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Autore: kate98    16/11/2014    0 recensioni
L'amore ci può salvare da un destino che va verso la deriva. Ci può salvare da noi stessi. Ma cosa succede se si perde questo amore?
Come affrontare la vita senza quella parte di te che credevi ormai fondamentale?
Alexis dovrà scontrarsi con le sue emozioni e cercare di reprimere il senso di vuoto che le si creerà dentro quando la favola in cui aveva iniziato a credere svanirà.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Nightmare
 
Era Agosto, Simon aveva finito con i lavori estivi.
Lui e Alexis si chiamavano regolarmente e per la ragazza era sempre molto emozionante sentire la stupenda voce del ragazzo che amava. Quando si chiamavano parlavano sempre per ore, trovavano sempre qualcosa da dire. Ridevano molto e si dicevano un sacco di parole dolci.
Alexis si sentiva sempre straripante di gioia quando parlava con lui, lo sentiva più vicino, era come se fosse accanto a lei ed era un’emozione unica. Se solo parlare al telefono con lui era così meraviglioso chissà come sarebbe stato quando sarebbero stati assieme, quando lei avrebbe potuto guardare il ragazzo negli occhi, quando avrebbe potuto accarezzarlo e baciarlo.
 
Il rapporto con Natalia non era migliorato un granchè, le due amiche si sentivano decisamente meno e non andavano più tanto d’accordo. Alexis avrebbe voluto condividere le sue emozioni con lei ma sicuramente Natalia avrebbe reagito insultando Simon e la ragazza proprio non sopportava che qualcuno dicesse cose brutte sul ragazzo che amava, le dava ancora più fastidio se colei che diceva quelle cose era la sua migliore amica ma purtroppo non poteva farci nulla.
 
L’autostima di Alexis ultimamente era aumentata un po’, se ne era resa conto piano piano e ne era compiaciuta.
A volte, quando andava al karaoke, registrava delle canzoni che cantava insieme alla mamma e le inviava a Simon, il ragazzo diceva sempre che avevano entrambe una voce stupenda.
La ragazza ancora non riusciva ad accettare i complimenti ma cercava di non contestarli comunque troppo.
Simon si infastidiva quando la ragazza contestava i complimenti che lui le faceva. Non sopportava quando lei si sminuiva e ci stava male.
 
Una sera Simon mandò una canzone ad Alexis, le disse che non era sicuro che le piacesse ma era una canzone che piaceva molto a lui per le parole che diceva e voleva che la ragazza la ascoltasse.
Alexis, incuriosita, si mise all’ascolto. Era una canzone cantata da una voce femminile e aveva un testo davvero molto bello. Già anche solo il titolo emozionava la ragazza: “We are indestructible”.
Era un titolo molto bello e la ragazza lo attribuì al suo rapporto con Simon, sperava fosse indistruttibile, voleva renderlo indistruttibile.
Ascoltò parecchie volte la canzone continuando a ripetere a Simon che l’adorava e le suscitava sempre tante emozioni. Il ragazzo era contento di ciò.
 
Quella sera, dopo aver dato la buonanotte a Simon, Alexis si addormentò sulle note di “We are indestructible” e sognò il ragazzo.
Le capitava spesso di sognarlo e ogni volta che accadeva ne era felicissima.
Solitamente erano sogni molto belli e sembravano davvero reali, i due erano insieme. Alexis non voleva mai svegliarsi da quei sogni.
Quella sera però il sogno non fu bello, fu strano.
 
Lei correva, continuava a correre sapendo di dover raggiungere qualcosa, non riusciva a individuare cosa ma ne valeva della sua felicità.
Piano piano iniziò a intravedere una figura in lontananza, era Simon.
La guardava, i suoi occhi erano cupi e la sua espressione seria.
Alexis provò ad accelerare il passo, doveva raggiungerlo, voleva raggiungerlo. Voleva abbracciarlo, voleva sentirlo vicino a lei. Il ragazzo però, dopo averle lanciato uno sguardo pieno di indifferenza, quasi come se non la conoscesse nemmeno, si era voltato e aveva iniziato ad allontanarsi.
Alexis provò a gridare il suo nome ma dalla sua gola non uscì nessun suono.
Simon continuava ad allontanarsi. Apparvero altre figure in lontananza e il ragazzo si mischiava a loro, lasciando Alexis indietro. Abbandonandola a sé stessa.
La ragazza inciampò e cadde. Non riusciva più a trovare la forza per rialzarsi, continuava a guardare le figure in lontananza, riusciva ancora a distinguere quella di Simon, era preso a parlare e ridere con le altre figure. Si era completamente dimenticato di lei che era stesa a terra con il viso ormai colmo di lacrime che continuava a sussurrare il suo nome con voce straziata dal dolore.

