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Autore: Leone Tasso    15/11/2014    1 recensioni
Youtube è morto.
Gli Youtubers, loro abitanti e cittadini onorari, si ritrovano a vivere la dura realtà della vita.
Tra depressione, vizi, tradimenti, trasferimenti, la vita prosegue normalmente per tutti.
Qualcuno di loro tuttavia organizza una cena chiamata "Ex-tubers" in cui sono invitati tutti coloro che un tempo hanno fatto Youtube.
Dopo molto tempo finalmente le loro vite si intrecceranno nuovamente per un'ultima, immensa collaborazione.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dario Moccia, Yotobi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dario Moccia

"Ciao bimbi e benvenuti in questo nuovo capitolo della Nerd Cultura" e, come di consueto, partiva la sigla.
Quella vecchia, quando ancora le cose erano belle e Youtube pareva un posto libero in cui caricare qualsiasi video si voleva.
Dario Moccia era tra coloro che lo faceva ed aveva anche un grandissimo pubblico, di tutto rispetto.
I suoi video venivano visti ed apprezzati da migliaia di persone che in ogni momento lo sostenevano e lo aiutavano in qualsiasi progetto avesse voluto mettere la mano.
Tra questi vi era il suo famoso sito in cui, insieme ad altri suoi amici, si era imposto come nuovo venditore di giornaletti, manga ed ogni altro genere di gadget che riguardavano il mondo dei "nerd".
Ma il vecchio e stanco Dario aveva abbandonato da tempo questo affare e si era ritirato dalla vita pubblica, leggendo solamente i suoi vecchi manga ed ogni tanto scrivendo qualche piccola nota su di essi, come se in un futuro volesse riprendere a recensire o semplicemente parlare di una determinata opera.
Il suo vecchio scaffale, quello degli aggiornamenti della cameretta, rimaneva al suo solito posto e sembrava un monolite nella sua vecchia stanza.
Dario rise quando si vide in quelle condizioni: la sua classica maglietta con i Pokémon, i soliti occhiali da tempo persi e quello sguardo vitale che di tanto in tanto compariva tra le spesse lenti dei suoi nuovi occhiali.
Si guardò attorno mentre il vecchio Lui parlava allegramente e notò qualcosa di strano appoggiato sulla mensola superiore, quasi nascosto.
Si alzò dalla sedia ed allungò con fatica le braccia sino a raggiungere il misterioso oggetto.
Il cuore ebbe un balzo improvviso.
Fra le sue mani, dopo circa 30 anni, si trovava nuovamente il suo vecchio Spider-man, divenuto famoso ai tempi per essere una sorta di sua nemesi.
"Vecchio mio" mormorò fra sé e sé "sei rimasto di guardia per tutti questi anni, ma ora il tuo compito è terminato".
Spider-man lo guardava con i suoi occhi dipinti e sembrava avere capito il suo ritrovato padrone, ma i pupazzi non hanno vita.
"Già, non hanno vita" si ripeté Dario posando la mano nei suoi pochi capelli, ormai quasi completamente grigi e se li tirò indietro, come era solito fare da molti anni.
Guardò il suo orologio.
La visita era durata sin troppo, i suoi amici lo stavano aspettando al bar.
Con malinconia abbandonò la sua stanza e guardò nuovamente Spider-man che ora stringeva fra le sue mani.
Con un amaro sorriso si avvicinò al suo vecchio portatile e posò sopra il suo vecchio amico.
"Proteggi questa casa ed anche lei".
Una lacrima gli solcò il viso, indice che ormai era ora di lasciarsi questa vecchia vita alle spalle ed incontrarsi con gli altri, finalmente.
Erano parecchi anni che non incontrava il vecchio gruppo degli Youtubers, molto prima di essere costretto ad abbandonare la sua amata Collesalvetti, ormai divenuta invivibile.
Poteva rivedere facce amiche e scordarsi, anche se solo per un breve periodo, della sua depressione.
Salì sulla sua macchina e guardò per un ultimo istante la sua vecchia casa abbandonata, come Collesalvetti stessa del resto.
Tirò fuori il telefono prima di mettere in moto e controllò la sua rubrica sino ad arrivare ad un nome che gli accelerò il battito cardiaco improvvisamente.
Premette sulla cornetta verde ed avvicinò l'apparecchio all'orecchio.
Suonava libero.
Deglutì ed aspettò la risposta, quasi innervosito dal fatto che dall'altro lato non abbiano risposto subito.
"Pronto?" disse una voce flebile dall'altro lato del ricevitore.
Dario Moccia ebbe un attimo di esitazione e guardò nuovamente la vecchia casa.
"Karim..." disse solamente trattenendo a stento le lacrime.
"Sì... chi è che parla?".
"Sono Dario... Dario Moccia".
Karim per qualche secondo rimase in silenzio, quasi aspettandosi un seguito di quella frase a lui tanto vaga e confusa.
"Mi hanno detto di chiamarti per chiederti se saresti venuto alla nostra rimpatriata".
"Di cosa sta parlando, mi scusi?"
"La rimpatriata di Youtube, signor Yotobi" lo canzonò l'amico.
Karim, o meglio Yotobi, interruppe subito dall'altro capo e disse con voce quasi isterica "Non voglio avere niente più a che fare con questo nome!".
Karim era divenuto veramente scontroso con il passare degli anni, concluse Dario.
"Karim, non è colpa nostra lo sai..."
Yotobi aveva riattaccato la cornetta subito dopo il suo breve, ma intenso scatto d'ira.
Dario sospirò e mise in moto la macchina.
"Dovrò spiegarlo agli altri, dunque" concluse fra sé e sé iniziando a muoversi per le vie quasi deserte della sua cittadina.
Di tanto in tanto si vedeva qualche abitante passeggiare sotto gli ultimi raggi di sole, mentre una piacevole brezza proveniente dal finestrino accarezzava i capelli dell'uomo dai capelli brizzolati.
"Addio Collesalvetti" disse ad alta voce Dario Moccia, ex-Youtuber.
   
 
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