovviamente... e ci riserverà non poche sorprese! **
Per quanto riguarda la scena Ulumi... posso solo dirvi che sì, sono taaaaaanto teneri...! (E ora bocca cucita riguardo al futuro... U.U)
E poi, beh, che dirvi del finale? Ecco che anche il nostro William è ritornato... e sì, anche il suo ruolo sarà... particolare, diciamo.
Non ho altro da dirvi, dunque... vi saluto!
Buon weekend a tutti, e attenti a X.a.n.a.!
Vi voglio bene! <3
PaladinaBianca


PS: quasi dimenticavo! La citazione lassù, subito sotto il banner, è tratta da una famosissima canzone dei Coldplay: "The Scientist"!



Contatti:
- facebook: https://www.facebook.com/lapaladinabianca.efp
- instagram: paladinabianca_efp

Ringraziamenti:
- grazie a  BrokenSmileSmoke per aver recensito il prologo di questa storia;
- grazie a  Destyno per averla inserita tra le seguite!
Un ulteriore abbraccio a voi!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Code Lyoko / Vai alla pagina dell'autore: PaladinaBianca