 
Alexis si risvegliò di colpo, guardò fuori dalla finestra. Era ancora buio.
La ragazza prese il cellulare e aprì una delle foto che gli aveva mandato il ragazzo.
Per ricevere una foto da Simon la ragazza doveva sempre assumere l’atteggiamento più convincente che riuscisse.
A Simon non piaceva farsi foto perciò ne mandava davvero raramente.
Alexis osservò a lungo l’immagine, studiando ogni dettaglio del viso del ragazzo che amava, era così bello e aveva un’espressione dolcissima.
Aprì whatsapp e si mise a rileggere la conversazione con Simon.
Mentre leggeva si accorse che la quantità di messaggi era ridotta rispetto a quanto si scrivevano di solito.
Mentre leggeva si accorse che la scritta “ultimo accesso alle…” si era trasformata in “online” e subito dopo in “sta scrivendo…”.
<< Ehy amore, che fai?? Non dormi? >>
<< Ho avuto un incubo e mi sono svegliata…  Tu invece?>>
<< Io avevo sete e mi sono svegliato. Cosa hai sognato?>>
 
Alexis raccontò del sogno al ragazzo provando un senso di tristezza simile all’emozione che aveva provato nell’incubo.
Simon la rassicurò dicendo che era stato solo un sogno, che lui non si sarebbe mai allontanato da lei, non doveva più essere triste per ciò che aveva sognato.
Alexis però rimase con un senso di malinconia, avrebbe voluto che Simon fosse con lei.
Avrebbe voluto stare distesa vicino al ragazzo che amava, si immaginava quanto potesse essere tenero appena sveglio, con il viso assonnato e i capelli arruffati.
Si immaginava quanto dovesse essere bello stare abbracciata a lui, essere riscaldata dal suo corpo, sentire il cuore di lui battere e addormentarsi così, abbracciata a lui.
Iniziò a provare una tristezza immensa, voleva che ciò accadesse. Non ce la faceva più a essere accanto a lui solo con il pensiero, sentiva una mancanza assurda. Le mancava la presenza di Simon.
 
Disse al ragazzo ciò che provava e lui diventò cupo. Le disse che non doveva pensarci, anche lui ci stava male perché non era con lei ma cercava di non pensarci.
Alexis però non riusciva a reprimere quei pensieri, non riusciva più a farlo, ultimamente li aveva repressi fin troppe volte.
Simon le chiese se stesse bene e lei rispose di si ma non era vero, non stava per niente bene.
Il ragazzo non si lasciò ingannare e le chiese se stesse piangendo, voleva sapere la verità.
Alexis gli disse che si, stava piangendo. Non ce la faceva più.
 
 
Non ricordò quando si era addormentata, quando piangeva si sentiva stanca e spesso si addormentava con le lacrime agli occhi.
La mattina aprì gli occhi e vide che aveva ancora il cellulare in mano.
< E’ una situazione difficile ma dobbiamo farcela. Ci amiamo è questo che conta, no?
Fai un sorriso e smetti di star male, ti prego.>>
< Spero solo che non avessi ancora le lacrime agli occhi.
Devi essere così tenera quando dormi. Spero tu faccia solo più bei sogni.
Ci sentiamo domani.
Ti amo.>>
 
Alexis cercò di non pensare più a quanto le mancasse la presenza di Simon, gli scrisse il buongiorno e gli disse che era stato davvero dolce e che ora stava meglio, si scusò per averlo fatto star male e gli disse che lo amava con tutta sé stessa.


ANGOLO AUTRICE:
Hola a tutti. Lo so che mi ci è voluto un casino per caricare questo capitolo ma sono intervenuti un paio di fattori che non mi hanno permesso di caricarlo in un tempo un po' più decente.
Spero che mi perdoniate e torniate a leggere la storia >.<
Questo capitolo sinceramente non mi soddisfa un granchè però buh non saprei come scriverlo diversamente perciò mi sa che dovrete sorbirvelo così.
Fatemi sapere voi che ne pensate.
Un bacione, Kate.

 
  
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