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Autore: Drop_of_Moon    15/11/2014    3 recensioni
"Tutto è fuoco: un camino acceso, i fornelli con cui cuciniamo, la sigaretta che ci rilassa nei momenti di crisi. Fuoco è il vulcano che erutta, la foresta che brucia. [...] Fuoco è il palazzo che ho bruciato questa notte, e che ora si staglia impotente davanti a me, piegato da una forza che è la base di ogni cosa."
Genere: Introspettivo, Mistero, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Elements'
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È buffo notare come il fuoco sia parte integrante della nostra vita, anche quando meno ce lo aspettiamo. Tutto è fuoco: un camino acceso, i fornelli con cui cuciniamo, la sigaretta che ci rilassa nei momenti di crisi. Fuoco è il vulcano che erutta, la foresta che brucia. Nel fuoco si forgiano il ferro e le armi, e solo grazie al fuoco molte di queste possono essere usate. Fuoco sono i nostri sentimenti; la rabbia, il dolore e l’amore, fiamme agitate da forze incontrollabili e spesso devastanti.
Fuoco è il palazzo che ho bruciato questa notte, e che ora si staglia impotente davanti a me, piegato da una forza che è la base di ogni cosa. Quando l’ho acceso era solo una scintilla innocua, un debole fiore infuocato, ma la sua luce rischiarava l’intera stanza riscaldando quell'ambiente sterile e oscuro.
Basta conoscerlo, il fuoco, per saperlo dominare; bisogna fargli vedere che non hai paura, che lo rispetti, e conoscere i giusti ingredienti per alimentarlo e farlo divampare. E lui ti ringrazia offrendoti uno spettacolo impareggiabile: ora colonne di fuoco splendente divorano ogni angolo di quell’edificio, colorando di vermiglio le pareti annerite e l’aria stessa nel buio, mentre il fumo scuro si leva alto verso il cielo.
Ammiro immobile questo spettacolo meraviglioso, estasiato come fossi di fronte alla più bella opera che Dio abbia mai creato; ma sono stato io a farlo, e gli angoli della mia bocca non possono che distendersi in un sorriso a questo pensiero, mentre l’odore acre del fumo mi fa lacrimare. Vorrei rimanere lì per sempre ad ammirare ogni minimo movimento della mia creatura, ma il rumore delle sirene dei pompieri in lontananza mi disturba. Le mie gambe avvertono il pericolo e iniziano lentamente a camminare dalla parte opposta a quel suono, i miei occhi ancora girati verso le fiamme, in contemplazione.
Dicevano che non avrei combinato mai nulla, pensavano – so che lo pensavano – che l’inutilità facesse parte di me, che fossi un incapace. Ebbene, oggi ho dimostrato che si sbagliano: domino il fuoco, ed ora mi sento più potente che mai. Un giorno anche loro vedranno di cosa sono capace, e pagheranno con il fuoco la rabbia che hanno acceso in me. Un ghigno prende lentamente posto sulla mia faccia: attraverso la strada, lasciandomi alle spalle il mio piccolo capolavoro.
Normalizzo il mio passo, confondendomi con il silenzio notturno. 
  
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